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Autore: Mir    11/07/2009    7 recensioni
HarryPotter, distrutto dalla perdita di Sirius, incontrerà finalmente qualcuno che lo aiutrà a compiere il suo destino e a ritrovare se stesso.
Genere: Romantico, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sorpresa
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Harry Potter e l’eredità di Serpeverde

 

Harry Potter e l’eredità di Serpeverde

 

 

 

Cap.1

 

 

-Aaaaaaaaah!- L’urlo terrorizzato di Harry irruppe nel silenzio dell’ estiva notte afosa. Completamente sudato e con la sensazione che ogni cellula del suo corpo gridasse pietà il giovane si tirò a sedere sull’ ormai troppo piccolo letto della sua camera a Privet Drive. Neanche una notte da quando era ritornato i suoi incubi gli avevano lasciato tregua.

“Basta. Non cela faccio più. Perché lo devo sempre rivedere morire??Ma perché me lo chiedo. È la mia punizione per averlo ucciso”. Era ormai passato un mese dalla morte di Sirius e il dolore in Harry non sembrava volersi attutire. In più il suo senso di colpa accresceva ogni momento alimentando la disperazione del ragazzo. Una lacrima cadde sulle guance candide quando avvicinandosi alla finestra aperta riuscì a scorgere nel cielo stellato la costellazione che portava il nome del padrino.

-Sirius…- sussurrò. Improvvisamente sentì un fortissimo impulso di uscire da quella casa che tanto odiava e che gli sembrava una gabbia. Velocemente mise la maglietta che la sera prima aveva malamente buttato sulla scrivania e si infilò un paio di vecchi jeans. Poi con passo veloce, ma il più silenzioso possibile,per non svegliare gli zii, scese le scale e uscì nella notte.

Indeciso dove andare lasciò che fossero le sue gambe a guidarlo mentre lui tentava di liberare la mente.

“Sicuramente risuscitare un morto è più semplice”. Pensò con un sospiro. La profezia continuava a girargli in testa senza dargli tregua. L’idea che Silente gli aveva taciuto una cosa così importante lo mandava in bestia. In più l’atteggiamento  non-rccontiamo-assolutamente-niente-a-Potter-per-in-teoria-proteggerlo aumentava la sua rabbia nei confronti del vecchio Preside.

”Come si permette di mentirmi in continuazione, quando poi pretende da me che diventi un assassino. Forse se avessi saputo prima del mio collegamento con Voldemort ci avrei pensato più volte se buttarmi in quella stupida trappola obbligando Sirius a salvarmi. Forse ora non sarebbe morto…Era arrivato nel piccolo parchetto centrale al quartiere di Little Whinning. Lentamente si diresse verso il parco giochi deserto e si sedette su una panchina osservando un altalena che si muoveva spinta da un venticello caldo.

“Più che altro Silente mi sembra un burattinaio. Ci usa tutti e fa sempre di testa sua senza pensare se le noi potremmo soffrire per le sue decisioni.” A questo pensiero la sua rabbia gli ribollì in pancia.

-Che tu sia maledetto…-fu un sussurro  che si perse nel vento mentre Harry osservava i suoi pugni riposti in grembo.

-Lo sai che non fa bene tenersi tutto dentro?- Il golden boy alzò di scatto la testa per vedere chi aveva parlato. Nell’ ombra appoggiata ad un albero una ragazza con dei bellissimi boccoli neri  vestita con un abito leggero azzurro lo osservava tramite misteriosi occhi grigi. Lentamente si staccò dalla corteccia e fece un passo, uscendo sotto la luce lunare ma senza staccare lo sguardo da Harry.

-Chi sei?- sussurrò il ragazzo rimanendo quasi incantato da lei.

-Forse sarebbe meglio che ti chiedi chi sei tu Harry.-Rispose lei avvicinandosi alla panchina.

-Io?-Confuso la guardò mentre gli si sedeva accanto.

-Si. Non pensi che sia ora di smettere di scappare?-

-Non…Non capisco cosa intendi.-Abbassò lo sguardo per terra rompendo così il contatto visivo con la misteriosa ragazza.

-Io credo invece che sai benissimo di cosa sto parlando. Ti ho osservato tanto in questo ultimo mese, Harry.- Lei lo osservò mentre sgranava gl’ occhi e scattava in piedi.

