Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    14/11/2018    0 recensioni
Il mondo che tutti gli abitanti del mondo dei pokémon stava misteriosamente cambiando.
Una guerra, capitanata da uomini potenti, stavano distruggendo la felicità di ogni singola persona che credeva in un futuro roseo insieme a quelle creature speciali.
Chi avrebbe potuto cambiare il destino in un futuro in cui non si vedeva un briciolo di speranza?
Chi avrebbe riconsegnato il mondo ai pokémon e agli esseri umani come un tempo?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Biblioteca di Canalipoli ore 12:11
Ash Ketchum stava facendo di tutto per mettersi in contatto con il Professor Oak per parlargli delle ultime scoperte che aveva fatto con i suoi amici nella vecchia nave sul percorso 108.
< Niente. Sembra che le comunicazioni siano disturbate. >
< Credi che sia per colpa di Giovanni? > gli domandò Valerio.
< E chi sennò? Dobbiamo tornare immediatamente a Biancavilla. È l’unico modo con cui posso parlarci senza problemi. >
< Ma se siamo appena arrivati > protestò Jasmine.
< Jasmine, questi nostri viaggi non sono gite di piacere, bensì un’avventura contro quel maledetto impostore di Giovanni e di quei suoi dannati alleati. >
< Sì, scusa. Hai ragione. >
< Tornando a noi, che ne dite di farci aiutare dai capipalestra di Sinnoh? Ho sentito dire che sono molto forti. >
< No. Non voglio mettere altra gente in pericolo, Valerio. >
< Ma potrebbero darci una mano. >
< La mia risposta non cambia. Mi dispiace. >
< Io non ti capisco… Siamo qui che cerchiamo di mettere i bastoni tra le ruote a Giovanni e cercando fondi di verità per distruggerlo e tu non vuoi farti aiutare? Io… >
Ma mentre Ash era impegnato a discutere con Valerio, in lontananza riuscì a scorgere il capitano della nave che li aveva portati fin lì che stava parlando con una persona molto sospetta.
< Non ci posso credere… >
< Che cos’hai visto, Ash? >
< Il capitano della nave… con Giovanni… >
Nemmeno Valerio e Jasmine credevano ai loro occhi.
< Accidenti! Siamo stati traditi! >
< E’ meglio se li seguiamo quei due. >
< E come? Non vedi che stanno salpando per chissà dove? Come faremo a raggiungerli? >
< Non dimenticatevi che possiamo volare grazie al mio Charizard. >
< Hai ragione… Allora andiamo. Non sanno che sorpresa stiamo per fargli. >
 
 
Isola Ferrosa ore 12:42
< Finalmente siamo arrivati > fece Giovanni stiracchiandosi le braccia < Credevo che questo viaggio non finisse mai. >
< Anche se si vede dalla città di Canalipoli, l’Isola Ferrosa è molto lontana > fece Ivan.
< Ma adesso basta perdere tempo. L’oro e i minerali ci aspettano. >
Per un escursione più sicura, Giovanni e Ivan furono accompagnati da un minatore che abitava proprio su quell’isoletta in mezzo al mare.
< Grazie mille. Lei è davvero gentile. >
< Grazie a voi > replicò il minatore dopo aver riscosso una grossa cifra da parte dei due boss dei due Team.
LA grotta dell’Isola Ferrosa dove erano contenuti oro e altri minerali preziosi era davvero vastissima.
< Prego, seguitemi. E state molto attenti a dove mettete i piedi. >
Dopo essere scesi per un paio di livelli, Giovanni rimaneva sorpreso ogni minuto che passava.
< Qui potrei costruirci una base segreta davvero immensa > fece l’uomo mettendosi a ridere.
< Eccoci arrivati nella parte più profonda dell’Isola Ferrosa. >
< E’ qui che troveremo quello che stiamo cercando? > domandò Ivan.
< Se siamo abbastanza fortunati, sì. >
Intanto, Ash e i suoi amici erano approdati sulla costa dell’Isola Ferrosa intenti a seguire Giovanni e Ivan.
< Non riusciremo a stargli dietro > fece Jasmine < Adesso potrebbero essere chissà dove. La grotta di quest’isola è davvero vastissima. >
< Non m’interessa > replicò Ash < Io non rimango qui fuori senza poter fare niente. >
Senza attendere la risposta dei suoi amici, Ash entrò nella grotta.
