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Autore: _fioredineve_    14/11/2018    2 recensioni
[...] Entrambi presero due strade diverse del tutto incuranti del fatto che, tra meno di qualche anno, le loro strade si sarebbero incrociate nuovamente sconvolgendo le vite di entrambi.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lee Shaoran, Li Shaoran, Professor Terada, Sakura, Sakura Kinomoto | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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per compleanno Sarah Primi incontri

I
l suo primo giorno di scuola, il suo primo anno di scuola superiore. 

Ormai era vicina all'età adulta, aveva quattordici anni e voleva conoscere tutto di quel mondo che le pareva tanto grande e fantastico.
Aveva le idee chiare su ciò che avrebbe fatto dopo aver concluso gli studi: lavorare con i bambini.
Forse avrebbe potuto intraprendere la carriera da pediatra, lavorare in un ospedale e cercare di risollevare il morale dei bambini lì ricoverati.
Magari poteva intraprendere la carriera da insegnante, forse d'asilo nido o di scuola elementare. Le piacevano così tanto i bambini, avrebbe potuto aiutarli nella loro crescita.
O forse... poteva aprire una piccola sala d'animazione, divertirsi con loro e sentirsi ancora bambina.
Come di consuetudine attraversò il vialetto colmo di ciliegi che, come ogni anno il primo giorno di scuola, l'accompagnavano e la rasserenavano cercando di infonderle forza e coraggio per affrontare una nuova avventura.
Sorrise allegra, ricordando solo come a qualche mese prima percorreva quella stradina tutta di fretta perché, come al solito, era in ritardo e rischiava di perdere la giornata scolastica - cosa che avrebbe preferito fare piuttosto che starsene tra i banchi e i testi di matematica.
Questa volta, invece, si era ripromessa di imparare ad essere in orario proprio come quella mattina.
Chissà in quale classe sarebbe finita, se Tomoyo e lei sarebbero finite nella stessa classe come quasi sempre.
Non vedeva l'ora di stringere nuove amicizie e poi amava la sua divisa, l'amava fin da quando l'aveva vista indosso ad una ragazza liceale che se ne stava ad attendere qualcuno all'esterno di un bar.
Sorridente girò su se stessa facendo svolazzare la gonna alla marinara, proprio come quella di Usagi Tsukino*, solo dai colori diversi. La classica divisa alla marinara che le arrivava al ginocchio, dalla gonna di un celeste chiaro quasi come il cielo di quella giornata. La maglietta dalle maniche a sbuffo, interamente bianca con un fiocco giallo - stava a significare il suo anno scolastico, il primo anno era di un giallo tiepido, il secondo di un verde acceso ed il terzo di un rosso vivace.
Lentamente e con tranquillità arrivò all'enorme cancello nero con tanto della scritta dell'istituto superiore da lei frequentato. Prese un respiro profondo procedendo verso la bacheca dove erano affissi gli appelli delle classi.
Si cercò a lungo constatando di essere nella classe A-B, alcune delle persone lì presenti le conosceva solo di sfuggita, purtroppo Tomoyo era finita nella classe accanto. Sospirò sconfitta, lei ci sperava veramente di essere ancora insieme.
Sperava solo di non fare pessime figure al suo primo giorno, visto che per lei era un'abitudine farle.
Non ricordava un evento passato dove non ne avesse combinata una delle sue.
"Sakura-chaaan!" la voce delicata di Tomoyo la raggiunse facendola sorridere "Sono qui!" cantilenò lei in risposta, allegra, allargando le braccia e facendosi spazio in quella calca di gente.
In pochi minuti la folla davanti alla bacheca era aumentata in modo incredibile e neanche se ne era resa conto.
"Allora, in che classe sei finita?" le chiese curiosa Tomoyo sistemandosi la gonna e sorridendo con la solita delicatezza che tanto la caratterizzava.
"Sono nella A-B, ho dato uno sguardo anche per te e sei nella A-C"
"Oh, che peccato, speravo finissimo insieme, almeno siamo in classi vicine" sospirò rassegnata.
"Sì, oggi pranziamo insieme?"
"Certo, ci vediamo fuori alle nostre classi, va bene?" Sakura annuì, mentre salivano le scale che portavano al secondo piano dell'istituto. Almeno erano state fortunate nel finire in classi vicine.

Mai se lo sarebbe aspettata, matematica come prima materia didattica in quel nuovo anno scolastico. Voleva sparire, del tutto, e non aveva neanche Tomoyo a darle una mano e riempire quelle sue lacune causate da equazioni, sottrazioni, e radici quadrate.
Non avrebbe retto a lungo quel giorno, frustrata poggiò la testa sul banco, nella disperazione totale. Tutti quei numeri segnati alla lavagna la stavano mandando in confusione. 
"Kinomoto, puoi venire alla lavagna per farmi un esempio?" sobbalzò sul posto, pregando i kami di aver capito male e che in classe con lei ci fosse un altro Kinomoto pronto a prendersi la ramanzina al posto suo.
"I-io?" chiese impaurita, indicandosi con l'indice tremante. Il professore, un uomo bassotto e dai baffi lunghi simili a quelli di un personaggio degli anime, le sorrise sadico - o era lei ad immaginare tutto ciò?
Tremante si alzò, inciampando nella cartella di un ragazzo poco più avanti, qualche risolino sommesso alle sue spalle la fece arrossire lievemente causandole ancora più ansia.
"Prego" l'uomo le porse il gessetto, una volta arrivata lì davanti alla lavagna.
Tutte quelle lettere, quei numeri... lei era rimasta alle operazioni da prima elementare, dove la grammatica e la numerazione erano due cose diverse, del tutto impossibili da far coesistere in un'unica materia.
"Avanti, non abbiamo tutto il giorno"
"S-sì" poggiò il gessetto sulla lavagna, facendo una lieve linea bianca su quell'immenso nero sporco dalla polvere, poi lo cancellò essendo del tutto insicura di ciò che stava facendo.
"Kinomoto?" la voce scocciata del professore la fece sobbalzare nuovamente, perché quell'uomo le metteva tutta quell'ansia?
"Hai seguito almeno cinque minuti della mia lezione?"
"N-no, professore"
"Vai dal preside, adesso" scocciato si sedette dietro alla piccola cattedra di legno, scrivendo frettolosamente qualcosa su un foglio con tanto di timbro scolastico.
Accidenti, il primo giorno e già ne aveva combinata una delle sue.
"Secondo piano, corridoio sulla destra, seconda porta" Sakura annuì, abbassando il capo e prendendo il foglio, del tutto demoralizzata da ciò che era appena successo.

