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Autore: Hana_Weasley    18/08/2018    2 recensioni
"Yoongi era un’entità eterea agli occhi di Hoseok. Era delicato ma nulla in lui faceva pensare fosse debole, anzi, Yoongi sembrava essere una forza della natura con i suoi occhi felini ed il suo sguardo affilato. Eppure aveva anche un lato dolce ed a tratti delicato, qualcosa che Hoseok aveva con il tempo scoperto e di cui si era inevitabilmente invaghito.
Era il lato che gli mostrava quando gli sorrideva con quel sorriso che lasciava intravedere le sue gengive; quando chiudeva gli occhi e si lasciava coccolare dalla brezza portata da Seokjin, lo spirito del Vento; quando veniva circondato dalle stelle, in particolar modo da Taehyung, Jimin e Jungkook, le tre stelle più luminose del firmamento e che sembravano prendersi cura di Yoongi in un modo che lo spirito del Sole avrebbe tanto desiderato fare."
Dove Hoseok è lo Spirito del Sole e Yoongi lo Spirito della Luna ed i due possono incontrarsi solo durante le eclissi.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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I'm baaaack!
Avrei dovuto lavorare alla raccolta BTS x Hogwarts ma ci si è messa di mezzo la sope week e quindi mi sono ritrovata a scrivere due piccole yoonseok (finalmente, oserei dire).
La prima è questa ed è stata scritta per la sesta giornata, dedicata al sovrannaturale/medioevale/mitologico.
Buona lettura! ^^


 


E C L I P S E




Hoseok non riusciva a ricordare esattamente da quanto tempo fosse divenuto lo spirito del Sole. Non ricordava la sua vita passata, sapeva solo di non esserlo sempre stato, sapeva di aver vissuto precedentemente come un essere vivente.
Non gli dispiaceva essere il Sole.
Amava sapere di essere indispensabile per gli esseri viventi, amava illuminare le loro giornate, aiutare a far germogliare piante e fiori insieme allo spirito della Pioggia.
Amava poter emanare calore, portare un po’ di gioia nelle vite delle persone.
 
Il lavoro era inevitabilmente tanto, infondo era la stella più importante della Via Lattea, aveva un ruolo fondamentale e le responsabilità alle sue spalle erano numerose ma ad Hoseok non dispiaceva, se doveva essere sincero.
Non era neppure solo considerando che molto spesso si ritrovava a dover lavorare insieme allo spirito della Pioggia ed a quello del Vento con i quali aveva da svariato tempo instaurato una bella amicizia.
Hoseok passava gran parte delle sue giornate ad osservare la Terra. Amava vedere i cani scodinzolare tra la neve di Dicembre che veniva lentamente sciolta dai suoi raggi, gli piaceva osservare le lucertole poggiate ad un muretto a godere del calore che irradiava, aspettava con impazienza la primavera per poter finalmente veder sbocciare i fiori di ciliegio e vedere i giardini ed i parchi riempirsi di colore come fossero delle tele. Infine, Hoseok amava vedere il sorriso delle persone mentre lo osservavano felicemente dal basso.
Erano piccole soddisfazioni, piccoli istanti di felicità che rendevano fiero Hoseok fiero del suo lavoro, della sua essenza.
 
