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Autore: BRIDGET LANNISTER    26/08/2018    0 recensioni
“Perché nostra sorella apre le gambe solo per te e non per entrambi i suoi fratelli?”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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BUON COMPLEANNO FRATELLO

Era il nostro quarantesimo compleanno ma per tutti era semplicemente il compleanno della Regina, per me era il giorno in cui nacquero i gemelli Lannister.

“Fratello, buon compleanno” dissi io, controllando se qualcuno fosse in giro e poi, baciandolo dolcemente sulle labbra, era un nostro rituale dall’età di 14 anni. Lui mi sorrise e ricambiò dolcemente il mio bacio.

“Buon compleanno sorella”.

“Madre, zio Jaime” urlarono la principessa Myrcella e il piccolo principe Tommen “Buon compleanno” dissero insieme saltando nelle nostre braccia: Myrcella aveva sempre avuto un debole per Jaime, come se sapesse…  lo riempì di baci e Jaime era sempre felice di ricevere queste attenzioni da parte di sua figlia.

“Allora madre, zio Jaime, io e Myrcella abbiamo un regalo per voi” disse Tommen molto timidamente mostrandoci due piccole scatolette e facendo l’occhiolino a Jaime.

Guardai mio fratello cercando di capire ciò che stesse succedendo e Myrcella mi porse nel frattempo una delle due scatolette dandomi un bacio e facendo la stessa cosa con Jaime sussurandogli all’orecchio che gli voleva bene e poi scappando via.

Restammo noi due con quelle scatolette in mano “Jaime?”

“Si dolce sorella?”

“E’ da parte tua questo regalo?” mi sorrise, e i mi incitò ad aprire il piccolo pacchetto: era un anello  con incise le nostre iniziali al suo interno, lo tirò fuori e lo infilò sul mio anulare sinistro dicendomi “Così sorella potremmo sentirci sposati, come abbiamo sempre sognato”. Il suo anello era uguale al mio: potevamo davvero sentirci sposati.

La mattina passò velocemente; ricevetti molte visite da parte di Dame e Lord, molti di loro mi chiesero di porgere i loro auguri a mio fratello cosa che avrei fatto molto volentieri poche ore più tardi.

Come ogni anno da quando divenni regina, i festeggiamenti del mio compleanno consistevano in un grande ballo che coinvolgeva molte delle casate e dei Lord nobili della capitale: consisteva in Robert ubriaco e con qualche puttana in ogni angolo della fortezza rossa e io che potevo per una sera respirare e rimanere tranquilla sapendo che Robert non avrebbe mai messo piede nelle mie camere per tutta la notte.

“Buon compleanno amati fratelli, spero che questa sera possiate divertirvi al ballo” disse Tyrion, sorridendomi maliziosamente e dando a Jaime una pacca sulla gambe; Jaime si avvicinò a lui

“Fratello, quello che dici è inappropriato” disse con urgenza

“Perché nostra sorella apre le gambe solo per te e non per entrambi i suoi fratelli?”, Jaime rimase stupefatto da questa affermazione che per un paio di secondi cercò di decidere se colpire suo fratello o dirlo a me e farlo colpire direttamente dalla regina

“Sei ubriaco?”

“E’ il compleanno della regina” rispose solo, allontanandosi da Jaime, uscendo dalla fortezza rossa.

…………………………

“Maestà” disse una delle mie dame di compagnia “Dovremmo cominciare a prepararvi per la festa”

“Comincia ad andare, Ser Jaime sarà felice di accompagnarmi nelle mie camere, vero fratello?”

“Certamente mia Regina”

“D’accordo maestà, Buon compleanno anche a voi Ser Jaime” disse infine voltandosi verso Jaime e sorridendogli

“Le piaci” dissi io, guardandolo

“A chi? Alla tua dama?”

“Si Ser” continuai cominciando a camminare davanti a lui

“Cers, la visione del tuo sedere mentre camminiamo per le tue stanze, mi farà fare ciò che mi piacerebbe fare questa sera, ora, in mezzo a questo corridoio davanti a tutti” disse con fermezza

“Io mi chiedo perché, Ser Jaime, non possiamo dilettarci in questo sia adesso che questa sera” non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai tra il muro e mio fratello, con le sue labbra sulle mie.

“Pensi che sia una buon idea?”  disse sussurato tra un gemito e l’altro

“Non mi interessa, è il nostro giorno e dovremmo consumare il “matrimonio”, non ti pare?”, non gli servì più nessuna spiegazione, smise di parlare e mi aprì le gambe.

Con indosso la sua armatura la mia eccitazione aumentava sempre di più; non gli permisi di toccarmi, volevo giocare con lui, volevo farlo implorare di scoparmi, ma di certo non sarebbe capitato adesso. La sua erezione aumentava a ogni carezza che il suo pene riceveva; era passato un po’ non ricordavo nemmeno quanto grande in realtà lo avesse. Gli slacciai i pantaloni e infilai la mia mano al suo interno, al mio tocco sbarrò gli occhi, non si aspettava che avrei rischiato così tanto per stare con lui, eravamo sempre stati molto attenti ma in questo momento la discrezione non avrebbe giocato la partita.

“Dovrei andare a trovare i miei figli, Lord Varys” sentimmo in lontananza, era Tawin Lannister, era nostro padre “Si sbrighi”

“Mi dispiace Lord Tawin, ma è arrivato un corvo da Castel Granito, Lord Kevan, richiede la sua presenza li”

“Ora non ho tempo per mio fratello, Lord Varys, ne riparleremo domani mattina”

“Certamente Lord Tawin!”

La mia mano continuava a vagare nei pantaloni di mio fratello, non mi importava della presenza di nostro padre, non ci avrebbe comunque mai visto, ma questo non importava, la semplice presenza di nostro padre vicino a noi fece venire Jaime, direttamente nella mia mano; la sensazione di essere scoperti lo aveva portato al punto di non ritorno

“Cers… Cers”

“Shhh…”

“Sei una pazza sorella” disse baciandomi maliziosamente, mi afferrò le gambe, voleva scoparmi, lui lo sapeva e io lo sapevo, ma questo non sarebbe successo: mi avrebbe implorato.

   
 
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