Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    19/10/2018    5 recensioni
Perchè a volte l'amore ci passa davanti e non ce ne accorgiamo.....
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Nuovo Personaggio, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Oscar e Andre' cavalcavano verso Arras, era bello poter tornare li per qualche settimana. Oscar era molto stanca e aveva chiesto alla regina un periodo di riposo.
Andrè la fissò mentre cavalcava vicino a lei , i suoi splendidi capelli biondi al vento, la sua figura leggiadra.
Si sentì pervadere dalla passione, Dio quanto la amava ….
Lei si girò leggermente a guardarlo e gli sorrise, i suoi splendidi occhi azzurri brillarono:
 “ Non vedo l'ora di togliermi quest'uniforme!” - esclamò
Andrè sorrise :
 “ Sono contento che tu abbia accettato il mio consiglio”
“ già Andrè...ogni tanto me ne dai uno giusto! “ - scherzò
Lui sorrise divertito.
La strada per Arrès era semideserta, avanzando Andrè fu attratto dalla visione di una carrozza ferma sul ciglio della strada.
“ Oscar...Guarda!”.
Lei aguzzò la vista , erano un po' lontani ma si intravedeva benissimo la porta della carrozza aperta e un uomo che sguainava la spada verso l'interno.
Ad Oscar e Andrè bastò uno sguardo per capirsi.
“ Li aiutiamo?” - esordì Andrè
Lei annuì, probabilmente era un tentativo di furto, in quella strada isolata ne avvenivano spesso ai danni di nobili.
Avvicinandosi si accorsero che gli uomini che stavano a cassetta erano privi di vita.
Chiunque fosse dentro quella carrozza era in serio pericolo.
Si fiondarono al galoppo verso la figura armata , l'uomo si girò immediatamente udendo lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli.
Cominciò a correre.
“ Andrè, tu pensa ai passeggeri! “ - gridò Oscar - “io penso al malintenzionato!”
Maledizione, pensò Andrè , Oscar riservava sempre a se stessa i compiti piu' pericolosi.
“ Stai attenta amore mio!” pensò guardandola inseguire il bandito che si era allontanato a piedi.
Andrè raggiunse la carrozza :
“ Tutto a posto signori?”
Un uomo sulla quarantina si toccò con mano la ferita che sanguinava alla spalla.
“ Si, grazie. E' solo un graffio!”
Andrè si girò dal lato opposto della carrozza ed incontrò due occhi femminili piu' azzurri del cielo sereno di primavera.
“ Signorina...tutto bene?”
Non ebbe il tempo di finire la frase. La giovane ragazza  si catapultò fra le sue braccia  impaurita , allacciandogli le braccia al collo. Tremava e piangeva stringendolo forte-
“ Non preoccupatevi signorina, è tutto finito!” - la rassicurò lui-
Oscar che era di ritorno si avvicinò ed assisté alla scena, cosa ci faceva quella ragazza fra le braccia di Andrè?
Cercò di contenersi.
Andrè la osservò, la sua Oscar aveva il fiatone ma per fortuna stava bene.
“ Salve signori..” - salutò - “ sono Oscar Francois de jaryaes , comandante della guardia reale  e lui è il mio attendente Andrè. Purtroppo il ladro è riuscito a fuggire ma ho recuperato la refurtiva!” - sorrise mostrando un sacchettino di velluto.
I due ragazzi sorrisero sospirando grati.
Fabienne e Francois erano fratello e sorella , si trovavano ad Arrès di passaggio, spiegarono poi.
Andrè controllò la ferita del giovane.
“ Non è grave!” - sorrise “ bisognerà solo disinfettarla!”- spiegò
“ Potete venire con noi, stasera sarete i miei ospiti!” - aggiunse Oscar con un sorriso.
 
 
 
Fabienne e Francois erano molto cordiali, nelle ore successive non la smettevano di ringraziare . Oscar si offrii di ospitarli per qualche giorno, almeno finchè la spalla di Francois non fosse guarita .
Adesso stavano fuori a bere un bicchiere di vino.
Oscar osservò Fabienne, era una bellissima ragazza di circa 30 anni, aveva lunghi capelli scuri e occhi azzurrissimi , la pelle candida e il seno pieno. Sembrava notarla pure Andrè a giudicare da come la guardava.