< Aspetta! Non andare! > gli gridò Valerio.
Ma ormai era inutile.
Il giovane allenatore di Biancavilla si limitò a fissare una mappa della grotta per avere un’idea di dove poter trovare Giovanni.
“Il punto più profondo della grotta…”
Correndo con tutta la velocità che aveva in corpo, Ash riuscì a raggiungere il punto più profondo senza farsi del male e trovando ancora i tre uomini intenti a scavare nella roccia.

< Ma siamo sicuri che potremmo trovare i minerali? Perché qui non c’è proprio niente. >
< Con il mio pokémon sarà molto più facile… Vai Nidoking! >
Il pokémon di Gionvanni non perse tempo nello scavare nella roccia.
< Giovanni, è meglio se ci andate piano > fece la guida < Qui potrebbe crollare tutto. >
< Non finché ci sarò io e il mio Nidoking. >
Ma era tutto inutile.
Nemmeno Nidoking riuscì a trovare i preziosi minerali di cui la guida prima aveva parlato.
< Non è che per caso lei ci ha mentito, vero? > domandò Ivan a denti stretti.
< Assolutamente no. Perché avrei dovuto? >
< Non vorrei che ci avesse condotto qui dentro per seppellirci vivi… Sarebbe un dannato errore. >
Spaventato dalla situazione, la guida cominciò a correre cercando di fuggire dai due uomini.
Ma purtroppo non era agile come il Nidoking di Giovanni.
< Nidoking, uccidilo immediatamente. >
< No! >
Grazie all’intervento di Ash Ketchum, egli riuscì ad evitare il peggio.
< Ci mancavi tu, dannato moccioso! >
< Siete voi quelli dannati > replicò Ash con tono serio < E adesso non uscirete vivi da qui. >
< Scommettiamo?! Crobat, è il tuo turno! > fece Ivan dando inizio alla sfida.
< Golem, scelgo te! >
Nidoking e Crobat contro il Golem di Ash.
< Crobat, attacco velenodenti. >
S’eppur velocissimo, il colpo si Crobat non sortì nessun effetto contro Golem.
< Accidenti! >
< Ivan, un capo esperto come te che non sa le resistenze dei pokémon di tipo roccia/terra… Mi sorprendi sai? >
< Adesso voglio vedere se ti piace questo… Attacco stordiraggio, Crobat. >
< Megapugno, Golem! >
L’attacco di Golem fu talmente potente da scuotere l’intera grotta e a mandare K. O. il pokémon di Ivan.
< Sei una vera delusione, Ivan > fece Giovanni serio < Levati di mezzo e lascia fare a me. >
La sfida tra Nidoking e Golem avrebbe deciso le sorti dell’incontro.
< Nidoking, attacco frana. Seppellisci il tuo avversario. >
A quel punto, una moltitudine di massi colpirono il malcapitato Golem.
Ma questo non riuscì a fermare il pokémon di Ash.
< Golem, attacco abisso. >
Con quest’ultimo attacco, Golem cercò in tutti i modi di far fuori il suo avversario.
Ma il suo colpo aveva causato il crollo parziale della grotta.
< Dobbiamo andarcene subito da qui! > fece la guida.
Giovanni, Ivan, Ash e la guida riuscirono a risalire la grotta prima che potesse crollare e causare una catastrofe.
< Bene. questo è il momento per fuggire. >
< Ash, ma cosa… >
< Charizard, usa il tuo volo e conducici verso Canalipoli. >
Senza dar tempo ai suoi nemici di controbattere o di fermarli, Ash portò in salvo i sue due amici e il comandante della nave fuori dalle grinfie di Ivan e Giovanni.
< La nostra sfida è solo rimandata, Ash Ketchum > fece Giovanni con tono deciso.
 
 
Altopiano blu ore 14:15
I capopalestra della regione di Hoenn erano arrivati fino alla Lega di Kanto per cercare di mettersi in contatto con i capopalestra della regione.
< Mi dispiace > fece Lorelei dei superquattro < Ma non è proprio possibile. >
< Molto bene… O ci mettete subito in contatto con loro, altrimenti avanzeremo da soli ribaltando tutte le gerarchie e il potere oscuro che c’è dietro tutto questo schifo. >
< Ma di cosa sta parlando, signor… >
< Mi chiamo Norman, capopalestra di Petalipoli… Lei, come tutti gli altri componenti, sa meglio di me quali atrocità si celano dietro questa Lega del Pokémon. >
< Ma io… >
< Non glielo ripeterò una seconda volta: raduni immediatamente i capipalestra di Kanto, altrimenti assaggerete la nostra collera.»
