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Autore: ShunAndLovva    09/07/2009    1 recensioni
"Era una mattina soleggiata. In una stanza di un piccolo appartamento, un ragazzino sui quindici anni mormorò infastidito qualche parola sconnessa.". Salve! Primo capitolo di una raccolta di operette dedicate a una coppia nata dalle menti di Shun, e di Lovva, ospiti speciali, NATHAN E KOUSEIKO!! Amici, compagni di missione, alchimisti e amanti. Attraverso questa raccolta, esploreremo tutte le vicende di questa coppia, nata per caso da una fan fiction regalo per la suddetta Lovva. Beh, che dire di più se non a presto e buona lettura!!! Un bacio da Shun e Lovva!!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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KouNat Story

CAPITOLO 1

UN ANELLO È PER SEMPRE

Era una mattina soleggiata, in una stanza di un piccolo appartamento, un ragazzino sui quindici anni mormorò infastidito qualche parola sconnessa.

Sicuramente, imprecazioni contro quei dannati raggi di sole che disturbavano il suo sonno.

Si girò di spalle posando la tua testa sul petto della persona che dormiva con lui e sorrise.

Un mugolio disturbato ruppe il piacevole silenzio, il diciottenne sdraiato riverso sui cuscini aprì pigramente un occhio, mostrando una pupilla opaca per il sonno.

 

"Buongiorno, da quanto sei sveglio?" sbadigliò lui, rigirando la testa sul morbido giaciglio.

"Mhh..." strusciò leggermente la testa sulla sua spalla "Da ora..." borbottò intrufolandosi fra le sue braccia "Kou... Ti ho detto di comprare delle tendine..."

Kouseiko sbuffò: "Secondo te tuo zio mi lascia sufficiente tempo libero per andare a comprare le tendine?" rise, scompigliandogli i capelli, "Mi manda sempre di pattuglia con tua cugina, logico che non ho tempo. Mica posso andare a comprarle con lei, no?" sorrise, abbracciandolo.

Nathan sbuffò accoccolandosi "Perchè no?" alzò leggermente la testa fissandolo "Non devi sempre dare ascolto a mio zio" disse sorridendo "Sarebbe capace di ordinarti di rispedirmi a casa!" gli baciò l'angolo della bocca arrossendo "Cosa faresti in quella situazione, Tenente Colonnello?"

“In quel caso, diciamo che non obbedirei... Ma diciamo che Curtis non si risparmierebbe certo le battute. Ce la vedi con me a scegliere le tendine? E poi, senza offesa, ma sembreremmo una coppia sposata io e lei, e la cosa non mi va molto a genio.” Sorrise, lasciando tanti piccoli baci sul viso del ragazzo più giovane.

"Coppia sposata..." lo guardò torvo "Andremo io e te, oggi stesso a sceglierle" un piccolo ghigno spuntò sul quel faccino d'angelo che si ritrovava, avvicinò le labbra vicino al collo del maggiore facendogli un succhiotto "Non ti cedo a nessuna" sussurrò piano.

“D’accordo, ma prima... “ esclamò, stiracchiandosi, “Andiamo a far colazione! Dopotutto, oggi è domenica!” affermò, acostando le lenzuola, “Ho proprio voglia di un bel caffè!”

Nathan lo fissò alzando un sopracciglio "Io non sarei così allegro" si stese stringendo il cuscino di Kouseiko e ridacchiò "Oggi, abbiamo il pranzo con la mia famiglia..." buttò lì, sapendo quanto l'idea terrorizzasse il moro.

Il maggiore s’incupì improvvisamente: “Tuo padre mi farà a fette... Lo so... Non lo ha mai accettato...” borbottò, cercando le ciabatte sotto al letto, “Uff, ma perchè proprio oggi? Non possiamo scappare da qualche parte?” propose il ragazzo.

Il ragazzino scosse la testa dandogli una cuscinata "Ci troverebbero, sai che mia madre ci tiene a questa cosa, se vuoi che io viva quì, devi chiederlo in maniera ufficiale" si mise a sedere fissandolo "Mia madre non riesce a convincere mio padre, eppure è una donna molto persuasiva...".

Kouseiko sbuffò, sventolando trionfalemente le loro pantofole: “Ale è una persona squisita, ma Envy fa davvero paura... “ mugolò, “Però, ci tengo troppo a te!” esclamò, abbracciandolo di scatto.

Nathan arrossì accoccolandosi "Anche io..." sussurrò sorridendo "Ti..." si bloccò diventando viola e scattò via verso la cucina "Ti preparo la colazione!"

