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Autore: _maricrow_    15/08/2018    0 recensioni
Asaheimr e Vanaheimr, due mondi, uno situato al di sopra, e un'altro al di sotto. Prima grandi nemici, ora grandi alleati. Così diversi, eppure così simili.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Crow Hogan, Jack Atlas, Sorpresa, Yusei Fudo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Vi erano due regni. Il primo era Asgaror, meglio conosciuto come Asgard: la terra degli Aesir. Ad ovest, al di sotto della terra degli Aesir era situato Vanaheimr. In passato questi due regni si sono ritrovati in conflitto fra loro, ma, dopo la pace, formarono un'alleanza, sostenendosi a vicenda in numerose battaglie. Tuttavia, il padre di tutti gli Dei apparteneva al regno di Asgaror. Odino, conosciuto anche come Harald.

Harald era seduto al suo trono, gli occhi chiusi. Aveva i capelli bianchi. Indossava una corona con delle piume bianche ai suoi lati, e una lunga tunica bianca, addobbata con gioielli indossati dai guerrieri di Asgaror. Il suo occhio destro era coperto da un oggetto d'oro.

"Harald." Un uomo dai capelli biondi e corvini entrò nella stanza. Il suo era un vero e proprio abito da guerriero a differenza del Re, con tonalità di grigio e dorato. Non c'era bisogno di aprire gli occhi per sapere di chi si trattava. Era Dragan, suo fratello. Colui che possedeva i poteri di Thor, il dio del tuono.

Harald aprì gli occhi, rivolgendo lo sguardo all'uomo "Il momento è giunto."

Ci fu un attimo di silenzio.

"Hai avuto di nuovo quella visione?" Chiese, Dragan. Harald annuì.

Era ormai da un pò che aveva avuto quelle visioni. Tutte si soffermarono su una piccola figura. Era tutta una sfocatura, ma poteva intravedere un ragazzo, con uno sguardo acuto e un ghigno che mostrava i suoi canini, e i capelli dello stesso colore delle fiamme che lo avvolgevano mentre il regno bruciava alle sue spalle.

"Dobbiamo sbrigarci. Dovremmo preprarci alla battaglia, chiedere aiuto a Vanaheimr e affrontare insieme-" Dragan fu interrotto da Harald. "Si tratta di Ragnarok, non si può ne affrontare, ne evitare. E' questo ciò che dice la profezia."

Il biondo sembrò irritato dalla risposta.

"Se stai per dirlo di nuovo, la mia risposta sarà la stessa. Non lascerò che il regno cada a pezzi senza muovere un dito." Avevano già discusso di questo, e conosceva bene l'opinione di Harald. Convinto che sia inutile combattere qualcosa destinata ad accadere, sembrava sostenere che la distruzione del regno per mano di Ragnarok fosse una cosa che deve accadere. Ma non deve.

Harald sospirò, sistemandosi meglio sul trono. "Lo so bene, e ho preso una decisione a riguardo." Disse, tranquillamente. "Quella piccola figura, non è Ragnarok, dev'essere qualcos'altro. Non so cosa significhi, forse la profezia sta cambiando, o c'è qualcosa di cui perfino il padre degli Aesir ne è rimasto all'oscuro."

"Aw, una riunione di famiglia senza di me?" Un rumore, simile ad un fischio, mentre udirono una voce lungo la stanza. L'uomo si mostrò, rivelando i suoi capelli rossi, e gli occhi verde smeraldo. Era più basso rispetto agli altri, e indossava degli abiti di una tonalità verde e dorato, simile a Dragan, solo non sembrava indossare un abito da guerriero. Brave, il secondo fratello. Che possedeva i poteri di Loki, il dio delle malefatte.

"Brave." Disse Harald. "Sono contento che siate entrambi qui, ho un compito per voi." Brave raggiunse il fianco di Dragan, sorridendo. "Tutto quello che vuoi, paparino."

Il popolo era in gran movimento. I commercianti facevano buoni affari con gli altri regni. Le persone venivano da lontano appositamente per acquistare le loro armi e medicine. Anche quest'anno si prospettava un buon profitto.

Fra gli abitanti di Vanaheimr, un piccolo ragazzo, dalla capigliatura color arancio, camminava miscelandosi fra gli abitanti. Braccia dietro la nuca mentre aveva in bocca un bastoncino. I suoi vestiti avevano delle tonalità fra il rosso e l'arancio, verde e dorato. Aveva degli orecchini a forma di piuma, e il volto pieno di tatuaggi. Era Crow, il minore dei fratelli che governavano il regno.