«Che cosa sta succedendo qua dentro?»
Lance, sentendo le urla provenire dal piano terra, si precipitò verso Lorelei per chiedere spiegazioni.
«I capipalestra di Hoenn vogliono che…»
«Tu sei Lance, non è vero?»
«Ci conosciamo per caso?»
«IL mio nome è Norman e sono il capopalestra di Petalipoli.»
«Petalipoli? Deve essere una città insulsa per non averla mai sentita nominare» lo stuzzicò il campione dei pokémon drago.
«Occhio a come parli» lo avvertì Norman «I mie pokémon potrebbero essere spietati.»
«Ma mi faccia il piacere… Anche se a Hoenn avete delle specie molto più conosciute di noi, questo non vi da il diritto di essere superiori.»
«Mi ascolti bene: non ho tempo da perdere. Voglio parlare con i capipalestra di Kanto o con colui che li comanda.»
«Perché lei crede che siano comandati da qualcuno?»
«Noi sappiamo cose che lei non può immaginare… allora?»
«Può parlare benissimo con me. Essendo una figura influente a Kanto, può ricevere benissimo spiegazione da me personalmente.»
«Molto bene… Da fonti segrete, abbiamo sentito nominare che Giovanni, capo di una banda criminale chiamata Team Rocket, sta facendo di tutto per conquistare l’influenza delle quattro regioni per diventare il padrone assoluto e costruire un nuovo ordine mondiale clonando tutti i pokémon conosciuti e schiavizzarli in maniera indicibile… Non è forse vero quello che ho detto?»
Prima di rispondere alla domanda di Norman, Lance emise un sorrisetto compiaciuto.
«Per caso c’è qualcosa di divertente?»
«Sì. I suoi discorsi… Non so come avete fatto ad avere queste informazioni, ma le assicuro che non ce la farete mai a fermarci. Giovanni diverrà il padrone del mondo ed useremo i pokémon com’è giusto che sia.»
«Allora dovrà passare sul nostro corpo se vorrete attuare una crudeltà simile.»
Una voce alle spalle di Norman fece riscuotere Lance e tutti gli altri capipalestra di Hoenn.
«Fiammetta! Ma allora sei viva!» esclamò Norman.
«Viva e più in forma che mai.»
Fiammetta, accompagnata da MIsty, Brock, Max del Team Magma, il Professor Birch e da Lanette, stavano dando vita ad una resistenza senza precedenti.
«Anche se siete così in tanti, non riuscirete a fermarci! Dragonite, scelgo te!»
Il maestoso pokémon drago di Lance fece il suo ingresso in campo spaventando tutti i presenti.
«Scaccia tutte queste persone con il tuo attacco fuocobomba!»
«Non pensare che sarà così facile, Lance! Slaking, è il tuo turno.»
Il pokémon pigro di Norman cominciò la sua battaglia proteggendo i presenti.
I colpi dei due pokémon rimbombarono così forte che causarono gravi danni all’edificio della Lega Pokémon.
«Uscite immediatamente da qui! Adesso!» gridò Norman.
Dopo che tutti le persone, compresi i superquattro furono messi in salvo, Norman e Lance poterono dare sfogo con i loro rispettivi pokémon.
«Finiamo questa sfida una volta per tutte… Dragonite, attacco oltraggio.»
Il pokémon drago di Lance si andò a scagliare contro il suo nemico con tutta la forza che possedeva.
Ma Slakin non era un pokémon insignificante come si poteva credere.
Dopo i moltitudini attacchi di Dragonite, Slaking era ancora in piedi vivo e vegeto.
«Non è possibile che un pokémon normale possa resistere agli attacchi del mio Dragonite…»
«Perché non conosci Slaking… Adesso colpisci il tuo nemico con l’attacco gelopugno.»
Prendendo bene la mira ed essendo lento, Slaking riuscì a colpire il malcapitato Dragonite e a ferirlo gravemente.
«No! Dragonite!»
«E adesso finiscilo con centripugno.»
Dopo aver preso accuratamente la mira, Slaking mandò K. O. il suo nemico, gettando nel più totale sconforto Lance.
