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Autore: yuyu    14/07/2009    3 recensioni
Tanti piccoli passi
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lasciatemi dire solo due cose, primo: è l'una di notte quindi va da se che il cervello dopo una certa ora è abbastanza stanco, soprattutto dopo otto ore di studio continuo! Secondo: sono anni che non scrivo una storia, ma non so perchè sta sera mi è presa una forte voglia di riprovare, quindi non linciatemi per ciò che verrà fuori, spero solo che non sia troppo lunga perchè ho già sonno!

E' la tra l'altro anche la prima volta che scrivo di questa coppia per cui spero di aver reso bene l'idea di quello che sono per me questi personaggi.



La prima volta



La prima volta che Blaise si era accorto di Neville era un giorno di novembre, uno di quei giorni che ti obbligano ad indossare sciarpa e guanti per il vento gelido e che ti fanno provare il desiderio di qualcosa di caldo che ti scenda giù dalla gola per darti un po' di sollievo.


Era entrato nel locale dove aveva appuntamento con i suoi vecchi compagni di scuola e li stava cercando con lo sguardo, mentre si liberava della sciarpa morbida esponendo il collo ed il viso al piacevole tepore del locale e fu allora che lo vide per la prima volta, o forse sarebbe meglio dire che lo notò per la prima volta, perchè Blaise di sicuro nei sette anni che aveva passato ad Hogwarts lo aveva già visto Neville ma era come se il suo cervello si fosse rifiutato di riconoscerlo e accettarlo, almeno fino a quel momento.

La scoperta che la serata organizzata da Pansy si era estesa a componenti di altre case si rivelò meno fastidiosa del previsto dato che accompagnata dalla prospettiva di passare delle ore con lui e di potrelo studiare. Anche se per Blasie tutto quel cameratismo era un qualcosa di nuovo, nei due anni che aveva passato in Francia come consulente esterno della Gringott erano cambiate molte cose e se ne rese conto poco alla volta, notando il modo in cui Draco e Potter si guardavano quasi di sottecchi come due adolescenti alla prima cotta, oppure il modo in cui la Granger e Pansy ridacchiavano tra loro con tranquillità e anche come Weasley era stranamente socievole per uno che anni addietro li avrebbe volentieri appesi tutti per il collo, non che non fosse reciproca la cosa, tutte queste cose lo lasciarono con quella strana sensazione di pesantezza nella stomaco si sentì come congelato nel tempo fermo su un altro livello mentre tutto si era mosso ed era andato avanti cambiando, soprattutto lui.


*****

La prima volta che Blaise invitò Neville ad uscire con lui fu con una scusa banale la settimana dopo.

La sera del loro primo incontro il Griffondoro si era accorto del disagio dell'altro e aveva cercato di farlo ambientare almeno un pò, aveva però ottenuto l'effetto di spaesare ancora di più il ragazzo che non era assolutamente pronto alla visione di un Neville Paciock che, oltre ad essere diventato incredibilmente attraente con il fisico asciutto dovuto al lavoro di Auror un'aria resa più intrigante e sensuale dalla cicatrice che portava in volto e con degli occhi così intensi da attrarre come una calamita gli sguardi, era anche incredibilmente spigliato sicuro di sè e divertente, per Blaise fu decisamente troppo.

Fu così che una settimana dopo il ragazzo di colore chiamò l'altro dicendo di volersi far perdonare per la figura da pesce lesso che secondo lui aveva fatto, essendo rimasto quasi tutta la sera in stato di shock avanzato e chiedendogli una possibilità di riscatto per dimostragli di non aver lasciato in Francia tutte le sue facoltà mentali. Neville accettò con entusiasmo.


****


La prima volta che Blaise lo baciò era l'otto di Dicembre davanti alla porta di casa dell'altro, aveva in una mano un caffè caldo in cartone preso da un Bar babbano non troppo lontano da lì e l'altra affondata fra I ricci morbidi di Neville.