Una luce apparve all'orizzonte, catturando l'attenzione di tutti. Sembrava, un arcobaleno, i suoi medesimi colori. Ma non era quello. Sentì le voci degli abitanti parlare di un certo Bifrost, il ponte dell'acrobaleno. Ne aveva già sentito parlare dai suoi fratelli, ma era la prima volta che lo vedeva. Apparteneva agli Asgaror, o meglio alle divinità Aesir. Cosa li ha condotti nel loro regno?

Inoltre, sembrava terminare proprio nei pressi del castello. Decise di raggiungerlo.

Sul trono di Vanaheimr, vi era un uomo dai capelli corvini, un copricapo con piume di colori che variano dal rosso al verde che coprono le sue punte tinte di biondo. una tunica dalla tonalità fra il rosso e il blu, verde e dorato, decorata con gioielli, e un tatuaggio sul volto. Il suo nome era Yusei. Secondo fratello, e Re di Vanaheimr.

"Sono arrivati gli Aesir." Annunciò, un uomo dalla chioma bionda. Indossava degli abiti tinti di bianco con accenni d'orati. Jack, il primo fratello.

Le porte si spalancarono lentamente. Due guardie accennarono l'arrivo degli Aesir, mentre codesti venivano accompagnati di fronte al Re.

"Vi stavo aspettando. Thor, Loki." Disse Yusei, accogliendoli. Gli uomini si chinarono. Ad eccezione di Dragan, Brave non aveva mai visto il Re di Vanaheimr prima d'ora. Ma, dai racconti, sapeva che era dotato di poteri simili ad Harald, poteva percepirlo; non c'era da stupirsi se era a conoscenza del loro arrivo.

"Re di Vanaheimr, siamo qui giunti per chiedere il vostro aiuto." Disse Dragan, alzando il capo."Nostro padre ci ha mandato qui, nella speranza di trovare insieme il colpevole della distribuzione del nostro Regno. Aiutaci, in nome della nostra alleanza."

"Ti riferisci a Ragnarok?" Disse Jack. "Sai bene che-" fu interrotto da Dragan.

"No! Non è quello. Lo so bene ma è . . . qualcos'altro."

Il ragazzo, che dapprima seguiva il Bifrost, giunse al castello. A quanto pare, secondo le guardie, avevano ricevuto visite dagli Aesir in persona. Decise di entrare da un secondo ingresso, nascondendosi dietro ad un pilastro: era proprio curioso di vedere gli Aesir per una volta.

La conversazione finì, i due fratelli si alzarono, facendo un inchino al Re. "Grazie per il vostro aiuto, vi siamo riconoscenti." Disse Dragan, ricevendo un cenno da Yusei.

Quando furono accompagnati dalle guardie, il ragazzo uscì allo scoperto.

"Wow, erano quelli gli Aesir?" Erano così, come dire, strani. Ma nel senso di misterioso. Emanavano una strana energia. Probabilmente-

"Crow!" Jack lanciò uno sguardo fulmineo al fratello minore, facendolo sobbalzare dallo spavento. "Sei andato gironzolando di nuovo, sono stufo! Ti avevo detto di non andare senza le guardie!" Il quale suscitò la stessa rabbia nell'altro fratello.

"Smettila, non sono affari tuoi! Ti ho già detto che le guardie mi opprimono e poi non mi servono!" Urlò Crow di rimando. Yusei interruppe la lite fra i due fratelli, ma con un tono decisamente più calmo e pacato.

"Eravamo preoccupati. Per favore, cerca di capirci. Sei nostro fratello, non vogliamo che ti accada nulla." Crow digrignò i denti, abbassando lo sguardo. Sarebbe inutile parlarvi, l'ha già fatto altre volte, finendo sempre allo stesso modo. Corse via, ignorando le proteste di Jack.

"Jack." Yusei chiamò l'uomo, chiudendo gli occhi. "Lascialo stare, non è colpa sua."

Era importante per il Re a tenerlo sott'occhio. Ora, con il sigillo che si stava pian piano indebolendo e la minaccia che stava colpendo anche i loro alleati, dovevano stare attenti più che mai.

   
 
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