Dal Testo:
Erwin se ne stava lì, appoggiato alla testiera del letto, il petto ampio che si sollevava piano e altrettanto piano si abbassava, le gambe distese e aggrovigliate tra le coperte. Poi c’era Levi, fedele come un gatto randagio, appoggiato a quel petto. E sospirava, Levi, ma senza dir nulla, perché invero non c’era bisogno di dire qualcosa.
[...]
– Non sei un fallito, Erwin Smith. E io non sono un coglione. –
Tacque, sospirò e parlò di nuovo, a voce più bassa stavolta.
– Io non amo un fallito. –