He
Lives in you
Night
And the spirit of life
Calling
Naruto era davanti
alla finestra e osservava il cielo sopra di lui, colmo di stelle, brillanti
come un diamante, che si mischiavano alle lacrime che lentamente gli rigavano
il volto, finendo sulla felpa arancione.
Arancione.
Quel colore
sembrava stonare in maniera perfetta con il suo umore.
And a voice
With the spirit of
life
Answers
Il rumore, lieve,
quasi impercettibile, delle lacrime che toccavano il pavimento, faceva
rimbombare la stanza, continuamente, con un suono cupo e disperato, colmo di
parole non dette e di pensieri mai espressi. Con uno scatto abbassò la testa,
depresso, tremante e colmo di dubbi e di vendetta.
Vendetta.
Quella parola che
di solito stonava con il suo carattere allegro e solare.
Wait
There’s no mountain
too great
Hear these words
and have faith
Have faith
Un sussurro,
debole, quasi un pensiero, uscì dalle sue labbra, stranamente tristi e
silenziose, avvolgendolo come un forte abbraccio, un abbraccio deciso e fiero,
colmo di frasi e parole di conforto e di orgoglio. “Io credo in te, Naruto”. Già,
ma Naruto no, lui ormai aveva smesso di crederci, arrendendosi.
Arrendersi.
Una parola che
pare strana nel vocabolario dell’ Uzumaki.
He lives in you
Già, questo gli
aveva detto la nonnina.
He lives in me
Le lacrime
scorrevano calde anche sul suo di viso, falsamente giovane.
He watches over
Everything we see
No, non era vero. Lui
non sarebbe mai più con te, Naruto, mai più. Lui è andato avanti.
Ora lui ti poteva
solo osservare da lassù, sempre che fosse esistito un “lassù” dove andare
avanti. Pensando a ciò alzò lo sguardo di nuovo, verso quel cielo
improvvisamente divenuto nuvoloso.
Nuvoloso.
Strano come il suo
cuore sembrasse nuvoloso quel giorno, così scuro e opaco.
Into the water
Into the truth
In your reflection
Naruto si giro verso
la stanza, disordinata e caotica, soffermandosi su ogni particolare,
soffermandosi sullo specchio, incrinato e che deformava la sua immagine
riflessa, passando poi sul letto e fermandosi infine sulla foto sul suo
comodino.
Il suo infantile
ritratto gli rispondeva con un ghigno falsamente irritato, indirizzato un tempo
ad un Sasuke tredicenne. Quel ghigno lo fece rinsavire in un attimo.
Lui non doveva
arrendersi. Non poteva disobbedire ai suoi insegnamenti. Non voleva lasciarsi
sopraffare dalla tristezza.
Sul suo volto
allora si distese un sorriso.
Sorriso.
Una parola strana
quel giorno durante il quale non aveva fatto altro che piangere.
Forse la nonnina
aveva ragione quando gli aveva detto quelle parole. Lei sicuramente ci credeva,
comunque, quindi perché opporsi?
He lives in you,
Naruto
Angolo Ery:
allora, bhe, prima
di tutto grazie a tutti quelli che leggeranno e apprezzeranno, anche solo in
parte, questa piccola fic sui sentimenti di Naruto per la morte di Jyiraya, scritta
di botto, senza averla minimamente programmata. Ho avuto l’ idea ieri sera,
mentre guardavo Forrest Gump, ingozzandomi di yogurt. Qui Naruto è infatti
ispirato a Forrest quando si trova di fronte alla tomba della sua amata,
cambiando del tutto il suo carattere e lasciandosi abbandonare per la prima
volta alle lacrime. La canzone usata è “He lives in you”, tratta dal film de “il
re leone
Ery_twohands