Era passata una settimana da quando i nostri eroi hanno lasciato l'isola degli zombie e tutto era alla normalità almeno così credevano. 
Chopper: Zoro, non ti sei ancora ristabilito dalle vicende di Thriller Barck dovresti stare a riposo.- Disse la piccola rena al ragazzo dai capelli verdi. 
Nami era voluta assistere alla visita di Zoro, anche lei, come Chopper, era molto preoccupata per le condizioni del giovane spadaccino. 
Zoro: Non ti devi preoccupare dottore io sto bene, lo sai che mi riprendo in fretta.
Chopper: Lo so, ma è meglio se per qualche giorno salti gli allenamenti. 
Nami: Chopper a ragione Zoro, negli ultimi giorni hai avuto quattro ricadute. 
Zoro: Non dovete preoccuparvi. Vi prometto che starò tranquillo. 

Zoro e Nami uscirono dall' infermeria e Nami era attaccata al ragazzo e voleva assicurarsi che Zoro non avesse un'altra ricaduta e che non si mettesse ad allenare.
Zoro: Mocciosa...ma è proprio necessario che mi stia attaccata come una calamita?
Nami: Devo tenerti occhio! Altrimenti chi sa che pazzia ti metteresti a fare.
Zoro: Ho l'impressione che tu non abbia fiducia in me. 
Nami: Chi te lo fa credere?
Zoro: Dimmelo tu! Visto che ti credi "Miss so tutto io"
Nami: HAHAHA! Spiritoso. 

Poi Zoro ebbe un capogiro è Nami lo aiuto a sedersi in una sedia. 
Nami: Zoro...
Zoro: Non preoccuparti sarà solo un calò di zuccheri. 
Nami mise la mano sulla fronte del ragazzo e capì che gli era salita la febbre. 
Nami: Hai la febbre alta! 
Zoro si sentì molto accaldato e cominciò a verde doppio. 
Zoro: N-Nami...N-non sapevo c-che aveva u-una gemella... Zoro dopo quelle parole perse i sensi. 
Nami: ZORO! ZORO! 

Nami grazie all'aiuto da Franky e Sanji, portarono Zoro a letto e Nami corse a chiamare Chopper. 
Dopo che Chopper aveva visitato Zoro, Nami rimase da sola a vegliare sullo spadaccino. 
Zoro aveva la febbre a 39% e respirava a fatica, Nami gli stava più vicino possibile nel profondo del suo cuore voleva bene a quel ragazzo tanto solitario, ma dal cuore puro e generoso, anzi lo considerava più di un amico e compagno di avventura. 

Quando calò la notte, Zoro si svegliò e vide Nami che cercava di non addormentarsi, Zoro si commosse e si chiedeva come poteva una ragazza così dolce come Nami a occuparsi di uno come lui.
Zoro: Nami...
Nami si svegliò, la povera ragazza aveva sonno e voleva andare a dormire, ma non se la sentiva di lasciare Zoro in quelle condizioni.

Zoro: Sei stanca vai a letto.
Nami: N-no...non..sono stanca.
Zoro: Non mentire si vede che hai bisogno di riposo
Nami: Ma no sta tranquillo a me fa piacere stare con te.
Zoro: Non sei costretta a stare qui
Nami: Io invece resto con te non abbandonerò l'uomo che amo tutto solo con una febbre da cavallo!

Zoro era rimasto sorpreso, credeva di aver capito male, Nami era arrossita dopo aver detto "l'uomo che amo" in questo modo aveva rivelato i suoi sentimenti al ragazzo che ha tanto amato e che non aveva ai avuto il coraggio di dirgli quello che provava.
Zoro: Scusa Nami, puoi ripetere quello che hai detto?
Nami: Quello che voglio dire e che...io ti amo Zoro. E non me la sento di lasciarti da solo in queste condizioni, quando avevo la febbre alta tu mi sei stato vicino e quando ero nei guai tu eri sempre li pronto ad aiutarmi e io voglio ricambiare.
Zoro: Nami... anche io ti amo e sappi che sarò sempre pronto a proteggerti, morirei sapendoti in pericolo.
Nami guardo profondamente Zoro mentre lui le accarezzava la guancia con la sua possente mano, i due si bacchiarono e nessuno avrebbe potuto separarli, il loro amore era indistruttibile.