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Autore: Sakura_822    11/10/2018    0 recensioni
una lettera mai letta, scritta a mano in una notte calda mentre l'umidità si appiccica alla pelle, il brusio delle zanzare che vorticano attorno alla sola lanterna della veranda che da sulla spiaggia fa da contorno e il rumore del mare culla la luna che vi si riflette nell'oscurità.
Una lettera tenuta nascosta per tanto, troppo tempo, che è finalmente pronta ad essere aperta, spiegata e spolverata.
Si tratta dell'unico pezzo di carta destinato a Park Jimin da parte di Park Jimin, e lo sarà sempre, per sempre.
AVVERTENZE
contenuti delicati
(In revisione)
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo capii dalla prima volta in cui i suoi occhi si posarono su di me che ero finito, distrutto, annullato: lui mi aveva reso nudo e mi aveva coperto di un velo fatto d'imbarazzo e disagio, mi aveva scavato l'anima con quegli occhietti neri, ed io mi ero perso in quei pozzi scuri, troppo eterei per essere reali. 

 

Lui non era una persona facile e circondata da amici, sempre a ridere o scherzare con i suoi coetanei, e pensai che fosse un gran peccato, che non fosse giusto che degli occhi così espressivi non venissero ammirati e contemplati.

 

Provai ad approcciarlo, davvero, ma lui era un cavolo di testardo! 

 

Ogni volta in cui prendevo coraggio per affrontarlo, mi ignorava, sorpassava, trucidava con quei bellissimi bottoni scuri, lasciandomi sempre con una sensazione amara in bocca. Ma non demorsi, ero determinato a conoscere la storia di quelle bellissime creature color notte: il loro passato, presente e futuro.

 

Ero sempre io a provarci non venendo però considerato, sempre io a fare la prima mossa, ma per poi venire rifiutato... dunque, quando lo trovai alla sola luce di un lampione, sul ciglio della strada in una fredda notte di Novembre, rimasi...sorpreso.

 

Non sapevo nulla di lui, il suo nome, il suono della sua voce, le sue intenzioni, ma lo invitai comunque in casa mia e rimasi una seconda volta sorpreso quando lui acconsenti e mi seguì in silenzio, mentre la fredda luce della luna ci rischiarava.

Vivevo quasi del tutto per conto mio da tempo, avevo, si, mia madre, costretta però a due turni lavorativi per pagare bollette e rette scolastiche, impedendomi di godere spesso della sua compagnia e lasciandomi l'abitazione prevalentemente vuota e magra di tepore.

 

Ero pronto al suo assordante silenzio, alla più completa solitudine ma con un corpo caldo in più al mio fianco, quando, per la terza volta in una sera, mi lasciò senza parole, rivolgendomi per la prima volta la parola.

 

Ah...la sua voce era così bella sai? Certo che lo sai, immagino ti avrà raccontato un sacco di cose in questi anni...ah,quanto ti invidio.

 

Passammo la notte a parlare, e più il tempo passava, più mi rendevo conto di quanto speciale fosse Min Yoongi, si, questo è il suo nome ebbi modo di scoprire. Si può dire che quella sera fu il nostro vero, reciproco, incontro: mai mi ero sentito così bene con qualcuno, e forse a causa di questa reciproca intesa ci ritrovammo addormentati sul divano, un vecchio film alla televisione senza spettatori che continuava a venir trasmesso.

 

Nei giorni seguenti diventammo molto amici, e ti assicuro che la figura schiva ed ombrosa che tu sicuramente ora vedi in Yoongi, non è altro che il suo scudo per apparire forte, ma ti prego, disarmalo, perchè non ne ha bisogno, non con noi, con te, per lo meno.

 

Yoongi ed io...era un rapporto strano il nostro, lo ammetto. Avevo sempre il timore di dire qualcosa di sbagliato, di fare un passo falso, e Yoongi aveva dei momenti di chiusura tombale, ovviamente dovuti a cose che non mi sento in dovere di raccontare, lo farà lui a tempo debito, anche perchè non so quanto ti potranno essere d'aiuto saperle in ogni caso.

 

Continuammo così per cinque settimane, si le contai, poi però il nostro rapporto si evolse, e capii di essermi innamorato di lui solo quando una ragazza venne al nostro tavolo e si confessò al mio amico. Ero una persona timida e tremendamente insicura, per questo quando Yoongi disse di avere già qualcuno nel suo cuore, sentii il mio spezzarsi ancora prima potessi affermare di provare qualcosa per lui.

 

Fu difficile nascondere i miei sentimenti: da quel giorno Yoongi stava diventando sempre più bello ai miei occhi, sempre più misterioso, sempre più gentile, sempre più perfetto ed irraggiungibile, ma non potevo in alcun modo rivelargli il mio segreto, altrimenti avrei buttato all'aria quel ormai insoddisfacente e troppo stretto rapporto d'amicizia che avevo costruito con tanta fatica, decidendo di sacrificarmi in quel nome, nell'essere solo amici.

