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Autore: shurei    09/07/2009    7 recensioni
Nel preciso momento in cui Neji sta per portare il cucchiaio alla sua bocca, appare Iruka con un comunicato in mano.
-Ci mancava solo il “Messaggero di Corte”.- pensa sarcastico Neji.
[...]
-Devo solo leggere un comunicato a Neji.-
-Prego.- dice Neji al limite della sopportazione.
-Bene: Comunicato n° 125: in data odierna, il Kazekage Gaara ha richiesto l'intervento di una squadra di supporto per l'imminente palio di Suna. La squadra Nara è stata scelta per tale missione. La partenza è prevista per domani mattina.-
Neji, inizialmente, sgrana gli occhi allibito, poi si sbatte una mano sulla fronte. Data la sua attuale “fortuna” una cosa del genere doveva sicuramente aspettarsela, ma non così presto. Nel suo piccolo, il ragazzo è del tutto sconvolto: se prima allenava quei tre soggetti solo per 9 ore al giorno, ora dovrà sopportarseli per tre giorni di andata, tre giorni di ritorno più tutto il tempo della missione. Quello è decisamente troppo anche per una persona come lui.
[Seconda classificata, pari merito, al contest "Baciati dalla (S)fortuna, indetto da Keli]
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga, Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Una serie di Sfortunati Eventi


A questo Mondo non esistono le Casualità...
esiste solo l'Inevitabile.

[citazione: XXXHolic]








È ormai sera nella ridente cittadina di Konoha.
Dopo l'ennesima giornata di allenamento alla sua squadra “provvisoria”, composta da elementi al quanto difficili da gestire; Neji Hyuuga, 23 anni, torna finalmente alla sua dimora, dove l'aspetta una cenetta calda, un bagno rilassante, ma soprattutto l'affetto e l'amore di sua moglie Hinata.
-Sono tornato!- dice Neji, entrando in soggiorno.
-Bentornato caro.- esclama amorevolmente la moglie.

Il ragazzo osserva la sua consorte: un sorriso dipinto sul volto, che ha il potere di calmarlo dopo quelle giornate infernali; poi sofferma il suo sguardo sul ventre gonfio, aderente a quel vestito lilla con le maniche a tre quarti, leggermente scollato, attillato sul seno, che arriva si e no all'altezza del ginocchio.
-Come state?- domanda il giovane, abbracciandola.
-Stiamo bene. Dovresti sentire come si agitano nella pancia.- risponde Hinata.
-Posso immaginare.-

-Tsunade dice che manca poco e che la tua nausea si chiama “Nausea paterna”.-
-Questa poi.-
-Mi chiedo se sarò una buona madre...-
-Lo sarai.-

Quando avverte il profumo, la dolcezza e il calore che gli dona Hinata, Neji si sente rinascere, come se i problemi del giorno svaniscano come per magia.
All'improvviso le bacia il collo, accarezzandole lentamente il pancione e la ragazza si lascia trasportare da quel gesto così dolce e inaspettato.

In quel momento Neji sembra un bimbo in cerca d'affetto.

Hinata si volta verso il suo viso per regalargli un bacio sulla guancia: sa bene che se Neji si comporta così, la sua giornata non è stata pessima, ma di più e quasi sicuramente i suoi allievi provvisori gli hanno logorato i nervi.
-Qualcosa non va, Neji? È forse successo qualcosa con i ragazzi?- domanda Hinata.
-Sono solo alla seconda settimana di sostituzione di Shikamaru e, francamente, non vedo l'ora che si rimetta in sesto al più presto. Non li reggo più! Specialmente tua sorella, non fa altro che assillarmi: “Sei un incosciente! Mia sorella è incinta e tu... sei qui con noi! Dovresti starle accanto!” ... “Come ti sei permesso di accettare questo incarico! Devi stare con Hinata... smettila di presentarti qui, perché noi ce la caviamo benissimo da soli!” oppure altre stupidaggini del tipo Perché mi hai portato via la mia sorellina... non sai quanto mi manca...” ... “Se non la renderai felice te la farò pagare cara...”. Senza contare il cugino di Ino! Lui si mette sempre contro di me, dando continuamente ragione ad Hanabi; mentre la cugina di Kiba è più appiccicosa della colla, tra lei e il suo cane non so proprio chi sia meglio: mi abbracciano in continuazione!- conclude amaramente Neji.
-Beh, non puoi negare di essere affascinante.-
-Purtroppo.-
-Su, su, non fare così! Vedrai che Shikamaru si rimetterà in fretta.-
-Lo spero.-
-Ora vieni ti ho preparato lo stufato.-
-Perché effettivamente lo sono.-

