La vita per Kara Danvers era meravigliosa.
Aveva una ragazza bellissima, una famiglia che l’amava e degli amici stupendi.
Cosa poteva andarle storto?
Quel giorno era soleggiato, il sole splendeva alto sulla città e non c’era nemmeno una nuvola.
Contenta Kara, nel suo abito da Supergirl, stava volando per la città tenendo in equilibrio precario una busta di banane e il telefono.
“Si... si tesoro. Qualche minuto e sono li da te.” Disse alla cornetta. Udì le parole che uscivano dal telefono e sbuffo sorridente. “Si, Lena. Ho preso anche le banane, tranquilla.” Disse virando. “Non ti preoccupare, vado io a portare da mangiare ai ragazzi. Goditi il pranzo di lavoro.” Rise alle parole di Lena. “Ok godere forse non è la parola giusta ma cerca quanto meno di non ammazzare nessuno ok?” Attese la risposta di Lena. “Si… tranquilla. Vado. Ti vengo a prendere più tardi.” Concluse.
Chiuse la chiamata e sospirò felice. Erano passati circa due anni da quando si era ufficialmente fidanzata con Lena. Era stato difficoltoso all’inizio, soprattutto con Alex ma poco tempo dopo sua sorella era venuta a patti che Lena era la migliore scelta per lei.
Atterrò dolcemente sull’attico di Lena e bussò alla porta finestra. Attese qualche secondo e vide il piccolo Lamborghini avvicinarsi. Sorrise e mostrò il sacchetto di banane.
Il piccoletto urlò dalla gioia ed aprì la porta finestra e si allungò per afferrare il sacchetto.
Kara lo tenne sollevato. “Pazienza Lamby, pazienza.” Gli disse entrando in casa.
“Ragazzi!” Urlò. “E’ arrivato il pranzo.”
Dette le parole magiche decine e decine di minion corsero da tutti i lati della stanza. Kara rise e, pian piano, consegnò una banana ad ognuno di loro.
I minion mangiarono felici la loro banana e Kara si soffermò a fissarli. Come potevano essere usati per far del male proprio non lo comprendeva.
“Ehy ehy!” Disse severamente a uno dei piccoletti che tentava di mangiare la banana del suo amichetto. “Ricordate? In questa casa non si accettano atti di bullismo” Disse loro.
Il minion la guardò sconfitto ed annuì.
“Ora tornate a giocare.” Disse loro Kara prima di tornare alla finestra pronta a spiccare il volo.
Si fermò quando Lena, la sua preferita, le tirò il mantello. La guardò e quasi si soffocò nella sua stessa saliva nel vederla vestita da supergirl. Rise forte e non vide l’ora di prendere in giro la vera Lena.
Si inginocchiò, tanto da arrivarle allo stesso livello. “Cosa c’è?” Le chiese. La piccola Lena si torturò le mani e sussurrò un grazie sbiascicato prima di darle un bacio sulla guancia.
Kara si toccò il punto sorpresa. Si stava affezionando a quei piccoletti.
Pochi minuti dopo prese il volo e girovagò per la città non sapendo bene cosa fare. Erano tutti silenziosi, forse troppo silenziosi. Virò verso la base del DEO e atterrò un po’ scocciata.
“C’è qualcosa da fare?” Chiese.
Alex la guardò. “Niente in realtà. Oggi sembrano tutti addormentati. Sembra quasi che l’estate abbia fatto calmare i super cattivi.”
Kara sospirò affranta. Si stava annoiando.
“Faccio un altro giretto e vedo se c’è qualcosa da fare ok?” Disse. Alex annuì e Kara prese il volo.
Sussultò quando sentì il telefono del cellulare vibrare. Distrattamente aprì il messaggio di Lena e lo lesse.
Prese in pieno un cartellone sfondandolo, ancora col telefono in mano.
“Supergirl? Stai bene?” Dall’auricolare sentì la voce di Alex.
Pigiò il tasto per aprire le comunicazioni e si schiarì la gola imbarazzata. “Si. Un uccello mi ha tagliato la strada. Non ho visto il cartellone.” Disse.
Sentì la voce di Alex preoccupata. “Ok. Fa attenzione” Le disse la sorella.
Kara annuì e cambiò direzione.
Volò direttamente verso la L corp con più fretta del necessario.
Atterrò sul balcone di Lena e si affacciò alla finestra.
“Sei viziosa” Disse entrando.