 

Certo che però avrebbe anche potuto rendermi la vita più semplice! Invece, da qualche tempo a quella parte, aveva preso a vestirsi come uno di quei bellissimi modelli da rivista a cui il mondo sbavava dietro, Aish, mi ricordo che avevo paura di scoppiare in una crisi ormonale ogni qualvolta lui mi sorridesse, salutasse o persino guardasse: che povero sfigato ero.

 

Piansi la notte in cui venni a sapere del suo fidanzamento con una certa Minai. Non solo mi ero innamorato del mio unico amico, questo era pure fidanzato, con una ragazza per di più.

 

(Ahahah, posso assicurarti di aver sentito una morsa al cuore al solo ricordo.)

 

Non avevo speranze, e non volevo perderlo: lo confesso qui, Yoongi, ora mi riferisco a te, non volevo ferirti quando cominciai a prendere le distanze, ma non potevo neanche starti vicino come un tempo...non hai idea di che effetto tu avessi, hai, e spero con tutto il mio cuore, avrai, ancora, su di me.

 

Hoseok...era un modo per dimenticarti, per lasciarti andare, perché solo Dio sa quanto invece avrei voluto stringerti tra le mie braccia, via da quell'arpia, lasciare che i tuoi occhi mi stregassero, i tuoi capelli mi si aggrovigliassero tra le dita, testandone la morbidezza, la tua pelle candida, le labbra in una rosea, sottile, linea...ne ho sognato a lungo la consistenza. 

 

Però ho fatto male i miei conti, beh, era normale che Hoseok volesse contatto fisico in una relazione, ma io non potevo, riuscivo, a far toccare da qualcuno che non fossi tu, e, sapevo di essere spregevole, nei suoi, nei tuoi, ma anche nei miei confronti, perché stavo solo illudendo tutti con false promesse ed impegni, quando in realtà sapevo esattamente cosa agognassi davvero.

 

Quella sera...alla festa di Halloween, Mi hai salvato. Sei arrivato prima che la situazione degenerasse, portandomi via e cullando le mie lacrime salate fino a farmi crollare:

 

Quella notte, al suo fianco, dormii senza incubi, e capii che non potevo più scappare.

 

Lo baciai mentre riposava, ma una sola carezza a quelle labbra non poteva esprimere la tempesta che avevo nel cuore, e quindi lo baciai ancora, ancora ed ancora, imprimendomi bene il suo dolce sapore nelle vene. 

Improvvisamente sentii i suoi boccioli vibrare di desiderio contro i miei, coinvolgendoci in un'uragano di sfioramenti, morsi ed ansimi. 

 

Quella notte ci confessammo il nostro amore, e lo consumammo, perché non c'era cosa più giusta e corretta se non quella, e ci amammo, davvero, davvero tanto, ed ho così tanta paura perché quello è il ricordo a me più caro fra molti, non voglio dimenticarlo, non posso e devo dimenticarlo.

 

Con Hoseok chiusi davanti ad una cioccolata calda in quel bar di cui tutti parlavano bene, gli spiegai la situazione e mi scusai per il rispetto mancato nei suoi confronti da parte mia.

 

Lui mi ascoltò senza fiatare, poi si alzò lasciando dei soldi sul tavolino, uscendo velocemente e sbattendo la porta.

 

Era ferito, lo sapevo benissimo, e il senso di colpa mi logorava l'animo, ma, se in qualche modo potesse esserti di conforto, ora quel ragazzo dal sorriso a forma di cuore è uno dei miei, tuoi, amici più stretti, non mi stupirebbe se ti venisse a trovare con qualche bizzarro strafante*, o idee pazze con cui mettersi alla prova: tu assecondalo sempre, imparerai di nuovo che cercare di star dietro alla sua parlantina è assai impossibile.

 

Ritornando al seguito degli eventi cronologici, ufficializzammo la nostra relazione solo dopo due settimane, poi mi chiese un appuntamento che accettai con gioia: si tenne in un luna park, e quello strano peluche a forma di cuore ne è la rappresentazione. Yoongi si era impegnato davvero tanto per prendermi quel tenerissimo coniglietto rosa che avevo puntato, ma purtroppo la sua mira non era all'altezza delle sue aspettative, dovendo ripiegarsi su quello strano ammasso rosso dal corpo blu a pois gialli: ora è il mio pupazzo preferito, devo sempre averlo con me per dormire, non che la presenza del mio ragazzo non basti, sia chiaro, ma è il nostro amore concretizzato, o almeno mi piace pensarla così.

 

la nostra storia durò all'incirca due anni, così come la fine del liceo. Poi lui partì per Seul per seguire quella famosa accademia di musica a cui aveva tanto aspirato, ed io rimasi a Busan, a frequentare la scuola di danza, perdendoci pian piano di vista.

