Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: _acciosirius    14/08/2018    1 recensioni
NUOVA GENERAZIONE
La nuova generazione è cresciuta: chi deve frequentare il 4 anno, chi il 6 e chi il 7, chi è diventato Caposcuola e chi Capitano di Quidditch. Hogwarts aspetta ad accoglierli nelle sua mura per dare inizio ad un nuovo anno scolastico. Ma nonostante tutto questo tempo, andava davvero tutto bene nel mondo magico?
(Ho pubblicato la storia anche su Wattpad)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                        

Capitolo 1 - Espresso per Hogwarts

Il primo Settembre di quell'anno alla stazione di Kings Cross differenziava poco e nulla dagli anni precedenti, infatti il Binario 9 e 3/4 ospitava numerose famiglie e studenti, quest'ultimi impazienti di salire sul treno e recarsi alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, definita come molti "casa". L'Espresso per Hogwarts era sul punto di partenza, e molti giovani apprendisti occupavano gli scompartimenti al suo interno, lasciandone pochi a disposizione. In uno di questi sedevano due ragazzi che avevano l'aria di aspettare l'arrivo di qualcosa, o meglio, di qualcuno.
«Si può sapere dove sono quei due!?» esclamó Albus alzandosi per la millesima volta spazientito e guardando fuori dal finestrino.
«Al, probabilmente ci stanno cercando» fu la risposta di Lily, comodamente seduta su un sedile vicino la porta. La ragazza sbuffó, poi passó una mano nella sua lunga chioma rosso fuoco lanciando uno sguardo truce al fratello, come se volesse lanciargli contro una fattura solo guardandolo. Albus tuttavia la ignoró, accasciandosi sul sedile libero vicino al finestrino e sbattendo il piede velocemente sul pavimento.
«Dannazione, e se perdono il treno?» borbottó a se stesso.
Lily alzó gli occhi al cielo, decidendo di spostare la sua attenzione sul suo taccuino rosso rilegato in pelle. Adorava il rosso, forse a causa dei suoi capelli che la rendevano unica e particolare. Quel piccolo taccuino racchiudeva tutti i suoi pensieri, non permetteva a nessuno di leggerlo e per evitare che finisse in mani sbagliate aveva anche effettuato su di esso un incantesimo: all'apertura del taccuino sulla prima pagina compariva la scritta "Password?", nel caso in cui la password risultasse errata dopo tre tentativi il taccuino si chiudeva senza possibilità di aprirlo nuovamente. Aveva iniziato a scrivere i suoi pensieri su carta sotto influenza di Krystal due anni fa, quando vedeva quest'ultima perennemente in compagnia del suo amato taccuino nero. Quando le chiese a cosa le servisse, la sua risposta la convinse a fare lo stesso.
In quel momento stava semplicemente elencando i procedimenti e gli ingredienti per la pozione Veritaserum. Era ben consapevole che fosse una pozione illegale, la cui preparazione era difficile.
Un giorno potrebbe essermi utile, pensó. Tuttavia, il proibito e le pozioni erano due cose che adorava, dunque in quel momento era riuscita ad evadere nel suo piccolo mondo. Ma il suo momento di pace fu breve, interrotto da due nuovi arrivati nello scompartimento.
«Eccoli!» urló trionfante una ragazza dai lunghi capelli neri, appena aprí la porta scorrevole.
«Krystal!» esclamó a sua volta Albus, aprendo le braccia per accogliere l'amica in un caloroso abbraccio. Lei sorrise, buttandosi tra le braccia del giovane Potter senza esitare e ricambiando talvolta l'abbraccio, dopo avergli baciato la guancia. 
«Volete che vi affitti una stanza da qualche parte appena arriviamo alla stazione di Hogsmeade?» fece una voce maschile proveniente dalla soglia della porta.
«È un modo per dirci che sei ricco sfondato e puoi pagare qualsiasi cosa, Malfoy?» gli rispose Albus staccandosi da Krystal, che andó a salutare Lily.
