Questa flashfic partecipa alla challenge #26promptchallenge indetta dal gruppo facebook Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart

#26promptschallenge - prompt 16/26
#GUERRA
sostantivo femminile
a. Lotta tra stati, o all'interno di uno stato, condotta con le armi SIN conflitto: g. terrestre, aerea, atomica; g. di liberazione; dichiarare g.; entrare in g.
b. Divergenza, contesa fra individui o gruppi: g. tra rivali in amore, tra partiti politici || g. psicologica, volta a piegare il morale dell'avversario.

Titolo opera: Fratelli
Fandom: Saint Seiya
Ship: Saga/Kanon
Parole: 362
Tags: #
Warning: nessuna





«Quando č iniziato tutto questo?»
Lo sguardo di Kanon č fisso sull'altro. Sul volto di entrambi non traspare alcuna emozione.
«Quando č degenerata la competizione fra noi, fino ad arrivare a questo punto?» chiede ancora Saga.
Non c'č rimprovero nella sua voce, ma solo il rammarico per come sono andate le cose fra loro. Hanno perso troppi anni a odiarsi a vicenda, dapprima imprigionati nelle crudeli tradizioni del Santuario e in seguito condizionati dalle convinzioni con le quali sono stati cresciuti.
Eppure, Saga ricorda che un tempo, forse ormai troppo lontano perché possa far riaffiorare quei sentimenti, sono stati inseparabili, aiutandosi e consolandosi a vicenda quando le cose erano troppo dure e avevano solo voglia di arrendersi.
Sono lě, l'uno di fronte all'altro e si fissano negli occhi, senza astio, ma anche senza amore.
Nessuno dei due sa di preciso cosa prova l'altro in questo momento che sono alla resa dei conti. Nelle loro menti si forma il bisogno di un chiarimento, ma aspettano l'uno la mossa dell'altro.
Le orecchie di Saga sanguinano per le parole di odio che sono state pronunciate da Kanon anni prima. Eppure, non sembra accorgersene.
Una tumefazione compare sulla guancia abbronzata di Kanon e il labbro si gonfia attorno alla spaccatura fresca, dove una goccia di sangue scende lenta. Eppure, il suo viso non muta espressione.
Una lama d'oro affonda nel petto di Saga, squarciandogli il cuore. Ma lui non si concede neanche una smorfia.
Il tridente trafigge il petto di Kanon. Lui sorride, beffardo.
Saga corruga la fronte.
«Ti sei sempre preso troppo sul serio», dice Kanon, passando una mano sul petto del gemello per cancellare la presenza del pugnale.
«E tu, non ti sei mai preso abbastanza sul serio», ribatte Saga, sfiorando con la punta delle dita le tre cicatrici sul petto del fratello.
Chi ha ragione?
Chi ha torto?
Attorno a loro c'č il vuoto, dentro di loro... il nulla.
Quella guerra insensata che si sono fatti per anni si č portata via gran parte di loro stessi e gli dči, capricciosi e spesso crudeli, si sono presi il resto.
Cosa č rimasto di loro due se non un misero involucro privo di sostanza?