Era lì ferma, fuori a quella porta, da circa quindici minuti. Aveva controllato l'orario dieci volte a causa dell'ansia per l'attesa.
Il Preside parlava rumorosamente, allegro, segno che qualcuno fosse dentro.
Sentì le sedie strisciare rumorosamente sul pavimento accompagnato da un "E' stato un vero piacere, Li-san, appena potrò cercherò di inserirla tra i tirocinanti medici di questa scuola"
La porta si aprì e lei si alzò di sbotto colpo sentendo le ultime parole della conversazione "E' stato un vero piacere anche per me, Terada-sensei arrivederci"
Da dietro sembrava essere un ragazzo abbastanza alto, vestito con un completo grigio scuro e una piccola ventiquattr'ore nella mano destra.
Si inchinò di poco, limitando la visuale del suo viso alla giovane, ormai curiosa di sapere chi fosse.
Si alzò e Sakura poté - finalmente! - vederlo in viso: aveva dei tratti dolci, la pelle abbronzata e brillante. I capelli corti erano scuri e leggermente in disordine. Ma ciò che la colpì maggiormente erano gli occhi, erano dello stesso colore dell'ambra, così caldi e maturi. Non sembrava essere molto più grande di lei, magari era ai primi anni di università.
"Oh, Kinomoto, sei qui da parecchio?"  ecco, in quel momento sarebbe voluta sparire nuovamente e questa volta a causa del preside. Sperava non si accorgesse di lei, mentre lo fissava quasi incanta.
Si toccò le guance, del tutto rosse dall'imbarazzo.
"N-no professore" il preside si fece avanti, sorridendole con totale dolcezza mentre le porgeva la mano "Mi fai vedere la nota?"
"S-sì eccola" frettolosamente gliela porse, abbassando successivamente il capo e giocando con le mani, del tutto in preda all'ansia.
"Come immaginavo, è del professore Takagi" sospirò ridacchiando il preside, Sakura alzò lo sguardo, confusa. Poi cerco di sbirciare con la coda dell'occhio nella direzione del ragazzo "Come al solito, Terada-sensei, ma perché continua con questa sua dittatura?"
"Non lo so, Li-san, non ne ho idea"  sbuffò l'uomo passandosi la mano libera sul viso.
Li, il suo cognome era Li. Che fosse di origini cinesi?
"Tranquilla, Kinomoto, è una sua abitudine quella di mandare ragazzi distratti da me. Questa nota disciplinare non sarà convalidata, ma se verrai di nuovo qui non potrò fare altro. Va bene?"
"Oh, grazie, grazie" quasi le luccicavano gli occhi per la felicità. Contenta si inchinò per salutare, stessa cosa la fece il giovane seguendola a ruota "Cerca di fare attenzione a Takagi, ora ti terrà puntata per un po'. Se ti posso dare un consiglio, anche se non dovrei, cerca di aggraziartelo, magari chiedendo apertamente di spiegarti un passaggio che non hai capito. Cerca di essere attiva durante le sue lezioni, ama stare al centro dell'attenzione"
Sakura si fermò sentendo la voce del giovane che scendeva le scale con lei, arrossendo lievemente.
"Oh, grazie, a quanto vedo lo conosci bene" proferì lei, sorpresa.
"Ero suo allievo fino all'anno scorso" oh, quindi era davvero poco più grande di lei, chissà perché questa cosa le fece estremamente piacere.
"Oh, ecco, grazie ancora, ora devo andare" si inchinò lievemente congedandosi e proseguendo nella sua classe.

Entrambi presero due strade diverse del tutto incuranti del fatto che, tra meno di qualche anno, le loro strade si sarebbero incrociate nuovamente sconvolgendo le vite di entrambi.


Usagu Tsukino: protagonista dell'anime/manga Sailor Moon.

Ebbene...
P
rima di tutto ci tengo a dire una cosa: oggi è il compleanno di steffirah e, visto che non posso farle un regalo "materiale" ho deciso di regalarle questa storia (di cui ho parlato tanto con lei e Teddy_bear ma dettagli).
La cosa è molto semplice, ora, questo dovrebbe essere una sorta di prequel per una storia che ho in mente e che inizierò a scrivere appena concluderò una delle due che ho in corso.
Diciamo che è nata vedendo "A love so beautiful" dove c'era un medico scolastico (si chiama così? oddio non lo so ahahaha)  di nome Li Shu. Anche se non aveva un ruolo particolare nella storia mi sono partiti subito dei filmini mentali che riguardavano Syaoran e Sakura.
Diciamo che quando ci si annoia la fantasia va per fatti suoi ahahahaha.
Nonostante ci sia scritto poco e niente qua, a parte il loro primissimo incontro, spero possa piacervi.
Ancora auguri alla nostra steffirah che ci regala sempre delle perle.

Vera.

   
 
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