VeBulma.
Scritta sentendo:
https://www.youtube.com/watch?v=pQqVBHffDMw.
Day 29 cose che hai detto quando ti
ho chiesto di diventare
genitori.
Cap. 30 Congiunzione astrale
Bulma schizzò Vegeta e
scoppiò a ridere, saltellò all’indietro
e gli fece l’occhiolino.
“Tsk.
Che combini?”
domandò.
Bulma girò su se stessa e
allargò le braccia, facendo ondeggiare
i lunghi capelli azzurri.
“Voglio divertirmi un
po’” sussurrò.
Vegeta ghignò e la
schizzò a sua volta, Bulma strillò e
dimenò le mani davanti a sé.
“Questo è un
colpo” disse.
Bulma balzò e gli avvolse
le braccia intorno al collo e gli
posò un bacio sul mento.
< Come mi piace amarti. Io
riesco ad andare avanti solo
grazie a te, alla tua capacità di sdrammatizzare.
Il nostro amore è un segno
universale, è congiunzione
astrale > pensò Vegeta. Le mise le mani sui fianchi e
la issò, spiccò il
volo e Bulma si aggrappò al suo corpo muscoloso.
“Era da parecchio che non
uscivamo” disse Bulma.
Vegeta le posò la fronte
spaziosa sulla sua e la guardò
negli occhi, le sue iridi color ossidiana si rifletterono in quelle
azzurre di
lei.
“Donna” disse
serio.
Bulma si mordicchiò il
labbro, arrossendo allo sguardo
intenso di lui.
“Sì?”
esalò.
“Quando Trunks è
stato concepito è stato una sorpresa per
entrambi. Non ce lo aspettavamo e io l’ho gestita
male…”. Iniziò Vegeta.
Bulma dimenò le gambe e
sbuffò, facendo sollevare una delle
sue ciocche color cielo.
“Da vero stronzo”
borbottò.
Sotto di loro si sentiva il rumore
delle onde del mare e l’odore
di salsedine pungeva le narici di entrambi.
“Verissimo. Quando
è nato neanche c’ero”. Aggiunse Vegeta.
Bulma inarcò un
sopracciglio.
“Stai cercando di chiedermi
scusa? Non è un po’ tardi? Ormai
ti ho perdonato da anni” disse.
“Umphf.
Sto
cercando di dire una cosa” brontolò Vegeta.
Bulma gli accarezzò la
schiena, mantenendosi stretta a lui e
disse: “Sembra una cosa seria”.
“Donna, vorresti avere un
altro figlio con me? Mi daresti la
change di essere un padre presente sin dall’inizio?
Con Trunks sto recuperando e non ho
nessuna intenzione di
volergli meno bene. Solo che… Ecco, questa cosa voglio fare
le cose per bene
dall’inizio” spiegò.
Bulma lanciò uno strillo e
dimenò le gambe.
“Sì, certo! La
trovo un’idea fantastica, solo…”.
Iniziò a
dire.
Vegeta riatterrò e le fece
mettere i piedi in acqua, storcendo
la bocca.
“Solo?”
domandò.
Bulma si staccò da lui,
appoggiò indice e pollice sul mento
e gli camminò intorno, fissandolo con aria pensosa.
“Tu chi sei? Cosa ne hai
fatto di mio marito, lo scimmione
scontroso che ho sposato?” domandò.
Vegeta la schizzò
nuovamente e ghignò.
“L’ho mandato in
vacanza. Qui c’è solo il futuro miglior
padre del mondo. Perché il principe dei saiyan eccelle in
qualsiasi cosa si
cimenti” si vantò, indicandosi con il pollice.
Bulma scosse il capo, appoggiando le
mani sui fianchi.
“L’allenamento
con Whis ha sortito dei veri miracoli. Dovrei
mandartici più spesso” sussurrò. Si
appoggiò al petto di lui e alzò il piede
destro, posandogli un bacio sulle labbra. “Certo che lo
voglio con te, ma
dobbiamo prima farlo” sussurrò.
Vegeta la issò in braccio.
“Oh, a quello possiamo
rimediare subito” propose.