Anime & Manga > Captain Tsubasa
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Autore: Symphonia    27/09/2018    3 recensioni
Tsubasa è ubriaco e abbraccia qualsiasi cosa “calcistica”, compreso… il suo migliore amico.
Genere: romance un po' alcolico | Parole: 580 | Yaoi | Questa storia partecipa al “In Vino Veritas” a cura di Fanwriter.it! | Tsubasa è OOC
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sorpresa, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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        ★ Iniziativa: Questa storia partecipa al “In Vino Veritas” a cura di Fanwriter.it!
        ★ Numero Parole: 580
        ★ Prompt/Traccia: Quando A è ubriaco abbraccia le cose più improbabili, dichiarando loro amore.

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    Fresca. Bianca come la neve. Anche se nessuna neve sarebbe mai stata fredda come il ferro durante la notte.
    “Tsubasa... Forse dovresti staccarti, eh?”
    “EEEH?” mugolò. “Ma io la amo così taaaaanto.”
    Gli tolse la bottiglia dalla mano, mentre con l’altra, l’amico continuava ad abbracciare il palo.
    “E Sanae?”
    “Beh, lei può aggregarsi. Tanto la ama sicuramente anche lei.”
    Ora si dondalava come una scimmietta. Ondeggiava da un capo all’altro; in bilico come un gatto sul filo del rasoio. Perse l’equilibrio. S’intrappolò come un pesce in una rete da pesca.
    Rise.
    La sua voce pervase tutto. L’erba, l’aria umida, il cielo. Quella voce sembrava risplendere così forte, da pareggiare i fari che illuminavano il campo.
    Non poteva fare a meno di sorridergli. Era uno spettacolo un po’ pietoso, ma lo divertiva. Gli piaceva anche questo suo lato un po’... molto!, ubriaco.
    “Tsubasa, stai parlando di una porta.”
    “Di una porta da caaalcio!” esclamò l’altro biascicando.
    “Sei sicuro che Sanae non si arrabbierà?”
    “Ma certo che no! - fece cenno col braccio - Lei sa che amo il caaalcio! E le porte da caaalcio...” la sua camminata era diventata instabile. Si avvicinava languido. “I palloni da caaalcio...” Dire che gli strinse le spalle era un eufemismo. In negativo. Aveva appoggiato giusto il braccio attorno ad esse: per il resto, si lasciò cadere a peso morto sull’amico. “E il mio miglior partner nel calcio! Tu!” urlò punzzecchiandogli il naso “Tu, Taro Misaki! Sei iiil miiigliore!!!”
    Sospirò.
    Probabilemente, quella camminata all’aria aperta per fargli passare la sbronza non sarebbe bastata. Probabilmente, manco camminare fino a casa sarebbe bastato. Si fece forza e cercò di fargli da supporto almeno fino alla prossima panchina, mentre Tsubasa continuava a parlare a vanvera.
    Della loro infanzia. Di quanto si sentiva solo alle medie. Della frustrazione per la gamba rotta, di come lo voleva al suo fianco per la finale dei Mondiali. Era come se, passo passo, stessero ripercorrendo tutta la loro vita.
Stava per piangere.
    “Tsubasa...”
    “Aaah, Taro! Ti amo veramente tantissimo!”
    Si bloccò un attimo. Strabuzzò gli occhi e lo guardò storto.
    “Ma che dic-” non durò zero virgola due secondi. E neanche così tanto come in quei pochi sogni che cercava continuamente di scacciare dalla sua memoria.
    Gli sembrò lungo. Caldo. Dal sapore un po’ troppo forte. Aveva quel retrogusto di birra che lui non aveva mai sopportato. Però non si era scostato. Non l’aveva allontato. Era rimasto lì a godersi quel bacio che, nonostante tutto, era molto dolce.
    “Oh, ora sono nei guai.” pensò, ma non era agitato. Rimase calmo.

    Quando si staccarono, Tsubasa rimase comunque a distanza ravvicinata. Lo guardava con occhi stanchi, un po’ annebbiati.

 

 

    E crollò giù.

 

 

 

    “Tsubasa!!” Un urlo che avrebbe svegliato un quartiere. Fortuna che erano a malapena usciti dal campo.
    Lo avrebbe dovuto riportare indietro in spalla. Non poteva chiedere l’aiuto di Ryo o Genzo o di nessun altro. Non voleva. Voleva che nonostante tutto, quell’attimo che si sarebbe perso nei fumi dell’alcol, rimanesse soltanto loro.


    Soltanto suo.
   Un piccolo atto di egoismo da parte di un innamorato non corrisposto.

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    N.A più veloce della luce: sciocchezzuola per il In Vino Veritas di fanwriter.it! Scritta in 45 minuti, quindi niente di qualità, solo un'idea aabbozzata. Però, finalmente, ho pubblicato qualcosa di yaoi. Toh. Perché amo Taro un po' angst.
   
 
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