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Autore: Assiral_    21/08/2018    0 recensioni
"FANCULO!" mi apro in un urlo spezzato dai singhiozzi che non sembrano volersi fermare. Butto a terra il resto della scatola in un secondo impeto di rabbia. Come diavolo ci sono finito in questo circolo vizioso di frustrazione e dolore mi chiedo, andava tutto dannatamente bene, cosa diavolo si è spezzato tra di noi?
Non riesco a darmi pace, la testa mi dice che non è nulla, di andare avanti, ma il mio cuore non ne vuole sapere di tornare quello di un tempo, rabbioso, freddo, calcolatore.
XiuChen missing moments tra Facce d'Angelo 1 e Facced'Angelo 2 - vittime sotto copertura- entrambe scritte da PhenomenonXm.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chen, Chen, Un po' tutti, Xiumin, Xiumin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nel profilo di phenomenon (https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=966467#main) potete trovare le storie a cui faccio riferimento.
Come già sai l'intera storia è dedicata a te, ti voglio bene Soulmate <3
Buona Lettura!




Era da più di un mese che non gli capitava di aprire quel cassetto. In realtà, da più di un mese, era già tanto se toccava il letto di quella camera, altro che cassetto. Da quando era successa "quella cosa", come la chiamava lui, tutto era crollato e quel poco di felicità che era riuscito a ritagliarsi andato in frantumi; per cosa poi, ancora non lo aveva capito!

Dalla sua bocca uscì uno sbuffo seccato, era dura varcare il muro del presente ed entrare nel giardino dei ricordi, ma chi era lui per fermare la propria mente masochista?

Tira fuori l'intera scatola dal cassetto e l'appoggia sul letto; prima di sedersi pure lui però, va a chiudere a chiave la porta, "non si sa mai..." pensa in riferimento a Jongin. Il poveretto è ancora sconvolto e non riesce a darsi pace, come biasimarlo... dice di vedere Kyungsoo dormire accanto a lui, di sentire la sua dolce voce augurargli la buonanotte, perfino le sue mani cingergli il busto sotto le coperte. Non sa se sia una malattia o se sia solo un dolore troppo forte da cui il piccolo vuole scappare, ma nemmeno il grande Minseok, il Freddo e Intoccabile capo, (che poi sarebbe lui), ha idea di cosa fare.

Ha perso ormai molte, decisamente troppe, persone nella sua vita ma per fortuna (che poi, chiamarla fortuna pare quasi una bestemmia) non la sua anima gemella, la persona che lo completa, l'amore della sua vita, com'è invece successo a Jongin. Ride. Ride perché tutto ciò che riguarda Jondae lo rende ogni volta così romantico da sembrare una bambina alle prese con la sua prima cotta. In realtà pensando a Dae, Minseok vorrebbe solo piangere. E lo fa ora, tra le quattro mura della sua stanza spoglia e fredda, da solo, lontano da tutto e tutti, guardando quelle Polaroid un pelo sgualcite.

Manca solo una stupida canzoncina d'amore e ora come ora Minseok sarebbe il personaggio principale di un drama da quattro soldi. Prende con la mano destra una delle prime foto che hanno fatto mentre con la sinistra si asciuga una lacrima. C'è anche Chanyeol in quella foto perché: "hyung ho appena finito di comporre la nostra canzone!" aveva urlato entrando nella palestra dell'ospedale dov'era con Jongdae. Sospira, quella volta la ricorda molto bene: finita l'ora di riabilitazione noi tre eravamo praticamente scappati a casa mia, perché il gigante voleva farci ascoltare il brano prima di farlo sentire al suo ragazzo, "è una sorpresa" aveva detto con aria sognante quella volta.

