12/07/2009
1 recensioniTu sei l'aria che respiro
Capitolo 1: Ora ti dico tutto
-Oh! Altessa quanto sei bella!- era Auraa a parlare vicino a Rein, tutte e due con gli occhi a cuoricino, lei per il giovane e attraente Bright e lui per la sorella del principe scintillante.
-Ehi, stupido principe che hai da guardare? Se vengo lì, non sai che cosa ti faccio…- rispose la principessa altezzosa urlando, avvicinandosi sempre di più al ragazzo che la fissava intensamente e che ogni suo passo lo sguardo diveniva sempre di più irritante, quindi una lancia da una guardia e gliela lanciò addosso. Per sua fortuna lo sfiorò soltanto.
-Dai sorellina, fermati, in fondo stava solo esprimendo il suo pensiero su di te- si intromise Bright, venendo raggiunto dagli altri, ad eccezione di Auraa ancora scosso per il gesto della ragazza di cui era innamorato da anni. La trascinarono via portandola in un angolo della sala del regno dei gioielli. Il gruppo quindi si divise, le ragazze da Altessa e i ragazzi da Auraa.
- Altessa perché ti comporti sempre così con quel povero ragazzo che ti donerebbe perfino la luna, anche solo per un tuo sguardo dolce nei suoi confronti- chiese Fine ormai esasperata dal tono di arroganza dell’amica nei confronti del principe dei mulini a vento, ma nessuna risposta usciva dalla bocca dell’altra, poi sentì un brivido di freddo e capì che era lo sguardo di Shade.
-Cosa hai detto Fine? Ripeti… Comunque la luna non si tocca, chiaro?- urlò il principe del regno della luna, facendo girare tutti i presenti verso di lui, fece un falso sorriso di circostanza, seguito da un inchino di scuse: voleva solo dire la sua.
-Bene! Grazie per essere venuti ad assistere alla penultima festa qui si deciderà la principessa più principesca e quella meno, che verranno nominate più avanti. Ragazze le vostre gare stanno finendo, so che siete felici tutte, le vostre giornate più brutte, anche se per alcune…- indicò le due principesse gemelle e poi riprese –Ma ora non pensateci più, divertitevi, che la festa abbia inizio, le danze le apriranno i miei due figli Bright e Altessa- disse Aaron, il sovrano del regno, alzandosi dal trono per vedere gli ospiti e per parlare.
Bright e Altessa, come detto dal sovrano, aprirono le danze, che davano inizio alla festa, i loro passi erano sincronizzati, avevano un ritmo perfetto con la musica, il ragazzo osservò Auraa depresso, lasciò con una scusa la sorella e fece cenno all’amico di andare da lei; quello prese la palla al balzo.
-Principessa Altessa mi concede l’onore di questo ballo?- chiese il ragazzo alla giovane fanciulla che aveva davanti, che acconsentì con una faccia disgustata. Durante il ballo Auraa la guardava incantato dalla sua bellezza, di colei che era il suo angelo; poi vide che tutti i suoi amici si erano uniti a loro, fecero anche gli scambi delle dame, come si osava fare in quei balli, ma quando le coppie si riformarono ad Auraa venne una fitta al cuore, non sapeva il perché, così decise di lasciarla un po’ sola.
-Grazie, principessa Altessa, mi dispiace doverla lasciare così, durante il ballo, ma non mi sento tanto bene, spero che mi perdoniate- fece un inchino e le baciò la mano, per poi lasciarla in mezzo alla pista.
-Stupido insolente, io sono la principessa più elegante tra tutte e lui mi ha lasciata così- ora si che Altessa era diventata furiosa, corse fuori a cercarlo e lo trovò davanti al suo roseto preferito, la sua mano stringeva qualcosa, aguzzò la vista e vide un foglietto di carta.
-Ma che fa con quel foglietto, sono troppo curiosa, devo scoprire che cosa c’è scritto- pensò, nascondendosi dietro una siepe, molto vicina al luogo dove sostava Auraa. Lui non la sentì minimamente; notando un cespuglio muoversi, pensava che fosse solo il vento..