«Decisamente, Potter» fece a tono Scorpius con un sorriso beffardo, per poi andare a stringere l'amico in un forte abbraccio. 
Albus rise, e disse «Scorp, ci siamo visti due giorni fa! Ti sono mancato talmente tanto?».
Scorpius sciolse l'abbraccio, «No, coglione, sono solo felice di star tornando a casa!», poi aggiunse mettendogli una mano sulla spalla destra «E poi quest'anno sei Capitano della squadra di Quidditch, con te alla guida spaccheremo il culo ai Grifoni!».
«Ti ho sentito!».
«Oh, ma ciao Lily» esclamó Scorpius girandosi verso la rossa e andandosi a sedere sul sedile davanti a lei dopo aver messo il proprio baule sulla reticella, «Come stai?».
«Benissimo, avendo la consapevolezza che la sottoscritta spaccherá il culo a te anche quest'anno» fu la risposta della rossa, con un sorriso tirato.
Scorpius si inumidí le labbra con la lingua, per poi ricambiare il sorriso, «Per quanto mi risulta l'anno scorso ho preso il boccino prima di te» e prima che lei potesse interromperlo, lui continuó «È vero peró che alla fine avete vinto per soli 10 punti in più, ma quello é un altro discorso». 
«Prova a rifare la stessa puttanata anche quest'anno, cugino» esclamó Krystal dando a Scorpius una pacca sulla spalla e sedendosigli vicino, «Oh, ma stiamo partendo!».
Infatti il vapore che fuoriusciva dal treno scarlatto si faceva sempre più fitto fino a nascondere quasi completamente i volti delle persone lì presenti, sentirono il treno partire ed infine videro il bellissimo paesaggio su cui il sole posava i suoi raggi splendenti. Stettero in silenzio ad ammirare il panorama, quando Krystal decise di riprendere la conversazione «Ma dove sono James, Rose ed Hugo?».
«James è nella carrozza dei Prefetti, sai, è diventato Caposcuola» le rispose Albus che si accomodó accanto a lei, «Rose stará slinguazzando Nott, mentre Hugo sará con i suoi amici in qualche altro scompartimento».
«Vero, quindi credo che andró da Hugo» fece Lily alzandosi e raccogliendo le sue cose.
«Sappiamo tutti che ti da fastidio la mia presenza in realtà, puoi benissimo dirlo» esclamó Scorpius puntandole le sue iridi ghiaccio.
«A dire il vero non ti considero proprio, il mondo non gira solo intorno a te» fu la risposta della giovane Potter e aggiunse prima di uscire dallo scompartimento «Ci vediamo dopo, ciao!».
«Wow Scorp, credo proprio che per lei vali meno delle storie false di Lockhart» esclamó Krystal al cugino quando Lily si allontanó chiudendo la porta scorrevole.
Albus ridacchió, per poi estrarre qualcosa incartato dal suo zaino, porgendolo a Krystal, «Anche se in ritardo, questo è per te».
Il viso della ragazza si illuminò alla vista del grande oggetto che teneva Albus tra le mani. Il suo compleanno era trascorso da ormai due settimane, ma a causa delle numerose anguste regole imposte dai suoi genitori le era stato proibito di mandare lettere, tantomeno riceverle. Per questo motivo Albus aveva preferito non correre nessun rischio, e consegnarle dunque il regalo di persona.
«Un mega barattolo di Gelatine TuttiGusti+1 babbano!» urló Krystal dalla felicitá dopo aver scartato il regalo, «Io ti adoro, Albus!» .
Lo abbracció schiocchiandogli un ulteriore bacio sulla guancia.