Una smorfia molto simile ad un sorriso appare sul volto del ragazzo, in quel periodo era raro vedere qualcuno del gruppo così felice. Eppure lo erano, almeno in quella foto tutti e tre hanno dei sorrisi che parlano da soli, sembrano dei ragazzi normali. Ricordo che dopo i secondi dovuti allo sviluppo guardando la foto avevamo sorriso di nuovo finché "Sehun l'avrebbe di sicuro scattata meglio" aveva detto Yeol sovrappensiero.

Minseok ritorna nel suo stato di depressione infinita e prende un'altra foto. I soggetti sono sempre lui e l'ormai ex-ragazzo, ma stavolta a fargli compagnia è l'altra metà della soprannominata "strana coppia", Baekhyun. Ride sul serio, ora, una risata malinconica, triste.

Quella volta lui ed io eravamo appena andati a cambiare colore di capelli ed il rosso mi aveva costretto a provare un viola improbabile che, a detta del mio ragazzo però, mi faceva alquanto sexy. Chanyeol era anche qui presente ed era stato proprio lui a scattare la foto sotto ordine del suo ragazzo. "Devi racchiudere tutto il nostro sex appeal Yeollie!" aveva urlato all'altro Baekhyun mentre si atteggiava a modello appoggiando il braccio sulla parte alta della mia schiena. "Fate la faccia seria come quella degli idol nelle copertine, mi raccomando!" continuava ad istruirci senza tregua. Ricordo che prima di scattare circondai i fianchi di Jongdae e gli sussurrai nell'orecchio "fai lo sguardo che fai sempre in camera da letto Dae" con un ghigno, per poi dare il via a Chanyeol per scattare. La cosa bella era che con quello stesso sguardo mi aveva dato dell'idiota il secondo dopo. 'il mio Dae... che in realtà mio non è più'.

Smetto di pensare e cambio di nuovo foto.

Ora ne ho sott'occhio un bel po' fatte nello stesso posto in una delle prime giornate di libertà per me e Dae, dopo tutto il casino della sparatoria. Era da un po' che camminare non mi dava più problemi e ricordo di aver supplicato il ragazzo di andare a fare una piccola gita fuori porta per vedere il mare e camminare sul bagnasciuga. Lui però era di diverso avviso: "al mare in questo periodo? Sei pazzo!" mi aveva urlato mentre preparava la cena "ti prego ho voglia di cambiare aria, mi va bene dovunque!" avevo risposto esasperato. "In realtà ci sarebbe un posto..." aveva cominciato a dire dopo esserci seduti a tavola "è da un po' che volevo andare, ma c'è un po' da camminare forse non è il caso di..." ricordo di essermi alzato e di avergli dato un bacio a stampo per zittirlo.

Così il giorno seguente partimmo per Yeongdong-gun armati di sorrisoni e Polaroid color cioccolata nuova di zecca. Fu una bella giornata, faticosa ammetto, ma niente era più bello che guardare Dae immerso nella natura ridere e divertirsi come un bambino, qualche volta si fermava e mi prendeva il braccio per scattare un selca. Vorrei non averlo fatto, almeno ora non ci starei piangendo sopra come un idiota.

"FANCULO!" mi apro in un urlo spezzato dai singhiozzi che non sembrano volersi fermare. Butto a terra il resto della scatola in un secondo impeto di rabbia. Come diavolo ci sono finito in questo circolo vizioso di frustrazione e dolore mi chiedo, andava tutto dannatamente bene, cosa diavolo si è spezzato tra di noi?

Non riesco a darmi pace, la testa mi dice che non è nulla, di andare avanti, ma il mio cuore non ne vuole sapere di tornare quello di un tempo, rabbioso, freddo, calcolatore.

