Film > Dragon trainer
Ricorda la storia  |       
Autore: Hikaru_Tsuki    13/10/2018    1 recensioni
Sapete, dire che non abbia mai voluto diventare qualcuno... è mentire. Chi non ha mai sognato di vivere un'avventura degna di un romanzo? Ed ecco come, io una nerd patentata, sono finita per realizzarlo per davvero il mio sogno. Certo ho sofferto, tanto. Le cicatrici che ho lo dimostrano.
Ma grazie a me, beh i draghi non sono del tutto spariti. Quella che state per sentire è la storia di come una ragazza inutile sia diventata una vera Vichinga.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Drago Bludvist, Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie ' Le Disavventure dei Haddock e dei cavalieri di Berk'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Prologo





Sapete, dire che non abbia mai voluto diventare qualcuno... è mentire. Chi non ha mai sognato di vivere un'avventura degna di un romanzo? Ed ecco come, io una nerd patentata, sono finita per realizzarlo per davvero il mio sogno. Certo ho sofferto, tanto. Le cicatrici che ho lo dimostrano.
Ma grazie a me, beh i draghi non sono del tutto spariti. Quella che state per sentire è la storia di come una ragazza inutile sia diventata una vera Vichinga.

Chi sono? Oh beh una semplice ragazza, na mortale ragazza. Niente semidei o maghi in questa storia, anche se dopo quello che mi è successo un pensierino ancora ci faccio.

Come dicevo... Questa è la mia storia, mia. E qualcuno dia una medaglia a chi la sta per trascrivere, sul serio se è riuscita a leggere la mia calligrafia merita non so un nobel per qualcosa.
Si mi sono ispirata ai Kane di Rick Riordan (ndr. Saga letteraria dove Riordan finge di trovare delle registrazioni dei due fratelli e le trascrive). Solo che all'inizio l'idea non è venuta tanto bene, ma grazie a mio fratello, siamo riusciti a creare questa capsula temporale. Cosi potete capire più o meno come avete come postino un Terribile Terrore, o perché l'Uncinato Mortale del vostro vicino vi fa le feste quando vi vede.
E poi... oh diamine mi stanno chiamando, che odio quando devo interrompere qualcosa per via di alcuni idioti.

Buona Lettura, e che la fortuna vi sorrida.










Il passaggio.



















“Questa è Berk.

Un posto che può apparire molto freddo, ma pieno di persone dal cuore caldo.

Un tempo, eravamo nemici giurati dei nostri inquilini. Beh non era certo facile convivere con dei draghi che distruggevano tutto e ci portavano via le riserve di cibo.

Ma nella mia goffaggine, e nella mia testardaggine ho abbattuto per sbaglio uno dei più pericolosi, allora, dei draghi. La Furia Buia. Ora nessuno si aspettava che io e quel drago diventassimo amici, ma sorprendemmo tutti… Capì il perché dei draghi ci rubavano le provviste… e riuscì a far capire tutti, che loro erano amici, compagni, alleati.

Ora sono il capo di Berk, a seguito della morte di mio padre… avvenuta nel modo più doloroso possibile, ma sto riuscendo a realizzare il mio sogno, un’isola pacifica….”


















Una imprecazione risuonò nella stanza seguita da un rumore tipico di una testata contro un oggetto.

«Perché diamine è cosi difficile mettere per scritto ciò che penso? È solo una fanfiction!» Uno sbuffo accompagnò queste parole assieme ad un’altra testata. « Perché?! » .

Con la testa ancora appoggiata al tavolo, tese la mano acchiappando il suo cellulare per controllare l’orario, erano le 19 e ancora niente dei suoi amici, il che la preoccupava visto che erano precisi quanto lei nella questione orario.

« Victoria i tuoi amici strani stanno facendo strani gesti fuori casa » La testa castana si alzo di scatto dal tavolo e corse verso sua madre che era in cucina ridacchiando guardando ancora fuori.

Victoria per un momento si ritrovò ad arrossire ma scosse la testa era da anni che era migliore amica di quei due scemi. Ormai non le sorprendeva più nulla, anche perché conoscendoli facevano cosi perché nessuno dei due aveva credito per chiamarla.

Li salutò facendo gesto che sarebbe scesa subito, anche se in realtà non era ancora pronta.

