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Autore: Signorina Granger    23/08/2018    4 recensioni
[Dante Julius x Jane Prewett]
“Non ti sembra che manchi qualcosa?”
Jane, seduta sul divano con la schiena appoggiata contro lo schienale, aggrottò leggermente la fronte mentre Dante, spaparanzato accanto a lei tenendole un braccio sulle spalle, annuiva distrattamente osservando il camino spento:
“Vuoi dire le urla, le liti, i tonfi, oggetti che volano…”
“Pensavo ai figli, in realtà.”
“È quello che intendevo, piccola Jane.”
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
- Questa storia fa parte della serie 'Magisterium '
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My Little Jane



“Per la barba di Merlino, quanta gente… la tua famiglia è infinita, Dan.”
“E pensare che abbiamo tagliato parecchie persone… lo so, mia madre dice che è un problema a tutte le grandi occasioni, matrimoni in primis.”

Dante abbozzò un sorriso mentre, seduto di fronte a Jane, lavoravano alla lista degli invitati per le nozze.

“Non ne dubito…”
“Beh, penso che potremmo limitarci ai miei zii e cugini di primo grado, e già così siamo ad una cinquantina di persone.”
“Se IO invito zii e cugini di primo grado non arrivo neanche a dieci, mio padre era figlio unico. Connie porta il suo fidanzato, comunque, così ce lo farà conoscere.”
“Chi è?”
“Un Burke.”

“Una Prewett e un Burke, sarebbe un matrimonio vantaggioso, direi.”
“Anche questo è un matrimonio vantaggioso, Danny: sposo il miglior ragazzo del mondo.”

Dante sorrise e allungò una mano per stringere quella della fidanzata, sollevarla e depositarci un bacio sul dorso: 

“Vale anche per me. Mia sorella Lacie ripete sempre che dovrei ringraziare il cielo di averti trovata… forse non ha tutti i torti.”
“Dobbiamo trovare una ragazza per mio cugino Rex, comunque. Non hai qualche cugina libera, vero?”


*


“Allora campione, lei è Phoebe e lei è Cecily… non sarà facile distinguerle, ma dovremmo farcela. Sei contento di avere due sorelline adesso?” 

Dante sorrise a James mentre lo teneva in braccio, in piedi davanti alle due culle delle gemelline. Il bambino di due anni però non parve altrettanto allegro, anzi, era piuttosto imbronciato mentre scuoteva il capo. Il padre rise e gli spettinò i capelli neri prima di parlare, allontanandosi leggermente dalle culle per non svegliare le bambine, che avevano portato a Casa pochi giorni prima dal San Mungo:

“Non si può restare i cocchi di mamma in eterno, Jimmy… e fidati, avere dei fratelli è quasi sempre divertente.”
“Fratelli o non fratelli, Jimmy è comunque il mio tesorino. Vieni dalla mamma amore?”

Jane entrò nella stanza e sorrise dolcemente al primogenito mentre allungava le mani verso di lui in un invito che il bambino fu ben lieto di accettare, sorridendo a sua volta prima di sporgersi verso di lei, gli occhi chiari luccicanti:

“Tì.”
“Mi sei mancato tantissimo mentre ero in ospedale, sai? Ma non mi hanno lasciato tornare a casa per un po’.”  Jane sospirò e lasciò un bacio sulla testa del bambino, che le circondò il collo con le braccine mentre Dante li osservava con la fronte leggermente aggrottata:

“Tesoro, non pensi che Jimmy dovrebbe parlare di più? Ha già due anni…”
“Non preoccuparti Danny, è normale, mia zia dice che Connie ha iniziato a parlare ben prima di Rex… che vuoi farci, noi siamo sempre un passo avanti.”

Jane si strinse nelle spalle, serafica, prima di girare sui tacchi e allontanarsi insieme a Jimmy. Dante, invece, restò a rimuginare sulle due parole prima di voltarsi verso le gemelline, sfoggiando una piccola smorfia contrariata: adesso erano loro in maggioranza, maledizione.


*


“Papà, dove andiamo?” 
“Sì papà, dove andiamo?”

Dante camminava per Diagon Alley tenendo le gemelle per mano, una con un abitino rosa confetto addosso e l’altra identico, ma lavanda. A Jane non piaceva vestirle del tutto uguali, sosteneva non volesse che sembrassero delle bamboline da esposizione.

“Dobbiamo comprare un regalo per la mamma, tra poco è il suo compleanno. Mi aiutate a sceglierlo?”
L’ex Grifondoro abbassò lo sguardo e sorrise dolcemente a Phoebe, che annuì con un sorriso, mentre Cecily parve illuminarsi quando adocchiò la gelateria Fortebraccio, indicandola:

“Papy, possiamo gelato?”
“Sì!”
“… Va bene, ma solo una pallina.”