Scorpius ed Albus si erano conosciuti durante il loro primo anno, dopo essere stati entrambi smistati in Serpeverde, diventando subito grandi amici. Krystal venne smistata in Grifondoro, e grazie al suo forte legame con il cugino finí per conoscere anche Albus. Anche se le due Casate avessero avuto precedenti nel corso della storia della magia, quei tre erano inseparabili. Nonostante il loro speciale legame di amicizia, Scorpius era convinto che in futuro Krystal ed Albus si sarebbero sposati o che comunque sia provavano attrazione l'una per l'altra.
«Si chiamano Jelly Belly Beans per essere precisi» la corresse Albus, «Con questi non corri il rischio di prendere cose tipo terra, vomito o cerume».
Krystal non smetteva di sorridere entusiasta, «Li apro al Castello, non voglio finirli giá da ora» e li mise nella propria borsa.
«Comunque» esclamó Scorpius sfregando le mani, «Pronti per i mega festini del Luma Club?».
«Per la barba di Merlino, no...» fecero Albus e Krystal all'unisono, contrariati dall'idea.
Il Professor Lumacorno adorava riunire intorno a se o avere un rapporto confidenziale con gli studenti più meritevoli o provenienti da famiglie prestigiose. Non a caso, tutta la famiglia Weasley/Potter, Scorpius, Krystal ed altri allievi venivano invitati tutti gli anni alle feste e cene tenute da Lumacorno. Nessuno andava con piacere, ma non volevano comunque sia deludere il Professore.
«Spero che non ci chiede di andare alla riunione sul treno» aggiunse Scorpius.
«Molto improbabile» gli rispose Albus.
«Vi prego, il solo pensiero mi vuole far tornare a casa, e voi sapete in che ambiente mi trovo» fece Krystal, «Parliamo di cose belle, tipo della nuova Firebolt».
«Che tu hai effettivamente comprato».
«Vero, ma questo Albus doveva scoprirlo dopo. Grazie per lo spoiler, Scorp».
«Me la devi far vedere, subito!» esclamó il giovane Potter.
«Anche Scorp ha comprato la nuova Firebolt, puoi poggiare le tue chiappette sulla sua scopa» disse lei, «E piuttosto pensa al fatto che ti rovino a Quidditch, con quella scopa».
«Ne sei sicura, piccoletta?».
Krystal sbuffó e guardó il migliore amico con sguardo truce: odiava quel nomignolo, che era nato l'anno precedente. Infatti nell'estate tra il loro quarto e quinto anno Albus e Scorpius erano cresciuti in altezza superando Krystal di una decina di centimetri. Albus fu l'artefice del nuovo soprannome, e inizialmente la chiamava perennemente "piccoletta". Ora era raro che lo facesse, ma quando accadeva lo faceva in modo affettuoso.
«Sicurissima».
«James non ci penserá due volte a farti entrare in squadra».
In effetti, proprio dall'altra parte del treno, verso i primi scompartimenti dov'era situato la carrozza dei Prefetti, stava il maggiore dei Potter che contemplava la nuova Firebolt illustrata su un giornale. Leggeva le recensioni e i dettagli della scopa, che non facevano altro che entusiasmarlo. «Potter» lo richiamó una voce.
«La Firebolt720 presenta il manico di ebano...».
«Potter?» ripeté.
«...lucidato e i ramoscelli di betulla o nocciola...».
«POTTER!»
«Sono qui!» esclamó James spaventato, alzandosi in piedi e gettando il giornale in aria che finí dritto in testa al suo interlocutore: la professoressa McGrannit.
«Professoressa! Salve! Mi scusi! Come state?» blateró lui prendendo velocemente il giornale ai piedi della professoressa, «Salve!».
«Potter» disse lei gelida, «Cosa sta facendo qui, esattamente? Oltre a leggere un giornalino».
«Sono... Sono Caposcuola, signora Preside, sto cercando di tenere la situazione ordinata qui».
Lei lo guardó con sguardo interrogativo, che spinse il giovane Potter a continuare.