Detto questo, i due coniugi si siedono comodamente a tavola per gustare lo stufato preparato con cura da Hinata quando, nel preciso momento in cui Neji sta per portare il cucchiaio alla sua bocca, appare Iruka con un comunicato in mano.
-Ci mancava solo il “Messaggero di Corte”.- pensa sarcastico Neji.
-Salve ragazzi, scusate il disturbo.- dice Iruka, dispiaciuto per averli disturbati.
-Nessun disturbo maestro Iruka, vuole un piatto di stufato?- domanda gentilmente Hinata.
-Oh, sei molto gentile, ma sono di fretta. Devo solo leggere un comunicato a Neji.-
-Prego.- dice Neji al limite della sopportazione.
-Bene: Comunicato n° 125: in data odierna, il Kazekage Gaara ha richiesto l'intervento di una squadra di supporto per l'imminente palio di Suna. La squadra Nara è stata scelta per tale missione. La partenza è prevista per domani mattina.-

Neji, inizialmente, sgrana gli occhi allibito, poi si sbatte una mano sulla fronte. Data la sua attuale “fortuna” una cosa del genere doveva sicuramente aspettarsela, ma non così presto. Nel suo piccolo, il ragazzo è del tutto sconvolto: se prima allenava quei tre soggetti solo per 9 ore al giorno, ora dovrà sopportarseli per tre giorni di andata, tre giorni di ritorno più tutto il tempo della missione. Quello è decisamente troppo anche per una persona come lui.

-Qualcuno mi dica che ho fatto di male! Ma perché Shikamaru doveva rompersi una gamba in missione, accidenti a lui!- pensa il ragazzo, distrutto da tale notizia.

Iruka si sente in colpa per aver messo Neji al corrente di quel compito infame, ma il suo lavoro, purtroppo, è quello di comunicare le missioni da un po' do tempo a questa parte.
Sul volto del genio degli Hyuuga si legge una chiara disperazione oppure una frase del tipo: “Tutto ma non quello!”
-Bene ragazzi, io vi saluto. Buona missione, Neji.- dice Iruka, scomparendo.
-La mia solita “fortuna” del piffero.- conclude amareggiato lo Hyuuga.
-Amore dai, non fare così. Vedrai che saranno molto obbedienti.- lo rincuora Hinata.
-Scherzi vero? Tua sorella sarà più vipera del solito, il cugino di Ino una iena mentre la cugina di Kiba un Koala. Senza contare il fatto che con la mia attuale “fortuna”, tu partorisci prima.-
-Ma no! C'è ancora una settimana abbondante, prima che nascano.-
-Lo spero... ora, però, mi è passato l'appetito dopo questa notizia.-
-Immagino.-

Infatti Neji non tocca cibo. Si lascia solo andare alle carezze di Hinata per cercare almeno di conciliare il sonno, perché non avrebbe dormito per un bel po' a causa di quelle pesti.
Tocco dopo tocco, le calde ed accoglienti braccia di Orfeo accolgono l'animo tormentato di Neji, cullandolo in un sonno profondo: un sonno che gli avrebbe dato modo di pensare il giorno seguente, ai giorni avvenire con calma e lucidità, senza cader preda della disperazione, almeno così dovrebbe essere, a patto che certi tizi non lo facciano morire prima.
Nonostante questo, Neji riesce a dormire a malapena tre ore e il resto della nottata lo ha trascorso a guardare il volto dormiente di Hinata accanto a lui.
All'alba silenziosamente si alza dal letto, preparando la sua attrezzatura poi, prima di uscire, da un bacio alla sua bella, che apre gli occhi vedendolo.
-Dormi, è presto.- le sussurra Neji.
-Vai già?- dice flebilmente la giovane.
-Sì. Ci vediamo tra qualche giorno.-
-Va bene. Fai attenzione.-
-Certo.-

L'ora è giunta.