 

Passarono tre anni di assoluto silenzio tra noi, senza alcun tipo di notizia, e più di una volta fui tentato di chiamarlo, ma ebbi paura: Che avrei fatto se lui fosse andato oltre? Se per lui non fossi più nulla, se non mi amasse? Perché il solo pensiero di essere l'unico ancora fermo su di lui, noi, incapace di rifarsi una vita, mi distruggeva le giornate.

 

"A volte stare nell'oscurità è meglio che essere accecati dalla luce" sentii una volta dire, e non potevo essere più d'accordo.

 

Impiegai un po' di tempo per ricominciare, nonostante quei pozzi neri non mi avessero mai abbandonato, però ci riuscii, e per un periodo fui in grado di dimenticarlo momentaneamente, si perché vinsi la borsa di studio per la capitale, e, neanche ebbi il tempo di metabolizzare il fatto, che mi ritrovai nel mio trilocale a far da coinquilino ad un certo Taehyung.

 

Inutile dire legammo subito, diventando pressoché migliori amici e confidenti: passavamo intere notti insonni a chiacchierare e spettegolare di nascosto sotto le coperte, e fu così che venni a sapere della sua cotta per un presunto Jungkook e mio compagno di corso.

 

Se mai volessi saperlo ora sono felicemente sposati in America e stanno cercando di adottare un bambino, sono una bella coppia, si meritano il meglio.

 

Per quel che riguarda me e Yoongi, ci incontrammo attraverso amici in comune e il tutto fu contornato da silenzi imbarazzanti e gesti impacciati.

 

Il vero colpo di scena avvenne ad una sua chiamata da ubriaco nel cuore della notte,  dove mi pregava di raggiungerlo. Lo feci, e lui pianse sulla mia spalla, mi disse che gli ero mancato e che mi amava ancora. Quello fu il mio primo bacio al sapore di alcool, e con quel suggello ricominciò la nostra storia assieme.

 

Dopo due anni Yoongi ottenne un lavoro prestigioso in una certa Agenzia, Big Hit..credo, Aish inizio già a dimenticare. Lui si trovò benissimo ed io ero euforico per lui: finalmente aveva realizzato il suo sogno. 

 

La mia quotidianità era stata stravolta e mi ritrovai incastrato tra provini di danza, allenamenti, gare, lavoro e Yoongi. Ovunque mi girassi c'era sempre qualcosa che andava fatto, fino a che non ebbi un attacco di panico molto violento, e fui costretto a riposo per una settimana. In quell'arco di tempo Yoongi si prese cura di me e il nostro legame ne uscì ancora più consolidato.

 

Continuammo a frequentarci e molte furono le notti piccanti sotto le lenzuola: Yoongi ha delle strane preferenze che riguardano i nostri rapporti intimi, ma col tempo ho avuto modo di abituarmici.

 

Presto andammo a condividere a casa sua: Il buco nel carton gesso non è stata colpa di Min Holly come invece sosterrà lui, ma il telecomando Wii che si è voluto suicidare mentre cercava di fare uno Strike giocando a Wii Sport.

 

Scommetto non starai capendo nulla di questa lettera, che sembra più un accumulo di pensieri malamente combinati, quindi andrò dritto al sodo, anche perché rischio di essere scoperto da Yoongi, sai da quando si è saputo non mi lascia solo un momento, credo abbia paura, ne ho anch'io, ma non sono preoccupato perché so che tu ci sarai ancora ed io sono te, quindi non scomparirò dalla sua vita.

 

Vedi, il motivo per cui ti ho lasciato questa lettera è che purtroppo mi è stato diagnosticato un tumore al cervello, e sfortunatamente la parte intaccata riguarda proprio la memoria:

Sto cominciando a dimenticare tutto, come se avessi l'Alzaimer, ma molto più veloce ed efficace.

Fortunatamente i medici hanno detto che sono stato "preso" in tempo e potranno operarmi a fine mese.

L'unica brutta notizia è che probabilmente perderò tutti i ricordi riguardanti la mia vita prima dell'operazione:

Scorderò tutto, chiunque, anche Yoongi.

 

Yoongi, amore mio... pianse tutta la notte quando venne a saperlo, si sentiva responsabile di ciò che mi era successo, ma non ne ha motivo, lui non ha fatto niente, è il destino crudele, non lui.

 

Quindi ti prego Jimin del futuro, amalo, amalo come lo amavo io, anzi di più, perché Yoongi è una delle persone che rendono questa vita degna di essere vissuta.

 

Non abbandonarlo, ti scongiuro, vivi per me, permettimi di vivere di nuovo con te, in te, permettimi di amarlo attraverso il tuo cuore, di sentirlo con le tue mani, le tue labbra.

 

 

 

 

Permettimi di guardarlo ancora negli occhi...

te ne prego.

 

 

Per sempre vostro,

Park Jimin

   
 
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