-Chi sei? Cosa vuoi da me?- Si sentiva la tensione nella sua voce. Lei per un po’ sostenne il suo sguardo poi abbassò la testa e sussurrò con voce malinconica:

-Ho dormito così tanti anni aspettando che ti risvegliassi…- Poi improvvisamente alzò la testa.-Non voglio farti alcun male. Questo però non è il luogo adatto per parlare. Ti faccio una proposta. Puoi venire con me e io ti spiegherò ogni cosa. Dopo starà a te decidere cos fare. Oppure puoi rimanere qui e io non ti importunerò mai più. È una promessa. Allora?- Harry la osservò attentamente. Non credeva che ella fosse un mangiamorte, anzi, c’era qualcosa in lei che lo attirava in un modo fortissimo. Così decise di fare così come aveva sempre fatto: si affidò all’ intuito.

-Verrò.-Annuì guardandola negl’ occhi argentei. Un sorriso felice spuntò sulle labbra della misteriosa ragazza che si alzò e gli si mise difronte.

-Dammi la tua mano.-fece porgendogli la sua. Harry senza esitare l’afferrò e improvvisamente sentì la conosciuta senzazione di quando ci si smaterializza.

 

Quando riaprì gl’ occhi Harry si ritrovò a 100m da un enorme cancello di metallo nero con al centro un bellissimo stemma raffigurante un drago e un sepente aggrovigliati su se stessi. Sopra di loro vi era un giglio aperto.

-Dov…-

-Non ora- sussurrò la ragazza tirando per mano Harry fino a davanti alle sbarre. Poi alzò la mano con cui stringeva quella del ragazzo e lo obbligò a appoggiare il palmo sul cancello  assieme a lei. Improvvisamente un vento fresco si innalzò e il cancello si aprì silenzioso sotto lo sguardo sbigottito del famoso grifondoro. Ancora Harry si sentì trascinare verso una carrozza trainata da tresthal che non avava notato prima. Appena furono seduti sui comodi sedili Harry ritentò di chiedere dove ella lo aveva condotto ma la ragazza fu più svelta:

-Faremo prima con la carrozza per arrivare al maniero. Là potremo parlare di tutto con calma.- Harry sopirò e cominciò a osservare le ombre notturne del parco che sfilavano via dai finestrini.

Dopo circa un dieci minuti la carrozza si fermò e le portiere si aprirono da sole. Velocemente Harry seguì la ragazza che era già scesa e stava salendo le scale che portavano al grande portone principale del maniero, che Harry non riuscì a vedere bene a causa dell’ oscurità. L’entrata si aprì lasciando ai due giovani varcare la soglia. Il golden boy strabuzzò gli occhi quando si ritrovò nell’ ingesso. Infatti era decorato molto elegantemente con toni di verde, bianco e argento. Innumerevoli  immagini di serpenti e draghi erano dipinti o scolpiti ovunque. I mobili di legno scuro  erano molto eleganti e donavano il tocco perfetto all’ ambiente. Difronte alla porta di entrata vi era un corridoio, che passava sotto a due scalinate, che si ricongiungevano al centro e che portavano ai piani superiori, con in fondo una grande porta. Anche alla sua destra e sinistra vi erano porte a due ante bianche con rifiniture argentee.

Improvvisamente Harry venne strappato dalla sua contemplazione dalla ragazza che per una mano lo tirava verso il corridoio fino alla grande porta. Al di là vi era un immensa biblioteca.

“ Il paradiso di Hermione” pensò con un sorrisetto il ragazzo osservando i grandi scaffali alti due piani fino al soffitto.

-Vieni a sederti- La voce della ragazza lo fece girare. Era seduta su una poltrona verde scuro davanti a un camino in cui fiammeggiava un fuoco magico. Harry si avvicino e si accomodò sul divano  proprio di fronte al focolare. Accettò la tazza di tè che lei gli servì e poi la guardò in attesa.

-Il mio nome è Alexis Dragon. E in questo momento ti trovi a Slytherin Manor.- Disse la ragazza guardandolo negli occhi speranza

 

 

Angolo autrice

 

Ciao a tutti! Ecco la mia prima fanfiction pubblicata.Lo so che sono rimasta un po’ tanto sul vago, però non posso mica svelarvi tutto al primo capitolo, no? Spero tanto che vi possa interessare. Io ho cominciato a scrivere e le idee mi sono venute così improvvisamente. Non so esattamente dove andrà a finire questa fic. Stupirà anche me.Ho messo il rating alto perchè mi piacerebbe che andasse in quella direzione però non sono ancora sicura. Lasciatemi un commentino per dirmi cosa ne pensate.

 

Salutoni

 

Mir

 

  
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