Foglie dai sgargianti colori aranciati si posavano sull'erba che il tiepido sole d'autunno fa scorgere già i primi fili gialli. Fuori, sul prato rivestito da quei colori si potevano intravedere tre figure: due più grandi e una più piccola, quasi invisibile se non ci si avvicina.

Lily e James, con il piccolo Harry, erano fuori, idea venuta all'uomo che in quella giornata aveva deciso di scattare qualche foto, per inserire dei nuovi ricordi in quell'album comprato ormai qualche anno fa.
Dunque eccoli, fuori la porta della loro villetta che li vedeva raramente spensierati ormai da un anno; avevano infranto la promessa fatta a Sirius di non uscire fuori per nessuna ragione al mondo, nessuno avrebbe dovuto vederli ed erano coscienti di star mettendo a rischio la loro incolumità, ma non potevano tenere il loro bambino sempre ingabbiato tra le mura di quella casa, doveva almeno per una volta conoscere il mondo all'esterno, guardare con i suoi occhi vispi e toccare con le mani paffute una foglia caduta sui suoi ciuffi neri che gli aveva tolto la sua mamma.
Harry rivolgeva sorrisi sdentati a Lily che riempiva di baci le sue guance; James invece cercava di raddrizzare e far funzionare l'aggeggio quale era la fotocamera.
Non si poteva certo dire che, quello che era stato a detta sua il più grande giocatore di quidditch fosse un asso con la tecnologia - che nemmeno era babbana - e Lily sogghignava quando lo vedeva all'opera.
Dopo un po', il castano avvisò la moglie di mettersi in posa, con lui che saettò vicino ai doni più preziosi che la vita gli aveva donato.
Strinsero il figlio in un abbraccio che lo riparasse dal fresco, dalla guerra, Voldemort.
« Saremo il tuo scudo fino alla fine, amore mio, te lo prometto. »
James guardò negli occhi la moglie, castano contro smeraldo, come per suggere un patto segreto e annuì, girandosi verso l'obiettivo.
Perché per tutti loro sarebbe stato capace di affrontare qualunque guerra.
Lily esordendo quelle parole stringeva il pugnetto del figlio, sul quale posò le labbra e al quale Harry rispose con la sua risata infantile, un suono cristallino e il grosso sorriso che venne immortalato così, splendende e innocente.
Il piccolo sorrideva ignaro di cosa il destino gli avrebbe riservato da lì a pochi giorni.
Quelle ultime parole furono rese mute dallo scatto eppure impresse in quell'ologramma, quella grande dimora che si stagliava dietro di loro e le azioni e i sorrisi che sarebbero stati gli ultimi fatti insieme sarebbero stati contemplati solo parecchi anni dopo da un ragazzino dagli occhi verdi e una cicatrice, simbolo di quella notte di Halloween, dove i suoi genitori perirono per mantenere quell'ultima grande promessa espressa in quel giorno e di cui il ragazzino non poteva conoscere le parole esatte, eppure poteva immaginarle, perché ancora quella foto le aveva conservate intatte.
Resteremo sempre vicino a te, Harry.