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Autore: credo_nei_sogni    25/11/2018    0 recensioni
Perché Harry aveva capito cosa fosse accaduto non appena era entrata nella stanza col volto rigato di lacrime. Aveva capito tutto non appena la ragazza gli aveva buttato le braccia al collo e aveva pianto appoggiandosi sul suo petto, come faceva da bambina.
E per un attimo, al Salvatore del mondo magico, parve possibile cancellare gli ultimi mesi. Ma una voce sempre più insistente gli ricordava che per nessun motivo avrebbe riportato indietro il tempo. Nonostante tutto, non avrebbe voluto mai altro. Se non lei.
[...]
Hermione respirava a fatica, mentre tutti i suoni scomparivano e venivano sostituiti dal martellare incessante del suo cuore. Draco era lì, diverso dal giovane ragazzo che aveva conosciuto. Anni prima aveva sognato quella scena, in cui lei lo avrebbe stretto forte. Ma in quel momento, non poteva fare altro che starsene in silenzio, ad osservarlo. I suoi occhi di ghiaccio sembravano lanciare fulmini, tanta la rabbia che provava dentro. E la donna fu quasi presa dai sensi di colpa, prima di scuotere la testa e ritrovare la compostezza. Lei non doveva più nulla a Draco Malfoy. L'uomo che le aveva spezzato il cuore. L'uomo che odiava più di tutti.
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Potter, Hermione Granger, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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Ottobre era arrivato.
Il cielo iniziava a dipingersi sempre più spesso di quella tonalità opaca, né azzurra né grigia, tanto fredda quanto malinconica.
Un vento man mano più impetuoso, accompagnato da una pioggerella lieve e gelida, scandiva il passaggio delle giornate, uggiose e monotone per tutti.
Il Castello di Hogwarts, stranamente tranquillo, ospitava alunni e professori, ambedue persi nei loro pensieri, tipici di quelle tristi condizioni climatiche.
Teddy Lupin odiava l'autunno: non era né carne né pesce, né bianco né nero, solo un cupo e indistinto grigio come quello che avvolgeva la sua vita. 
Quel pomeriggio se ne stava seduto in Sala Comune, accanto al fuoco scoppiettante acceso nel caminetto, immerso nella lettura di un vecchio libro polveroso trovato a Grimmauld Place, la casa di Harry.
Adorava passare il tempo a casa del suo padrino: quando sfiorava quegli oggetti misteriosi e i mobili polverosi gli sembrava quasi di avere Remus accanto a sè, così come gli abbracci di nonna Andromeda e le risate di nonno Ted lo inebriavano della presenza di sua madre, Ninfadora. Non sentiva la mancanza dei suoi genitori, del resto non poteva dire di averli mai conosciuti, ma spesso si chiedeva come sarebbe stata la sua vita se loro fossero stati vivi.
E quando si perdeva in quei pensieri, pensava nessuno fosse in grado di capirlo.
Neppure Harry.
Lui era il Prescelto, aveva avuto uno scopo. Teddy invece era solo un comune ragazzo, definito strambo dai più, ma perennemente invisibile.
La sua lettura fu bruscamente interrotta dall' arrivo di James, Hugo ed Alice che come al solito battibecchavano su poi chissà cosa.<< James Sirius Potter, giuro su Godric Grifondoro che se non la pianti con queste cretinate ti crucio! >> stava sbottando Alice, col volto arrossato e le mani sui fianchi.
James, di tutta risposta le mandò un bacio con la mano per poi correre a sedersi accanto al fuoco
. Lei alzò gli occhi al cielo, emettendo un piccolo urletto strozzato, per poi dirigersi di corsa verso il dormitorio femminile.
<< Cosa diamine è successo? >> fece il giovane Lupin, rivolto ad Hugo, quando quest'ultimo prese posto accanto a lui.
<< Non ne ho la più pallida idea... >> rispose il piccolo Weasley, scuotendo le spalle.
