È troppo. È troppo. Non ci riesco.
Dopo aver aumentato la mia solita colazione, aver preso un integratore (240 calorie! È mezzo pasto!). aver pranzo ed aver pure mangiato della cioccolata come dessert; dopo tutto questo, un altro integratore, altra frutta. Praticamente ho pranzato due volte.
Per non parlare di ieri sera, cena al ristorante da 1200 calorie. E i giorni precedenti, sempre in vacanza, tra gelati, piatti di pasta unta, piadine e hamburger enormi. Il cibo mi sovrasta, mi sottomette, mi terrorizza. Mi mangia lui. E anche se finisco la piadina, il piatto di pasta, l’hamburger xxl, anche se li finisco finisco me stessa. Ogni morso mi logora dentro, mi consuma. Ogni caloria è un pugno in faccia, bruciore all’esofago. Ogni caloria mi uccide.
E chissà quante altre ne verranno dopo. Le vedo moltiplicarsi durante la giornata, duplicarsi per l’ora di cena. E a me cosa rimane?
Niente.
Non ho più posto per sentimenti, emozioni, divertimenti. Ho posto solo per le calorie della cena, che già so usciranno dal mio obiettivo giornaliero. Sono sempre sopra il limite, sono sempre fuori dal mio schema.
 
E poi ci sono i miei genitori, che non sono mai contenti. Mangia la pasta, dicono. Mangio la pasta. Non era abbastanza. Ne prendo di più, e già sento la salsedine marina bruciarmi gli occhi. Non hai mangiato il secondo. Prendo pure quello. Non mangi mai dolci. Mi obbligo a prendere un cucchiaio. E un frutto. Non hai preso l’integratore.
È troppo. È troppo. Non riesco. Non ce la faccio più, mi sembra di ingozzarmi, di sento ingrassare mentre mastico, mi sembra di vivere tre giorni dentro 24 ore.
È troppo.
Loro non lo capiscono.