Lena, seduta sul divano, le sorrise chiudendo i pochi bottoni della camicia che si era sbottonata per mandare la foto a Kara.
“Volevo farti venire subito.” Le disse angelicamente.
Kara arrossì, fece per sistemarsi gli occhiali ma non trovò niente. Si portò allora una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Ho sfondato un cartellone” Disse sistemandosi sul divano accanto alla propria ragazza.
Lena sollevò un sopracciglio e rise a crepapelle.
“Non ridere!” Kara gonfiò le guance indispettita. “E’ colpa tua che mi mandi un primo piano delle gemelle senza motivo!”
Lena si avvicinò a lei e le prese il viso. “Le gemelle?” Le chiese.
Kara arrossì. “Beh.. si il tuo.. se… insomma il decolté” Disse rossa.
Lena sia avvicinò e le baciò l’angolo della bocca. “Puoi chiamarle anche tette, non si offendono sai?” Le disse sistemandosi a cavalcioni su di lei.
Kara andò in panico. “L-Lena?” Domandò osservando la porta. “Potrebbero entrare da un mom-“ Le parole le fuggirono quando Lena la baciò con decisione.
“Ho chiuso la porta e ordinato loro di non disturbarmi per le prossime due ore.” Disse.
“Ora… ti va di giocare con me?”
Gli occhi di Kara si illuminarono. Posò una mano sulla coscia di Lena, pericolosamente in alto.
“Che tipo di gioco?” Chiese.
Lena sghignazzò contenta. “Lo scoprirai presto.” Le disse chiudendo le distanze.
Poche ore dopo Kara era di nuovo intenta a svolazzare per le vie della città con uno sguardo decisamente più contento e sognante. Dio, amava Lena. Tanto. Doveva solo dirglielo.
Voleva essere romantica, dolce e pazza ma non sapeva cosa fare e, tutte le volte che si sentiva così indecisa, si rivolgeva all’unica persona su cui poteva davvero fare affidamento.
“Alex sono in crisi.” Urlò entrando in casa della sorella e rimase gelata alla vista.
Una non molto vestita Sam era tranquillamente a cavalcioni su sua sorella le cui mani sparivano dalla vista.
“ODDIO!” Urlò scappando via. A nulla valsero le urla di sua sorella di aspettarla.
Corse e, senza saperlo andò da Lena. La bruna non era ancora tornata in casa ma Kara si sentiva troppo bene che, a volte, andava da lei senza alcun motivo se non stare con le piccole pesti gialle.
Si sedette al centro del seminterrato. Laddove c’era l’enorme stanza da letto dei ragazzi e li radunò a se.
Le venne una malsana idea.
Prese il suo telefono cellulare e chiamò Alex.
“Sei presentabile?” Domandò quando sua sorella rispose. “Si…no!
ODDIO NO! Non voglio sapere che stavi facendo con Sam. Era piuttosto ovvio!”
Disse. “Volevo solo avvisarti che ho deciso di propormi a Lena e che avrò
bisogno del tuo aiuto. Si… l’anello. Ovvio si… perfetto. Ti voglio bene sorellona.”
Chiuse la chiamata.
Sorridente prese il telefono per chiamare James.
“Ehy James. Volevo… ah- volevo parlarti. Si… penso sia giunto il momento. Come quale? Voglio chiedere la mano di Lena.” Udì le parole del ragazzo e si alterò. “No James. Solo perché tu non riesci a vedere ad un palmo del tuo naso non significa che mi stia prendendo in giro. Per carità!” Esclamò esasperata. “Sono due anni che stiamo insieme. Come puoi anche solo pensare che-“ Si ammutolì. “Sai che ti dico? Volevo solo avvisarti ed invitarti ad assistere alla proposta ma a questo punto se non vieni è meglio. Ciao.” Chiuse il telefono in faccia all’uomo esasperata.
Respirò un po’ prima di calmarsi e compose il terzo numero.
Avvisò tutti i suoi amici e mise in opera il suo piano.
Ringraziò dio per la sua super velocità ed istruì i ragazzi.
Corse poi dall’orafo più vicino pronta a comprare l’anello perfetto.
Stava gironzolando alla ricerca di qualcosa di bello quando vide una figura in impermeabile entrare nella stanza.
Un ladro non ci voleva. Sbuffò, pronta a cambiarsi nel suo vestito da supergirl quando sgranò gli occhi.
