Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Grell Evans    28/09/2018    1 recensioni
"- Non mi sento molto bene. – fu tutto quello che riuscì a proferire. – E non vedo perché dovrebbe interessarti tanto. –
- Sai, a me risulta parecchio complicato non preoccuparmi di qualcuno con il quale ho condiviso il mio letto e non vado oltre perché non voglio essere volgare. – disse frugando nella tasca della giubba da jonin in cerca di una sigaretta. – Forse a te non importa nulla. – "
.
.
.
ShikaTema [935 p.]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avrebbe tanto desiderato spiegarsi come mai tutto le sembrava incredibilmente evanescente, come tutto ciò che le succedeva appariva avvolto in una bolla di sapone pronta a scoppiarle tra le mani in una frazione di secondo. Tutto pareva sgretolarsi sotto ai suoi piedi e quando questa sensazione si presentava prepotente nella sua vita odiava sentirsi così impotente, così fragile, così vulnerabile.
Poggiò la schiena sulla corteccia ruvida del salice piangente e osservò gli scorci del cielo che facevano capolino dalla chioma dell’albero; una volta azzurra priva di nuvole e solo un fresco e frizzante venticello autunnale ad accarezzarle la pelle.
Si rendeva conto sempre più spesso di avere questi cali di umore improvvisi, di avere sempre la testa fitta di pensieri malinconici, di sentirsi sempre affaticata, tremendamente stanca e malamente riusciva a sopportare di sentirsi così; proprio lei che era sempre stata una donna attiva e piena di energie.
Chiuse gli occhi e i capelli che aveva sciolto le solleticarono il viso, mossi da una folata di vento. Si godé quella sensazione che le risultò benefica, che per poco la tranquillizzò.
- Guarda un po’ chi c’è. – una voce maschile, calma, le fece aprire gli occhi. - È strano che tu sia ancora qui. – continuò sedendosi a qualche centimetro lontano da lei.
- Già. – rispose guardandosi la punta dei piedi che aveva in precedenza liberato dai sandali.
- Non dovresti essere già in cammino verso Suna? – domandò incrociando le braccia dietro la testa.
Temari si voltò a guardare Shikamaru. – Cos’è un interrogatorio? – un sorriso mesto le comparve in viso.
- No. – rispose secco. - È curioso come tu invece di tornartene a casa ti sia nascosta sotto la chioma di un salice piangente. – continuò mentre spegneva la sigaretta.
- Non mi sono nascosta. – affermò.
Lo sguardo di Shikamaru si fece eloquente. – Ah, davvero? E allora perché non hai scelto un albero diverso? Una quercia, un pioppo o piuttosto un cipresso? –
- Perché mi piace questo. – disse con un lieve moto di stizza. – Non c’è un motivo vero e proprio. –
- Va bene. – il suo sguardo andò ad esaminare il profilo della ragazza al suo fianco, intenta ad osservare il torrente che faceva capolino a qualche metro da loro tra le rocce. – C’è qualcosa che non va? –
- No. – rispose rapida scuotendo impercettibilmente la testa.
Il sopracciglio destro del Nara si alzò quasi in automatico. – Perché dici bugie Tem? –
La ragazza gonfiò le guance in segno di una protesta silenziosa, quasi a voler nascondere il batticuore che d’improvviso le smuoveva il petto. Sentiva di non voler confessare come si sentiva, non perché non si fidasse di Shikamaru, ma perché faceva una gran fatica a svelare i suoi sentimenti e le sue emozioni senza contare che in quei momenti formulare una frase di senso compiuto le risultava piuttosto difficile.
- Non mi sento molto bene. – fu tutto quello che riuscì a proferire. – E non vedo perché dovrebbe interessarti tanto. –
- Sai, a me risulta parecchio complicato non preoccuparmi di qualcuno con il quale ho condiviso il mio letto e non vado oltre perché non voglio essere volgare. – disse frugando nella tasca della giubba da jonin in cerca di una sigaretta. – Forse a te non importa nulla. –
Temari allora spalancò gli occhi verdi, colpita nei meandri più oscuri del suo cuore dove si celavano i sentimenti più segreti e intensi; quelli che provava verso un ragazzo più piccolo di lei di due anni, col codino e il vizio del fumo. Lo guardò negli occhi, velati da un turbamento interiore tangibile, incrociando le sue iridi nere che la osservavano di rimando in attesa di una risposta.
D’istinto si rifugiò sul petto di Shikamaru, coperto solo da una maglietta sottile che la giubba aperta rendeva visibile; cercò di concentrarsi sui battiti del suo cuore che notò aumentare a causa dello stupore, tentando di calmarsi per non piangere, per non mostrarsi fragile. Le lacrime però furono più forti di lei e scesero ugualmente appena la mano calda del ragazzo andò a carezzarle l’apice della testa per poi scendere sulle ciocche bionde.
- Quando la smetterai di tenerti tutto dentro? -  domandò in un sussurro.
Le lacrime che vide rigarle il viso e bagnare il suo petto furono la conferma che le cattivi abitudini che si portava dietro da sempre l’avrebbero abbandonata con molta difficoltà e che forse ci avrebbero dovuto lavorare duramente entrambi per estirpare qualcosa di così radicato. Così l’abbraccio forte, come a volerla dentro sé, come a voler percepire ogni millimetro della sua pelle morbida sulla sua.
- Ehi, basta. Tem… - delicatamente le alzò con due dita il mento così da poterla guardare in viso. Gli occhi verdi smeraldo, ormai, erano diventati di qualche tono più chiari, le guance rosse e le labbra tremolanti erano il ritratto di una giovane donna tanto forte quanto fragile; due lati che convivevano in un’unica persona che portava il nome di Temari.
- Vieni qui… - la attirò a sé e sorrise grazie all’espressione stupita e piuttosto buffa che comparve sul suo viso quando la ragazza si accorse di essere stata sollevata da terra e di star per ricevere un dolce e intenso bacio sulle labbra. In brevissimo tempo si rese conto che quel giovane uomo, con un semplice bacio, le stava curando le ferite che la tristezza e le frustrazioni le avevano procurato come un balsamo, che il suo corpo si stava riscaldando dopo il torpore di quei pensieri, dopo il freddo che quei brutti sentimenti le avevano lasciato.
- Ti amo. – proferì in un sussurro.
- Mh? – domandò con lieve stupore.
- Ti amo, crybaby.
 
 
 
et beauty come out of ashes.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Grell Evans