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Autore: AliceCullen4ever    13/07/2009    2 recensioni
La storia parla di diversi ragazzi che si innamorano. Tra intrecci e complicazioni la coppia principale sono Alex e Francesco. Tra i due le cose vaddo abbastanza bene fin quando non arrivano a complicare le cose Manuela, l'ex di Francesco e il lavoro del padre di Francesco...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sinceramente non avevo in programma questa storia ma le idee mi vengono in testa molto velocemente quindi me prova a farla. Non assicuro niente. Recensite e soprattutto commentate male. Se devo diventare brava le critiche servono a questo, no? Hehe … Vi lascio leggere adesso. Un bacio.



Capitolo 1:



Inaspettate emozioni



Terza ora, liceo classico, III B

Picchiettavo annoiata la matita sul banco, l’ora di latino era sicuramente la più noiosa della giornata, salve io mi chiamo Alexia Houston e ho sedici anni, sono in terza liceo, sono alta, magra, ho i capelli castano chiaro e mossi e gli occhi verdi, quel giorno era una noia mortale era da un secolo che in quella scuola non succede niente, stavo praticamente per addormentarmi, in quella maledettissima classe c’era la mia migliore amica Bee Anderson, lei è alta, snella, ha un fisico notevole, è molto fotogenica, ha i capelli neri e lisci anche se adora tingersi qualche ciocca con colori che facendosi qualche shampoo vanno via, occhi nocciola. In quella non odiata ma di certo non amata ne adorata scuola, al quarto anno c’era anche mia sorella, Jennifer Houston, alta, snella occhi chiari, capelli biondi e mossi, non vorrei dimenticarmi della miglior amica di mia sorella, nonché la sorella della mia miglior amica, che era in classe con mia sorella Jennifer, Vanessa Anderson, simile alla sorella sole che lei ha i capelli castano scuro. Bee mi scosse il braccio ed io uscì da quella specie di trance che mi si era creata attorno.

<< Ho incontrato tuo fratello in bagno, oddio è sempre così carino! >> disse con occhi a cuoricino.

Bee aveva una cotta dal primo giorno di liceo per mio fratello, Frank. Non mi dava fastidio. Ero sempre felice quando mio fratello si fidanzava perché voleva dire che era felice. Avevo un bellissimo rapporto con Frank, nonostante volesse molto bene a Jennifer non aveva mai nascosto che io fossi la sua sorella preferita. Forse perché ero la più piccola. Sapevo solo che Frank per me aveva sempre particolari attenzioni. A volte non era una bella cosa tipo quando iniziava la sceneggiata a “fratello geloso”.

<< Si … E allora? >> chiesi annoiata . Chissà che assurdo gossip poteva aver trovato tornando dal bagno!

<< Beh si sono trasferiti qui nuove persone >> mi informò come se fosse la cosa più eccitante che potesse mai accadere.

<< Si … E allora? >> chiesi ancora, non era una notizia tanto esaltante, si dovevo ammettere che non arrivava gente nuova da un po’ ma non m’interessava molto.

<< Si ma andiamo chissà quanto avranno da raccontare, vengono dal Brasile, andiamo, hanno viaggiato un sacco >> ripeté con entusiasmo.

Il discorso iniziava ad interessarmi, forse avevo trovato qualcosa da fare per l’ora di pranzo.

<< Altre informazione! Voglio altre informazioni, non è possibile che tu abbia raccolto così poco, non è da te! >> le dissi sorridendo
<< Beh allora sono due ragazzi ed una ragazza, i due ragazzi frequentano il quinto anno e si chiamano Genny e … Uhm … L’altro … Francesco mi pare, la ragazza frequenta il terzo anno, come noi, e si chiama Chanel >> spiegò Bee. Alzai un sopracciglio, di solito se doveva riferire qualcosa lo faceva con molte informazioni. << Lo so, lo so, sono poche ma è colpa di tuo fratello che non sa indagare, se fosse per me adesso sapresti perfino il codice fiscale >> continuò ridacchiando.

<< Non ne dubito … Su dai tra poco cercheremo di capirci qualcosa in più >> la incoraggiai con un sorriso.

<< Si!!! >> esclamò Bee entusiasta come se le avessi detto la cosa migliore che potesse succedere.

La lezione terminò, adesso che avevo da fantasticare su come potevano essere i nuovi ragazzi il tempo sembrava volato via molto più in fretta del normale. Non mi dava fastidio, anzi. Appena suonò la campanella io e Bee ci catapultammo in sala mensa. Appena entrare vidi un ragazzo, carino, corporatura normale ma non troppo alzo, capelli biondo cenere un po’ arruffati e occhi verdi, non lo avevo mai visto, mi avvicinai per parlargli, facendo segno a Bee di avviarsi e prendere qualcosa anche a me, sicuramente era uno nuovo e poi sembrava così disorientato.

