Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Mushi    16/09/2018    0 recensioni
Quanti strati di cartacce c'erano sul pavimento della stanza?
Il parquet era sparito sotto i cumuli di fogli, e pensare che quella non era nemmeno casa sua. Doveva chiamare il suo agente e ordinagli di mandare dei soldi al direttore dell'albergo. Per sbaglio, la notte scorsa aveva fuso del cioccolato sul divano.
Il nome dell'hotel...? ma a chi diavolo importava!
Genere: Dark, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mello, Near
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccoci qua, un breve AU non esageratamente AU con protagonisti Mello e Near. Non c'è molto altro da aggiungere, scoprirete in fretta voi stessi quello che passa per la testa del giovane detective col caschetto. 
Spero vi piaccia!






 

Scacco matto al Bianco

 

Finalmente ce l'aveva fatta. Era riuscito dove nessun altro aveva potuto, e a quel punto, doveva per forza essere considerato il migliore.
Chi altri poteva batterlo?
Era riuscito ad avere la prova di essere in grado di fare qualsiasi cosa, sentiva come se l'intero universo gli appartenesse. Se solo fin dall'inizio fosse girato tutto secondo i suoi piani!
No... forse era meglio così.
Se non si fosse impegnato, non sarebbe arrivato ad assaporare quel momento d'infinita gloria.

Ahhh!

Quanti strati di cartacce c'erano sul pavimento della stanza?

Il parquet era sparito sotto i cumuli di fogli, e pensare che quella non era nemmeno casa sua. Doveva chiamare il suo agente e ordinagli di mandare dei soldi al direttore dell'albergo. Per sbaglio, la notte scorsa aveva fuso del cioccolato sul divano.
Il nome dell'hotel...? ma a chi diavolo importava!
I documenti, i documenti, quelli erano indispensabili. Accovacciato sulla sedia girevole, allungò le braccia per raccoglierli da terra. Uno, due, tre. Sacri! Eran fogli sacri quelli, la bibbia del vero detective!
Se fossero stati vivi li avrebbe baciati uno ad uno e se li sarebbe portati a letto, tutti quanti!
Ogni singolo carattere scritto, era stato un passo in più verso la soluzione del caso. Nelle ore sacrificate dentro quella stanzetta era stato lui stesso ad averli creati, scritti, plasmati. Gli appartenevano.
Sapeva tutto di loro, e loro viceversa, sapevano tutto quello che gli era passato nella mente quando li riempiva. Perché raccoglierli dopotutto? Stavano così bene, ammucchiati disordinatamente per terra. Emanavano la loro intera essenza da quella posizione.
Così fieri, così ricchi e nobili che, anche se erano ai suoi piedi, sembrava lo guardassero dalla vetta dell'Everest.
Ma anche Mello voleva godere di quella superbia che emanavano. Non era giusto che solo loro se ne vantassero. Era lui che aveva risolto il caso! Lui che aveva scoperto il criminale! Lui che, completamente da solo, per la prima volta, aveva concluso le indagini! Lui! Lui! Il vero eroe!
Si lasciò scivolare lentamente per terra, abbracciò il pavimento e rotolò sui fogli con uno smagliante sorriso di soddisfazione dipinto sul volto. Finalmente il caso era da considerarsi “concluso”.
Si fermò nel mezzo della stanza. Lontano dalle pareti, ed a stretto contatto con il suo “materiale”. Una folata di vento gli sollevò la frangia dagli occhi.
Già, era notte, e la finestra era aperta. Quanto tempo era passato da quando aveva messo piede all'esterno per l'ultima volta? Troppo. Giorni? Settimane? Non se lo ricordava più... Ma neanche questo era importante.
Quella notte equivaleva ad “oggi” ed oggi, era l'inizio di un nuovo mondo.

Rideva.