“ Signorina Fabienne, se volete vi faccio visitare il giardino” - lo sentì dire rivolto alla giovane.
Poi li vide allontanarsi sotto la luce complice della luna.
Oscar provò nuovamente una stretta al cuore, chissà cosa stavano dicendosi al buio-
Lei rimase con Francois.
“ E' un bel giovane il vostro amico!” - sorrise lui.
“ Si ..ed è una persona molto leale!”
“ Mi piacerebbe vedere un uomo del genere vicino a mia sorella” - sospirò - “ la lealtà oggi è una dote rara!”
Era vero pensò Oscar, il suo Andrè , da quanto lo conosceva? Da quanto le era leale?
Ad un tratto una sensazione di panico la investì, e se Fabienne e Andrè si fossero scoperti innamorati?
Lo avrebbe perso!
Non voleva perderlo!
Fissò nella direzione verso dove i due erano spariti e pregò egoisticamente che i due fossero incompatibili.
Ma i due non lo sembravano affatto. Oscar si alzò il giorno dopo e li trovò a parlottare in giardino. Si sorridevano a vicenda , stavano tutto il giorno assieme.
“ Andre'!” - lo chiamò
Lui si precipitò.
“ Dimmi Oscar!”
“ c'è il io cavallo da strigliare e lavare!” - sbraitò
“ mah...Oscar!” - sbotto lui - “L'ho lavato ieri!”
“ Rilavalo!” - esclamò.
Andrè si girò verso Fabienne, le baciò la mano:
“ Scusatemi Madame!”
La giovane rimase ad osservarlo allontanarsi con aria sognante:
“ Che uomo spettacolare!” - sorrise rivolta ad Oscar
Lei si sentì avvampare. Girò i tacchi e tornò in casa lasciando Fabienne di stucco.
 
 
Anche a tavola Fabienne ed Andre' non nascondevano il loro affiatamento, lui le riempiva il bicchiere e le passava le vivande da vero gentiluomo.
“ Calmati Oscar!” - si diceva lei - “ Cosa ti succede?”
Non riusciva nemmeno lei a spiegarsi cos'era quel risentimento che sntiva sprigionarsi fin dentro l'anima.
Quel pomeriggio lei stava prendendo il the con Francois , Andrè bussò ed entrò nella piccola stanza.
“ Quant'era bello! “ - pensò Oscar - “ che strano...era come se lo vedesse solo adesso, eppure erano passati 20 anni “
“ Scusate l'intrusione!” - asserì lui  con gentilezza -”Francois, volevo chiedervi : Avreste nulla in contrario se portassi vostra sorella a cena in città stasera?”
Oscar rimase di stucco.
Francois sorrise:
“Ma certo che no caro Andre', so che con te sarà in buone mani! Andate pure!”
“ Grazie di cuore!” - sorrise il giovane soddisfatto.
Oscar avvampò, con una scusa si dileguò dalla stanza , raggiunse Andrè fuori:
“ Cosa ti è saltato in mente?” - gli urlò.
Il giovane si girò stupito:
“ In che senso?”
“ Portare Fabienne fuori...ti sembra il caso?”
Andrè la fissò con i suoi profondi occhi verdi, portò una mano al fianco e abbozzò un mezzo sorriso:
“Suo fratello mi ha dato il permesso e sono maggiorenne , non vedo cosa possa esserci di sconveniente!”
Oscar seguì quel ragionamento che non faceva una piega e si sentì morire, i suoi occhi rimasero fissi in quelli di Andrè, una voglia sovrumana di abbracciarlo la invase. Si contenne. Si contenne come solo lei sapeva fare.
“ Anzi...” - continuò lui portandosi una mano alla testa con fare imbarazzato - “ volevo chiederti...Mi presteresti la carrozza?”
Oscar boccheggiò:
“ Cosa..?”- sgranò gli occhi stupita
“ Dai Oscar!...una volta tanto che porto una ragazza fuori, vorrei fare bella figura!”
“ Non se ne parla!” - sbottò sgarbatamente.