Mentre il ragazzino scappava verso la cucina, Kouseiko sorrise furbescamente: "sempre il solito, eh?” sussurrò, afferrando la camicia abbandonata sulla sedia lì vicino.

Lentamente, lo seguì.

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Una donna dai capelli biondo cenere aprì la porta sorridendo "Nathan, Kouseiko... Entrate!" si scostò per farli passare e lanciò un'occhiata d'avvertimento ad Envy.

Nathan stringe la mano del maggiore entrando e sorrise "Mamma, papà...".

Kouseiko abbozzò un leggero inchino formale, perfetto nella sua divisa da cerimonia: “Grazie per l’invito, sono contento di essere qui.” disse lui, tenendo lo sguardo fisso su Envy, quei grandi occhi violetti erano così simili a quelli del suo piccolo compagno da confonderlo ma in essi leggeva come dell’ostilità repressa.

Envy sbuffò, imitandolo con un leggero e rapido movimento del capo: “Benvenuti...” soffiò.

Nathan strinse il braccio di Kouseiko sorridendo "Non stà benissimo vestito così? Glielo ripeto sempre che è davverobello".

La donna annuì sorridendo e si avvicinò ad Envy stringendolo "Kouseiko è un bel giovanotto, se avessi l'età che dimostro ci farei un pensierino!"

Il tenente colonnello arrossì vistosamente, scostando il viso: “Ehm.. Grazie signora..” sussurrò imbarazzatissimo, “Ma, senza offesa, lei non è il mio tipo..” borbottò, stringendo la mano di Nathan; Envy afferrò Ale per il polso, il viso contratto in una smorfia seccata.

Il ragazzino ridacchiò "Io somiglio a mia madre se non ho sembianze da Homunculus, nemmeno io sono il tuo tipo?" domandò guardandolo, gli occhi color ametista, come quelli di suo padre lo scrutavano.

Ale fissò il proprio polso per poi guardare Envy "Lo so, Kouseiko!" disse sorridendo.

Il moro scoppiò a ridere, abbracciando il più piccolo con un sorrisino sul viso pallido: “E invece tu sei proprio il mio tipo, come la mettiamo?” scherzò lui, guardando ora Ale ora il padre del suo fidanzato che lo guardava con espressione indecifrabile.

Nathan si accoccolò sorridendo "Ti voglio bene" sussurrò arrossendo per poi baciargli il mento "Tanto...".

La donna cercò di liberare il polso dalla presa ferrea del marito senza farsi notare e sibilò "Mi stai facendo male".

L’homunculus la lasciò andare, poi si voltò verso il salotto: “Forza, andiamo di là prima che arrivino mio fratello e Roy.” disse solo, sparendo nel corridoio.

La bionda lo seguì chiudendosi la porta alle spalle prima che i ragazzi potessero entrare "Che tiprende?" domandò avvicinandosi e afferrandogli un braccio "Da quando sei di nuovo violento?".

 

Nathan fissò la porta sospirando "Qualcosa mi dice che è meglio aspettare quì"

Envy sospirò, poggiandosi pesantemente al mobile dell’argenteria: “Non ce la faccio a vedere Nat con quel tipo!” sbottò, stringendo le dita attorno a un pierrot di porcellana, talmente forte da poterlo quasi spezzare, “non ci riesco!” concluse.

"Neanche mio fratello riesce a vedermi con te" disse guardandolo male "Nemmeno noi dovremmo stare insieme, lo sai questo vero?".

L’Invidia la abbracciò: “Lo so, Roy non mi ha perdonato per tutto il casino che ho combinato tempo fa, vero? Se è per questo, nemmeno Edward mi voleva perdonare, però...” borbottò mogio, rifacendo la coda alla moglie. Ale alzò la testa fissandolo "Beh, mi hai rapita, tenuta rinchiusa, maltrattata e poi sposata... Ci credo che è arrabbiato" ridacciò accoccolandosi "Ma io ti amo, proprio come Nathan ama Kouseiko..." gli strinse la mano intrecciando le dita con le sue "Un giorno consumeranno il loro amore".

Envy ebbe come un brivido: “Se ripenso che sono stato io a sorprendere mio fratello e Roy una delle prima volte... Brr.. Non farmici pensare, Ale!” esclamò, facendo una faccia schifata.

Rise di gusto scostandosi dal suo abbraccio "Allora lascia stare in pace quei due ragazzini" aprì la porta facendo l'occhiolino a Nathan per poi spingerli nella stanza; Nathan fissò Kouseiko: "Avanti, di cosa volevi parlare con mio padre?".

