Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: _Akimi    03/10/2018    0 recensioni
[3 ottobre - Compleanno di Germania - Writober - Genderswap]
"«Alles Gute zum Geburtstag.»
Lo aveva detto presentandosi alla sua porta uno dei giorni seguenti - inizio Ottobre, le sembrava -, ma era stata Margherita a trascinarla fuori da camera sua per poi abbandonarla davanti a quella maledetta porta.
Inaspettatamente, sulla soglia si presentò un volto pallido che non aveva neanche un briciolo della tranquillità di Ludwig.
Un ghigno sarcastico che le fece sfuggire uno spontaneo “fanculo”, accompagnato da un’occhiata degna dell’orsa berlinese; era vero, Ludwig non le piaceva, ma conosceva qualcuno decisamente più sgradevole di lui.
«Lud, è la tua fidanzatina.»"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Germania/Ludwig, Nyotalia, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erwartungen


Chiara vedeva sempre la sua ombra sulle finestre opache che davano su una delle tante strade di Berlino.
Un appartamento anonimo, tende pesanti a coprire - durante la notte - una vita che pareva tutto fuorché agitata; non una festa, non una canzone ad un volume socialmente inaccettabile né compagnia con cui condividere il letto.
Silenzio, solitudine - e quell’ombra ricurva che non cessava mai di studiare, investigando tra pile di libri e scartoffie che occupavano la grande scrivania.
In mogano, ne era sicura, perché non aveva mai visto un mobile così tanto antico e noioso - un dettaglio ricercato nella stanza di un ragazzo che voleva apparire già come un adulto maturo.
Parlava poco, Ludwig - così si chiamava, e Chiara se ne era già resa conto la prima volta che lo aveva salutato dalla finestra, un cenno della mano mentre annaffiava un vaso di campanelli, e in risposta un mormorio quasi andato disperso nel bisticciare delle auto in colonna nella via.
Non aveva tempo da perdere - questa era l’impressione che dava, un pregiudizio che tra le due palazzine andava crescendo di giorno in giorno.
Era il ragazzone biondo che si era trasferito nella capitale dopo aver vissuto in qualche villaggio disperso in Sassonia e Chiara, ad essere sinceri, neppure sapeva dove fosse sulla mappa, però scommetteva che lì dovevano essere tutti affascinanti e simpatici come Ludwig Beilschmidt.
Nonostante tutto, sua sorella non smetteva di adorarlo - sì, direte voi, Margherita adorava un po’ tutti -, ma a lei, invece, trasmetteva solo un grande quanto inusuale senso di tristezza.
Una persona così robusta non poteva passare inosservata ad occhi altrui, eppure Ludwig sembrava non esistere, una figura folkloristica in quell’appartamento che Chiara avrebbe voluto tanto visitare.
Più per puerile curiosità che per sano interesse; Ludwig non le piaceva - ovvio che no! -, ma il suo minimale stile di vita raccontava un qualcosa, un mistero che non poteva rimanere tale a lungo.


«Alles Gute zum Geburtstag.»
Lo aveva detto presentandosi alla sua porta uno dei giorni seguenti - inizio Ottobre, le sembrava -, ma era stata Margherita a trascinarla fuori da camera sua per poi abbandonarla davanti a quella maledetta porta.
Inaspettatamente, sulla soglia si presentò un volto pallido che non aveva neanche un briciolo della tranquillità di Ludwig.
Un ghigno sarcastico che le fece sfuggire uno spontaneo “fanculo”, accompagnato da un’occhiata degna dell’orsa berlinese; era vero, Ludwig non le piaceva, ma conosceva qualcuno decisamente più sgradevole di lui.
«Lud, è la tua fidanzatina.»
E Chiara poteva leggerglielo in faccia, esposto com’era agli scherzi del fratello: era un filo di vergogna a velare i suoi occhi e un imbarazzo contagioso che, senza un perché, portava anche lei a nascondersi come una stupida.
«A Gilbert piace scherzare.»
«Noi fratelli stupidi, eh?»
Una situazione che conosceva bene, forse l’unico parallelismo che li accomunava nonostante le differenze; Ludwig era responsabile, mentre nessuno si aspettava qualcosa di importante dall’altra metà della famiglia.
Chiara era la casinista del suo albero genealogico e, lo sapeva bene, con una richiesta d’aiuto Margherita sarebbe stata la prima a ricevere attenzioni.
«Non sei stupida.»
Poteva quasi crederci, se si fosse concentrata un poco più a lungo sulla serietà della sua voce; era rilassante, più di quanto volesse ammettere.
«È il tuo compleanno, sono io a dover regalare complimenti gratuiti qui.»
E voleva ricambiare il favore, non per circostanza, ma perché una parte di lei continuava a credere che Ludwig - anzi, entrambi - rischiavano di essere ogni giorno vittime dei pregiudizi altrui.
«E oggi sono disposta anche a provare quel vostro caffè schifoso, ringraziami.»
«Senza aspettative, mi piace.»
Sì, lo adorava decisamente anche a lei.



 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: _Akimi