<< Piacere, io sono Alexia. Se ti scocci di pronunciarlo tutto puoi anche dire semplicemente Alex >> mi presentai con un enorme sorriso stampato in volto.

<< Uh? Ehm … Ciao, mi chiamo Genny >> disse lui abbozzando appena un sorriso a dir la verità non propriamente convincente. Sembrava piuttosto preoccupato.

<< Sei quello nuovo? Mi sembri un po’ disorientato >> ammisi guardandolo un po’ preoccupata. Forse non gli piaceva Manhattan. O forse era semplicemente disorientato, molto disorientato.

<< Si … Ehm … Potresti aiutarmi? Questa scuola è enorme, cavolo! >> affermò sorridendo ed io scoppiai in una risatina leggera ma sincera.

<< Certo, non c’è problema >> il ragazzo si stava dimostrando molto più simpatico di quanto mi fossi mai aspettata, ero lieta di aiutarlo come potevo.

<< Vieni a sederti al tavolo con un paio di miei amici, magari ci racconti un po’ del Brasile >> proposi incamminandomi verso il tavolo dove mi sedevo praticamente da quando avevo messo piede in quella scuola. A parte me a quel tavolo si sedevano: mia sorella Jennifer, Vanessa, Bee e mio fratello Frank.

<< Si, aspetta, Francesco, Chanel!!! >> urlò girandosi dall’altra parte. Capì istantaneamente che stava chiamando i fratelli.

Un ragazzo, alto, snello, con i muscoli scolpiti, i capelli erano biondo scuro e lunghi, ma non troppo, e gli occhi blu intenso, sembrava un angelo, si girò, rimasi incantate per un secondo a guardarlo, era bellissimo, si avvicinò lentamente e vidi le ragazze con cui stava parlando intristirsi, come darle torto, anch’io mi sarei intristita se tanta bellezza mi avesse voltato le spalle, porse la mano verso di me , la cosa che mi colpì per prima fu la sua altezza, era fin troppo alto, dovetti alzare la testa per riuscirlo a guardare bene negli occhi, poi certo mi colpì tutto il resto. Era davvero troppo bello per distogliere lo sguardo da lui. Scossi la testa. Che mi prendeva? Non mi importava dei ragazzi e di certo non avrebbe iniziato a importarmene in quel momento. Provai ad accennare un sorriso ma il tentativo non andò proprio a buon fine. Ci riprovai. Un po’ meglio. Si avvicinò sempre di più e dietro di lui notai una ragazza, doveva essere Chanel. Era alta, aveva le labbra piena, gli occhi grandi e castani e i capelli neri che le scendevano fino a metà schiena.

<< Francesco >> si presentò sorridendo, perfino la voce era fantastica per non parlare poi del suo sorriso.

Non riuscivo a dire una parola, sbattei le palpebre, mi sentivo letteralmente immobilizzata, la mia mano andò istintivamente verso la sua per stringerla delicatamente, la stretta di mano di Francesco era forte ma non mi faceva male e non mi stritolava la mano, era delicata ma si sentiva la forza che ne esplodeva.

Deglutì prima di parlare. << Mi chiamo Alexia … Alex … >> riuscì appena a sussurrare ad occhi bassi. Strano. Di solito non ero il tipo che aveva vergogna. Certo non ero espansiva come Bee ma me la cavavo.

<< Piacere Alex >>[/font] disse lui di risposta. Alex? Qualcuno gli aveva detto che poteva prendersi tanta confidenza? Effettivamente si, io. Mi dava fastidio. Anche se il mio nome sembrava così bello pronunciato da lui.

<< E io sono Chanel ciao >> spuntò la ragazza con i capelli neri.

<< Allora andiamo a mangiare? >> propose Genny interrompendo le presentazioni.

<< Certo >> sussurrai appena senza staccare gli occhi dal volto di Francesco. Mi accorsi solo allora che mi ero incantata a guardarlo. Abbassai lo sguardo rossa in volto.

Mi sentì mettere una mano sulla spalla da dietro e un'altra su gli occhi.

<< Amoreeeee >> disse la voce familiare di mio fratello.

<< Hey Frank >> lo salutai ridendo.

Ci piaceva salutarci così, d’altronde ci volevamo molto bene, anche Frank rise e mi tolse la mano dagli occhi, Frank era abbastanza carino, alto, snello, capelli ricci e castani, occhi color nocciola, spostò la mano che era sulla spalla e mi scompigliò i capelli continuando a ridere, poi alzò la testa e notò Francesco, Genny e Chanel.