Andrè la fissò deluso:
“ Scusami per avertelo chiesto! Andrò con il cavallo. In realtà non so se Fabienne sappia cavalcare, la porterò sul mio. Sarà piu' romantico!”
Si girò quindi per congedarsi.
Immagini di Andrè e Fabienne stretti sullo stesso cavallo si pararono davanti gli occhi di Oscar.
“Aspetta!” - lo chiamò.
Lui si girò.
“ Dimmi!”
“ Prendi pure la carrozza!” - sussurrò
Andrè sorise:
“ Grazie Oscar!”
 
 
Andrè e Fabienne erano andati via raggianti, lei cenò con Francois ma aveva un solo chiodo fisso, i due piccioncini felici per le vie della città.
Si riempì l'ennesimo bicchiere di vino, Francois la ammonì:
“Scusatemi Oscar, non credete di star bevendo troppo?”
“ Sono abituata!”- sancì contrariata.
“ Cos'è che vi preoccupa?” - incalzò Francois
“ Nulla!” - rispose lei - “ voi piuttosto...mi chiedo come facciate a stare tranquillo mentre vostra sorella è a cena con un uomo!”
Francois sorrise esageratamente:
“ Hahaha!”
Oscar lo fissò stupita.
“ Fabienne non è con un uomo qualsiasi, è con Andrè, e credetemi, lo conosco poco ,ma ho già capito di che pasta è fatto! Non vi nascondo che sarei felice se i due si piacessero esageratamente!”
Lei posò il bicchiere di scatto :
“ Ma cosa dite! Andrè è un bravo ragazzo , ma non è nobile!”
Francois la guardò con un disprezzo tale che Oscar arrossì.
“ E quindi? Non mi importa Oscar. Preferisco saperla felice nella modestia che infelice in una gabbia dorata e sterile”
Lei abbassò lo sguardo, cosa le succedeva? cosa aveva detto? A lei non era mai importato che Andrè non fosse nobile, lo aveva sempre trattato alla pari.
Si portò una mano alla testa confusa.
“ Scusatemi...vado a letto!” - sussurrò alzandosi e uscendo dalla stanza.
“ Povera Oscar...” - pensò Francois – per quanto riuscirete ancora a fingere?”
 
 
Entrò in stanza, si gettò sul letto con noncuranza:
“ Maledizione!” - sbottò - “Cosa starai facendo Andrè?” - si chiese.
La testa sembrava scoppiarle , cercò invano di dormire, non ci riuscì.
Ripensò a quella sera di qualche anno fa:
“ Io ti amo Oscar...credo di averti sempre amato!” - erano state le parole di Andrè quella sconvolgente sera in cui lui l'aveva baciata e lasciata quasi nuda sotto il suo sguardo.
“ Perchè non mi ami piu' Andrè?” - si chiese.
Sentì il cancello aprirsi, si affacciò frettolosamente, la carrozza entrò.
Oscar si acquattò fra le ombre sul balcone , vide Andrè fare scendere Fabienne , lo vide sostenerla per la vita durante il tragitto nel viale,li udì ridere.
Si sporse per guardare cosa facessero vicini alla soglia, era troppo buio.
La camera di Andrè era vicino alla sua , sperò lui non osasse invitare Fabienne ad entrare.
Uscì in corridoio, lo vide avanzare da solo, aveva un candelabro in mano .
Si fermò:
“ Oscar!” - sussurrò - “ cosa ci fai ancora sveglia a quest'ora?”
Lei non seppe rispondere.
“ Va tutto bene?” - chiese preoccupato.
Lei rimase a fissare il suo viso addolcito dalla tenue luce della candela, i suoi capelli corvini e ribelli e il petto che strideva sotto i primi bottoni aperti della camicia.
“ Si!” - sbraitò - “ ti sembra questa l'ora di riportare una donna a casa?”
Andrè la fissò in segno di sfida:
“ Sono al tuo servizio da una vita , non ti sei mai interessata alla mia vita privata!”
“ adesso si, visto che Fabienne è una mia ospite!” - rispose lei.
Andrè la fissò, poi proseguì per la propria camera.
“ Buonanotte Oscar!”