Erano alla fine del loro terzo appuntamento che per fortuna, non era stato un disastro come il primo dove era riuscito, non sapeva neanche lui come, a cadere in uno stagno di un parco di Londra dopo aver rotto il ghiaccio con una caduta mirabolante fatta mentre pattinava con il ragazzo, il resto dell'appuntamento lo avevano passato in un pronto soccorso babbano dato che qualcuno delle persone presenti aveva chiamato un'ambulanza senza lasciargli la possibilità di essere portato al San Mungo, l'unica nota positiva era stata la presenza di Neville al suo fianco che una volta passato lo spavento iniziale non aveva fatto che sghignazzare senza pudore a suo danno..

Del secondo appuntamento poi non voleva neanche parlarne. I loro amici sapevano solo che c'entravano un risorante cinese ed un cuoco con dei coltelli lunghi almeno trenta centimetri, nessuno sapeva cosa fosse successo, ma il giorno dopo avevano visto un Blaise con un cerotto su una guancia ed una risata trattenuta di Neville alla loro lecita domanda su cosa fosse accaduto. Ma Blaise non demorse pensando che Tre fosse il numero perfetto ed aveva ragione, almeno fino a quando nella foga del bacio non rovesciò il caffè ancora caldo sul cappotto di entrambi. Neville rise entrando nel portone di casa e chiudendosi alle spalle la porta. Blaise guardò con odio il contenitore di caffè e si chiese se non dovesse passare da una fattucchiera per farsi togliere il malocchio.


****


La prima volta che Blaise guardò Neville dormire gli occhi gli diventarono lucidi, non avevano fatto altro che parlare tutta la notte abbracciati sul divano di casa sua, e quando l'altro si era addormentato con la testa appoggiata alla sua spalla lui si era sentito in pace con il mondo.

Con il sonno I lineamenti del ragazzo riprendevano un pò I tratti fanciulleschi che sembravano avere del tutto abbandonato, ed il modo in cui si accoccolava contro il suo calore gli restituivano tutta quell'innocenza che aveva perso durante gli anni duri della guerra.

Blaise gli baciò la testa e la sensazione di pesantezza allo stomaco che lo aveva attanagliato nell'ultimo mese si sciolse, si sentì come sbalzato in avanti in qualcosa di completamente diverso da tutto ciò che era la sua vita prima di allora, in qualcosa di più completo e meraviglioso, strinse a sè Neville e si addormetò con il sorriso sulle labbra.


****

La prima volta che Blaise disse ti amo a Neville erano passati sei mesi dal loro primo bacio, Neville stava piantando un albero di pesche nel giardino di casa Zabni e per poco non si colpì una mano con la paletta con cui stava sistemando la terra.

Il padrone di casa lo vide voltarsi verso di lui e una sensazione di calore così forte lo avvolse allo sguardo dell'altro che quasi soffocò mentre le braccia del ragazzo che amava gli circondavano la vita e le loro labbra si incontravano.

Con il passare del tempo Blaise aveva imparato che Neville era ancora la persona semplice che aveva intravisto nella sua visuale gli anni passati a scuola insieme; era meno ingenuo forse, ma non aveva abbandonato del tutto quella fiducia e quei modi un pò imbranati che lo avevano sempre contraddistinto, aveva scoperto giorno per giorno che amava il modo in cui il ragazzo rideva ti tutte le sue piccole disavventure quotidiane, dato che la fattucchiera non aveva funzionato. Amava il modo in cui lo guardava mentre parlava concentrato ed attento a tutto ciò che gli diceva, amava il modo in cui lo faceva sentire al sicuro quando gli si stringeva contro in cerca di un contatto, amava il modo in cui lasciava le cose in disordine dopo essere passato cinque secondi in una stanza e poi il modo in cui gli chiedeva scusa con un sorriso un pò sghembo quando se ne accorgeva, amava il modo che aveva di giocare e scherzare con lui e il tono dolce che assumeva se doveva parlare di loro agli amici, amava il modo in cui Neville gli faceva capire di amarlo aggiunstandogli il colletto di una camicia o stringendogli una mano durante il sonno, amava praticamente ogni cosa di lui e di ciò che erano insieme e semplicemente entrambi in quel momento si lasciarono trascinare da quel sentimento meraviglioso facendo l'amore sul terreno fresco, sotto le prime foglie dell'albero che Neville aveva piantato.

****


La prima volta che Blaise vide davvero Neville fu il giorno perfetto di una vita imperfetta e meraviglosa che si accingeva a nascere.





  
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