Neji aspetta il suo gruppo pazientemente, per ore e ore. In fatto a ritardi, loro battono pure Kakashi, che ne detiene il primato mondiale; quando, dal silenzio più tombale, le chiacchiere di Hanabi si sentono anche in lontananza. Sta parlando di vecchi avvenimenti del passato, tanto per rigirare il coltello nella piaga nei ricordi di Neji: ricordi che vorrebbe cancellare.
Una volta radunati, Neji illustra quella missione che lo avrebbe letteralmente devastato, senza contare un ricovero immediato nei matti al suo ritorno. Terminati i preliminari, la squadra Nara parte per Suna. Durante tutto il tragitto, soste comprese, il trio di “impiccioni” non fa che ascoltare i discorsi di Hanabi riguardanti il loro “Supplente”.
-Eh? Li hai scoperti tu?- esclama senza parole la cugina di Kiba.
-Sì Hachiko! Erano lì a casa nostra in una bella giornata di sole. Ero tornata per prendere un'attrezzatura che avevo scordato, quando sentii la voce di mia sorella dire: Neji, sicuro che non torneranno presto?”. Incuriosita mi avvicinai alla porta socchiusa e mi misi a sbirciare... quando sentii anche la sua voce aggiungere:Fidati Hinata, non tornerà nessuno. Sono tutti presi dagli allenamenti di tua sorella.”- spiega la giovane Hyuuga.
-Oh! E dopo?-
-Dopo? Dopo questo bell'imbusto si è messo a baciare mia sorella! E la cosa più disgustosa... è che lei lo ricambiava. Mi ha abbandonata per questo qui!!!!!-
-Ma cosa dici! Il maestro è un ragazzo molto affascinante.-
-Non so cosa ci troviate tu e mia sorella.-
-Infatti, non è un gran che!- aggiunge il cugino di Ino.
-Concordo pienamente con Yoji.- si aggrega Hanabi.

-Ancora un giorno di viaggio, ancora un giorno di viaggio. Resisti Neji.- pensa Neji, al limite della sopportazione.

-Maestro!- lo chiama Hachiko, abbracciandolo alle spalle.
-Vattene nana!- le dice lui.
-Com'è figo quando si arrabbia.-

-Oh cielo!- pensano i tre presenti.

-Torna dai tuoi compagni.- la incinta lo Hyuuga.
-Io voglio stare vicino a lei.-
-Io no!-
-Perché no?-
-Perché sei ancora una bambina.-
-Una bambina? Non è vero il mio seno è del tutto sviluppato.-
-A me non sembra.-
-Ma ti sembrano cose da dire?- intervene Hanabi.
-Cafone.- dice Yoji, spazientito.
-Tacete tutti e tre! Andate dormire.- ordina Neji al limite.
-Ah maestro! Quant'è bello in tutto il suo furore!- elogia Hachiko.

Dopo quest'ennesimo delirio da parte della ragazza, il gruppo si mette in silenzio. Per Neji quella quiete è una soave musica per le sue orecchie. Per un po' riesce a starsene in pace, tranquillo e beato pensando alla sua dolce Hinata, che lo sta aspettando; fino a quando una palla di pelo non si mette sulle sue gambe.
-Pure il cane? Ma che hanno tutti quanti?- pensa scocciato a dir poco lo Hyuuga, che poi dice -Dai vai dalla tua padrona.-

Tuttavia il cane non si smuove di un millimetro tanto che, Neji del tutto spazientito si vede costretto a chiedere ad Hachiko di intervenire, ma la giovane interpreta male il suo richiamo: ed ecco una giovane Inuzuka che salta addosso a Neji come il cane col suo padrone.
-TOGLIETEVI TUTTE E DUE!- si lascia sfuggire esasperato.
-Sì, maestro. Chiedo scusa.- conclude la piccola, allontanandosi col cagnolino.-
-Sei senza cuore.- si sente di sottofondo la voce di Hanabi.
-Taci anche tu.-
-Come può ferire i sentimenti di una fanciulla?- domanda alterato Yoji.
-Devo ricordarvi che sono felicemente sposato e che presto diventerò padre?-
-No.-
-Ecco allora tacete e dormite.-

Ennesima notte in bianco per Neji, che non ha fatto altro che essere il cuscino di Hachiko: per quanto si spostasse lei lo seguiva peggio di un cane. Se Hachiko era lì, Yoji la seguiva a ruota mettendo i piedi in faccia a Neji per dispetto.
-Terzo ed ultimo giorno di viaggio.- pensa Neji, assonnato.
-Ci muoviamo maestro?- lo chiama Yoji, stanco di aspettare.
-Sì.-

Con una corsa veloce, la squadra Nara arriva a destinazione, dove vengono accolti da Temari, la quale non vedendo Shikamaru, s'insospettisce un po' e chiede:
-Beh... e quello scansafatiche di Shikamaru?-
-E' a letto con la gamba sinistra ingessata.- spiega Hanabi.
-Come?-
-Nell'ultima missione si è rotto un osso per aiutare Yoji, quindi Neji lo sostituisce.-
-Capisco, il solito. Ora sarà a letto a dire: “Che seccatura!”-
-Ci scommetto!-
-Venite, il Kazekage ci sta aspettando.-

I giovani seguono Temari senza fiatare. Dopo aver percorso il lungo corridoio, arrivano dianzi alla porta dell'ufficio del Kazekage ed entrano porgendo i loro migliori ossequi. Gaara in quel momento, sta aprendo un messaggio arrivato proprio in quel preciso istante, da un falco di Konoha.
-Neji Hyuuga...- lo chiama Gaara.
-Ditemi.- lo asseconda Neji.
-Devi ripartire immediatamente per Konoha.-
-Come?-
-Leggi.-

Gaara così dicendo, porge al giovane un bigliettino con scritto:

Hinata sta partorendo...
Rientro immediato!”