 
 
 
Non dormì tutta la notte, si alzò stanca e svogliata. Si ritrovarono tutti al tavolo della colazione.
Andrè la fissò:
“ Oscar...stai bene?”
“ Si..” - sorrise lei – credo di aver solo bisogno di una cavalcata.
Salutò ed uscì.
Andrè la fissò preoccupato , se non ci fossero stati Francois e Fabienne l'avrebbe seguita e costretta a confidarsi ma non gli sembrava cordiale lasciarli soli.
Andrè uscì anche quella sera e anche quella sera lei si disperò.
La spalla di Francois guariva a rilento e anche la settimana di riposo stava per finire.
Scese in giardino, erano circa le due ed Andrè era ancora fuori.
Improvvisamente il cancello si apri, lei si acquatto' dietro un cespuglio.
“ Cosa fai Oscar?” - si chiese -”Adesso ti nascondi a casa tua?”
Si chiese cos'era quello strano sentimento che la portava a comportarsi a quel modo , si chiese se fosse amore, se l'amore potesse portare anche a quello, ad annullarsi, a sottomettersi e si disse che si, quello era amore! Amore allo stato puro, amore compreso nell'attimo sbagliato e che oltre che una delizia era diventato con Fabienne una dannazione.
Guardò Andrè bello e maschio aiutare Fabienne a scendere e accompagnarla sulla soglia. Vide la giovane girarsi e toccare i suoi capelli corvini , la vide abbracciarlo.
Avvampò di gelosia immediatamente.
“ Cosa fate!” - urlò uscendo dal nascondiglio.
Fabienne ed Andrè si girarono di scatto a guardarla:
“ Oscar!!” - boccheggiò lui.
“ Se dovete amoreggiare fatelo fuori da questa casa!” - urlò paonazza di rabbia.
Fabienne abbassò lo sguardo:
“ Non facevamo nulla di male “ - sussurrò - “ ma forse...forse è venuto il tempo di andare” - asserì triste - “Convincerò mio fratello ad andare via domani stesso!”
Andrè le afferrò protettivamente la mano, Fabienne gli e la strinse.
Oscar si sentì un verme:
“ No! Non ce ne sarà bisogno...scusatemi!era buio , ho visto male ! “ - sussurrò pentita - “ Vi prego...scusatemi!”
Quindi piangendo si rifugiò nella sua stanza.
Entrò, chiuse la porta e si gettò sul letto piangendo a dirotto.
“Oscar..apri!” - la voce di Andrè la raggiunse .
“ Vai via!”- urlò
“ Apri o butto giu' la porta!”
Si alzò, aprì.
Andrè si trovò davanti i suoi bellissimi occhi blu arrossati ed umidi.
“ Cosa ti succede?” - sussurrò dolcemente.
“ Nulla!”
Lui chiuse la porta .
“ oscar..”
“ Ti ho già chiesto scusa!”- ribattè lei
“ Le tue scuse non mi interessano Oscar. Vorrei solo capire cosa ti succede. Fabienne non ti piace?” - sussurrò fissandola intensamente.
Oscar si girò volgendogli le spalle, fissò il muro davanti a se':
“ Fabienne è stupenda!” - sussurrò -” anche troppo!”
“ Allora?”
Silenzio.
“ Oscar...spiegami perchè da qualche giorno non fai altro che ostacolarmi. Il cavallo da strigliare, l'argenteria da sistemare, i rimproveri per il ritardo...”
“ Scusami ...” - sussurrò.
“ Spiegami ...per favore!” - sussurrò teneramente lui.
Oscar non si girò, continuò a fissare il muro cominciando a piangere silenziosamente.
“Oscar....dillo!”
Lei ansimò, sentì Andrè avvicinarsi fino a cingerle la vita, rimase immobile, ferma e spiazzata mentre sentì il suo corpo di donna reagire con languore al caldo corpo di uomo che aderiva dietro di lei.
Andrè affondò il viso fra i suoi capelli e morì di desiderio.
“ Dillo Oscar...ti prego!” - sussurrò perso
Lei continuò a piangere fissando il muro, stretta all'uomo che aveva capito di amare con tutta se stessa.
“Non...non sopporto di vederti con un'altra!” - confessò.