Lilian e Lea erano impalati uno sull’altro e camminavano molto precariamente. Sudò fredda e si avvicinò ai due minion.
“Ragazzi!” Sussurrò “Cosa diavolo ci fate qui?”
“Aello. Noi seghiere co tu” Dissero i piccoletti.
“Non potete stare qui. Qualcuno potrebbe scoprirv-NONNO non togliere la sciarpa.” Praticamente urlò quando una delle commesse si era avvicinata a loro.
Kara sorrise forzatamente alla donna cercando, in tutte le maniere, di nascondere i minion alla sua vista.
“Ahahah. Mio nonno era impaziente.” Disse. “E’ molto malato ma voleva assistere alla scelta dell’anello.” Sputacchiò nervosamente.
La commessa si illuminò alla parola anello e dimenticò completamente l’inquietante figura alle spalle di Kara.
“Anello?” Le domandò e Kara annuì vigorosamente.
“Voglio chiedere la mano alla donna che amo.” Disse sognante.
La commessa, Najara lesse sulla targhetta, esultò felicemente.
“Vieni!” Le disse prendendola per mano e trascinandola alla vetrina.
“Hai qualche idea?” Le domandò iniziando ad uscire gli anelli.
Kara sospirò. “Dev’essere sobrio ma elegante. Esattamente come lei. Di oro bianco preferibilmente. Le sta da dio.” Le disse.
La brunetta annuì pensierosa e prese una serie di anelli mostrandoli a Kara che li osservò con volto critico. Erano belli, non c’era alcun dubbio, ma nessuno di questi riusciva a catturarla.
Aveva quasi perso le speranze quando lo vide.
Era una fascetta di oro bianco con dentro incastonato uno zaffiro e uno smeraldo. Lo smeraldo le ricordò gli occhi di Lena mentre lo zaffiro i suoi.
I minion, dal canto loro, iniziarono ad esultare quando lo videro e Kara seppe che era quello giusto.
Finirono la transazione tranquillamente e Kara salutò la giovane Najara con un abbraccio, ringraziandola.
Il primo passo era andato.
Quando Lena rientrò in casa quella sera si sorprese nel trovarla spenta e silenziosa. Guardò lo stipite della porta, convinta di aver sbagliato casa ma, quando lesse il suo nome, entrò sospettosa.
“Ragazzi?” Urlò ma nessuno rispose.
Si stava agitando nervosamente quando fu fermato da una piccola Lucille che le prese la mano.
Sempre più curiosa seguì la piccoletta lungo lo scantinato e rimase sorpresa quando vide Kara.
Era decisamente bellissima in smoking mentre le sorrideva radiosamente al lato di un tavolo.
“Mi sono persa qualcosa?” Le domandò curiosamente mentre si faceva scortare da Lucille che le tirò la sedia per farla sedere. Sollevò il sopracciglio e sbatté gli occhi confusa. “E’ il nostro anniversario?” Disse impanicata.
Kara negò col capo e batté le mani. Leone e Lory entrarono in sala portando loro il primo piatto della serata. “Volevo passare una serata romantica con te.” Le disse Kara prendendole la mano da sopra il tavolo. “E volevo farlo con loro.” Le disse.
Lena si schiarì la gola commossa. “E’ dolcissimo, tesoro.” Le disse e Kara le sorrise.
Mangiarono tutte le portate chiacchierando del più e del meno sino al dolce.
Kara si schiarì la gola imbarazzata. “Quindi…” Sentì il campanello suonare. “Vado io!” Disse nervosamente correndo verso la stanza di sopra e lasciando Lena esterrefatta.
Quando vide Kara tornare, seguita da Alex, Winn, Brainy, Nia, Samantha rivolse uno sguardo confuso alla ragazza.
Kara arrossì e si schiarì la gola facendole segno di alzarsi.
Immediatamente delle luci si accesero su un palco che Lena, inizialmente, non aveva notato. Troppo presa dalla bellezza della sua fidanzata.
Alcuni tra i suoi minion iniziarono a suonare e Lady Gaga, Lena l’aveva chiamata così per la sua voce
potentissima, iniziò a cantare.