-Lo sapevo io...- dice sull'orlo di una crisi di nervi.
-Fammi leggere.- esclama Hanabi, strappandogli il foglietto per leggerlo, per poi urlare: -INCOSCIENTE! DOVEVI STARE A CASA!-
-Ma la smetti? Temari te li lascio, fanne quello che vuoi! Io torno mia moglie sta partorendo.-
-Va bene.- annuisce la bionda.

Con una velocità che ha dell'incredibile, il genio degli Hyuuga corre a perdifiato, ripercorrendo a ritroso la strada che lo ha condotto a Suna. Sembra di vedere un fulmine a ciel sereno, che squarcia tutto quello che lo circonda. Per una volta, possiamo dire che gli intensi allenamenti di Gai sono serviti a qualcosa.
Quando a pochi chilometri da Konoha, il ragazzo intravede una vecchietta seduta sul ciglio della strada e, per senso del dovere, si ferma domandandole:
-Va tutto bene signora?-
-No, figliuolo. Mi sono slogata una caviglia.- risponde l'anziana signora.
-Io sto andando a Konoha, la porto all'ospedale. Là ci sono dei bravi medici.-
-Come sei gentile giovanotto.-
-Le do solo una raccomandazione, si tenga forte, che sono piuttosto di fretta.-
-E come mai?-
-Perché mia moglie sta partorendo e vorrei esserle vicino.-
-Auguri. Sono maschietti o femminucce?-
-Non lo so. Salga e si tenga forte.-

La donna sale sulle spalle di Neji, il quale riprende il suo folle tour de force per arrivare in tempo e infatti cronometrando dieci minuti il giovane rientra al Villaggio della Foglia. Con altrettanta velocità entra in ospedale lasciando la vecchietta su una sedia.
-Come si sente?- gli chiede mentre l'appoggia.
-Facciamo un altro giro?- le domanda lei.
-Ma tutti i matti a me?- s'interroga Neji, poi continua dicendo: -Quando la riaccompagno a casa.-
-Ci sto!-

Lo Hyuuga si avvicina al bancone dell'accettazione chiedendo:
-Mi scusi, Hinata Hyuuga?-
-E' nella prima stanza al secondo piano. Lei chi è?- domanda d'infermiera.
-Il marito-
-Complimenti! Sua moglie ha partorito due bellissimi gemellini.- dice l'infermiera.
-Grazie.-

Sale le scale di corsa, quella salita gli sembra più interminabile del viaggio che ha sostenuto e, quando apre la porta, Neji entra nella stanza e vede Hinata molto stanca, ma con l'aria felice, con accanto a lei due piccoli fagottini: i suoi figli.
-Tesoro.- lo chiama flebilmente.
-Ho fatto il prima che ho potuto.- risponde lui, baciandole la fronte.
-Amore... grazie per la fatica che hai fatto.-
-Sono un maschietto e una femminuccia.-
-Sono belli come te.-
-Grazie. Ma come hai fatto ad arrivare così presto?-
-Sapessi.-
-Cioè?-
-Non sono mai stato così grato agli insegnamenti del maestro Gai.-
-Come amore?-
-No, niente. Lasciamo stare...-











Note dell'autore
:

Una What's If... tanto per cambiare! XD Dunque la ff è ambientata cinque anni dopo l'ultima scan del manga: ovvero si motiva il comportamento più deciso, a tratti, di Hinata e che a Konoha ci sono due Hokage: Tsunade il quinto e il sesto che lascio ben immaginare a tutti di chi si tratta.

Parlando della sfiga, ultimamente io lo sono parecchio... per cui non è stato difficile scrivere una storia di sfigati, anche se la mia vittima preferita rimane sempre Neji.
Invece per quanto riguarda gli Original Character, li ho usati solo per far numero con Hanabi e per accrescere la sfortuna del genio degli Hyuuga.
-Hachiko Inuzuka è la cugina di Kiba.
-Yoji Yamanaka è il cugino di Ino.
-la vecchietta... quello è il classico degli intoppi, quando hai fretta XD.

Eccomi con una nuova Fic^^
che, tra le altre cose, è arrivata seconda a pari merito al contest "Baciati dalla Sfortuna" indetto da Keli.
Spero che vi piaccia.
Attendo commenti e pareri
Kiss
Shurei
  
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