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Autore: crissya    11/10/2018    0 recensioni
Per un attimo lo sfiorò l'idea di mentire, dire che c'era stato un guasto, che il collegamento poteva saltare, che i pianeti non fossero correttamente allineati. Tutto pur di tenere Capitan America ancora lì con sé. Ma nella propria vita Tony Stark aveva fatto innumerevoli scelte sbagliate e per una sola volta voleva farne una giusta, inghiottì quindi il malloppo bloccato in gola e posò il palmo della mano su un bottone blu sollevando gli occhi su quelli di Steve.
"Stai per tornare da Peggy, spero tu abbia letto il libro che ti ho dato."
"Il kamasutra non è proprio una lettura serale adeguata"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Peggy Carter, Pepper Potts, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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New York, 2018

"Questo ti fa onore, Capitano."

Steve guardava il proprio riflesso nello specchio con aria assente. Era tornato l'uomo di un tempo, i capelli ingelatinati fermi in una riga laterale con una morbida onda sulla fronte, gli abiti vecchio stile usurati dal tempo. 
Steve si annodava la cravatta mentre Tony, fermo dietro di lui lo osservava con accuratezza.

"Giocare col tempo non fa di me un uomo onorevole, Stark. Ci sono ricordi che porterò dentro di me per sempre, parti di questa e di quella vita che non potrò mai dimenticare, cose che..."

"Non fare il melodrammatico."

Tony gli si parò di fronte puntandogli un dito sul petto.

"Steve abbiamo passato l'inferno, ognuno di noi. Abbiamo tutti combattuto la grande battaglia e lottato contro i nostri demoni. Il mondo adesso è un posto sicuro e qui non è rimasto niente per noi. Tu hai la possibilità di tornare in un posto dove sei ancora l'eroe, dove la gente continuerà ad acclamarti e a gridare il tuo nome per le strade. Tu avrai una donna che ti ama, una donna per la quale hai aspettato novanta anni e che, paradossalmente, troverai ancora giovane e bella. Tu meriti di tornare indietro."

Le parole di Tony colpirono Steve come un pugno improvviso, un colpo secco dritto nello stomaco. Non gli aveva mai parlato in quel modo e forse era per quello che lui stesso aveva sempre evitato di farlo. Tony aveva quella maledetta caratteristica di risultare una spina nel fianco in ogni istante ma di riuscire a donare sollievo con poche semplici parole. 
E Steve gli era davvero grato.

Terminò il nodo alla cravatta tornando a guardare il proprio riflesso, ora più sereno.

"Come sto?"

"Come un damerino degli anni quaranta."

Tony sorrise ma dietro le labbra increspate si nascondeva un filo di amarezza.

"Andiamo. Di là aspettano solo te, Cap."

***

La stanza del laboratorio Stark era enorme, rotonda e colma di lucidi macchinari rumoreggianti , alcuni addetti smanettavano sulle tastiere producendo ticchettii fastidiosi mentre luci stroboscopiche partivano da una parte all'altra accecando quasi Steve che dovette chinare lo sguardo. 
Al centro vi era una capsula a misura d'uomo collegata a numerosi cavi riconducenti ad una sorta di scatoletta metallica che vibrava appena. 
Tony non perse tempo e si mise ad armeggiare al computer impostando i dati con assoluta precisione.

"Sei sicuro di quello che fai?"

Tony sollevò un sopracciglio senza guardarlo.

"Ho costruito un armatura che è stata in grado di viaggiare nello spazio e salvare il mondo nonché il tuo culetto a stelle e strisce e tu mi chiedi se io sia sicuro?"

Sbuffò mentre inseriva un minuscolo congegno all'interno della scatoletta.
Steve dal canto suo era nervoso, si torturava le dita animatamente mentre si posizionava all'interno della capsula.

"Tony, io..."

"Ci siamo."

Tony chiuse la scatola di metallo e si mise davanti al computer pigiando gli ultimi tasti. Per un attimo lo sfiorò l'idea di mentire, dire che c'era stato un guasto, che il collegamento poteva saltare, che i pianeti non fossero correttamente allineati. Tutto pur di tenere Capitan America ancora lì con sé. Ma nella propria vita Tony Stark aveva fatto innumerevoli scelte sbagliate e per una sola volta voleva farne una giusta, inghiottì quindi il malloppo bloccato in gola e posò il palmo della mano su un bottone blu sollevando gli occhi su quelli di Steve.

"Stai per tornare da Peggy, spero tu abbia letto il libro che ti ho dato."

"Il kamasutra non è proprio una lettura serale adeguata"

I due risero e per un attimo la nostalgia mangiò le loro anime, si guardarono per interminabili secondi prima che Tony si schiarisse la voce.

"I parametri sono apposto, il congegno è funzionante. Tu...sii felice"

"Sii felice anche tu. Addio Stark."

Rispose Steve prendendo un ultimo, grande respiro.

"Addio, Capitano."

Tony premette il bottone e un fumo denso riempì la capsula coprendo del tutto il corpo di Steve. Un ronzio acuto si diffuse per tutta la stanza accompagnato da un energico fascio di luce bianca che attraversò la capsula esaurendosi al suo interno.
Quando il fumo svanì, Steve non c'era più e Tony era rimasto solo.
Rimase lì per i giorni a seguire.

  
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