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Autore: fleacartasi    01/05/2005    8 recensioni
Ti ho amata, ma non te l'ho mai detto.Il mio maledetto orgoglio me l' ha sempre impedito, e non ho fatto nulla per cercare di sconfiggerlo, per cercare di relegarlo in un angolino polveroso della mia anima...
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una one

Una one-shot triste scritta qualche mese fa, che ha come protagonista Lucius Malfoy e le sue riflessioni sulla moglie Narcissa…niente di che, ma spero vi piaccia… E se aveste voglia di lasciare un commentino, anche negativo, mi fareste molto piacere! Thanks*

 

 

Non riesco a crederci……Mi sveglio e sono qui, da solo. Questa stanza non mi era mai sembrata così grande, queste pareti bianche non mi erano mai sembrate così accecanti, queste coperte non mi erano mai sembrate così fredde. Mi giro su un fianco, ma non vedo il tuo viso pallido e addormentato, non vedo i tuoi capelli simili a lamine di biondo metallo, non vedo le tue mani sottili, non vedo i tuoi occhi d'acqua che si aprono e mi guardano.

Ti ho amata, ma non te l'ho mai detto.Il mio maledetto orgoglio me l' ha sempre impedito, e non ho fatto nulla per cercare di sconfiggerlo, per cercare di relegarlo in un angolino polveroso della mia anima. Perché non sono riuscito a parlarti, come avrei voluto fare tante volte? Perché non sono riuscito ad afferrare le tue mani, a farti sedere vicino a me, a guardarti negli occhi, a farti dimenticare il dolore che io stesso facevo nascere dentro di te? Perché ti ho fatta sanguinare impercettibilmente per così tanti anni?
Perdonami.

Ti ho amata, ma non te l'ho mai detto. La strada che ho imboccato quando ero giovane me l'ha impedito, la mia sete di potere, la mia voglia di dominare il mondo seminando terrore fra i mezzosangue. Quando ho teso il mio braccio al Signore Oscuro, e quando ho visto il Marchio Nero scintillare sulla mia pelle, ho pensato che avrei dovuto immolare la mia intera esistenza per servirlo. Ne ero convinto. Ma mi ero sbagliato, terribilmente sbagliato. Avrei dovuto cercare di starti vicino, nonostante le missioni, nonostante le uccisioni che erano diventate routine per me e per gli altri Mangiamorte. Niente avrebbe dovuto essere più importante di te. Perché non sono rimasto con te e con nostro figlio? Perché vi ho lasciati in quella casa enorme e vuota, nelle gelide notti invernali e nei soleggiati pomeriggi di primavera? Perché non sono invecchiato con voi?

Ti ho amata, ma non te l'ho mai detto. La mia paura me l'ha impedito, la paura di lasciarsi andare, la paura di provare emozioni sconosciute e travolgenti come onde che si infrangono sugli scogli. Ero sempre stato abituato a non mostrare mai il mio vero carattere, ad apparire sempre invulnerabile, non ho mai versato una lacrima per nessuno, non sono mai stato veramente felice per nessuno. Perché non ho lasciato che tu infrangessi la barriera che avevo costruito? Perché non mi sono lasciato amare completamente? Perché non ho ti ho resa felice, cancellando le ombre che offuscavano la trasparenza azzurrina delle tue iridi?

Ti ho persa, ormai è troppo tardi. Non eri fatta per rimanere sola. E io ho permesso a qualcun altro di venire a prenderti, ho lasciato che qualcun altro di portasse lontano da me. Troppe volte sono andato via, troppe volte sono stato meno di un'ombra nella tua vita, troppe volte ti ho costretta a convivere con la tua sola immagine riflessa in uno specchio, o in un frammento di vetro tagliente. Perché non mi sono reso conto che non saresti rimasta ad aspettarmi per giorni, mesi, anni? Perché non mi sono reso conto che non avresti permesso alla solitudine di logorare la tua anima e il tuo corpo? Perché non sono riuscito a diventare la sola cosa di cui avessi bisogno?

Questa stanza non mi era mai sembrata così grande, queste pareti bianche non mi erano mai sembrate così accecanti, queste coperte non mi erano mai sembrate così fredde. Mi giro su un fianco, ma non vedo il tuo viso pallido e addormentato, non vedo i tuoi capelli simili a lamine di biondo metallo, non vedo le tue mani sottili, non vedo i tuoi occhi d'acqua che si aprono e mi guardano.

Severus è arrivato, e ti ha portata via. Chissà dove sei ora, Narcissa. Chissà se sei più felice. Chissà se pensi ancora a me. Chissà se ti ricordi ancora di Lucius Malfoy. Adieu, mia piccola bambina bionda.

  
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