«Ho organizzato le rotte di perlustrazione tra i Prefetti, ho mandato i Corvonero a seguire i Tassorosso, Serpeverde e Grifondoro, ecco» esclamó lui nervoso e passandosi una mano tra i capelli scuri, «E dal momento che sono Caposcuola, se qualcuno ha bisogno di un qualsiasi aiuto sa che può trovarmi qui».
«Vedo che ha preso il suo compito sul serio... Spero».
James annuí.
«Me ne occupo io, signor Potter, raggiunga i suoi amici».
James la guardó sbalordito, «Professoressa, non c'è biso-».
«È il suo ultimo tragitto sull'Espresso per Hogwarts, al momento non c'è molto da fare qui» spiegó lei con un lieve sorriso, «Vuole passare il resto del tragitto qui, a fare nulla? Sono sicura che i Prefetti sappiano come gestirsi».
«Grazie mille Professoressa, davvero».
Cominció a raccogliere le proprie cose, dirigendosi successivamente verso la porta.
«Signor Potter?».
«Mmh?».
«Attenzione a non lanciare in testa quel giornale a qualcun'altro».
James le sorrise, mormorando un ulteriore "Scusatemi" per poi uscire dalla carrozza e incamminandosi per cercare i suoi due migliori amici di sempre: i gemelli Scamandro. Non ci mise molto a trovare quest'ultimi, poiché si trovavano nel loro scompartimento di sempre, nel quale avevano inciso anche i loro nomi durante il loro 2 anno.
«Vi sono mancato?» disse entrando con un sorriso e lanciando lo zaino sulla reticella.
Si sedette vicino Lysander che guardava fuori il finestrino.
«Neanche un po'» gli rispose quest'ultimo con lo sguardo ancora fisso sul paesaggio esterno.
«Confermo, anche perché sei stato perennemente buttato a casa nostra durante l'estate» esclamó l'altro gemello chiudendo la rivista che stava leggendo.
«Ci pensate che questo è il nostro ultimo anno ad Hogwarts?» disse James, «Non so se essere felice o meno».
«M.A.G.O., e ho detto tutto».
«Per Godric, Lorc, non mi ci far pensare» sbuffó il maggiore dei Potter, poi aggiunse «Che stavi leggendo? La nuova Firebolt anche tu?».
«No» rispose Lorcan, «Stavo leggendo l'articolo che ha scritto mia madre sull'esistenza dei Gorgosprizzi».
James lo guardó confuso.
«Sono delle creature piccolissime ed entrano nelle orecchie delle persone confondendo il cervello» spiegó Lorcan, «Fino ad ora si pensava che non esistessero, ma i miei genitori a quanto pare sono riusciti a dimostrare il contrario».
«Ah» riuscí solamente a dire James annuendo.
«Ma chi è quella?» fece d'un tratto Lysander notando una ragazzina che cercava di aprire con difficoltà la porta dello scompartimento. Indossava l'uniforme con i colori dei Tassorosso, e se non ricordava male era del terzo anno. James andó in suo soccorso, andando ad aprirle la porta.
«Ciao» le sorrise gentilmente, «Successo qualcosa?».
La ragazzina alzó lo sguardo su di lui, «I-il prof-fessor Lumaco-corno mi ha detto di con-consegnarvi questi» balbettó arrossendo e porgendogli tre cilindri di pergamena legati con un nastrino viola, per poi andarsene via di corsa.
James rientró nello scompartimento, porgendo ai gemelli le pergamene.
«Mi ero completamente dimenticato del Lumaclub...» sbuffó Lysender.
«Anch'io...» fece James srotolando la pergamena e leggendo l'invito.

James,
Sarei lieto se ti unissi a me per un pranzo nello scompartimento C.
Sinceri saluti, professor H.E.F. Lumacorno

***

«Che scocciatura».
«E quanti ancora ce ne saranno, Lils».
«Non me ne parlare, Hugo, per favore».
«A peggiorare il tutto è la sua ossessione per te».