Il ragazzo fu preso letteralmente alla sprovvista, in un attimo si ritrovò dinanzi all’homunculus, che sembrava volerlo scrutare con quei magnetici occhi viola; per un attimo, gli mancò il respiro, quell’aria truce lo fece rabbrividire, come se l’aria si fosse improvvisamente raffreddata.

Envy si mosse, lo superò e chiuse la porta, lasciando sia il figlio che la moglie in corridoio.

Da soli.

Faccia a faccia.

Nathan sbattè le palpebre fissando la porta "Dovrò cercarmi un nuovo ragazzo...".

Ale annuì scioccata "Magari... Non presentarlo a tuo padre".

Kouseiko non avrebbe mai voluto, ma se voleva davvero stare con Nat, era necessario.

Con un profondo respiro, spostò lo sguardo su quello dell’altro: “Signore, io voglio... io voglio...” sussurrò piano, scostando subito gli occhi verso il basso, “Tu vuoi?” lo incalzò Envy, sedendosi elegantemente sul bracciolo, in quella posa che tanti anni prima lo contraddistingueva per il suo essere palesemente provocatoria, “Allora, cosa volevi dirmi, Kouseiko?” proseguì, dondolando i piedi con fare bambinesco, malgrado l’elegante completo che, in verità, era stato obbligato a indossare da Ale.

Il ragazzo prese coraggio, avvicinandosi: “Signore, io vorrei che lei desse a me e Nathan la sua benedizione per la nostra relazione.” riuscì a chiedere il moro.

Di nuovo il silenzio, pesante come piombo.

Senza dire nulla, Envy gli fece cenno di sedersi accanto a lui, sul divanetto: “Cosa provi realmente per lui?” chiese a bruciapelo, “Ci tieni davvero oppure è un semplice passatempo?” incalzò, guardandolo fisso negli occhi, gelidi e taglienti come lame.

Kou si trovò nuovamente spiazzato nel giro di due minuti: “Signore, non capisco cosa intenda. Io amo, e sottolieno amo, Nathan, lo amo sin dalla prima volta in cui ci siamo incontrati, quel giorno di pioggia in cui lo trovai per strada, da solo, dopo aver litigato con Curtis. Prima di allora, io mai avrei pensato di provare qualcosa di così bello e intenso come l’amore. Da allora, io e Nat siamo stati inseparabili, non potrei mai fargli del male, non potrei mai farlo soffrire. Lo so, non sembro un tipo molto raccomandabile, nè una persona particolarmente affettuosa, ma io tengo veramente a Nathan.” Spiegò pacato il ragazzo, la voce colma di dolcezza.

Envy restò sorpreso alla reazione del giovanotto dinanzi a lui, non avrebbe mai pensato di sentire quelle parole uscire dalla bocca di quell’adolescente appena adulto.

Però, sentì come se un peso enorme si fosse improvvisamente volatilizzato dal suo cuore.

Scrollò il capo, scoppiando poi a ridere: “Beh, sono contento di sentirti parlare così, mocciosetto! Nathan è il mio unico figlio, sono molto legato a lui, se lo avessi fatto soffrire, sta pur certo che non avresti visto l’alba di domani, ricordo ancora parecchi trucchetti da homunculus, sai?” la buttò lì con un ghignetto.

Kou sorrise: “non saranno necessari, tengo veramente a quel soldo di cacio là fuori.” disse semplicemente.

L’altro sospirò, balzando giù dal bracciolo: “D’accordo, Kouseiko... Mi hai convinto..” disse solo, muovendosi verso la porta e spalancandola di scatto.

Nathan sussultò fissando suo padre "Non stavamo origliando!" disse arrossendo, poi fissò Kouseiko borbottando qualcosa che assomigliava ad un "Ti faccio vedere io, altro che soldo di cacio".

Ale si avvicinò ad Envy sorridendo e gli prese la mano "Sai qual'è il bello di essere homunculus mio caro?" domandò.

“Quale?” chiese con fare dubbioso lui, indugiando su quel sorriso con aria circospetta.

Sorrise in maniera diversa da solito, quasi da homunculus "Compra una culla mio caro..."

Nathan sbiancò all'istante fissandola "No... Non puoi farmi questo".

Envy reagì quasi come il figlio.

Ale ridacchiò accoccolandosi e strusciò la testa "Non sei felice?"