I tre stavano tornando alla Torre di Grifondoro, quando si erano imbattuti in Rose ed Andrew, mano nella mano. James aveva fatto uno dei suoi soliti commenti ed Alice aveva dato di matto, senza un apparente motivo.
Non poteva sapere che la frase di James "Guarda guarda, almeno qualcuno è riuscito ad ammettere di provare qualcosa per il suo migliore amico" fosse stata una frecciatina alla Paciock e che lui stesso fosse il soggetto di quel battibecco.
<< Nulla, nulla... Comunque, non riesco a credere che finalmente Rose e Zabini si siano messi insieme >> cambiò subito argomento il giovane Potter, già stanco di parlare di Alice. Lui stava solo scherzando, se lei voleva fare l'acida schizofrenica non lo riguardava minimamente. E poi, era davvero contento per Rose. Meritava di essere felice, ed era piuttosto sicuro che Andrew Zabini la rendesse tale. A quelle parole, però,  il cuore di Teddy perse un battito, prima di riprendere il suo solito ritmo. La persona che amava non sarebbe mai stata sua, e questa consapevolezza bruciava più di un taglio nel sale.
Ma, nonostante ciò, non avrebbe mai impedito alla sua Rose di godersi quel grande amore.


 

Hermione, seduta sul suo letto, non riusciva a fare a meno di sfogliare le pagine di quel suo vecchio diario. La sua adolescenza era chiusa lì, tra quelle pagine, e il solo sfiorare la carta ingiallita dal tempo le scaldava il cuore.
C'erano i momenti con Harry e Ron, le supposizioni sui misteri che avevano dovuto affrontare, c'erano le emozioni che aveva provato.
Per Ron, il suo primo amore.
Per Victor, il primo che l'aveva vista sotto un punto diverso dalla classica secchiona.
Per Draco, colui che aveva preso il suo cuore e mai gliel'aveva restituito...

6 Settembre 1996 - Hogwarts

La tavola di Grifondoro era caotica come sempre, anche se la mancanza dei gemelli Weasley si faceva sentire.
I Tiri Vispi Weasley erano però decollati, e questo lo si poteva dedurre dalla quantità di prodotti da lì provenienti che riempivano i bauli di moltissimi studenti.
Hermione ricordava quando, poco più di una stettimana prima, era andata ad acquistare l'occorrente per il sesto anno e il negozio risultava essere l'unico spiraglio di luce in una Diagon Alley invasa dall'oscurità.
Coperta dalla presenza di Lord Voldemort.
Attraversata dall'ombra della morte.
Hermione non aveva potuto fare a meno che complimentarsi mentalmente con Harry per la scelta di donare il denaro ai gemelli per avviare l'attività, cosa che il ragazzo ancora nascondeva.
Tutti avevano bisogno di sentirsi al sicuro, anche solo per un fugace momento.
Il suo sguardo corse verso l'amico, trovandolo intento a spostare distrattamente il suo cibo, senza però toccarne un solo boccone. I suoi occhi verdi erano sepolti dentro enormi cerchi neri, simbolo delle sue notti insonni. Sembrava tornare nella Sala solo quando, alzando lo sguardo, trovava la giovane Weasley intenta ad amoreggiare spudoratamente con il suo fidanzato. La Granger aveva deciso di non intromettersi: era sicura Harry stesse sviluppando dei sentimenti per Ginny, ma sarebbe stato lui a parlargliene al momento opportuno.
Non poté fare a meno di lanciare un'occhiata verso Ron, impegnato in un'accesa discussione sul Quidditch con Seamus.
Quell'estate l'aveva capito.
Aveva capito il perché dell'elettricità che le scorreva nelle vene ogni volta che sfiorava la mano del rosso
. Aveva capito perché le sue parole la ferivano o innervosivano più di quelle di chiunque altro e perché ogni volta lui sbagliasse nei suoi confronti, non riusciva a restare arrabbiata a lungo. Si era presa una grande e bella cotta per Ronald Weasley. 