Wish I could
I could have
said goodbye
I would have
said what I wanted to,
Maybe even cried for you
Kara le tese la mano
facendole segno di ballare con lei. Lena guardò confusa la ragazza e i suoi
amici prima di accettare. Kara le pose un braccio sul fianco guidandola in un
lento dolce.
f I knew
it would be the last time
I would have
broke my heart in two
Tryin’ to save a part of you
Don’t want to feel another
touch
Don’t want to start another fire
Don’t want to know another
kiss
No other name
falling off my lips
Don’t want to give my
heart away
To another stranger
Or let
another day begin
Won’t even let the sunlight
in
No, I’ll never
love again
I’ll never love again
Lena sussultò alle
parole. Non aveva mai sentito questa canzone.
“L’ho scritta per te.”
Le sussurrò Kara tirandola più vicina. Poggiò la fronte su quella di Lena
continuando a condurla lungo questo ballo dolce e romantico.
Lena aveva le lacrime
agli occhi. Era emozionata, confusa e felice.
“Perché” Le chiese. Kara
sorrise e le baciò l’angolo della bocca.
“Perché ti meriti tutto,
amore mio.” Le disse cullandola.
Oh,
When we first met
I never thought
that I would fall
I never thought
that I’d find myself lyin’
in your arms
And I wanna pretend
that it’s not true
Oh, baby, that you’re
gone
‘Cause my world keeps
turnin’ and turnin’ and turnin’ and I’m not movin’ on
Don’t want to feel another
touch
Don’t want to start another fire
Don’t want to know another
kiss
No other name
falling off my lips
Don’t want to give my
heart away
To another stranger
Or let another
day begin
Won’t even let the sunlight
in
No I’ll never
love
Lena iniziò a piangere
alle parole della canzone. Ripensò al primo incontro con Kara. Mai avrebbe
sospettato di poter amare quell’inesperta reporter che si presentò nel suo
ufficio. Aveva sentito subito una certa chimica per la ragazza. Si era fidata
di lei istantaneamente, a discapito del suo istinto. E non aveva sbagliato.
Ad un acuto
particolarmente alto di Lady Gaga singhiozzò
stringendo le mani. Una lacrima le cadde lungo la guancia e Kara fu subito
pronta a catturarla con le labbra, lasciandole un bacio dolce.
I don’t
wanna know this feeling, unless it’s you and me
I don’t wanna
waste a moment
And I don’t wanna
give somebody else the better part of me
I would rather
wait for you
Don’t want to feel another
touch
Don’t want to start another fire
Don’t want to know another
kiss
Baby, unless they
are your lips
Kara le sorrise e Lena
si sentì a casa, tra le braccia della sua amata.
“Perché?” Chiese ancora.
Kara non disse niente e
continuò a ballare.
Don’t want to give my heart
away to another stranger
Don’t let another day
begin
Won’t even let the sunlight
in
Oh, I’ll never
love again
Never love again
Never love again
Oh, I’ll never
love again
Quando la canzone finì
Lena era un cumulo di singhiozzi. Era sinceramente commossa dalle parole della
canzone e si ridiscosse solo quando Alex le allungò
un fazzoletto.
Vide la bruna piangere
sommessamente, probabilmente toccata dalle parole della canzone.
Si tamponò gli occhi
alla bell’e meglio, nel tentativo di non sciogliere il mascara ma sospettò di
aver fallito miseramente.
Rivolse uno sguardo
pieno d’amore alla sua fidanzata.
Kara dal canto suo prese
una mano di Lena tra le sue e poggiò un bacio sulle sue nocche.
“Lena.” Disse
solennemente. “Sei la donna migliore che abbia mai conosciuto. Sei forte,
agguerrita, intelligente, sprezzante, coraggiosa e bella del mondo. Ma non sei
solo questo.” Kara prese un profondo respiro. “Sei anche dolce, simpatica,
divertente, amorevole, adorabile e… ho già detto bellissima?” Kara sorrise.
Lena annuì tra le
lacrime.
“Sei la persona migliore
che conosca. Mi fai sentire me stessa quando sono con te, non hai mai cercato
di cambiarmi. Non mi hai mai fatto pesare la mia doppia vita. Mi hai sempre
sostenuta anche quando ero in torto marcio. Mi hai reso una persona migliore.
Tempo fa volevo tornare su Argo City dalla mia famiglia ma, il solo pensiero di
perderti, mi ha fatto restare qui, accanto a te.”
Lena singhiozzò.
“Non esistono molte
parole per esprimere come mi sento ma…” Kara respirò nervosamente. “Ma forse
posso farti capire quanto ti amo.” Le disse e si inginocchiò.
Lena si portò le mani
alla bocca sussultando sorpresa e singhiozzando.
Kara prese una
scatoletta dalla tasca e le sorrise.