Corse di nuovo verso la sua stanza e si mise le scarpe, acchiappò al volo la sua borsa a tracolla e si fermò qualche secondo davanti allo specchio, quanto detestava i suoi capelli crespi privi di controllo. Tanto sapeva che la colpa era sua, e delle mille tinte che aveva fatto negli anni passati. Passare da bionda a nera a rossa in un arco temporale di due anni non è stato molto furbo da parte sua, ora che aveva deciso di tornare naturale le infastidiva il colorito che passava per shatush, si sistemò i suoi occhiali e ritornò nel salotto dove prese le chiavi pronta per salutare tutti.

« Entro le due? » Suo padre dal divano che giocava al telefono alzò lo sguardo per guardarla mentre era pronta per scappare come sempre.

« Entro le due, promesso, ora scappo ciao! » Scosse la testa sistemandosi quella frangetta che si era fatta da qualche giorno, anch’essa priva di controllo, a volte passava per una semplice frangetta altre sembrava una scopa di paglia.

« Eccola finalmente si degna di scendere da noi mortali. » La derise giocosamente Tommaso, il più anziano del gruppo di qualche mese, vicino a lui Leonardo scosse semplicemente la testa.

« Ci conosciamo da ben tre anni e voi ancora non avete pensato nel citofonarmi? » Chiese ridendo la ragazza mentre entravamo nella macchina di Tommaso.

« Era più divertente cosi » Le disse mentre sorrideva di lato Leonardo, mentre Tommaso annuiva. Anche Victoria sorrise principalmente al pensiero che qualche anno fa lei non aveva nessuno, anzi qualcuno lo aveva ma erano falsi amici, pronti a lasciarla al primo problema, poi conobbe Leonardo, e fu uno dei primi veri amici che ebbe. Il problema successivo fu che più volte le capitò di scambiare la loro amicizia con qualcosa di più. Ma per fortuna di entrambi non succedette mai nulla. Tre anni dopo Leonardo le presento Tommaso, e successe la cosa inversa, fu Tommaso a prendersi una cotta per lei. Quasi rischiarono di distruggere tutto, ma per fortuna e col tempo Victoria comprese che provava solo affetto verso di Leonardo e Tommaso che la ragazza non era altro che una sorellina rompiscatole.

Il gruppo si era rafforzato col tempo, ognuno era diventato davvero il migliore amico dell’altro e tutto il merito era dovuto a loro, ognuno aveva fatto il massimo.

« Ricordatemi dove stiamo andando? » Chiese Victoria mentre si sporgeva nello spazio tra i sedili anteriori.

« Te l’ho detto via messaggio audio, allora è vero che non vengo mai ascoltato! » Disse con finta disperazione Tommaso mentre guidava.

« Oh si l’ho ascoltato, ieri alle due di notte, e poi mi sono addormentata mi sono detta che eri tu il conducente quindi non avevo problemi, ma ora però sono curiosa… dove andiamo? » Gli spiegò Vic mentre guardando fuori dai finestrini cercava di captare qualcosa anche se era totalmente negata con la geolocalizzazione.

« Tom ha trovato questo parco che sembra un bosco dai tempi dei romani che ci voleva mostrare, giusto Tom? » Le venne in soccorso Leonardo, e la giovane sorrise appena grata.

« Esatto, se per voi non è un problema, ho visto che fanno un concerto Jazz all’aperto e poi potremmo cercare qualcosa da mangiare nei dintorni » Disse di nuovo Tommaso mentre si fermava al semaforo rosso.

« Mi piace come programma della serata! » Sorrise radiosa Victoria, una delle cose che più le piacevano era stare nella natura. Infatti lei e Leonardo si conobbero grazie agli scout.

Il viaggio non dura tanto, almeno il tempo per lei mutava quando era con loro due. Il cancello già preannunciava cosa aspettava a loro, ma non si resero conto. Avrebbero capito osservandolo che rovinato e arrugginito com’era non poteva che essere dimenticato. Tommaso parcheggiò la macchina poco più avanti nel parcheggio e scesero in contemporanea tutti i tre.

« Cibo e Birra? » Chiese Victoria guardandosi in giro.

« Cibo e Birra! » le risposero invece in coro i due scemi ridacchiando e si misero in cammino. Parlarono di situazioni comiche successe a loro durante la settimana e più avanti trovarono un piccolo bar dimenticato da dio con tre persone che sedute ognuna con il suo pasto mangiava con pace.