È quando mi chino a prendere le foto da terra per metterle via che le vedo. Quelle tre foto che racchiudono il futuro, la famiglia, la felicità. È partito tutto da Chanyeol che, stanco di vederci giù di morale una mattina telefona e ci dice di preparare lo zaino con l'occorrente per la spiaggia. "quello è pazzo" esclama Dae che, di fianco a me sul divano, aveva sentito l'intera conversazione al telefono. "spiaggiaaaa" aveva urlato invece Jongin facendo ritornare finalmente il sorriso sul suo viso olivastro. "è da tanto che non lo vedevo così, può darsi gli faccia bene" dice Jongdae avvicinandosi a me, "farà bene a tutti noi" rispondo lasciandogli un breve bacio sulla fronte.

Scuoto la testa, i ricordi sono veramente lame a doppio taglio, momenti felici che ti fanno piombare nel baratro della tristezza quando ti accorgi che non torneranno mai.

Torno sulla foto, bloccandomi sul sorriso di Jongin, non è uno dei suoi soliti sorrisi a tutto tondo, ma si vede che è felice. Anche Jongdae che lo sta trasportando in groppa lo è, lo eravamo tutti quel giorno, perfino Junmyeon che non la smetteva di blaterare sulla crema solare quando eravamo tutti in maniche lunghe!

Mi scappa una risata mentre metto a posto la foto è prendo l'altra. Ouch. Questa fa davvero male. Ricordo tutto di questo momento, momento in cui Dae sembrava un bambino, finalmente spensierato e lasciato in pace dai demoni di ciò che era successo. La foto raffigura lui che prende la sabbia dalla buca che ha scavato e la mette in cima ad una montagnola che presto diventerà un castello. Niente era più bello che vederlo assorto in quel modo. Sbuffo, ancora momenti inafferrabili.

Prendo in mano l'ultima foto delle tre, ritrae Jongdae e un cane messi nella stessa identica posizione. Jongdae ci aveva messo ore per istruire il cane a stendersi in quel modo, altrettante poi ce ne aveva messe per mettersi come lui. Il povero cane passava di lì per una corsetta e niente, ha avuto la sfortuna di scontrarsi con Dae.

In quella foto però è racchiuso anche il ricordo del discorso fatto subito dopo, quando eravamo seduti vicini sul bagnasciuga a guardare quella stessa foto. "ci compreremo un cane prima o poi?" mi aveva chiesto di getto ed io, interdetto gli avevo chiesto cosa significasse quella frase. "beh, quando magari comprerei una casa nostra e, non so, potremmo avere un giardino e magari un cane! Che ne pensi? Meglio un gatto? Probabilm..." lo avevo baciato intensamente quella volta, lo ricordo come uno dei più bei baci tra noi, uno di quei baci dove l'intensità serve ad esprimere tutto ciò che a parole non si riesce a dire.

Non ha senso pensarci ora, pensare che ciò che mi ha chiesto anzi, ciò che mi ha fatto promettere, sia stato lui a mandarlo in pezzi, come una palla di Natale che cade a terra e tu continui a pestare finché del cristallo non rimane solo dannata polvere.

-Minseok-hyung!

La voce di Jongin proveniente dal corridoio di colpo mi catapulta nel presente e in velocità nascondo la foto dietro la schiena trattenendo il respiro. – Hyung la porta è chiusa a chiave, mi hai sentito? Abbiamo un problema- Torno a respirare normalmente e mi dirigo verso la porta per aprire al più piccolo. -scusa Jongin, stavo solo dormendo, cos'è successo? - dico con tono apprensivo. Qui non accade mai nulla di buono. – ha chiamato Baek, in qualche modo si tratta di Junmyeon ma non sono riuscito a capire- ok, tranquillo, comincia a chiudere che andiamo subito ok? Non perdiamo tempo- dico velocemente mandandolo via e rientrando in camera per prepararmi. Guardo il sorriso di Dae per l'ultima volta e ripenso a come vorrei averlo davanti a sorridere per me, a darmi forza.

Scuoto con forza la testa e ripongo la scatola dentro il cassetto, quel dannato cassetto che nuovamente rimarrà chiuso per un bel po'. Almeno spero.

 

   
 
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