Le labbra che gli si spaccavano dal freddo. Il sangue che gli colava, giù sotto le labbra, e si mischiava alla cioccolata della grossa barretta Lindt che teneva stretta fra i denti. Bello, buono, perfetto! Era il momento perfetto che aspettava da tutta la vita.
Corrugò la fronte. Strinse i denti fino a farsi male. La barretta gli si spaccò a metà in bocca e cadde di lato.

Di colpo, tutta la sua vita, tutti gli sforzi di quegli anni buttati al vento, gli passavano davanti. Si era sempre visto strappare ogni cosa dalle mani. Dal lavoro, alle amicizie, tutto per colpa di suo fratello. Fin da quando ricordava, quel cretino di Near l'aveva sempre preceduto in tutto. E ora Near non c'era più, era morto! Morto! Solo a pensarci, gli saliva una raffica di brividi dalla schiena. Perché lui sapeva com'era morto. C'era, quando suo fratello era morto.
Il giorno più bello di tutta la sua vita, come poteva scordarselo?

“Io sto facendo questo lavoro solo per proteggerti.”, “Smettila di fare i capricci.”, “Non seguirmi, fare il detective è pericoloso, rischi la vita.”, “Va' via.” gli aveva sempre ripetuto quel rompicazzo. “Va' via”.

Eppure da quel momento non l'avrebbe più sentito. Un dito aveva rimosso la sicura ed un colpo era partito dal revolver. Era successo tutto in un lampo. Lo sporco ladro che l'aveva minacciato, e Near, che senza pensarci due volte aveva perso la vita per proteggerlo. Grazie, grazie idiota! Ora il più amato da tutti diventava Mello. Sarebbe stato lui a risolvere i casi per primo, e i premi li poteva ritirare lui. Le medaglie di Near, quelle diventavano solo spazzatura. Ora la ruota della fortuna si ribaltava e lo abbracciava come mai prima d'allora. E Mello godeva di quell'abbraccio.
Però non riusciva a scollarsi dalla mente il suo passato.

Lo irritava il fatto che, dopo tutti quegli anni, le ultime parole di Near gli tornassero alla memoria così vivide ed intense “Va' via. E vivi anche per me”. E lo aveva abbandonato da solo, in quel mondo infame, salutandolo col più bello dei sorrisi. Suo fratello rimaneva il migliore fino all'ultimo. Ma siamo seri?! Quante stronzate!
Come se non si potesse vincere contro ad un morto.
Dunque, perché rovinarsi la nottata pensando al passato?
Ridere, ridere, ridere e basta. Era tutto quello che doveva fare.
Perchè non lo stava facendo?
 

Fine.







Perchè? Ma-? Chi-? Allora, allora, allora... fermi tutti! Mi ripresento, sono Mushi e sono trascorsi 5 anni dall'ultima volta che mi è passato per la mente di pubblicare un mio lavoro su una piattaforma digitale. Dunque sono stata rapita dagli alieni e mi hanno fatto il lavaggio del cervello? Non ancora, per fortuna non è quello il motivo per cui sono qui. Sono stata piuttosto improduttiva da allora e delle poche scartoffie che ho accumulato, al momento davvero poche sono affatto pubblicabili. Tranne, oh oh oh e qui c'è un ma, tranne qualche reliquia ripescata magicamente dai vecchi quaderni di scuola (ragazzi non fate come me, prestare attenzione in classe è importante). Perciò dopo aver terminato gli "scavi", nell'afa soffocante di agosto nel mio studio, ho pensato: " Al posto di studiare Perché non sistemare queste vecchie storie e provarne a cavar fuori il famoso ragno dal buco?"  o più stringatamente: "Perché no?" Ci sarò riuscita? Non ci sarò riuscita? è meglio che torni a bere il tè con E.T:? A voi l'ardua sentenza!
E così, come sono ricomparsa dal nulla, nel nulla ritorno.
Chissà, magari mi rivedrete prima di quanto pensi. Fino ad allora, 

A presto.

Mushi


 

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Mushi