« Non male, che ne dite? » Disse Tommaso mentre si avvicinava alla cassa per vedere il menu con i prezzi. « Sono anche fattibili »
« Si non mi dispiace, prendo una Heineken e un hot dog con il ketchup, ecco a voi i soldi e vado a prendere posto » Mentre parlava Victoria aveva lasciato i soldi a Tommaso, e aveva preso le cose dei due. Scelse un tavolino in disparte dove la luminosità era davvero bassa e si sentiva la sinfonia dei grilli. La giovane chiuse i suoi occhi smeraldini e si perse in quel concerto. Adorava ascoltare i suoni della natura, volatili, insetti… tutto per lei era musica. Quasi saltò sul posto quando Tommaso scherzosamente le fece “buh”. Mangiarono in silenzio ognuno perso nel proprio mondo.

« Sei uno stronzo Leo! » Victoria guardo Tommaso cercando di capire perché avesse dal nulla insultato l’amico, era persa nel suo mondo, anzi a cercare di immaginare cosa scrivere e non aveva capito cosa era successo. Guardò entrambi confusa. « Non hai sentito che ha fatto questo idiota? » Victoria scosse la testa.

« Mia sorella mi ha chiesto se è ingrassata, io le ho chiesto quanto pesava un anno fa e quanto pesa ora… e giustamente le ho che è ingrassata. »
« E tu invece sei magro come un stuzzicadenti, no? »

« Più di te sicuro»
Victoria rimase in silenzio senza rispondere, offesa. Mangiò in silenzio e si alzò dal tavolo per andare a buttare le cose rimaste.
« Ci incamminiamo? » Disse rompendo il silenzio. I due annuirono e si misero in cammino, lei rimase indietro guardando le stelle, doveva ammettere che in quel parco si vedevano che era una meraviglia. Ogni tanto Tommaso si girava e le chiedeva se stava bene, lei semplicemente sorrideva e alzava le spalle come per dire “sto bene, non benissimo ma bene”. Sentiva ogni tanto i due che parlottavano, Tommaso che insultava Leonardo e il ragazzo che si difendeva dicendo che era lei la prima a insultarlo.

Mentre camminavano a destra Victoria vide un salice piangente. Il suo albero preferito, in assoluto voleva fermarli ma qualcosa dentro di lei le disse di lasciarli andare avanti, e di vedere quanto ci avrebbero messo per trovarla. Si avvicinò all’albero passando in mezzo alle sue foglie e toccò il tronco.

« Sai ogni tanto mi piacerebbe vivere un’avventura. Avere un drago come amico sarebbe un sogno, poter volare… rischiare la vita… salvare altre… » Sussurrò al tronco, appoggiandone la fronte contro di esso. « Cosa darei…» Un suono di rami spezzati richiamò la sua attenzione e si girò di scatto. Uscì da sotto la chioma protettiva di quel bellissimo salice e si guardò in torno.

Un rumore in lontananza verso destra le fece drizzare i peli, sembrava un borbottio, per un momento pregò che non si trattasse di un cinghiale ma quando vide la bestia, corse.

Victoria non era una di quelle che correva, l’asma glielo faceva ben pesare, ma in quella situazione, di vita o di morte, quel suo piccolo difetto sembrava stare dalla sua parte. Tutte le cellule del suo corpo la spingevano a dare il massimo ebbe anche il pensiero di salire su un albero ma erano tutti alti senza rami intermezzi e per una come lei che mai in vita sua ne aveva scalato uno, era impossibile.

Continuò a correre fino a che non si scontrò contro qualcosa. Cade di sedere pronta ad essere raggiunta quando noto che qualcosa era cambiato. C’era una nebbia intorno a lei, e il cinghiale non si sentiva più. Alzò lo sguardo e vide una sagoma scura. Temette il peggio, si alzò di scatto e fece dei passi indietro. Si rese conto di essere veramente ad un passo dalla morte quando qualcosa le si attorcigliò sulla caviglia tirandola in alto. Scontrò fortemente la testa in quel atto contro il terreno e perse i sensi.

Si vedeva l’alba quando recuperò un po' la vista. Intorno a sé non si vedeva nulla se no alberi. Ancora bloccata in quella posizione con la gamba legata ad una corda su quel tronco ripensò a tutte quelle scene dove l’eroe si trovava in quella trappola.

Dondolandosi cercò di raggiungere il tronco per trovare un po' di equilibrio la botta sulla testa doveva essere veramente forte visto che non riusciva a coordinarsi.

