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Autore: JohnHWatsonxx    03/09/2018    1 recensioni
Finn, da ovunque si trovi adesso, scrive una lettera a Rachel, pur sapendo che lei non la riceverà mai.
"Potrò anche stare tutta l’eternità in questo posto così luminoso, tra le piante e i fiori che mi ricordano il tuo profumo, questo potrà anche essere il paradiso, ma io non faccio che dannarmi in ogni singolo momento"
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Rachel,
come stai? Qui il tempo è meraviglioso, c’è sempre il sole e le notti sono tranquille e fresche. Io sto bene, ma starti lontano è complicato.
 
Io ti amo, sei l’amore della mia vita, e mi dispiace averti abbandonato.
 
So che ti sei sposata, e sono felice, perché sei andata avanti e quello che è successo non ti ha bloccata sul mio ricordo. Però sono geloso. Lui può toccarti, può baciarti, portarti alle feste, regalarti i fiori e ballare con te. Io non posso.
 
Spero che lui ti tratti come una regina, come una stella, perché è quello che sei.
 
Tu non lo sapevi, ma alla prima del tuo spettacolo c’ero, e vederti così raggiante mi ha riempito di orgoglio, ha permesso di perdonarmi quando ti ho costretto a prendere quel treno. Avrei dovuto farmi sentire in quei quattro mesi, ma non ne avevo il coraggio. Sono sempre stato troppo codardo per te, troppo normale, troppo provinciale, ma questo a te non interessava, perché mi amavi oltre tutto questo.
 
E io ti amo oltre il tuo Tony, oltre il tuo successo, perché è quello che farò il resto dell’eternità.
 
Però sappi una cosa, Rachel Berry: lui non ti amerà come ti ho amato io, non ti completerà come ti completavo io, perché eravamo due parti di uno stesso intero, i tuoi angoli si incastravano con i miei spigoli e le tue curve erano fatte per stare tra le mie mani. Le sue mani sono troppo piccole per i tuoi fianchi, lui è troppo basso per proteggerti, i suoi spigoli sono troppo ottusi per stare con i tuoi angoli.
 
Potrò anche stare tutta l’eternità in questo posto così luminoso, tra le piante e i fiori che mi ricordano il tuo profumo, questo potrà anche essere il paradiso, ma io non faccio che dannarmi in ogni singolo momento. Mi mancate tutti, eravate la mia famiglia, voi avete dato un senso alla mia vita, e io ve l’ho rovinata. Non mi sono mai pentito di quello che ho fatto, ma quando ho capito che stavo morendo, che mancavano pochi millesimi di secondo, il tempo di un ultimo respiro strozzato, lì mi sono pentito.
 
Mi sono pentito di dover morire, di non riuscire a diventare insegnate, di non riuscire a sposarti come ha fatto Jesse. Perché quello che ho sempre voluto, da quando ti ho incontrata, era sposarti, vivere il resto della mia vita con te. E in effetti è stato così, sei stata la mia ultima ragazza, il mio ultimo tutto. Anche quando non stavamo insieme, in fondo, sapevamo che ci saremmo incontrati di nuovo. Non ci interessava quanto tempo sarebbe passato, prima o poi saresti ritornata a casa, saresti ritornata da me.
 
Adesso dovrò aspettare, dovrò vederti vivere senza di me, dovrò vegliare su di te e sui figli che avrai, e sui figli dei tuoi figli perché, diamine, il sangue dei Berry è il sangue di una stella.
 
Soffrirò, questo è sicuro, perché la mia morte ci ha separato, ed è colpa mia, colpa del fato, colpa del santo panino o di un Dio, che se esistesse non ci avrebbe diviso mai. Ma soffrirò ancor di più nel vederti tornare da me, e nel veder tornare anche gli altri.
 
Ci sarà un momento, però, in questa eternità, in cui tutte le persone che ci vogliono, ci volevano, e ci vorranno bene staranno di nuovo con noi, e a quel punto potremmo tornare ad essere quello sgangherato glee club che si divertiva a cantare canzoni di Britney Spears mentre Shuester ci dava un’altra lezione di vita. L’unica cosa che cambierà sarà che, quando ci guarderemo negli occhi, non ci sarà nessun tipo di tristezza, perché avremo tutti la consapevolezza che quelle canzoni, quelle lezioni, quegli insegnamenti, dureranno per sempre.
 
Per questo tieni duro, Rachel, perché quando ci rincontreremo il nostro duetto non finirà più.
Saremo noi, il nostro amore, il nostro glee club, fino alla fine del tempo.
 
Tuo, per l’eternità,
Finn



NdA: okay, mi dispiace per questa storia, anche se non credo sia così triste come sembra. Solo che un bel giorno mi sono svegliata con in mente "When i was your man" di Bruno Mars, e ho immaginato Finn nello scrivere qualcosa a Rachel dall'aldilà, ed è uscita fuori questa storia di 660 parole circa che, spero vi piacerà. 
Le recensioni sono ben accette sempre, ringrazio chiunque leggerà questa storia
-A

ps. immaginate come sarebbe stato bello e dannatamente triste vedere Blaine dedicare questa canzone a Kurt nella quarta stagione. 
   
 
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