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Autore: hydraulico    24/09/2018    2 recensioni
A breve ci sarà il ballo di fine anno della UA, e Jirou non ha intenzione di andarci, ma qualcuno le farà cambiare idea.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaminari Denki, Kyoka Jiro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suono della campanella sollevò il morale di una ventina di studenti, quella mattina. Dopo essere stati congedati dal "fin troppo gentile" professor Aizawa, i ragazzi prepararono i loro zaini e uscirono dalla classe. Bakugou, come al solito, fu il primo ad uscire, seguito da Kirishima. Uno dopo l'altro, uscirono tutti, e alcuni si misero a chiacchierare nei corridoi, parlando di un'uscita di gruppo al centro commerciale. 
-Io devo assolutamente comprare dei nuovi vestiti!- esclamò entusiasta Ashido, che in mente aveva solo una cosa.
-Hai ragione, anche a me serve un bel vestito per il ballo di fine anno!- Hagakure, tra tutti, era forse la più eccitata: stava con Ojiro da relativamente poco, e questa sarebbe stata la prima occasione per ballare con lui. -Mashirao, vieni anche tu, vero?-
Il ragazzo con la coda arrossì: -Ehm... s-sì, dovrei comprare un completo effettivamente.-
-Jirou, tu non vieni?- domandò Yaoyorozu, che si era aggiunta al resto del gruppo.
La risposta non tardò ad arrivare: -No. Non ho intenzione di partecipare al ballo scolastico.-
-E perché?- chiese Sero, confuso.
Earphone Jack diede una risposta secca: -Non so ballare, e odio i vestiti lunghi femminili.- Si mise a guardare fuori dalla finestra, annoiata.
-Oh... peccato, mi sarebbe piaciuto vederti ballare con Kaminari, eheh...-
In tutta risposta, Sero si beccò un lobo-jack nell'orecchio.
-AHIA! Ma perché l'hai fatto?-
-Infatti! Ormai lo sai che vi shippiamo tutti!- 
-Hagakure, per piacere, evita.- La ragazza coi capelli a caschetto si allontanò dal resto del gruppo, seccata.
Non le era mai piaciuto quando gli altri si immischiavano nei suoi affari, ed essere "shippata" con qualcuno (che fosse per scherzo o meno) le dava abbastanza fastidio.
Ma Kaminari... quel ragazzo era particolare.
Stava proprio pensando a lui, quando lo incrociò, nell'atrio della UA, che aveva apparentemente appena salutato Kirishima, dato che era girato verso il rosso che stava uscendo dall'istituto.
Lui la notò immediatamente -Hey! Jirou! Come va?-
La ragazza non poteva dire di aspettarsi quell'improvviso saluto, così non si preparò una risposta e disse d'istinto -C-ciao Kaminari... tutto bene...-
Il ragazzo elettrico come al solito era energico, in maniera simile al suo Quirk, ma si incupì per un attimo. 
-Ascoltami... ho una proposta.-
-Dimmi- il tono deciso di Jirou stupì persino lei, specialmente perché in quella frazione di secondo stava valutando tutte le possibili risposte.
Kaminari, ancora un po' imbarazzato, esitò per qualche secondo prima di rispondere.
-Mi segui? Vorrei mostrarti un posto.-
La scuola era ormai deserta, e loro due erano gli unici presenti nell'istituto in quel momento, oltre ai professori, che in ogni caso erano chiusi in aula insegnanti.
Jirou non disse nulla. Scossa, annuì e basta.
-Ottimo!- Il ragazzo la prese per mano e la condusse con sè nei corridoi della scuola.

-Potresti andare un po' più piano? Stiamo correndo...-
Kaminari sbuffò: -Sei tu che sei troppo lenta!-
Jirou, con aria di sfida: -Se sono così lenta, perché non mi prendi in braccio e vai alla velocità che ti pare?-
Il ragazzo elettrico non era una cima di intelligenza, ma il quel momento il suo poco acume lo ripagò, perché decise di fare proprio come aveva detto la ragazza: la prese dalla schiena con una mano, e la sollevò con l'altra mano, sotto le sue ginocchia.