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All’inizio non aveva mai prestato troppa attenzione allo spirito della Luna.
Hoseok lo vedeva ad ogni tramonto ed ad ogni alba, in lontananza, ma non vi si era mai soffermato ad osservarlo con attenzione. Sapeva semplicemente che durante le ore della notte doveva lasciare il suo posto alla Luna che aveva il compito di illuminare debolmente e dolcemente la notte con la sua pallida luce. Ad Hoseok andava bene perché in quelle ore poteva riposarsi e ricaricarsi per il giorno successivo.
Fu durante un tramonto che Hoseok prestò per la prima volta davvero attenzione allo spirito della Luna.
Pallido, candido, puro. La luce che emanava era più debole della sua, meno sgargiante e vistosa, ma anch’essa bellissima, quasi romantica, Hoseok avrebbe osato dire. Lo spirito della Luna cercava di non dare troppo nell’occhio mentre faceva capolino in cielo e Hoseok rimase a fissarlo con meraviglia mentre vedeva la sua luce farsi poco a poco più luminosa e lo vedeva circondarsi delle amiche stelle che gli parlavano emozionate.
E forse Hoseok non era stato molto discreto con i suoi sguardi perché lo spirito della Luna intrecciò improvvisamente lo sguardo al suo ed i due rimasero ad osservarsi, l’uno perso negli occhi dell’altro, per diversi secondi, mentre vi era quasi un’intera galassia a separarli.
Eppure, nonostante la distanza, ad Hoseok vennero i brividi. Era qualcosa che mai aveva sperimentato in tutto quel tempo passato ad essere il Sole, lo sguardo dello spirito della Luna era più intenso dei suoi raggi, attento, scrutatore, curioso.
Hoseok fu il primo a distogliere lo sguardo, arrossendo per essere stato scoperto ad osservarlo.
Ma come avrebbe potuto non osservare una simile bellezza? Come avrebbe potuto ignorare qualcosa di così bello e magnetico?
E forse su quel giorno che la loro storia cominciò, quel giorno in cui i loro sguardi si incrociarono per la prima volta, in giorno in cui l’uno prestò davvero attenzione all’altro.
Da allora, fu inevitabile per Hoseok smettere di ignorare lo spirito della Luna così come fu impossibile per quest’ultimo non prestare attenzione ai persistenti sguardi che il bellissimo e luminoso spirito del Sole gli riservava ogni alba e ogni tramonto.
I due non potevano interagire, erano troppo lontani l’uno dall’altro per potersi parlare, per potersi toccare. Eppure quella distanza non li fermò dal sorridersi, dall’osservarsi, dal sognare di potersi finalmente toccare.
Yoongi, quello era il nome dello spirito della Luna, o almeno così gli aveva detto Namjoon, lo spirito della Pioggia.
Yoongi era un’entità eterea agli occhi di Hoseok. Era delicato ma nulla in lui faceva pensare fosse debole, anzi, Yoongi sembrava essere una forza della natura con i suoi occhi felini ed il suo sguardo affilato. Eppure aveva anche un lato dolce ed a tratti delicato, qualcosa che Hoseok aveva con il tempo scoperto e di cui si era inevitabilmente invaghito.
Era il lato che gli mostrava quando gli sorrideva con quel sorriso che lasciava intravedere le sue gengive; quando chiudeva gli occhi e si lasciava coccolare dalla brezza portata da Seokjin, lo spirito del Vento; quando veniva circondato dalle stelle, in particolar modo da Taehyung, Jimin e Jungkook, le tre stelle più luminose del firmamento e che sembravano prendersi cura di Yoongi in un modo che lo spirito del Sole avrebbe tanto desiderato fare.  
Hoseok aveva osservato abbastanza gli umani per capire quale fosse il sentimento che provava nei confronti di Yoongi. Sapeva fosse amore, un amore puro e incondizionato, innocente e dolce. Ma Hoseok sapeva anche fosse un amore impossibile. Perché per quanto lo desiderassero, Yoongi ed Hoseok erano destinati a non incontrarsi mai.
C’erano giorni in cui la consapevolezza di non poter stare insieme a chi amava faceva stare male Hoseok che non riusciva a dare il meglio di sé nel suo lavoro. E quindi il pianeta Terra veniva illuminato da una luce pallida e fredda che sembrava riflettere il cuore di Hoseok.
Era un amore triste il loro. Un amore fatto di deboli sorrisi, di saluti distanti, di sguardi amorevoli e di messaggi trasportati dal Vento e dalla Pioggia.
Eppure—
Eppure quello che provavano l’uno per l’altro era intenso, era reale. C’era qualcosa di magico e di inspiegabile che attraeva l’uno all’altro, così come Yoongi era capace di attrarre le distese d’acqua. Era un amore neppure esprimibile a parole, un amore delicato e fragile, che all’apparenza sembrava poter essere spazzato via da un soffio di Seokjin, eppure era forte, era radicato nei loro cuori e nelle loro anime e sia Yoongi che Hoseok sapevano sarebbe stato capace di affrontare persino i temporali più violenti di Namjoon.
 
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E poi un giorno il loro desiderio venne gradualmente realizzato. Lentamente, giorno dopo giorno, Yoongi cominciò ad avvicinarsi all’orbita di Hoseok.
Era la prima volta che accadeva un simile evento da che Hoseok avesse memoria. Non ricordava di aver mai sperimentato qualcosa di simile prima, non ricordava di aver visto lo spirito della Luna avvicinarsi così tanto a lui. Ma stava accadendo e né Hoseok né Yoongi sapevano da cosa fosse causato tutto ciò ma erano felici, erano raggianti di gioia, tanto che nei giorni successivi sia la luce solare che lunare furono estremamente intense sulla Terra.
E poi arrivò il giorno, il giorno che nessuno dei due spiriti avrebbe mai immaginato sarebbe arrivato.
Il momento in cui Hoseok e Yoongi si ritrovarono l’uno di fronte all’altro, capaci di potersi sfiorare per la prima volta.
E Hoseok se ne vergognava un po’ ma quando i due si abbracciarono, quando le luci che emanavano i loro corpi vennero a contatto l’una con l’altra, si sentì così tanto al sicuro, così tanto al posto giusto che scoppiò a piangere, incapace di controllare i suoi sentimenti. Ma Yoongi non si prese gioco di lui, lo abbracciò ancora più stretto mentre sentiva le lacrime d’oro cadere sulle sue spalle che per qualche istante perdevano il loro colore argento per  venire contaminate dal dorato dello spirito del Sole.
Non ebbero molto tempo, ma lo utilizzarono come meglio poterono, parlandosi di tutto e nulla, osservandosi con attenzione, potendo finalmente prestare attenzione ai dettagli del loro viso per la prima volta. E Hoseok così notò che Yoongi aveva due piccoli nei, uno sulla guancia e uno sul suo adorabile naso, che si riservò di accarezzare dolcemente. E Yoongi invece notò il bellissimo neo di Hoseok proprio sul suo labbro e lo osservò intensamente, desideroso di poterlo baciare; e forse i suoi pensieri erano piuttosto ovvi perché Hoseok posò una sua mano sulla sua guancia e poi lo baciò con dolcezza.
Ed in quel momento tutto intorno a loro divenne scuro, la luce di Yoongi coprì quella di Hoseok, si fuse con essa e per qualche minuto lo spirito del Sole e quello della Luna divennero un’entità sola.
Fu un bacio dolce e delicato ma che portava con sé diverse promesse.
La promessa di amarsi sempre e comunque.
La promessa aspettare la prossima eclisse per un altro bacio.
La promessa di ritrovarsi in ogni vita.
 
