⋰　𝐖𝐞 𝐬𝐡𝐚𝐫𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐭𝐞.  　
　　　　　　𝐀𝐬 𝐥𝐨𝐧𝐠 𝐚𝐬 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐢𝐯𝐞, 𝐬𝐨 𝐝𝐨 𝐈.

　

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Björn la Corazza.
Sangue del mio sangue, mio figlio e mio più grande orgoglio. Gli dèi sono stati spesso crudeli nei miei riguardi, ma quando Freyja ha deciso che avrei concepito un grande uomo, allora ho compreso che non avrei mai potuto rimproverar loro nulla. 
Sin da bambino hai sempre avuto una saggezza e una forza che ti contraddistinguevano da tutti gli altri. 
Alla tua prima assemblea, quasi non volevo cedere all’idea che tu stessi per diventare un uomo. Eri così piccolo, con quelle orecchie a sventola, a tratti buffo e tanto dolce, ma il tuo destino stava per delinearsi e io non avrei impedito ad esso di compiersi.
Ed è così che non hai mai dubitato di me, proteggendomi in qualunque situazione ostile. Nessuno ci avrebbe mai divisi, nemmeno il dolore straziante della perdita di Gyda o la rabbia e l’umiliazione di dover andare via e lasciare il proprio marito e la propria casa. Tu, Björn, hai sempre scelto me prima di tuo padre, arrivando al punto di crescere lontano da lui pur di non lasciarmi da sola. Mi hai difesa, consolata, salvata e acclamata; sei cresciuto sotto il mio sguardo, ma senza trascurare il tuo cammino personale.
La soddisfazione nel vederti tornare, dopo tutte le grandi avventure al di là dei mari e delle nostre semplici terre fredde e ostili, argina la solitudine e la malinconia con cui combatto quotidianamente.
Nonostante tutti i miei nemici e tutti i miei enormi sbagli, tu torni sempre da me per strapparmi un sorriso e ricordarmi che non sono soltanto una guerriera e una regina, ma anche una donna fiera che non ha mai dimenticato le proprie umili origini. 
Björn la Corazza, la tua forza è anche la mia. Nelle notti più buie e tragiche, quando nemmeno gli dèi ascoltano le mie preghiere, tu mi avvolgi tra le tue braccia e mi sproni a lottare per noi due e per quella che è sempre stata la nostra famiglia, sia dentro che fuori i confini della nostra piccola fattoria.
Ed io te ne sarò grata finché sarò in vita, ma anche oltre: quando varcherò le porte del Valhalla, sarà da lì che assisterò alle tue gesta, mio prezioso figlio e leggendario condottiero; e l’orgoglio di cui mi si riempirà il cuore nell’affermare che sei mio figlio lo percepiranno tutti, invidiandolo e acclamandolo con gioia. 
Non c’è onore più grande dell’essere tua madre.
 

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