-HEY!- Earphone Jack non si aspettava di essere presa alla lettera, ma dovette ammettere che non le dispiaceva affatto stare tra le sue braccia.
Kaminari, d'altro canto, non aspettava che questo, e accelerò nuovamente il passo.
Poco tempo dopo, Jirou si accorse che il ragazzo aveva il fiatone: -Che c'è? Peso troppo? Mi stai dicendo che sono grassa?-
-Pant... no... pant...-
Una volta arrivato a destinazione, gli ci volle un attimo per riprendersi, non perché Jirou pesasse troppo (anzi, era una piuma) ma perché la stava portando mentre quasi correva tra scale e corridoi.
Kyoka rise: -Sei vivo?-
-Sì... sto bene, ora.-
-Allora? Qual è questo posto?-
-Qui, davanti ai tuoi occhi.-
-Una porta?-
Il ragazzo pensò "Giusto! Bisogna aprire la porta! Che scemo che sei, Denki!" e subito dopo abbassò la maniglia e spinse.
Jirou non poteva credere ai proprio occhi.
Quella stanza era piena di strumenti musicali di ogni tipo: chitarre, bassi, batteria, e di fianco a una grande finestra troneggiava un pianoforte.
-...è... bellissimo...-
-Chiudi la bocca, o ti entrano gli insetti- rise Kaminari.
-Ma come conosci questo posto?-
-Beh, girando per la UA si scoprono molte cose. Questa a quanto pare è la stanza musicale. Non credo che qualcuno la usi oltre a me, quindi nessuno ci vedrà qui. Prego, dopo di te!-
La ragazza entrò a contemplare le meraviglie che quella stanza offriva. La cosa che più la colpì, comunque, era il pianoforte. Era davvero affascinante.
Come un magnete, venne richiamata da quella calamita. Si sedette, poggiò un piede sul pedale di risonanza, e, sotto lo sguardo stupito di Kaminari, iniziò a suonare.
Il biondo non ascoltava molta musica classica (né immaginava che Jirou lo facesse), ma mentre lei faceva danzare le dita sui tasti, riconobbe uno dei pochi brani a lui familiari: era Clair de Lune, di Claude Debussy.
Conosceva quella musica perché sua madre era solita farlo addormentare con quel pezzo, quando era piccolo. Sorrise malinconicamente, chiuse la porta, e facendo attenzione a non fare rumore, si sedette per terra, accanto alla ragazza, che era come ipnotizzata da quei tasti.
Verso la fine dello spartito, Kaminari si era messo ad osservare con più attenzione la pianista improvvisata.
Lei era sempre stata attraente per lui, dal primo momento alla UA. Da poco, forse, provava addirittura qualcosa di più per lei, oltre alla semplice attrazione fisica. Ma mai come in quel momento si era sentito legato a quella ragazza dai corti capelli a caschetto, che alla luce avevano dei riflessi color blu elettrico, a quegli occhi brillanti ed espressivi, a quel sorriso angelico, o a quelle dita esili che scorrevano dolcemente sui tasti, con estrema precisione.
Mentre dava aria a questi pensieri, quasi non si accorse che Jirou aveva finito di suonare.
Lei, con un sorriso imbarazzato, si portò una mano dietro alla testa -Scusami... non ho resistito...-
Guardò meglio il suo spettatore, e si accorse che qualche lacrima gli rigava il viso. Prima che potesse chiedere qualcosa, Kaminari la stava abbracciando, inginocchiato per essere alla sua altezza.
-Hey! Che succede?- chiese la corvina mentre lo abbracciava a sua volta.
Lui riuscì in qualche modo ad avere la forza di parlare, dopo un lungo momento tra le braccia di Jirou.