-Mia dolce principessa, angelo mio, perché non mi guardi? O se lo fai perché con odio? Sarà forse per la rivalità dei nostri regni? Io non lo so, forse, in questo caso sei tu l’unica che mi può rispondere- a queste parole ai due scese una lacrima, a lei per le dolci parole appena udite, a lui, invece, perché sapeva con tutto il cuore di non essere ricambiato.
La rosa che stava fissando era l’unica cosa che per il momento era più vicina a loro, si sedette accanto al roseto, guardò il laghetto che si frastagliava di fronte, chiuse gli occhi e incominciò a sognare un mondo in cui lui e Altessa e vivevano insieme, il suo amore veniva ricambiato, ma qualcosa lo riportò alla realtà, dei passi che provenivano dalla direzione del castello.
-Principe Auraa, perchè siete così depresso?- qualcuno aveva parlato e con grande sorpresa del giovane, inginocchiata vicino a lui, c’era lei, la sua dolce Altessa che lo stava guardando con uno sguardo dolce, uno di quelli che spesso sognava ed ora era lì, solo per lui.
-Niente principessa Altessa. Ma lei che ci fa qui?- rispose lui imbarazzatissimo, tanto da diventare rosso peperoncino, cosa che fece sorridere la principessa, che si sedete accanto a lui ad osservare e contemplare lo splendido panorama con il sole che stava tramontando e il suo riflesso a dare un tocco romantico a quel luogo.
-Principe Auraa, io sono venuta a cercarla, perché non l’ho vista più, pensavo che si fosse sentito male e fosse svenuto. Posso farle una domanda?- Altessa lo stava fissando negli occhi, facendo provare al ragazzo un senso di inquietudine, ma con il capo fece cenno di sì.
-Bene, qual è la prima cosa che la ha fatta innamorare di me?- questa domanda proprio non se l’aspettava, deglutì quella poca saliva che poté; provò a farsi coraggio, ma lo riperse subito.
-Beh… vede principessa, forse lei non se lo ricorda, ma noi quando eravamo piccoli ci incontrammo ad una delle gare delle mongolfiere tra i nostri due regni e lei fu così dolce… la prima cosa che notai in lei furono i suoi occhi, così grandi e profondi; esprimevano tutto quello che dovevano esprimere, non tralasciavano nulla di nulla, io mi specchiavo e vedevo che lei era la persona che avrei voluto avere per sempre al mio fianco. Superando la rivalità tra i nostri regni, che sognavo prima o poi si sarebbe placata e avremmo fatto un armistizio e che io volevo solo se al mio fianco ci fosse stata lei… poi ogni volta che osservo intensamente i suoi occhi, vedevo quella persona fantastica che è, vedevo la purezza e la grande donna che lei diventerà- rispose Auraa, facendo arrossire la principessa scintillante, nessuno, mai prima d’ora le aveva detto quelle cose, incominciò a piangere, il ragazzo cercò di consolarla e ci riuscì.
-Grazie principe Auraa, lei è la prima persona che mi dice queste cose… allora lei non pensa che io sia una ragazza viziata, presuntuosa, troppo arrogante e anche troppo…- non finì la frase , perché lui le aveva messo un dito sulla bocca, in modo da bloccare quella frase così brutta.
-Principessa Altessa, che ne dice se ai nostri prossimi incontri io le racconti cosa amo in lei, intanto mancano solo 4 feste, per fortuna perché le cose più belle sono anche quelle che amo di…- ora era lei a bloccare la bocca di lui, non con un dito, ma con la mano e lo trascinò via verso la sala.
-Altessa, Auraa, ma dove vi eravate cacciati?- chiese Bright quando li vide tornare, ma non ricevette nessuna risposta dai due, che andarono sulla pista e incominciarono a ballare.
-Non dire niente di questo- disse Altessa, cercando di sviare tutti gli sguardi curiosi, tra cui Bright, Rein, Shade e Fine, che teneva in bocca una fetta di torta.
-Te lo prometto principessa Altessa, non lo dirò a nessuno, ma anche lei deve farlo- rispose lui, il ballo e la festa finirono ed ognuno tornarono alle proprie regge, per riposarsi e prepararsi alla prossima festa, che si teneva nei mulini a vento.
Tutti nei loro regni dormivano, tutti tranne due Altessa e Auraa, che stavano pensando alla loro promessa; poi rientrarono e si coricarono a letto, cadendo subito tra le braccia di Morfeo.