«Arrenditi, campione della Lega di Kanto. Ormai il tuo destino è segnato.»
Inchinatosi dinanzi al suo avversario, Lance fu scortato via dalla polizia segreta prima che qualcuno potesse fargli del male.
«Il tempo della resistenza è solo all’inizio… Adesso dobbiamo riprenderci le due regioni di Kanto e di Jotho… Solo così l’impero di Giovanni può aver fine.»
«Dobbiamo trovarlo! E alla svelta!» gridò Misty inviperita.
«Purtroppo non è così facile… Viaggia in tutte le quattro regioni senza una meta precisa… Cambiando discorso, sapete dove si trova Ash Ketchum?»
«Purtroppo non abbiamo più notizie di lui da molto tempo» replicò Bill.
«Questo è un vero guaio… Spero che non sia in pericolo di vita.»
«Anche se non è stato lui a salvarci, Ash sa benissimo quello che fa’… Vedrete che presto lo potremmo rivedere» rispose Misty appianando la collera che aveva contro di lui.
«Molto bene… Dopo questa importante battaglia, direi di avanzare verso Zafferanopoli, ovvero verso il quartier generale. Solo così potremmo distruggere il punto nevralgico dove Giovanni tiene il suo potere.»
«Ben detto, Norman… Vedrò di avvertire il Professor Oak. Forse lui può saperne di più su questi pokémon clonati.»
«Sì, Professor Birch. Dobbiamo essere pronti per sfidarli.»
 
 
Lega del Pokémon di Sinnoh ore 16:02
Giovanni ed Ivan si apprestavano a parlare con i membri dei superquattro di Sinnoh e con il campione dalle regione.
«Giovanni, credi davvero che loro ci ascolteranno? Insomma, accetteranno la nostra causa?»
«Lo devono fare» replicò Giovanni a denti stretti «Per il bene di tutto l’universo pokémon… E poi gli farò capire che anche loro ne avranno dei benefici…»
«Lo so, ma io la vedo molto complicata…»
Nel mentre i due individui stavano parlando tra di loro, i Superquattro e il campione fecero il loro ingresso nella sala grande della Lega Pokémon.
«Buonasera, signori» fece Giovanni con tono cordiale.
«Buonasera a voi e benvenuti alla Lega del Pokémon» replicò la campionessa Camilla «Che cosa possiamo fare per voi?»
«Ecco, siamo giunti fin qua da Kanto per parlarvi di un progetto che intendo costruire insieme a voi.»
«Che tipo di progetto?» domandò Aaron.
«Un progetto per far diventare i pokémon invincibili.»
«Spiegatevi meglio.»
Dopo aver parlato per alcuni minuti, i Superquattro si squadrarono a vicenda per decidere sulla proposta di Giovanni e Ivan.
«Lei è colui che ha comprato la Silph spa a Zafferanopoli, non è vero?»
«Esatto.»
«Come pensavamo… Signor Giovanni, credo che sia meglio che lei se ne vada immediatamente da qui prima che chiamiamo la polizia segreta» fece Vulcano.
«Come scusi?»
«Oppure potremmo dar vita ad una sfida pokémon senza precedenti… Potrebbe essere molto divertente» replicò Luciano.
«Voi credete che i miei desideri siano solo frutto della mia pazzia, non è vero? Ok, come voi… Diamo vita ad una sfida in piena regola. Se vinco io, appoggerete il mio progetto, mentre se vincete voi faremo finta che non sia successo nulla.»
«E lei finirà in prigione insieme al suo amico» finì Terrie.
«Ahahah ma questo non succederà mai» rispose Giovanni stramazzando a ridere «Voi non sapete ancora contro chi vi siete messi contro.»
«Vedremo… Se per voi non è un problema, inizierò io» fece Aaron.
«No.»
«Come Camilla?»
«Lasciate questi palloni gonfiati a me… So io come sistemarli.»
«Ma noi…»
«Non osate discutere i miei ordini proprio ora… Il destino del mondo è nelle nostre mani.»
«D’accordo. Come vuoi tu» replicò Aaron a malincuore.
Dopo che i Superquattro si misero da parte, Camilla condusse i due sfidanti nel campo da battaglia del campione.
«Accidenti. Non ho mai visto un’arena così grande» fece Ivan.
«Lasciamo stare i discorsi e concentriamoci sulla nostra battaglia» rispose Camilla con tono freddo.