Kouseiko battè le mani con forza, felice come una pasqua: “Che bello! Nat, non sei contento? Avrai un fratellino!!” esclamò, abbracciandolo forte.

Nathan lo guardò con fare assassino "Ho l'aria contenta per caso?" domandò

Per tutta risposta, Envy poggiò con decisione le labbra su quelle della moglie, avviluppandole in un bacio dolcissimo, sotto lo sguardo supefatto dei due ragazzi; Nathan nascose il viso disgustato "Non ci voglio credere, ditemi che sto sognando!"

Ale mise le braccia al collo del marito ricambiando il bacio e sorrise.

“E invece si, Nathan!” ghignò il padre, “E non fare quella faccia da cane bastonato!” lo redarguì, vedendone l’espressione,

"Non voglio un fratello, ne una sorella" borbottò "Sto bene come figlio unico!"

Ale ridacchiò ignorando il figlio e fissò Edward e Roy "Ben scesi!"

Edward sorrise "Nathan" disse per poi scompigliargli i capelli, “Buongiorno ragazzi!” salutò Roy di slancio, “era da un pezzo che non ci vedevamo, eh?” esordì il Comandante, “Mica tanto, direi che dopo il rapporto di ier, siano passate solo ventiquattrore,no?” replicò Kou, mettendosi le mani in tasca, “Uhm, forse hai ragione... Ehi, sorellina! Allora glielo hai detto al tuo caro maritino? No, perchè, a giudicare dalla faccia di Nat è successo qualcosa!” sogghignò il moro.

Nathan scostò con garbo la mano di Edward dai suoi capelli e lanciò un'occhiataccia a Roy "Vedi di non tenermi troppo occupato il fidanzato, non voglio stare da solo a casa" sbottò.

 

Ale sorrise "Sanno che arriverà un bambino" disse rivolta al fratello "Io spero che sia una femmina"

“Ah, ma allora è ufficiale la cosa! E anche il vostro fidanzamento! Sono contento, Envy ha finalmente gettato la spugna!” sogghignò Roy, “Umpf, ma solo perchè sono buono e gentile!” si difese l’homunculus, “Si, si, dì pure perchè ti sarebbe dispiaciuto deludere il soldo di cacio qui presente.” replicò secco il Comandante.

Due calci in pieno stomaco si abbatterono in simultanea su di lui.

Nathan ringhiò stringendo un pugno "Dammi di nuovo del soldo ndi cacio, e ti faccio sparire dalla faccia della terra!"

Edward guardò male Roy scrocchiando le dita "E così... Fai lavorare Kouseiko fino a tardi eh..."

Il Fuhrer cominciò a sudare freddo nel vedere il proprio compagno e il nipote accanirsi su di lui in quel modo: “Ale, per favore, fermali...” mugolò, guardando impolorante la sorella.

La donna si strinse al marito sorridendo "Ah, mi hai sempre detto di non aiutarti, dato che sei il Comandante Supremo!"

“si, ma ora, la situazione è un pò problematica...” ridacchio nervosamente.

“Su, fratellino, lascialo stare, altrimenti poi potresti pentirtene.” scherzò Envy, “Basta che prometta di lasciare più tempo libero a Kou, in fondo potresti anche servirti un pò di quei mezzi lavativi dell’ufficio del colonnello Shotaro, no?” propose l’homuculus.

Edward lo lasciò sbuffando "Mh..."

Nathan strinse Kouseiko sorridendo "Vivremo insieme da oggi, quindi siamo fidanzati ufficialmente!"

Roy sospirò: “Uf, d’accordo.. Vorrà dire che da domani Kou e Nat verranno affidati a Riza, tanto quei lavativi della mia squadra passano già ampiamente tempo a oziare.” Sorrise il Fuher, agguantando l’Elric per le spalle e baciandolo appassionatamente.

Edward diventò viola intenso "A-ah..." sussurrò scioccato, Envy davanti a loro si parò istintivamente gli occhi con le mani, “Razza di pudico... “ borbottò Roy, vedendo il cognato rosso come un peperone.

Ale ridacchiò "Andiamo a tavola su" fissò Nathan "Ah, niente anello?"

Nathan la guardò interrogativamente "Come scusa...?"

Kouseiko sbuffò, guardando la madre del fidanzato con aria omicida: “Questa me la paghi Ale! Volevo darglielo dopo!” piagnucolò il tenente colonnello, mettendosi a frugare nella tasca del pantalone, “Mi sono fatto coprire da Curt mentre lo andavo a ritirare... Ci ho messo due mesi per convincerla a farmi questo piccolo favore...” mugolò imbarazzato, consegnando al bambino una scatoletta di velluto viola.