Dei rumori dietro di lei la fecero bloccare sul posto, ebbe paura di girarsi e di trovare dei ubriachi. O peggio dei violentatori.

Ma la curiosità è sempre stata il suo difetto più grande, girandosi lentamente vide un’ombra avvicinarsi mentre il sole iniziava a mostrarsi con i suoi pigri raggi dell’alba.

Era una creatura quadrupede, lo noto subito, insieme a quelle che erano ali.

« Santo Gesù… » Non sapeva se gridare di meraviglia o di terrore. Quello davanti a lei era un drago. No uno qualunque lo avrebbe riconosciuto ovunque. Quel musetto cosi carino con quei bellissimi occhi verdi. Quello era Sdentato ne era certa. Ma qualcosa non le tornava. Perché sembrava stranamente denutrito… e poi era certa anzi più che certa che le squame di sdentato fossero nere o persino blu scure e no grigie cenere.

« Hey… ciao… non è che potresti darmi che ne so una mano? » Il drago si fermò sedendosi per osservala, nel buio la ragazza si rese conto che aveva le pupille fine, “grandioso mi vuole attaccare… pensa a Hiccup… e come è riuscito a farsi fidare da Sdentato”. Chiuse gli occhi e tese la mano mostrando che l’altra era vuota. Rimase in attesa e nulla. Aprì gli occhi e sbuffo disperata. Il drago si era sdraiato e la guardava mentre dondolava.
« Molto utile. Grazie mille. Dovrò fare da sola ho capito » Riprese a dondolarsi cercando di raggiungere il tronco si rese solo ora conto che chi aveva fatto la trappola non era un idiota, ed era molto distante dal tronco ma non si arrese. Fece un gridolino di gioia quando riuscì ad abbracciare il tronco ma mentre cercava di muoversi perse la presa. Una risata gutturale attirò la sua attenzione e lei si fermò di colpo girandosi. Il drago la derideva.

« Oh ma grazie, sei un inutile rettile, qui c’è una giovane donzella in difficolta e tu ridi, se ti vedessero gli altri della tua…» Un colpo la zittì, il drago con un piccolissimo sputo di plasma aveva tagliato di netto la corda e la ragazza libera non è riuscita ad evitare lo scontro contro la terra.

Si sedette borbottando e si rese conto di aver perso la sensibilità alle gambe, alzò lo sguardo verso il drago e sorrise di lato.

« Ti stai divertendo un mondo non è cosi? Io sono Victoria ad ogni modo, Vic per gli amici, ti ringrazio sul serio rischiavo di morire » Tese la mano di nuovo verso il drago che la guardava con la testa inclinata di lato.

« Non ti farò del male, ti sono debitrice, mi hai salvato letteralmente le chiappe lo sai? » Con una lentezza senza limiti il drago sfiorò con il muso il palmo della mano della ragazza e lei con lentezza per non spaventarlo con l’altra mano gli grattò il mento.

« Sapevo che ti sarebbe piaciuto, anche i miei gatti amano essere coccolati! » Ridacchiò mentre notava le pupille del drago ingrandirsi totalmente e si azzardò persino di lasciargli un bacio sul muso.

« Sei davvero bellissimo lasciatelo dire, un po' secco e magro secondo me ma perfetto » Il drago in silenzio si accucciò intorno a Victoria in modo protettivo e lei lo lasciò fare appoggiandosi contro di lui al sicuro, chiuse gli occhi e dormi.

Quando riaprì gli occhi era di nuovo buio, riusciva a sentire di nuovo i piedi ma non sapeva se aveva la forza di alzarsi, diede dei delicati buffetti sul muso del suo nuovo amico per risvegliarlo e lui come un gatto si mise a stiracchiarsi sotto lo sguardo divertito di una Victoria che cercava di stare in piedi grazie a quel albero.

« Amico mio, ho bisogno di aiuto mi sa, ti da fastidio se ti uso come cavallo? Anche se l’idea al momento non mi attira come potrebbe sembrare, ricordo molto bene la mia unica volta a cavallo, mai più. » Scosse la testa facendo dei passi in avanti come un infante ai suoi primi passi. Quando stava per perdere l’equilibrio il drago al volo le porse il muso come appoggio e lei gli sorrise totalmente grata. Fecero una breve camminata e quando la ragazza ebbe il coraggio fece gesto al drago di tenersi pronto, cerco buffamente di passare una gamba oltre le spalle del drago ma essendo bassa non gli arrivava per poco. Il drago le rise di nuovo con quel suolo gutturale che fece sorridere la ragazza mentre lui si abbassava per andarle incontro.