«Giovanni, se per te non è un problema, potrei iniziare io?»
«Accomodati pure, Ivan.»
«Grazie… Walrein, tocca a te!»
«Spiritomb, è il tuo turno.»
Il pokémon foca e il pokémon spirito si fissarono con sguardo serio a vicenda.
«Quella specie di vaso di pokémon non riuscirà ad avere la meglio contro il mio Walrein… Attacco geloraggio!»
Dopo aver preso accuratamente la mira, Walrein colpì in pieno viso il pokémon di Camilla.
«Non sarà così facile sconfiggermi… Spiritomb, neropulsar.»
Un’onda oscura colpì il malcapitato Walrein, gettandolo in un vortice oscuro.
«Perché è diventato tutto buio?»
«Paura, Ivan?»
«Per niente!»
«Allora stai a vedere… Attacco finta, Spiritomb.»
Non riuscendolo a vedere, Walrein non poteva difendersi in nessun modo.
«Accidenti!»
«Adesso finiscilo con l’attacco gigaimpatto.»
Con tutta la forza che aveva in corpo, Spiritomb piombò contro il suo nemico mettendolo K. O.
«Bravissimo, Spiritomb» fece Camilla fiero del suo pokémon.
«Non riuscirai a cavartela così facilmente… Milotic, adesso tocca a te.»
Camilla fu molto sorpresa di vedere quali pokémon potenti disponesse Ivan.
«Un Milotic, eh? Perfetto… Roserade, scelgo te!»
«Quella specie di pokémon fiorellino non può che farmi ridere…»
«Adesso lo vedrai di cosa è capace… Roserade, attacco fangobomba.»
«Milotic, proteggiti!»
Il pokémon di Ivan riuscì ad evitare il colpo appena in tempo.
«Devo dire che sono molto agguerriti i tuoi pokémon. Non me lo sarei mai aspettato.»
«Se non fossero stati agguerriti, non sarei la campionessa della Lega di Sinnoh» rispose la donna con tono ovvio.
«Questo è vero… Milotic, colpisci Roserade con geloraggio.»
Con un raggio fulmineo, Roserade fu colpito tra i suoi bouquet di rose che contraddistinguevano le sue braccia.
«Credo che sia il momento di addormentarlo… meloderba, Roserade.»
Con un dolce suono che si diffuse nell’aria, MIlotic chiuse gli occhi come se avesse esaurito le sue energie.
«Milotic! Svegliati!»
«Non sarà così facile come tu pensi… Roserade, attacco gigassorbimento.»
Dopo una moltitudine di attacchi ai danni di Milotic e dopo avergli assorbito tutta l’energia, anche Milotic fece la stessa fine di Walrein.
«Mi resta solo un pokémon in questo combattimento… Un pokémon che ho saputo crescere con deduzione e sacrificio…»
«Molto bene. Allora cosa spettiamo? Mettiamo in campo i nostri pokémon migliori.»
«Con estremo piacere. Sharpedo!»
«Garchomp!»
«Un Garchomp? Quella specie di drago non mi fa per niente paura.»
Nel vedere che il suo compagno Ivan stava perdendo malamente, Giovanni non tolse gli occhi di dosso dai pokémon di Camilla.
“Sono davvero sensazionali quei pokémon… chissà se clonati…»
«Sharpedo, attacco sgranocchio.»
Essendo un pokémon molto veloce, Sharpedo colpì il braccio destro del pokémon di Camilla.
Ma i dagli inflitti erano molto minimi.
«Garchomp, sfregalo con l’attacco dragartigli.»
Con una forza spaventosa, Garchomp ferì gravemente il pokémon di Ivan.
«No!»
«E adesso vai con l’attacco terremoto.»
L’arena pokémon del campione iniziò a tremare con violenza.
L’unico a farne le spese fu il pokémon di Ivan, che dopo quell’attacco non riuscì più ad alzarsi.
«Ho perso… ho perso questa sfida…» fece incredulo Ivan.
Con sguardo truce, Camilla si avvicinò ai due uomini.
«Adesso andatevene e non vi azzardate mai più ad entrare nella regione di Sinnoh. Sono stata abbastanza chiara?»
Senza dire una parola, i due uomini uscirono da un porta secondaria, mentre la rabbia funesta di Giovanni albergava nella sua mente per una missione fallita che li avrebbe consacrati come padroni delle quattro regioni del Giappone.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94