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Autore: Miss_Coffin_Maker    12/07/2009    1 recensioni
Credi forse che la tua anima sia un posto sicuro?
Benvenuto nell'altra parte della terra.
Benvenuto al di là della linea d'ombra.
[Delirio notturno ispirato alla bellissima Otherland dei Blind Guardian]
Genere: Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A mia sorella Serena

Blind- Alley

 

 

A mia sorella Serena, che adoro.

A Claudia e a Roby, ai quali voglio un bene dell'anima.

Io so che ce la farete, mie adorabili guide in questo mondo difficile.

 

 

*******************

 

 

Benvenuto nell’altra parte della terra.

Benvenuto al di là della linea d’ombra.

 

Hai deciso di sedere in un angolo buio e chiudere gli occhi. Hai deciso di aprire a te stesso la porta della tua anima. Hai deciso che è giunta l’ora di mostrare a quell’immagine che ti fissa dallo specchio ciò che da tempo desidera vedere.

 

Ne sei sicuro?

Sei sicuro di voler entrare in questa parte della terra?

 

Apri gli occhi. Ti guardi intorno. Ti trovi in una distesa desolata, un vasto deserto immobile, non un granello di sabbia, non una goccia di rugiada, neppure l’ombra di una foglia, nessun alito di vento. E’ brulla e infinita quest’immensa solitudine che ti circonda, immersa nel buio della notte. Desideri vedere la luna, ma è tramontata da tempo. Sai che è così, perché non è alta nel cielo.

 

E se non fosse mai sorta?

Sei veramente certo che una luna sia mai esistita?

 

Deve esserci stata per forza, una luna. Altrimenti come spiegheresti i momenti felici che ricordi così bene, così chiari nella tua mente, così scintillanti come perle illuminate dalla luce di un fuoco che scoppietta allegro nel camino? Il fuoco che ardeva sempre nel giorno di Natale, il fuoco del sole che splendeva sulla spiaggia rischiarata dagli schiamazzi dei bambini, il fuoco delle foglie autunnali che calpestavi nel vialetto di casa, mano nella mano con i tuoi genitori, il fuoco dei papaveri primaverili che occhieggiavano nella campagna che hai tanto amato.   

Sei sicuro dell’esistenza della luna. Allora smetti di interrogarti

 

 

(Ma sai che adesso non riuscirai più a liberarti del dubbio)

 

 

e vai avanti. Cominci a camminare, nell’aria soffocante che ti circonda. E inizi a sentire freddo, tutto ad un tratto. Perché si è alzato il vento, e forse qualcuno vuole metterti in guardia, vuole suggerirti di non proseguire, ma ormai è troppo tardi. La luna è tramontata o magari non è mai sorta e l’oscurità guida i tuoi passi. Sai che questo posto non dovrebbe essere così spaventoso.

 

 

E’ soltanto la tua anima

 

 

Tremi. E’ questo che ti fa paura. Sapere esattamente dove ti trovi.

 

 

Sai esattamente dove ti trovi?

 

E se non sapessi affatto dove ti trovi?

 

 

Di certo lo sai. Devi saperlo. Hai deciso tu di spalancare la porta, sei stato tu a prendere la decisione di abbattere il muro che ti separava dall’altra parte della terra. Ed è lì che sei.

Il tuo mondo interiore.

E’ così buio e abbandonato, non c’è ombra di vita. Non un essere razionale né una bestia di qualunque genere, non un albero, non una siepe, non ci sono rocce né acqua, ti sembra quasi che non ci sia aria da respirare. E invece c’è, perché se non ci fosse saresti morto. Ma anche questa è una sciocchezza, perché questo mondo lo hai creato tu. Morire qui sarebbe il colmo.

 

 

Non credi?

 

Non credi che sarebbe davvero il colmo, morire qui?

 

 

Certo, lo credi. E allora continui a camminare, sai che c’è ossigeno, che non puoi morire. Non puoi morire perché sei in un posto sicuro. E’ arido, sterile, è oscuro, talmente buio che nessun petalo di nessun fiore notturno è mai stato così nero. Però deve essere sicuro, perché è dentro di te.

