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Autore: Lucciola 67    24/11/2018    16 recensioni
André è nei Soldati della guardia. Avrà un confronto con Alain e farà chiarezza nei propri sentimenti.
Genere: Drammatico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono molto stanco stasera . Sono rientrato da un doppio turno, con Alain e Oscar.
Adesso sono sdraiato sulla mia branda puzzolente, ho finito di scrivere il mio diario.
Oggi abbiamo salvato una prostituta dal suo pappone ubriaco, e un fornaio dalla folla disperata e affamata che voleva impiccarlo, ma non siamo riusciti a salvare il bambino che è scivolato nella Senna. Oscar voleva buttarsi per salvarlo, ma io e il mio commilitone glielo abbiamo impedito, e ci abbiamo guadagnato un ammonimento formale.
Sono sicuro che appena il suo corpicino denutrito ha toccato l'acqua sozza e gelida ha perso la vita.
Oscar aveva le lacrime agli occhi quando siamo andati a dirlo alla madre, una bambina anche lei.
Oscar è furiosa, impotente, si sente in colpa. Quando era a Versailles il problema principale che avevano i nobili era scegliere il colore del ventaglio e abbinarlo a quello del fermacapelli, adesso i veri problemi del novantotto per cento dei Francesi li ha sotto gli occhi, sbattuti in faccia, come un'esplosione.
Non si rende conto che lei è un aristocratico atipico. Lei si è sempre comportata come un Cavaliere delle antiche epopee cavalleresche, ha sempre pensato che la vita umana è importante, che vivere una vita dignitosa è importante. Ecco perché è molto arrabbiata, perché questo bambino non potrà più provare a riscattarsi, non potrà più amare, odiare, vivere insomma.
Alain sta tornando dai bagni, mi siedo per salutarlo. So che vuole uscire, ma io non me la sento
-" ehi, figlio di un falegname, muoviti. Adesso ti sistemi la tua bella divisa e vieni con me. La mia amica Genevieve mi ha detto che la sua amica Clarisse vorrebbe tanto conoscere quel mio commilitone moro, tanto carino e ammodo"- l'ultimo pezzo di frase lo dice in falsetto, mi prende in giro.
Genevieve è una ragazza castana e con gli occhi tristi, fa il mestiere più antico del mondo, ma ha preso Alain in simpatia, e ogni tanto si dimentica che lui è solo un cliente.
Lo guardo sottecchi, e gli rispondo -" grazie, Alain. Ma sono molto stanco"-
-" si, certo e io sono il Papa. Senti Grandier, la tua bella è ancora in ufficio. Non si accorgerà neanche che sei uscito con me. Tu hai bisogno di una donna vera, che ti vuole, che ti apprezza, che si bagna per te. Quella ha lasciato Versailles solo perché non voleva mai più vederti. E tu che fai? La segui fino qui, e lei continua a trattarti come il suo peggior nemico. È ora che tu cambi registro, prova. Prova a uscire almeno una sera"-
Alain non sa niente di me, di te. Di noi. Di quello che ti ho fatto una sera di primavera. Ti ho tradita. La nostra amicizia, tutti i ricordi di una vita buttati alle ortiche per un attimo di lussuria e follia. Oscar stare qui, continuare a guardarti finché la vista me lo permetterà, proteggerti dal mondo e da te stessa, anche senza che tu nemmeno mi consideri, è la mia punizione. E io la accetto, quasi la anelo. Non merito amore, affetto, considerazione. Ti ho tradita.
-" senti amico, ma chi cazzo crede di essere quella? Tu la veneri, sei innamorato marcio e lei non ti degna di uno sguardo. A volte è più dura con te che con noi avanzi di galera. Io ti posso anche capire, però una bella e sana scopata non ha mai fatto male a nessuno. "-
Alain, sei un caro amico. Ma non sai, non puoi sapere della sua vita di donna cresciuta come un soldato, rosa e lillà, un ghiacciaio nelle cui vene scorrono fiumi di purpurea lava, una vita in bilico tra luce e ombra. E non puoi sapere di me, servo innamorato. Servo mai trattato come tale dalla sua padrona. Una padrona che non ha mai dato ordini, ma ha sempre solo fatto richieste.
Ma all'ultima richiesta io non ho potuto obbedire. Mi chiedevi di andarmene, di vivere la mia vita, senza di te.
Ma senza di te la mia vita è senza senso. È come respirare sott'acqua, non si può fare. Si muore. Tu sei la mia aria. E io ho rovinato tutto.
-"maledizione, Alain! Tu non sai quello che le ho fatto"- urlo la frase, mi sono alzato in piedi, il mio amico mi guarda esterrefatto. Poi abbasso il tono, quasi sussurro -" io l'ho quasi violentata, l'ho baciata, le ho strappato gli indumenti, sono solo un codardo bastardo"- -" non ci credo!"-
-" e invece si. Che bravo ragazzo, eh? Ti sono ancora così simpatico? No, vero? Vero?-" l'ultima parola la sputo gridando.
Mi prende per le spalle, mi aspetto un pugno in pieno viso, mi sovrasta di una spanna. Invece mi scrolla solo, poi si rivolge a me con fermezza e affetto, è un vero amico. Non mi ha giudicato, per quello basto io.
-" André, tu le devi parlare, la tua vita mi sembra vuota senza di lei. Ma anche il comandante non mi sembra felice. Lo sai come la penso, è una donna da ammirare e non da amare. Però glielo devi dire quanto la ami, quanto è importante per te"-
-" oh, l'ho già fatto. E ho sbagliato tutto."-
-" ragazzo, pensavi che qui, nel mondo reale, fosse tutto facile? È lei la donna che vuoi? Hai sbagliato, e allora cerca di riscattarti, parlale. Diglielo quello che provi per lei. Diglielo, prima che sia troppo tardi. Forza fai finta che io sia lei, cosa le diresti?"-
Mi viene da ridere, ma il mio amico è serissimo.
Divento serio anche io -" Oscar, io ho sbagliato. Però quando mi hai congedato il mondo mi è crollato addosso. Tu sei stata la persona più importante della mia vita, per te ho dato un occhio, e darei anche l'altro, e la vita. Perché tu sei la mia luce. Senza di te non esisto. Mi è sufficiente starti accanto, continure a guardarti finché i miei occhi me lo permetteranno. Ti amo, Oscar. Ti amerò sempre e comunque."-
-" qualunque donna si scioglierebbe, Grandier. Adesso vuoi venire con me?"- -" no, Alain, davvero. Divertiti. A domani"-
Lei non è una donna qualunque.
Mi siedo di nuovo sulla branda, mi sento così vuoto.
Alain mi apostrofa nuovamente, è quasi fuori dalla baracca, -" André, quelle cose così sdolcinate che mi hai detto prima, te le ricordi tutte? "- -" certo Alain, parola per parola, perché?"- -" perché è ora che le ascolti la persona giusta'-. Poi lo sento sbattere i tacchi, come quando fa il saluto militare. Ma che diavolo... a chi si è rivolto Alain con quel saluto?
Mi alzo, sto tremando. Guardo nella sua direzione, nello specchio della porta è stagliata la tua figura alta, slanciata, sinuosa. Hai sentito tutto, Oscar? Mi punirai? Alain va via dopo avermi lanciato un'ultima occhiata.
Tu non ti muovi, faccio un passo verso di te, finalmente ne fai anche uno tu. Siamo due equilibristi in bilico. Solo se ci terremo forte le mani non cadremo nel baratro.
Ti allungo una mano, tu la stringi. È ora che ti dica tutto.
Prima di cadere.
   
 
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