-...n-non ho parole... ho sempre amato quella musica, e... tu la fai anche meglio dell'originale...-
Kyoka poteva dire di essere arrossita: -Esagerato... non è vero, non sono un granché...-
Kaminari si staccò dall'abbraccio per guardarla negli occhi, incurante di essere visto nel suo stato attuale, rosso in faccia e ancora con gli occhi lucidi. -Jirou... anzi, Kyoka... ascoltami. Io non avevo la minima idea che tu sapessi suonare il piano, e ora scopro che sei anche così brava...-
La ragazza lo guardò attentamente. Quel ragazzo, che solitamente veniva preso in giro amichevolmente da lei, in quel momento stava esternando le sue emozioni, con un viso che Jirou non era solita vedere su di lui. Aveva sempre pensato che il suo sorriso fosse brillante e contagioso, e in quel momento, mentre Kaminari ne stava accennando uno, a lei venne da sorridere il doppio. Con le guance rosse, rispose: -Ma io non mi reputo molto brava...-
Il biondo ribadì: -E invece lo sei. Credimi.-
Notando cose di quel ragazzo che non aveva mai notato, si convinse, una volta per tutte. Non era simpatia quella che provava per lui, nemmeno attrazione. Si sentì in dovere di chiedere: -Perché mi hai portata qui? Perché proprio a me?-
Denki sorrise: -Pensavo ti sarebbe piaciuto...-
-E infatti mi è piaciuto molto. Io amo... la musica.-
-Io amo te, Kyoka.-

Il battito cardiaco della ragazza accelerò di colpo, e l'unica cosa che riuscì a chiedere al biondo, ancora davanti a lei con le mani sulle sue spalle, fu: -C-cosa?-
Lui era riuscito ad attingere a tutto il coraggio che aveva in corpo per pronunciare quelle semplici parole, e ora che aveva iniziato non poteva certamente tirarsi indietro: -Sì. Ti amo. Nonostante mi prendi sempre in giro, io mi sono innamorato di te. Ti ho portata qui per vederti sorridere. Farei di tutto per vederti felice-
Ad ogni parola del ragazzo, il battito cardiaco di Kyoka aumentava, finché, all'ultima frase, sentì come un'esplosione nel suo petto. Non si mise a piangere, non riusciva. Era troppo felice anche per quello.
-Anche io ti amo, Denki.-
Questo fu inaspettato, per lui. Mai si sarebbe immaginato che Kyoka Jirou, la stessa ragazza che lo aveva sempre deriso per il suo Quirk, potesse provare sentimenti del genere per lui.
Lei provò a spiegare: -So che ti sembrerà strano, lo è anche per me. Ma c'è qualcosa nei tuoi spettinati capelli biondi o nella tua personalità sempre allegra che mi ha conquistat-
Non fece in tempo a finire la frase. Kaminari si avvicinò a lei col volto, ebbro di gioia per quello che stava per fare, e appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza. 
Inizialmente era solo un bacio a stampo, ma poi iniziarono a cercarsi, a volersi ancora di più, e fecero danzare le loro lingue, vezzeggiando la bocca l'uno dell'altra.
Si staccarono dopo un lungo momento, per riprendere aria, ma non riuscirono a stare lontani per molto, infatti poco dopo fu proprio Jirou a gettarsi addosso a lui, costringendolo a coricarsi per terra, con lei sdraiata sopra di lui in un secondo bacio appassionato. Continuarono così per un tempo che a loro parve infinito e troppo corto allo stesso tempo, finchè la corvina, col fiatone per aver trattenuto l'aria troppo a lungo, si abbandonò sul corpo del ragazzo, che la abbracciò leggermente. Dopo un momento di silenzio, Kaminari prese parola.
-A breve ci sarà il ballo di fine anno.-
La ragazza sorrise malinconicamente. -Eh, già.-
-Kyoka Jirou.-
La nominata si alzò, guardando Denki negli occhi, che nel frattempo aveva acquisito un sorriso sognante che fece intenerire anche lei. -Sì, Denki Kaminari?-
-Balleresti con me al ballo di fine anno?-
Lei ripensò al suo concetto di "ballo di fine anno" fino a pochi secondi fa: una festa noiosa, creata solo per mettersi in mostra davanti agli altri studenti. E poi, lei non sapeva ballare. Ma con lui? Valeva la pena provare a superare i propri limiti per lui? Sorrise a quella domanda retorica che si era posta da sola. Aveva già preso una decisione.
-Sì. Lo farò.-
   
 
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