E allora ti guardi intorno sollevato

 

 

(Ma sai che il dubbio non ti abbandonerà mai)

 

 

e osservi i tuoi piedi che si poggiano lentamente sulla terra bruna crepata dalla siccità, passo dopo passo.

 

 

Che cosa sono queste voci?

 

Li senti questi sussurri?

 

Senti le voci e i sussurri?

 

 

Cominci a sentire delle voci. Avverti distintamente che stanno ridendo di te, perché ti stanno guardando, perché ti stanno seguendo. Ti parlano. Ti dicono di essere i padroni di questo mondo. Ma non è possibile, perché il padrone di questo mondo sei tu. E invece no, sono loro i custodi della terra selvaggia in cui ti trovi. Ti intimano di fuggire, finchè sei in tempo. Ma loro non ti perderanno di vista, loro possono vederti anche senza sapere dove sei, perché essi non sono che questo sconcertante dominio che credevi essere tuo.

E allora inizi a correre, devi correre se vuoi tentare di liberarti delle  voci che non fanno altro che mentire. Dicono soltanto bugie, non possono essere il suolo su cui stai camminando, e il cielo, e la luna che è tramontata o forse non è mai sorta, perché tu lo sei, ed è strano, dato che stai calpestando un terreno brullo che è la tua anima, e allora probabilmente stai correndo sulla tua anima. E se tu puoi farlo, è possibile che loro siano veramente ciò che dicono di essere.

 

 

E tu chi sei?

 

Se loro sono ciò che dicono di essere, tu chi sei?

 

 

Non lo sai, sei qui per scoprirlo. Ecco perché hai intrapreso questo viaggio, e non ti saresti mai aspettato di ritrovarti in un posto simile, tanto buio e freddo e soffocante e arido e pericoloso, perché adesso temi per la tua vita. Ed è stupido, ma è così.

Allora chiudi gli occhi, e ti tappi le orecchie con le mani per non sentire le voci e le risate che ancora ti inseguono e non ti lasceranno mai trovare un riparo sicuro. Ti dicono che vogliono soltanto comunicarti quello che volevi sapere, ti dicono che vogliono parlarti del loro mondo, ti dicono che vogliono fartelo conoscere, ma adesso tu hai troppa paura. Sai che se ti fermerai sarai perduto per sempre in questo grande inferno vuoto.

 

 

E adesso che cosa farai?

 

Cosa pensi di fare?

 

 

Adesso apri gli occhi. E ti accorgi di essere in un posto bellissimo. Non hai mai visto una vegetazione così rigogliosa, così colorata e vitale. Non hai mai visto così tanta forza e primordiale bellezza, non hai mai visto così tanti colori, tutti questi bagliori, le ali delle farfalle e le piume degli uccelli. E non hai mai sentito il loro canto così soave, perché ora le voci tacciono. Questo è ciò che deve essere, questo è ciò che volevi vedere, la risposta che stavi cercando. Un immenso splendore è chiuso dentro di te, è esattamente la conferma che desideravi.

 

 

(Eppure un dubbio bussa alla porta del tuo occhio interiore)

 

 

Un dubbio, un fremito, una paura improvvisa.

Un gemito, un rumore sordo prima, un boato poi.

Tutto crolla all’improvviso sotto i tuoi piedi, mentre si dissolve l’erba candida e soffice, imperlata dalla fresca rugiada del mattino, mentre il cielo azzurro va in pezzi come un antico specchio decorato di intarsi troppo pesanti per essere sostenuti, mentre le piante avvizziscono scomparendo sotto i tuoi occhi atterriti, mentre il canto degli usignoli si trasforma nell’odiata risata, nella voce impietosa che ti accusa di inimmaginabile stoltezza.

 

 

Non te lo avevano forse detto?

 

Non provare a sostenere di non essere stato avvertito.

 

 

Loro sono i padroni di questo mondo, la legge divina che lo governa, gli invisibili burattinai che reggono le fila del gioco. E tu sei nella loro terra.