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E così fecero.
Continuarono ad amarsi nonostante la distanza ma con i cuori più speranzosi, in attesa di una nuova eclisse, di un nuovo loro incontro.
Andò così avanti per anni, per decenni, per millenni, finché, un giorno, sia Yoongi che Hoseok terminarono le loro esistenze da spiriti della Natura e vennero accolti dal dio della morte nella sua dimora. Ma ad Hoseok andava bene così perché sapeva che entrambi si sarebbero reincarnati in qualcos’altro nelle loro prossime vite e non importava quanto avrebbero dovuto aspettare, si erano fatti una promessa e l’avrebbero mantenuta.
Sarebbero riusciti a ritrovarsi nuovamente un giorno.
 
 
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Hoseok entrò nel coffee shop e si sedette silenziosamente ad uno dei tavoli vuoti. Era ancora dubbioso se avesse fatto bene ad accettare di partecipare a quell’appuntamento al buio, se doveva essere sincero, e stava cercando di calmarsi e non farsi prendere dall’ansia, non avrebbe potuto mai fare una bella impressione sul ragazzo se fosse scappato a gambe levate.
Cominciò a picchiettare ritmicamente sul tavolino con l’indice mentre inevitabilmente finiva per sobbalzare ogni volta che sentiva il campanello della porta avvertire dell’arrivo di un nuovo cliente.
Dopo una decina di minuti, entrò un giovane ragazzo dai capelli grigi e cominciò a guardarsi intorno, evidentemente alla ricerca di qualcosa, o meglio, qualcuno.
Hoseok pensò al fatto che i capelli grigi non donassero a tutti, potevano invecchiare una persona ma il ragazzo era davvero bello e il colore chiaro della sua chioma sembrava far risaltare ancora di più il pallore della sua pelle.
Lo vide avvicinarsi al suo tavolo e prese un grosso respiro per farsi un po’ di coraggio.
“Tu devi essere il mio appuntamento al buio.” Disse il ragazzo, sorridendogli cauto.
Hoseok ricambiò con un sorriso nervoso e si alzò dalla sua sedia per ritrovarsi alla stessa sua altezza – nonostante lui fosse leggermente più alto.
“Penso proprio di sì.” Commentò. “Bei capelli.” Disse poi, nella speranza di rompere il ghiaccio.
Lo sconosciuto ghignò scherzosamente. “Grazie. Anche i tuoi non sono male.” Ricambiò il complimento e Hoseok si toccò compiaciuto i capelli arancioni.
“Beh, piacere di conoscerti.” Gli disse, per poi offrirgli la mano. Il ragazzo la afferrò immediatamente, sorridendogli.
Appena le loro mani vennero a contatto l’una con l’altra, Hoseok sentì una scossa diffondersi per tutto il suo corpo e come se avesse davanti un film vide pezzi della sua precedente vita passargli davanti agli occhi.
Si vide portare luce alla Terra e parlare con Namjoon e Seokjin. Si vide osservare da lontano lo spirito della Luna, ricordò il desiderio che provava nei suoi confronti, ricordò la sensazione provata quando le loro labbra vennero finalmente a contatto durante la loro prima eclisse.
Infine ricordò la loro promessa.
Sorrise allora, perché non sapeva quanto tempo fosse passato tra una vita e l’altra ma quella promessa era riuscita a superare il tempo e lo spazio e Hoseok era semplicemente felice di aver ritrovato l’amore della sua vita.
H-hoseok?” balbettò Yoongi, gli occhi spalancati ed increduli.
“Sì, sono proprio io.” Gli disse mentre il sorriso sul suo volto diveniva sempre più grande, sempre più luminoso, proprio come il Sole che una volta era stato.
E Yoongi sorrise a sua volta, mostrando le sue gengive e irradiando tutta la luminosa delicatezza che solo la Luna era capace di trasmettere.
E più Hoseok lo osservava e più gliela ricordava, la Luna.
E forse lui assomigliava a sua volta al Sole e sarebbero sempre stati destinati a completarsi a vicenda con le loro differenze.
Perché la calma di Yoongi incontrava l’energia di Hoseok.
La riservatezza di Yoongi incontrava l’esuberanza di Hoseok.
L’anima introversa di Yoongi incontrava quella estroversa di Hoseok.
 
Le loro differenze li attraevano l’un l’altro, li completavano e li arricchivano.
Yoongi era la Luna.
Hoseok era il Sole.
Ed insieme formavano un’Eclissi.
  
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