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Autore: AnnaKai    01/10/2018    0 recensioni
"Non abbiamo bisogno di parole e discorsi complicati. A noi basta baciarci e guardarci negli occhi per capirci e dirci tutto. Io sono morto e risorto con te. Non volevo nessuno, volevo stare solo, ma avevo bisogno di te... Avrò sempre bisogno di te"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui... La mia ragione di vita... Non c'è più. È più di 2 mesi ma ancora non riesco a realizzare l'idea che lui non sia più qui con me a stringermi tra le sue forti braccia, a baciarmi con le sue morbide labbra, a farmi innervosire quando non mostra le sue emozioni e si tiene tutto dentro. Ogni giorno rivivo quel maledetto momento in cui il telegiornale mi diede la notizia che mi distrusse la vita. L'aereo del mio unico amore passò i controlli di sicurezza, ma coloro che li fecero non si resero conto che uno dei motori era difettoso e solo dopo 30 minuti di volo questo esplose danneggiando l'ala sinistra. Il pilota cercò di fare il possibile, o almeno così disse il reporter, ma non fu abbastanza. L'aereo perse quota e si schiantò violentemente sulla cima dei Monti Albères. «Nessun sopravvissuto» disse l'omino in TV e quello fu il colpo di grazia. 27 giugno 2016 ore 18:45 l'aereo sul quale mio marito, Oh Sehun, viaggiava si schiantò causando la sua morte e quella di altri passeggeri è sempre lo stesso giorno alle ore 18:52 sono morto anche io Luhan. Crollai a terra, sulle ginocchia, e piansi per moltissime ore. Vennero tutti i nostri parenti e amici e colleghi miei e suoi a trovarmi e starmi vicino ma io non volevo nessuno, volevo solo lui e non potendo lo avere più, decisi di stare solo. Mi isolai dal mondo. A stento mangiavo e spesso e volentieri mi sentivo male e debole per mancanza di forze. Vagavo per la casa come un fantasma, con lo sguardo perso nel vuoto. Solo da poco ho ripreso a mangiare qualcosina in più, perché lui sicuramente non vorrebbe vedermi così. Ho iniziato a parlare anche da solo, o meglio con lui. Io lo vedevo ovunque e non perché la casa è piena di foto nostre, ma perché lo vedevo proprio davanti a me. I miei genitori mi vogliono mandare da uno psicologo per "assimilare e accettare la sua scomparsa" e mi hanno preso un appuntamento dal migliore della città, ma io non ne voglio sapere nulla. Lui è mio marito, una disgrazia me l'ha portato via, riesco a vederlo e a stare con lui anche se metaforicamente... Perché dovrei andare da uno psicologo per smettere di vederlo? Perché vogliono portarmi via anche questo? Non bastano quel giorno e quell'aereo ad averlo fatto? Il mio dolore è immenso, non possono capire cosa provo. Ci hanno provato tutti a farmi distrarre, a non farmi pensare a lui, ma è impossibile. Prima di andare a dormire prendo sempre una foto sua e la stringo forte al petto così mi illudo di averlo accanto in quel letto così grande e freddo senza lui. *UN MESE DOPO* Il tempo passa ma io non lo sento. È passato un altro mese ma io con la mente sono rimasto fermo a 3 mesi fa, quando lui ancora era con me e si preparava per partire. Alcuni amici nostri mi hanno invitato a cena da loro. Ero un po' titubante ma dopo tante insistenze, ho accettato. Ora sono in macchina e sto parcheggiando. Perdo qualche minuto... Sono sempre stato preciso e mio marito mi prendeva sempre in giro per questo e poi rideva perché io mi innervosivo e mettevo il muso, ma poi lui con due moine mi faceva tornare il sorriso. Era impossibile per me restare arrabbiato con lui. Scendo dall'auto e busso alla porta e viene ad aprirmi la padrona di casa, sempre gentile e sorridente. Mi accoglie in maniera impeccabile e poi viene ad accogliermi anche il marito. La cena dura qualche oretta e poi torno a casa. Quando arrivo mi faccio subito una doccia veloce e una volta finito mi asciugo, metto il pigiama, mi butto sul letto e stringendo come al solito la sua foto, mi addormento. Verso le 3:00 del mattino sento bussare alla porta insistentemente e mi spavento. Insicuro mi avvicino alla porta di casa e quando apro resto impietrito. «No... Non può essere... » dico. Era lui... Lui era lì, davanti a me. Stavo sognando sicuramente. «Amore» dice Sehun dolcemente. Sentendo la sua voce mi rendo conto che è proprio di fronte a me, in carne ed ossa, così mi lancio su di lui e piangendo più forte che mai mi stringo a lui con la paura che se mi allontano posso perderlo di nuovo. Mi prende in braccio e io mi ancoro come un Koala. Mi porta sul divano e si siede tenendomi su di se e mi accarezza e stringe per farmi calmare. Mi tiro indietro e lo bacio. Mi mancava il suo sapore, le sue labbra sulle mie, le sue mani, i suoi occhi, il suo corpo accanto al mio. Tutto... Mi mancava lui. Quando smettiamo di baciarci, ci guardiamo negli occhi e i suoi, dello stesso colore del cielo, freddi secondo altri, mi trasmettono calore, amore, passione. Gli accarezzo il viso e quando lo vedo chiudere gli occhi e appoggiare il viso sulla mia mano, sorrido e lo bacio nuovamente. "Non abbiamo bisogno di parole e discorsi complicati. A noi basta baciarci e guardarci negli occhi per capirci e dirci tutto. Io sono morto e risorto con te. Non volevo nessuno, volevo stare solo, ma avevo bisogno di te. Avrò sempre bisogno di te"
   
 
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