 

 

(Forse adesso hai capito)

 

 

E’ tutto falso. Tutto intorno a te è illusione, è inganno. Fantastici paesaggi artificiali, rigoglio ingannevole, bellezza illusoria. Soltanto le voci continuano a perdurare, e a schernirti per la tua credulità.

 

 

Volevi una risposta?

 

In fondo, tu desideravi una risposta.

 

 

Hai avuto la tua risposta

Questa è la tua risposta

 

 

E allora ricominci a correre, perché adesso hai capito. Adesso hai capito che tutto è fantasia, pura e semplice fantasia. Tu lo sei, il tuo universo lo è. Adesso sai di vivere sulle ali dell’immaginazione. E ora che hai ottenuto quello che volevi, anche se non è quello che volevi, devi tornare indietro. Perché altrimenti potresti non riuscire a farlo mai più.

 

 

Anelavi ad una rassicurante consapevolezza

Hai ottenuto una terribile cognizione

 

 

Ma tutto potrà essere dimenticato, quando sarai tornato indietro. Tutto potrà tornare com’era, e tu ti immergerai nella tua sonnolenta serenità, ancora una volta. Maledici il momento in cui hai desiderato conoscere di più, ma troverai ogni cosa invariata, non appena avrai recuperato la strada di casa.

 

 

Senti i passi che ti inseguono, senti le voci che ti rincorrono, senti le risate.

 

Vedi la natura lussureggiante cedere il passo alla nuda roccia mentre attraversi le distanze senza fine che ti separano dalla linea d’ombra.

 

 

Devi tornare indietro

 

 

E il canto degli uccelli e il garrito delle rondini si alternano al silenzio più spaventoso.

 

 

Devi tornare indietro

 

 

Ti fermi. In fondo, eri sicuro che questa fosse la strada giusta. Invece, sei di nuovo al punto di partenza.

 

 

Ma sei sicuro che sia davvero il punto di partenza?

 

 

Forse, semplicemente, hai perso la strada.

Hai perso la strada nel tuo mondo interiore.

Hai perso la strada dentro di te.

E probabilmente questo posto non ti appartiene davvero.

Le voci continueranno a canzonarti.

Per sempre.

Loro ne hanno tutti i motivi.

 

 

Tu eri stato avvertito, tu che sei il benvenuto nell’altra parte della terra.

 

 

Hai attraversato la linea.

Hai raggiunto la fine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

***

 

Ok, temo di non aver ben capito che cosa ho scritto, e non so nemmeno se la sezione in cui ho postato è quella giusta. "Introspettivo", mi sembra un buon aggettivo per definire questo delirio, ma dopo tutto non ne sono neanche certa. Mi piace considerarlo un esperimento, in realtà di tratta di 1470 parole sgorgate senza una forma o un significato precisi grazie ad una canzone. La canzone in questione è la bellissima Otherland dei fantastici Blind Guardian, che ho liberamente interpretato e ampiamente sfruttato. Le ultime due righe di questa fiction sono anche i versi finali del testo.

Dunque, un sentito ringraziamento va ad Hansi Kursch ( <3 ) ed Andre Olbrich, che hanno fatto buona parte del lavoro, e un altro anche ai poeti del romanticismo inglese, croce e delizia delle mie attuali giornate di studio con un esame ormai alle porte.

Una piccola spiegazione per quanto riguarda il titolo: sono una frana nel trovarli, in generale, ma questa volta non ho dovuto scervellarmi troppo; Blind- Alley  significa  Senza via d'uscita e poi, beh, Blind mi ricorda gli autori della mia fonte di ispirazione, per cui...

Ultima cosa, come detto, la dedico a Sere, Claudia e Roby, dal momento che da tempo avevo in mente di dedicare loro la prima cosa che avessi pubblicato. Non è il massimo della bellezza nè della felicità, ma visto l'andazzo della mia ultima produzione, almeno hanno evitato di vedersi dedicare una fan fiction Yaoi! Quindi, miei cari, non lamentatevi! XD

Vi lascio, spero che qualcuno legga e riesca a farlo per intero (a codesto lettore andrà tuta la mia ammirazione XD ) e magari commenti, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa "cosa".

Un saluto a tutti!

*Ilaria*

  
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