<< Ciao Francesco, Genny >> li salutò abbozzando un sorriso divertito. Strabuzzai gli occhi. Come li conosceva già? Era davvero un fratello ingiusto e cattivo. Sogghignai di quel pensiero. Infondo non era così cattivo, nel limite. I fratelli salutarono con la mano, alzai la testa e vidi nuovamente il viso di Francesco, era bellissimo non c’era che dire, tutto di lui era bello, gli occhi, i capelli, le labbra … Frank mi mise un braccio attorno al collo.

<< Su ragazzi, Chanel, sorellina, vogliamo andare? >> propose sorridendo.

<< Certo >> rispondemmo tutti e quattro in coro.

Iniziammo a camminare verso il “nostro” tavolo, mio e di mio fratello, di Bee, di Vanessa e di Jennifer. Mi sedetti tra Bee e Jennifer come ero solita a fare, Frank si sedette accanto a Bee e vidi quest’ultima arrossire notevolmente, pensai che si era presa proprio una bella cotta per mio fratello, d’altra parte non era colpa di Bee, Frank faceva girare la testa un po’ a tutte, Genny si sedette accanto a Frank e Francesco sedendosi accanto a Genny finì esattamente di fronte a me, mi guardò ed io abbassai istintivamente lo sguardo, mi sentivo leggermente in imbarazzo, beh leggermente era un eufemismo, mi sentivo sprofondare piano piano dalla sedia fino sotto il tavolo, preferivo guardarmi le mani, appoggiate sulle ginocchia, Frank prese la mia lattina di soda e iniziò a berla.

<< Scusami? >> chiesi alzando la testa verso mio fratello e guardandolo male. Come osava prendere la MIA soda?

<< Ho dimenticato i soldi a casa >> si giustificò ridendo.

<< Non è un problema mio! >> dissi iniziando ad allungare le braccia verso la lattina di soda ma Frank era bravo in questi giochi, iniziai a ridere in fondo io e mio fratello di divertivamo con poco.

Francesco ci guardava con un espressione divertita, Bee guardava Frank praticamente adorante e alla fine mi arresi e lasciai la soda a Frank che mi guardò iniziando a ridere,mi voltai verso i due fratelli evitando lo sguardo di Francesco e mi concentrai su Genny che di tanto in tanto lanciava qualche occhiata a Jennifer. Non ce la facevo a resistere e ogni tre minuti circa davo un occhiata a Francesco.

<< Beh allora com’è il Brasile? >>[/font] chiese Vanessa curiosa e divertite da quello che avevamo appena fatto io e mio fratello.

<< Oh è bellissimo, io e Genny abbiamo vissuto lì fino a quindici anni poi fino ad adesso abbiamo vissuto a Barcellona, in Spagna >> spiegò Francesco.

<< Sembra interessante, una vita vissuta tra viaggi >> commentò Bee.

Chanel annuì. << Si conoscono anche molte persone nuove ed è divertente vedere le loro abitudini >> raccontò Chanel sorridendo.

<< Tu che ne pensi? >>[/font] mi chiese Francesco guardandomi.

<< Uh? Eh? Chi? Io? Ah si, divertente … Scusate devo andare un attimo in bagno >> dissi comprendendo di aver fatto una figuraccia, mi alzai dalla sedia di fretta e corsi verso il bagno.

<< Vengo anch’io >> mi urlò Bee dietro alzandosi e raggiungendomi in poco tempo.

Raggiungemmo il bagno in pochi secondi, spalancai la porta e mi fiondai dentro. Merda. Che figura. Che mi era preso? Tutte queste emozioni. Cavolo avevo? Non mi seppi dare una risposta. Ero molto imbarazzata, questo è sicuro.

<< Che ti è preso? >> mi chiese Bee stupita del mio comportamento.

<< Non ne ho idea >> dissi piazzandomi davanti allo specchio, mi tolsi i fermagli dai capelli, li aggiustai con le mani, dopo tre ore di lezione consecutive era comprensibile che fossero scombinati un po’, li aggiusta e misi di nuovo i fermagli, Bee mi ravvivo i ricci con le mani.

<< Stai bene, non tormentarti i capelli >> mi disse mettendosi accanto a me e estraendo dalla tracolla il suo fard ed aggiustandosi il trucco.

<< Grazie … >> le dissi sorridendo.

<< Prego … Ma adesso mi dici cosa avevi di là? >> mi chiese Bee un po’ preoccupata.

<< Ah niente, credimi … Carino il nuovo arrivato non trovi? >> chiesi a Bee arrossendo.
  
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