Dante annuì con un sospiro e le bambine sfuggirono immediatamente alla sua presa per sfrecciare verso la gelateria, tanto che poco dopo l’uomo le trovò già davanti al bancone tenendosi per mano e raccogliendo sorrisi da tutti i presenti. 

“Oh, che carine… che cosa volete, fanciulle?”

La Signora Fortebraccio sorrise alle due mentre si appoggiava al bancone per poterle guardare e Dante sorrise mentre abbassava lo sguardo, sfiorando la spalla di Cecily con una mano:

“Su, dì alla Signora cosa vuoi.”
La bambina non se lo fece ripetere e, senza battere ciglio, parlò tutta impettita senza esitazioni: “Io vorrei per favore un cono con una pallina di cocciolato.”

“Acc’io!”
“Facciamo coppette, altrimenti vi rovinate i vestitini che vi ha messo la mamma.” 

Quando, poco dopo, Dante porse alle figlie le due coppette le bambine sfoggiarono due sorrisi identici prima di ringraziarlo e al padre non restò che guardarle imbrattarsi i piccoli visi di cioccolato.
Del resto non poteva neanche rimproverarle, dal momento che lui era stato uguale da bambino… mai come quando usciva con le figlie era grato di essere un mago e di poter utilizzare un semplice Gratta e Netta per riparare i loro danni.


*


“Una lettera dalla McGranitt, di nuovo!”
“James o le gemelle questa volta?”

“Ho paura a scoprirlo…”

Jane sfoggiò una piccola smorfia mentre osservava la lettera appena arrivata da Hogwarts mentre la famiglia faceva colazione e la piccola Grace, di sette anni, guardava la madre con sincera curiosità:

“Mamma, perché ricevute delle lettere dalla scuola?”
“Beh, perché… ci tengono aggiornati su quello che fanno i tuoi fratelli.”

Dante sorrise alla bambina, che annuì e tornò a concentrarsi sui suoi cereali mentre Jake, seduto di fronte a lei, sfoggiava un sorrisetto divertito:

“Certo, perché si mettono sempre nei guai…”
“Jake, pensa ai fatti tuoi e a non finire come i tuoi fratelli!”
 
Il bambino fece per replicare, ma di fronte alla minaccia della madre – che gli punto contrò la paletta delle uova – decise di lasciar perdere, abbassando lo sguardo per tornare a concentrarsi sulla sua colazione in silenzio.


*


“Non ti sembra che manchi qualcosa?”
Jane, seduta sul divano con la schiena appoggiata contro lo schienale, aggrottò leggermente la fronte mentre Dante, spaparanzato accanto a lei tenendole un braccio sulle spalle, annuiva distrattamente osservando il camino spento:
“Vuoi dire le urla, le liti, i tonfi, oggetti che volano…”

“Pensavo ai figli, in realtà.”
“È quello che intendevo, piccola Jane.”

L’ex Grifondoro sorrise prima di darle un bacio sulla tempia, guardandola annuire e sorridere debolmente di rimando prima di voltarsi a guardarlo, sollevando una mano per sfiorargli il viso con le dita pallide:

“Non sarà strano essere di nuovo solo noi due dopo tanto tempo? E non fingere che Grace non ti mancherà, Danny.”
“Certo che mi mancherà, mi manca già ed e partita solo ieri… ma me ne farò una ragione, è cresciuta anche la nostra piccolina.” 


Dante sospirò debolmente prima di sporsi e baciare dolcemente la moglie sulle labbra, esitando prima di parlare con tono quasi speranzoso a pochi centimetri dal suo volto:
 
“Senti Piccola Jane, ricordi di quando avevamo parlato, in via del tutto ipotetica, di avere un sesto bambino?”
“Scordatelo Danny, sono appena riuscita a vederli andarsene a scuola tutti e non intendo ricominciare da capo con pannolini e quant’altro, anche perché non siamo più tanto giovani. Te l’ho già detto una volta amore, se vuoi un sesto figlio lo dovrai avere con un’altra… cosa che ovviamente non accadrà, quindi dovrai accontentarti di cinque piccoli Julius.”

“Capisco… altrimenti mi uccideresti? Non ne saresti capace, mia Piccola Jane…”
“No, certo, ti amo troppo. Chiederei a Lizzy di farlo, infatti.”






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Angolo Autrice: 

Esattamente due anni fa iniziavo Magisterium e non ho resistito a scrivere qualcosina per i meravigliosi Jante, una delle mie coppie preferite in assoluto. <3  Ancora una volta, grazie a Sesilia e a Phebe per aver creato questi meravigliosi OC, Magisterium non sarebbe stata la stessa senza di loro.




   
 
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