«Hugo...»
«"Sei proprio come tua nonna e tuo padre, signorina Potter! Talentuosissima!" oppure "Avrei tanto voluto averti nella mia Casata, saresti stata impeccabile" e anco-». 
«Hugo, ti cavo via gli occhi con la bacchetta se continui».
Lily ed Hugo erano diretti verso la carrozza di Lumocorno. Erano stati convocati da quest'ultimo come molti altri alunni, e non avevano nessunissima voglia di andare a tale riunione. Ma il professore Lumacorno era cosí, non si faceva scrupoli nel fare favoritismi e dal momento che teneva particolarmente ai suoi prediletti, ogni momento era buono per organizzare qualcosa in loro compagnia.
In realtà a Lily stava davvero simpatico il suo professore di pozioni, ma delle volte la assillava a furia di ripeterle quotidianamente le stesse cose.
Quando raggiunsero la carrozza del professore ed entrarono, videro quest'ultimo parlare animamente con una ragazza dai lunghi capelli rossi che indossava l'uniforme di Hogwarts con i colori di Corvonero: Rose Granger-Weasley. Seduti ad un tavolo poco distanti da loro stavano James e i gemelli Scamandro, che salutarono i nuovi arrivati con un cenno del capo. 
«Signorina Potter! Che piacere rivederti!» esclamó Lumacorno, «Hugo, ragazzo mio!».
I due ragazzi sorrisero cordiali, scambiando uno sguardo con Rose che fece una smorfia dietro la schiena di Lumacorno.
«Stavo giusto chiedendo alla signorina Granger-Weasley come fosse andato il suo esame G.U.FO. lo scorso anno» spiegó il professore, «Ma dovevo aspettarmi risultati positivi dalla figlia di Hermione Granger».
«Grazie, professore» sorrise Rose.
«Oh! Entrate, entrate!» esclamó nuovamente Lumacorno andando ad accogliere i nuovi arrivati: Krystal, Albus e Scorpius.
«Signorina Birment, sempre più bella! Assomiglia sempre più a sua madre».
Krystal fece una smorfia, ma Lumacorno parve non vederla e proseguí «Sua sorella dov'è? Verrá?».
«Non so dove sia, e non so se verrá» rispose freddamente la giovane Birment.
Albus la guardó, notando nel suo sguardo il suo nervosismo. Per Krystal il tasto "famiglia" era un tasto dolente, evitava di parlarne con chiunque. In particolar modo odiava parlare di sua sorella, udirne solo il nome la irrigidiva. Ma Lumacorno non poteva saperlo, era all'oscuro di tutto.
Albus le cinse le spalle con un braccio e disse «Professore, la trovo in grandissima forma! È evidente che abbia fatto attività fisica durante l'estate, si è per caso dato al Quidditch?».
Lumacorno rise di cuore, gettando il capo all'indietro, «La ringrazio signor Potter, ma purtroppo la mia età non mi permette di cavalcare una scopa come una volta! Altrimenti avrei anche provato per le selezioni di Quidditch».
«Approposito Professore, sa che sono diventato Capitano?».
«Ma è grandioso, Albus! Il talento non manca nel sangue dei Potter, assolutamente» esclamó entusiasta.
La porta dello scompartimento venne nuovamente aperta, facendo il loro ingresso un ragazzo e una ragazza: il primo indossava l'uniforme dei Tassorosso, era del 6 anno e aveva ricci capelli biondi e occhi scuri, mentre la ragazza del 5 anno indossava i colori dei Grifondoro, con lunghi capelli rossi e occhi scuri.
«Eccovi qui ragazzi miei!» fece Lumacorno allargando le braccia e accogliendo i nuovi arrivati, «Ecco, ecco siamo quasi al completo. Nessuno ha notizie sulla signorina Birment?».
Nessuno rispose.