Andrè le cinse le spalle costringendola gentilmente a girarsi, fissò i suoi occhi blu rigati dalle lacrime.
“ Perchè..?”
“ Io...”
“ Dillo Oscar....dimmi quello che sogno di sentirti dire da sempre!”
Oscar sgranò gli occhi:
“ Ma allora tu...?”
Andrè sorrise e le carezzò i capelli.
“ Mio dolce capitano, non è cambiato nulla. Il mio cuore è sempre tuo!”
Oscar esultò:
“ Andrè...!”
“ Dillo Oscar!! per favore...dillo che mi ami come ti amo io!”
Il cuore di Oscar sembrava volerle balzare fuori dal petto tanto batteva forte, fissò quel volto bellissimo e dolce che la aveva accompagnata per tutti quegli anni e che solo da poco aveva cominciato a scatenarle pensieri conturbanti, il suo Andrè! Il suo bellissimo angelo , colui che la faceva sentire donna anche solo con uno sguardo.
“ Ti amo Andrè!” - sussurrò - “ Ti amo infinitamente!”
Lui la strinse forte, il profumo della sua pelle le inebrio' i sensi. Oscar sentì le gambe farsi di gelatina. Andrè cercò le sue labbra morbide , Oscar le schiuse piano, sentì la lingua di lui cercare la sua ed invitarla a danzare insieme.
Baciarlo era divino, Oscar gli affondò le dita fra i capelli corvini e approfondì il bacio, ansimò stretta a quel corpo da uomo che vibrava come il suo.
“ Ti amo Andrè...ti amo! Ti amo!”
“ Anch'io Oscar...da sempre!” - esclamò commosso.
“ Ti prego...!” - sussurrò lei - “ dimmi che non è tardi, dimmi che non è tutto perduto! Dimmi che possiamo stare insieme..”
“ Il mio cuore  è sempre stato tuo ...e lo sarà sempre! Dolcissima , bellissima Oscar!”
Lei pianse di felicità:
“Voglio essere tua Andrè...!”
Dolcemente lui la prese fra le braccia e la portò sul grande letto.
Si tolse frettolosamente la camicia e si distese accanto a lei.
Ricominciò a baciarla , piano le sciolse il fiocco che legava la sua camicia finchè lei rimase nuda sotto il suo sguardo.
Andrè ammirò la sua pelle candida e delicata:
“ la mia Oscar..” - sussurrò - “ la mia Oscar nasconde un corpo perfetto sotto la sua uniforme”
La spogliò del tutto e cominciò a baciarla ovunque, la sua bocca lasciava scie di fuoco ovunque passasse, Oscar era persa sotto il suo tocco.
“ Ti amo Andrè!”- ripeteva fra i singulti e i gemiti.
“ Se è un sogno non voglio mai piu' svegliarmi!!” - ribattè lui.
Oscar lo strinse a sé, gli graffiò possessivamente la schiena.
Lui scese giu' , torturò dolcemente con la lingua la sua femminilità facendola gridare e contorcere dal piacere.
Poi la fissò.
“ Vuoi essere mia Oscar...completamente?”
“ Si...!” - ansimò lei - “si!”
Lui si tolse i calzoni in un sol gesto , entrò dolcemente in lei rabbrividendo , si assicurò che Oscar stesse bene, lei sorrise rassicurandolo. I due corpi si mossero in sintonia alla ricerca del piacere infinito. Oscar si abbandonò facendolo scivolare piu' profondamente.
Le spinte di Andrè erano dolci ma intense, i suoi occhi, il calore della sua pelle, i loro profumi misti al sudore un mix conturbante. La stanza era invasa dai loro gemiti.
Oscar sgranò gli occhi ancorandosi a lui persa nel piacere estremo:
“ Se questa è la morte...allora voglio morire adesso!”- sussurrò
Andrè era perso nello stesso piacere:
“ Oh..non morirai ! Ma se dovessi farlo, ti seguirei! Io ti seguirei ovunque!”
Il piacere arrivò prorompente trasportandoli in un altro mondo e riportandoli poi sulla terra, nello stesso letto.
Sfiancati, distrutti ma felici.
Finalmente insieme !
   
 
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