Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: fedegelmi    08/11/2018    3 recensioni
Il sentiero tracciato nella mia mente non segue un senso logico, non so dove mi porterà e non ne conosco la fine, ma so che la riconoscerò quando l’avrò di fronte.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il contatto con la natura è il primo passo da compiere per una buona riuscita, per questo quando mi addentro nella foresta mi spoglio di ogni oggetto o indumento futile, di ogni attaccamento con il materiale, l’artificiale.
Ogni passo, un indumento; ogni indumento, un nuovo passo.
Ogni passo, un oggetto; ogni oggetto, un nuovo passo.
E mentre libero la mia anima, gli alberi si infittiscono, l’erba diventa rada lasciando spazio a terra e rocce ricoperte di muschio.
Le felci mi solleticano i polpacci, le fronde mi sfiorano la testa.
Ogni rumore che produco fa muovere la vita attorno a me: un animale che salta da un ramo ad un altro, un rettile che striscia al mio fianco, un volatile che canta. Io sono solo l’ennesimo essere vivente che si muove nello spazio, non sono altro che un loro simile; non gli faccio paura, non hanno motivo di averne.
Il sentiero tracciato nella mia mente non segue un senso logico, non so dove mi porterà e non ne conosco la fine, ma so che la riconoscerò quando l’avrò di fronte.
Un verso, un fruscio.
Mi sposto con i suoni e i movimenti, mi immergo nella loro natura e cerco di capire cosa vogliono dirmi. Ogni minimo segno attorno a me segna il mio cammino e io non devo far altro che seguirlo.
Quando scorgo la luce filtrare tra le folte chiome, noto che il fascio si allunga davanti a me invitandomi a seguirlo; e io senza timore lo guardo e lo percorro senza dubbio alcuno.
Sfiora il mio corpo donandomi un lieve tepore sulla pelle, mi spinge ad addentrarmi oltre, fino a che gli alberi si diradano e si apre davanti a me una piccola e affascinante radura.
Qui la temperatura è piacevole, un invito a restare, una roccia piatta è all’esatto centro di questo paradiso terrestre. L’erba ha ripreso a dominare il terreno, i suoi ciuffi e i fiori donano alla radura un aspetto etereo, qui mi sento in pace con me stessa, nessun peso sul petto a rallentarmi.
Il fascio di luce, dopo avermi guidata, scompare tra la luce che inonda il prato lasciandomi in compagnia di altra natura.
So che il mio cammino è giunto alla fine, so che questo è il luogo nel quale resterò.
Mi distendo sulla roccia, ogni fibra del mio corpo accoglie il tepore riverberato da essa e io mi incastro alla perfezione con il paesaggio.
L’uomo non è altro che l’ennesima creazione della Natura e solo ciò che mi circonda può essere considerato altrettanto tale.
Chiudo gli occhi, assaporo i suoni, gli odori.
Nulla potrebbe mai distruggere la dolce quiete che ora risiede nella mia anima.  
 

Se sei arrivato fino a qui, grazie. Puoi lasciare una recensione, se ti va. Più recensisci, più miglioro!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: fedegelmi