«Va bene ragazzi, va bene, forse non si sente molto bene o avrà altri impegni» mormoró infine Lumacorno chiaramente dispiaciuto. Tuttavia, sembró tornare in se stesso in un battibaleno, esclamando allegramente «Bando alle ciance, ho portato il pranzo da casa appositamente per voi. Prendete un tovagliolo e servitevi a quel tavolo, ragazzi».
Indicó loro un tavolo su cui era posizionato un cesto contenente panini, fagiano, numerose bevande e caramelle.
Hugo si fiondó senza esitazione sul fagiano, addentando compiaciuto un pezzo di coscia.
«Pef la vafva di Meflino quanto è vuono» bofonchió masticando.
«Mastica con la bocca chiusa, Hug» gli fece Lily guardando il cugino con disgusto.
«È vuonissimo!» esclamó nuovamente lui.
La giovane Potter alzó gli occhi al cielo, prese due panini dal cestino e si avvicinò a Rose dandole uno.
«Qualcuno pare si sia divertito» la canzonó dandole gomitate nelle costole.
«Non abbiamo fatto nulla».
«Sul serio? Non si direbbe dalla macchia gigantesca che hai sul collo».
Rose si portó d'istinto una mano sul collo, cercando di coprire l'eventuale traccia presente su di esso causando una fragorosa risata da parte di Lily.
«Stronza» disse Rose socchiudendo gli occhi, «Non c'è niente!».
«Chi è quella?» fece una voce alle loro spalle.
«Una ragazza, James» rispose Lily girandosi verso il fratello maggiore.
James la fulminò con lo sguardo, per poi guardare Rose con un sopracciglio inarcato.
«Si chiama Katherine» rispose la giovane Granger-Weasley, «Ed è una Grifondoro del V anno. Il ragazzo che è arrivato con lei è il fratello».
«Una Grifondoro? E come ho fatto a non notarla prima?».
«Perchè sei ritardato, mi pare ovvio».
«Lils, risparmiati questi commenti da 12enne» le rispose per poi allontanarsi e raggiungere Lumacorno che parlava con la ragazza che aveva suscitato il suo interesse e il fratello di quest'ultima.
«Signor Potter! Venga, venga» lo accolse il professore cercando di cincergli le spalle con un braccio, invano a causa della sua altezza, «Stavo giusto parlando con i signor Dorkins di Quidditch, lei è sicuramente più esperto di me in materia».
«Ha detto "Dorkins"?» chiese James, accigliato.
Il cognome non gli era affatto sconosciuto, e sapendo quanto Lumacorno favorisse alunni che avessero legami con persone famose, potenti o importanti, al giovane Potter venne in mente solo una persona con la quale due giovani ragazzi potessero avere un eventuale legame...
«Ah, non li conosce? Ti presento i nipoti di Ragmar Dorkins, l'ex manager dei Chudley Cannons! Penso che voi, invece, conosciate lo splendido ragazzo qui presente, James Sirius Potter».
James sorrise, allungando la mano a Katherine per presentarsi e ignorando totalmente il fratello al suo fianco.
«Io sono Gilbert» fece infatti quest'ultimo. Poi aggiunse fissandolo dritto negli occhi «Suo fratello».
«James è anche Capitano della squadra di Quidditch dei Grifondoro» riprese a spiegare il professore, «E se non erro è anche un grandissimo tifoso dei Chudley Cannons».
«Oh sì, grandissimo tifoso» mentì James annuendo cercando di essere convincente, «Molto forti, grandissima squadra».
Lui, in realtà, era un grandissimo tifoso delle Holyhead Harpies, ma quella ragazza lo affascinava per un motivo insaputo anche a lui, doveva suscitare il suo interesse in qualsiasi modo.
«Ma se sono i più scarsi in assoluto» replicò Katherine, «Fortuna che mio zio ha preso il posto di mio nonno, sta cercando di rifare una squadra più valorosa».