«Grazie eh, prima mi deridi poi mi aiuti… credo che andremmo molto d’accordo » Gli accarezzò il muso indicandogli di andare in alto, non pensò minimamente al fatto di non avere nulla su cui aggrapparsi mentre il drago saltava in alto per prendere quota, il poveretto si ritrovò ad essere tirato per le orecchie mentre lei urlava di andare piano. Quando lui prese quota, Victoria si tranquillizzò, rise persino mentre stendeva le mani come se fossero ali, in quel momento si sentì come Harry Potter sopra Fierobecco.

« Sai… devo trovarti un nome non posso chiamarti drago tutto il tempo non trovi? » Il drago le rispose con un verso di conferma mentre lei gli accarezzava il muso. « Perfetto, facciamo che io propongo e tu mi dici che ne pensi » Un altro verso di approvazione, Victoria adorava minuto dopo minuto sempre di più quella creatura.

« Fierobecco? » Un suono gutturale simile al no le fece sfuggire una risata divertita, infondo lo concordava anche a lei, mica lo aveva il becco.

« Grigio? » Un altro suono simile al no, le arrivò come risposta e rimasero cosi per altri minuti, lei che proponeva un nome e il suo no. Quando vide una luce in lontananza la ragazza gli fece segno di andare in quella direzione, si trovarono a pochi passi da un Mercatino, sarebbe stata una meravigliosa idea andare e chiedere in giro dove diammine fossero i suoi amici. Chiese al suo amico drago, che ancora non avevano deciso il nome, di rimanere indietro per non rischiare di essere ucciso o peggio ma lo rassicurò che avrebbe urlato se si fosse trovata in pericolo.

Camminava lungo le bancarelle del mercatino abbastanza stupita, sembrava una trasposizione di un mercatino romano antico, le persone erano vestite come tali e per un momento fu certa di trovarsi dentro una scenografia di qualche film sui romani, sbuffò scuotendo la testa e continuò a camminare. “ Ci mancava solo questo” penso sbuffando avvicinandosi per chiedere informazioni a chiunque vedesse ma la evitavano come se fosse la peste e bisbigliavano tra di loro.

« Ma che maleducati! » Sbuffò avvicinandosi ad una bancarella vide che era piena zeppa di mappe, no moderne ma antiche. L’uomo la vide e si mise a parlare indicando la cartina. E Victoria entrò nel panico. Riconosceva quei suoni, lo aveva odiato per cinque anni. Quello era Latino. Fece un passo indietro. Se Quello era il latino, e tutte quelle persone camminavano tranquilli… non poteva che essere a Roma. La Roma imperiale.





-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_- Angolo Del Futuro -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-


Buona sera a tutti, okay chiamatemi pazza o anche di più , citando Coco.
Eccoci in una nuova avventura, fresca fresca.
Devo dire tanti, ma tanti Grazie ad una santa ragazza che mi ha illustrato le vie del Html, e che mi ha anche ispirato a scrivere questa piccola storia, si piccola perché potrebbe essere qualcosa di molto grande... Questa è la nascita di una vichinga! Perciò grazie ancora EilonwyOfPrydain, e per chi non avesse ancora letto, correte subito a leggere i suoi due capolavori!

Piccole curiosità:

- I nomi sono basati su persone vere e proprie. Quindi questa volta i nomi di persona e cosa sono puramente scelti.

- Non sto ancora prendendo in considerazione la potenziale trama di Dragon Trainer 3, i fatti come vedrete poi seguiranno subito la fine del secondo capitolo della saga cinematografica.

- Ci sono dei potenziali spoiler per chi non avesse visto la serie animata Oltre i confini di Berk (non preoccupatevi, da Lunedì su Boomerang riprendono gli episodi inediti *u* ) - fine pubblicità.
Ah dimenticavo ecco a voi un certo Drago...


Fulmine
photo upload

E la nostra eroina!
Peccato che non sappia la fonte, perché è davvero perfetta!! *u*

f5be2cf449d072e38bb517a055397153



Alla prossima!
Hikaru_Tsuki

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: Hikaru_Tsuki