“Lena Kieran Luthor. Vuoi rendermi la
persona più felice del mondo sposandomi?” Le chiese tutto d’un fiato e attese.
Ci furono istanti di
gelido silenzio nella stanza. Nessuno osava spiaccicare una parola, tutti in
trepidante attesa.
Lena si tolse le mani
dalla bocca ed annuì. “Si! SI! SI!” Urlò.
“Si?” Chiese speranzosa
Kara.
“SI!” Rispose Lena,
troppo sopraffatta per dire altro.
Kara si sollevò e la
prese in braccio facendola volteggiare.
“HA DETTO SI!!!” Urlò di
gioia. La strinse a se e, dopo pochi volteggi la fece
scendere.
Tolse l’anello dalla
custodia e lo mise all’anulare di Lena.
Nel momento esatto in
cui compì il gesto furono sparati sopra di loro una serie di bombette che
rilasciarono numerosi coriandoli.
Lena rise, troppo
sopraffatta da tutto.
“Mio dio…” Disse
soltanto.
“Non servono le parole,
futura signora Luthor-Danvers.” Le disse.
Lena l’abbracciò “Luthor-Danvers-ZorEl” Le disse tirandola in un bacio.
Kara sgranò gli occhi
sorpresa.
“Vuoi- vuoi prendere il
mio cognome? Anche quello alieno?” Disse.
Lena le sorrise tra le
lacrime. “Amo ogni parte di te, Kara. Anche quella aliena.” Le disse.
Fu il turno di Kara di
piangere.
Le mise una mano sulle
guance e la tirò a se in uno dei baci più belli che le
avesse mai dato.
Improvvisamente non
sentirono più le urla dei minion e le felicitazioni di tutti i loro amici.
In quel momento
esistevano solo loro due e la loro bolla d’amore.
Fine.
Che dire.
Ero riluttante a scrivere
una ff sui minion, di nuovo ma oh Najara
è pesaaaaaaante. Doveva essere comica ma, mentre
scrivevo… beh… è uscita questo. Che dire… vi lascio la traduzione della canzone
e il link dove ascoltarla.Dire
che sono in fissa è poco.
Vorrei poter
Poter aver detto
addio
Avrei detto cosa volevo dire
Forse avrei persino pianto per te
Se avessi saputo che
sarebbe stata l’ultima volta
Mi sarei spezzata il cuore in due
Cercando di salvare una parte per te
Non voglio sentire un altro tocco
Non voglio iniziare un altro fuoco
Non voglio conoscere un altro bacio
Nessun altro nome pronunciato dalle mie labbra
Non voglio dare il mio cuore
Ad un altro sconosciuto
O lasciare che inizi un altro giorno
Non lascerò entrare la luce del sole
No, non amerò mai più
Non amerò mai più
Oh,
Quando ci siamo
incontrati la prima volta
Non avrei mai pensato che mi sarei innamorata
Non avrei mai pensato che mi sarei trovata tra le tue braccia
E voglio fingere che non sia vero
Oh, piccolo, che te ne sei andato
Perché il mio mondo continua a girare e girare e girare e io
non mi muovo
Non voglio sentire un altro tocco
Non voglio iniziare un altro fuoco
Non voglio conoscere un altro bacio
Nessun altro nome pronunciato dalle mie labbra
Non voglio dare il mio cuore via
Ad un altro sconosciuto
O lasciare che inizi un altro giorno
Non lascerò entrare la luce del sole
No, non amerò mai più
Non amerò mai più
Non voglio conoscere
questa sensazione a meno che non si tratti di me e te
Non voglio sprecare un momento
E non voglio dare a qualcun altro la parte migliore di me
Preferirei aspettare te
Non voglio sentire un altro tocco
Non voglio iniziare un altro fuoco
Non voglio conoscere un altro bacio
Piccolo, a meno che siano le tue labbra
Non voglio dare il mio
cuore via
Ad un altro sconosciuto
O lasciare che inizi un altro giorno
Non lascerò entrare la luce del sole
No, non amerò mai più
Non amerò mai più
Oh, non amerò mai più
E il link. https://www.youtube.com/watch?v=52nfjRzIaj8
Ascoltatela vi prego.
Detto questo… scusate
per il diabete. Ciao.
Hinata93
Ps ricordate che se
volete venire ad insultarmi mi trovate sotto il nome di @katie_mcmuffin
su telegram. Enjoy!
Alla prossima!