 

Nathan arrossì fissando la scatola e l'aprì lentamente "Ma..."

Ale sorrise appoggiandosi ad Envy "Su, proposta!".

Kouseiko la guardò con affetto, poi si inginocchiò davanti al ragazzo, gli prese delicatamete la sinistra, dandogli un leggero bacio sul dorso. Prese l’anello dalla scatoletta e lo infilò all’anulare: “Nathan Anthony Mustang, vuoi accettare di essere il mio compagno?” chiese semplicemente, la voce leggermente tremula.

Roy per poco non svenne.

Nathan annuì più rosso di un pomodoro e si fissò la mano sorridendo "Solo tuo" sussurrò stringendolo "Ti voglio bene".

Ale sorrise applaudendo "Bravissimi!".

Envy scrollò il capo: “Niichan, cerca di tenere dritto il tuo Fuhrer, mi sembra che stia per svenire.” disse semplicemetne, dirigendosi verso la sala da pranzo, “Sono già le due, mi sembra ora di iniziare a mangiare, no?” concluse, trattenendo a stento un sorrisetto.

Il tenente colonnello prese in braccio il più piccolo in stile sposa, e seguì il suocero.

Il ragazzino lo fissò scioccato "Ehi, so camminare"

Edward scosse Roy "Muoviti!"

“Il mio nipotino... Il mio nipotino...” ripetè come un disco rotto il moro, gli occhioni sbriluccicosi, “Il mio nipotino si è fidanzato ufficialmente..”.

"Sì, si è fidanzato, ora muoviti!" borbottò Edward incamminandosi; una mano lo fermò, prendendolo delicatamente per la treccia, e si ritrovò in un istante con le labbra di Roy poggiate sulle sue.

“Ehm, voi due, se non vi muovete, non mangiate!” li interruppe in quel momento Envy, chiamandoli da dentro la sala.

Edward rispose al bacio sorridendo "Arriviamo!".

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"è stato davvero divertente oggi, e io che non volevo venire" esclamò soddisfatto Kou, infilandosi sotto le coperte del loro lettone.

Nathan annuì arrossendo e guardò per l'ennesima volta l'anello "Già...".

L’altro scoppiò a ridere: “Guarda che se lo levi o non lo guardi, mica sparisce!” scherzò, abbracciandolo da dietro,"Non voglio toglierlo" sussurrò accoccolandosi "Kouseiko, tu senti mai il bisogno di..." arrossì violentemente "Ehm...".

Si voltò verso di lui fissandolo "Il bisogno di un rapporto fisico..."

Il tenente colonnello sospirò: “moltissime volte, ma, c’è una ragione per cui non me la sento...” mormorò, prendendogli la mano e stringendogliela, “Tu sei ancora troppo piccolo e non vorrei forzarti.. Non fraintendermi, non è una cosa negativa.” disse, dandogli un bacio sulle labbra, “per queste cose ci vuole tempo, però, e poi, non scappo mica! Ormai quell’anello ci lega per sempre...” lo rassicurò, abbracciandolo stretto a sè, “il tempo non ci manca. Hai capito, piccolo?” sorrise, scostandogli dolcemente i capelli.

Nathan rispose al bacio sorridendo e annuì accoccolandosi "Sto bene, se sono con te".

Il moro prese ad accarezzargli la testa con affetto, sino a sentirlo lentamente scivolare nel sonno.

Il ragazzino lo strinse dormendo e sorrise flebilmente "Kouseiko...".

“Shh, ora dormi, sono qui...” rispose, stendendolo accanto a sè.

Il piccolo si raggomitolò ormai immerso nei sogni e strinse il cuscino.

Il fidanzato lo coprì con cura, sdraiandosi affianco.

Chiusa la luce, la stanza rimase immersa nel buio e nel silenzio, rotto di quando in quando solo dai respiri dei due giovani addormentati.

Salve!

Primo capitolo di una raccolta di operette dedicate a una coppia nata dalle menti di Shun, e di Lovva, ospiti speciali, NATHAN E KOUSEIKO!!

Amici, compagni di missione, alchimisti e amanti.

Attraverso questa raccolta, esploreremo tutte le vicende di questa coppia, nata per caso da una fan fiction regalo per la suddetta Lovva.

Beh, che dire di più se non a presto e buona lettura!!!

Un bacio da Shun e Lovva!!

  
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