Jongdae si butta
sul divano, accanto a
Kyungsoo che sta leggendo. “Perché Baekhyun sembra
avercela con te?” domanda.
L’altro
scrolla le spalle, noncurante.
“Boh. Prima ha starnutito e mi è scappato un
‘taci, rompicoglioni’ invece di
‘salute’. Niente di che”.
Jongdae lo
guarda con tanto d’occhi:
“…Scusami, come è possibile lasciarsi
scappare ‘taci,
rompicoglioni’??”
Chanyeol ha
qualche difficoltà ad
affrontare certi argomenti con il figlio. Non che sia cattivo,
intendiamoci.
Kyungsoo è un bambino speciale; fuori dalla norma, ecco
tutto.
“Sei
stato scortese a rifiutare il
dolcetto che ti voleva dare la tua compagna di classe, Soo. Se proprio
non ti
andava di accettare, avresti potuto comportarti più
gentilmente con lei, senza
farla piangere. Non bisogna spezzare il cuore delle persone. Ne hanno
solo
uno”.
Il ragazzino
pare riflettere sulle
parole del padre. “Ho capito, babbo. Però le ossa
sì, che si possono spezzare. Tutte
e duecentosei” sorride malignamente.
Chanyeol,
disperato, si chiede se per
caso il suo adorato Soo non sia, in realtà, il figlio di
Satana reincarnato.
Yixing torna a
casa da scuola
piuttosto abbattuto.
La madre,
Joonmyun, gli va incontro
preoccupata. “Tesoro, come mai quella faccia
appesa?”
“Oggi
il prof di educazione civica mi
ha chiesto come vedo le relazioni gay” rivela lui.
“E?”
lo incalza Joonmyun.
“Apparentemente,
‘in full HD’ non è la
risposta esatta” risponde, fresco come un quarto di pollo,
Yixing.
Jongin osserva
il cielo stellato sopra
di sé. “La luna è bellissima,
stasera”.
Sehun concorda
dando un tiro alla
propria sigaretta. “Vero”.
“Sai
anche chi è bellissimo?”
“Chi?”
osa domandare Sehun, il cuore
palpitante. Che si stia illudendo? Che sia troppo presto per sperare in
una
dichiarazione?
Jongin,
serafico, risponde: “Il mio
cane”.
Dalla chat di
gruppo su WhatsApp
Baekhyun:
“CHE SCHIFO C’È UN RATTO IN
CUCINA, QUALCUNO MI AIUTI PRIMA CHE MI TOCCHIIIIII”.
Sehun:
“OH CHE CAZZO ANCHE IO SONO IN
CUCINA, DOV’È???!”
Sehun:
“Aspetta, cosa-?
Sehun inserisce
il caricatore nella
pistola. “Ricordi il piano, vero?”
“Certo”
replica all’istante Jongin.
“Dimmelo”.
Jongin,
annoiato, recita: “Se ti
dovessero sparare, mentre cadi a terra devo mettermi a cantare MMMM
WATCHA SAY [1], costi quel che
costi”.
Sehun gli batte
una mano sulla spalla.
“Ottimo. Grazie, bro, per essere sempre al mio
fianco”. Una pausa, esitante.
“Ti amo”.
Jongin strabuzza
gli occhi.
“Ehm.
No homo?” si affretta a
suggerire Sehun.
La risata del
collega potrebbe causare
lo scioglimento dei ghiacciai di mezzo pianeta. “Certo, come
no”.
Yifan tende ad
affrontare le
situazioni di petto. Perciò, sorprendendo l’amico
intento a rovistare nel
cassetto dei calzini ordinandoli per gradazione di colore, intuisce
quale sia
la causa di tanto nervosismo. “Tu e Kyungsoo avete litigato,
per caso?” butta
lì.
Joonmyun
sobbalza come una marionetta.
Ha un tic tremendo all’occhio e i capelli sconvolti.
“Kyungsoo ha litigato”
dice, a braccia conserte. “Io sono stato perfettamente
ragionevole”.
Yifan ha
pietà di lui. “Immagino”
annuisce.
Yixing non
capisce. “Ma che ha Zitao?”
bisbiglia a Lu Han. “Sono quindici minuti che fissa il
soffitto con
un’espressione ebete”.
“Penso
sia un po’ scombussolato”
spiega l’amico.
“Perché?
Si sente poco bene?”
Lu Han guarda
lui, poi Zitao. Si
stringe nelle spalle. “Beh, Jongdae gli ha sorriso”.
Minseok avverte
su di sé gli occhi
bramosi del proprio compagno di stanza. Sbuffa; lui vorrebbe studiare,
porca
miseria, non dare retta a cervi mannari in calore. “Che
c’è ancora? E sii
breve, devo scrivere una tesina per martedì”.
Lu Han si
avvicina a lui con passo
sinuoso. “Lo sapevi che il nostro corpo è formato
circa al 70% da acqua?” gli
sussurra nell’orecchio. “Abbiamo così tante
cose in comune”.
Prima che
Minseok possa evitarlo, una
mano di Lu Han è scivolata sul suo culo.
Dopo
un’intensa pomiciata, Zitao trova
appropriato stemperare il romanticismo con una bella battuta da
osteria. “Lo
sai qual è il pianeta preferito dai gay?” chiede
sornione al fidanzato.
Jongdae aggrotta
la fronte,
preoccupato. “Temo di stare per scoprirlo”.
Zitao,
fierissimo, proclama: “UrANO”.
Jongdae scuote
la testa, allibito. “…Io
e te abbiamo chiuso”.
Baekhyun si
stende sul letto
languidamente, assumendo una posa da sciacquetta di professione.
“Toccami come
toccheresti la tastiera del tuo pc, bel maschione” le sue
sopracciglia vanno su
e giù allusivamente.
Minseok alza gli
occhi al cielo: “Gesù
salvami”.
Chanyeol, a
colazione, sembra venire
colto da un’epifania fulminante. “Ehi, ti sei fatto
male?”
Yifan, a cui
è stata rivolta la
domanda, termina di masticare un boccone di riso. “In che
senso?”
“Quando
sei caduto giù dal cielo”
sorride trasognato Chanyeol.
Yifan avvampa in
tre nanosecondi.
“Taci, ti prego”.
[1]
Da
2:51 a 2:54 (https://www.youtube.com/watch?v=UYIAfiVGluk).
Iconica.
Gran parte delle
battute sono riprese
dall’account Twitter @EXOsayingthings. Le altre sono celebri
pick-up line che
si trovano su Tumbrl.
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