«Ma è fantastico! E che fortuna per lei, signor Potter» disse Lumacorno entusiasta, se possibile, più di prima, «Sono sicuro che la signorina Dorkins possa mettere una buona parola su di lei e farla eventualmente entrare in squadra appena ottenuto il diploma».
«Oh, ma non c'è bisogno, davv-».
«Certo! Manderò una lettera a mio zio per dirgli che un mio compagno di scuola è interessato ad entrare in squadra. Sarà felicissimo ad averti in squadra».
Qualcuno mi uccida, pensò James cercando di sorridere cordiale, sono uno stupido. Un maledetto stupido.
«Ora» proseguí Lumacorno girandosi, quasi colpendo James con il suo pancione, «Dove sono i gemelli Scamandro? Quell'articolo della madre sui Gorgosprizzi è interessante! Voglio saperne di più!».
James fu lasciato solo con i due fratelli, e non sapendo cosa fare, mise le mani in tasca dondolandosi sui talloni. Doveva assolutamente trovare un argomento di cui parlare con quella ragazza.
«Cosí esci pazzo per i Chudley Cannons?».
La voce della ragazza risveglió James dai suoi pensieri, scosse lievemente la testa e la guardó per un po' prima di capire la domanda. Nel frattempo, Gilbert era andato al tavolo su cui era esposto il cibo. 
«Ma certo!» rispose entusiasta più di quanto volesse, «Chi non li adora?».
«Un po' tutti».
James incroció le braccia al petto, «Ti sembra che io sia tutti?».
«Non vedo cosa tu abbia di diverso».
«Lascia che te lo dimostri allora».
«No grazie» replicó lei sarcastica, «E poi, quando vuoi provarci con qualcuna, accertati di avere tutte le carte in regola. L'adesivo enorme sul tuo baule testimonia il tuo tifo per le Holyhead Harpies».
«Come fai a sapere che ho l'adesi-» ma non potè terminare la frase che lei si giró per raggiungere il fratello.
Sí, sono proprio uno stupido.
Il resto del pomeriggio passó con Lumacorno che parlava principalmente di persone importanti con i quali aveva interagito nel corso degli anni. Gli studenti erano abbastanza annoiati, e non vedevano l'ora di andarsene; tuttavia fecero del loro meglio per mostrarsi cordiali ed educati.
«Per la barba di Merlino!» esclamó Lumacorno quando guardó fuori il finestrino: il sole stava tramontando dietro le colline e man mano che si nascondeva dietro di esse le varie sfumature di rosso presenti nel cielo scomparivano lentamente, dando spazio ad un blu intenso puntellato da numerose stelle luminose. Anche il panorama era cambiato, erano infatti circondati da una fitta foresta, segno che stavano giungendo alla stazione di Hogsmeade.
«Ma siamo quasi arrivati a destinazione, santo cielo! Andate a cambiarvi ragazzi, altrimenti fate tardi».
Il professore li accompagnó alla porta, salutando uno ad uno con una strinta di mano, «È stato molto piacevole avervi qui con me, non esitate a venire a trovarmi quando volete, sono sempre a vostra disposizione».
Tutti quanti uscirono dallo scompartimento, dando un sospiro di sollievo per poi dirigersi verso i propri scompartimenti, affrettandosi per cambiarsi nelle rispettive divise scolastiche poiché il treno scarlatto stava ormai giungendo alla stazione di Hogsmeade.

***

Stanza delle necessità:
Ciao a tutti! Anni fa avevo scritto una storia sulla Nuova Generazione, che ho poi cancellato perché non ne ero molto convinta. Quindi eccomi qui con questa! Non esitate a lasciare commenti, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate ed eventualmente migliorare.
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, alla prossima!

P. S. Scusatemi per eventuali errori, scrivo dal cellulare.
P. P. S. La storia è presente anche su Wattpad 
(https://www.wattpad.com/616401841-afterwards-capitolo-1-espresso-per-hogwarts)

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _acciosirius