Solo ammetterlo nella sua testa, donava alle sue guance una sfumatura porpora che mai aveva pensato potesse appartenerle.
Non aveva mai pensato al trovarsi un ragazzo (tranne, le costava ammetterlo, con la parentesi Krum) o a qualunque altra cosa non fosse lo studio, eppure il suo cuore aveva deciso, irrimediabilmente, di legarsi alla persona più improbabile.
Lo sguardo continuò a vagare per la Sala, cercando di discostare i suoi pensieri.
Anche al tavolo di Serpeverde l'atmosfera pareva quella di sempre, eppure le sembrava quasi che un'aura più oscura calasse sugli studenti. Ma probabilmente era solo la sua immaginazione.
Draco Malfoy stava con lo sguardo basso, spostando distrattamente il cibo dal piatto. Proprio come Harry, anche Malfoy doveva avere dei pensieri ad occupargli la mente, ma Hermione sospettava i suoi fossero di natura ben diversa.
Blaise Zabini sedeva al lato opposto del tavolo, anche lui pensieroso. Quando il suo sguardo incontrò quello della Grifondoro le sorrise, strizzandole un'occhio. Hermione ricambiò amichevolmente, per poi tornare a concentrarsi sul cibo.
Dopo la lezione di Pozioni Harry, Ron ed Hermione stavano risalendo verso la torre di Grifondoro, quando un giovane dalla pelle olivastra sbarrò loro la strada.
<< Potter, Weasley...Hermione >> salutò Blaise Zabini educatamente, rivolgendo un sorriso alla ragazza.
<< Zabini >> ricambiò scettico il Ragazzo Che E' Sopravvissuto, sorpreso da quel saluto. Soprattutto non era sfuggito nè a lui nè a Ron, il tono gentile e quasi confidenziale che aveva usato con la loro amica. L'aveva addirittura chiamata per nome!
<< Potrei parlarti per un secondo Hermione? Da soli >> le chiese, specificando la seconda parte vedendo lo sguardo diffidente dei suoi due amici.
<< Ehm..certo Zabini >> rispose lei con fare imbarazzato, facendo segno agli amici di incamminarsi senza di lei.
Una volta rimasti soli, Hermione non riusciva ad evitare di guardarsi intorno, per non guardare il ragazzo negli occhi. Era estremamente a disagio, non sapeva come comportarsi. Era la prima volta che si trovava in una situazione quasi piacevole con una Serpe.
<< Volevo solo ringraziarti, per...il primo giorno. Non eri tenuta ad aiutarmi, ma l'hai fatto e ti devo un favore >> le disse, inchiodandola con i suoi occhi blu.
Era così tranquillo e rilassato che la Granger si sentì una completa idiota.
<< Figurati Zabini, davvero. >>
Lui la guardò per un secondo in silenzio, prima di scoppiare in una fragorosa risata.
<< Che hai da ridere? >> gli fece leggermente irritata, detestava sentirsi presa in giro.
<< E' buffo che tu non riesca a chiamarmi per nome Hermione, tutto qui. Chiami per cognome anche Potter e Weasley per caso? >> la provocò maliziosamente, continuando a ridere. Non sapeva per quale motivo, ma sentiva di dover  iniziare un rapporto con quella Grifondoro testarda e gentile.
Lei ridacchiò, piacevolmente sorpresa da quella conversazione.
Blaise Zabini la stava mettendo a suo agio nel modo in cui nessuno, ad eccezione di Harry, Ron e Ginny, era mai riuscito.
<< Ma cosa significa! Loro sono i miei migliori amici, io e te a malapena ci conosciamo! >> gli rispose gesticolando, col tono di chi professava l'ovvio.
Blaise sembrò riflettere su quelle parole, prima di allungare una mano nella direzione della ragazza.
<< Ciao, io sono Blaise Andrea Zabini e sono al Sesto Anno di Serpeverde >> le disse, con fare serio.
Hermione alzò un sopracciglio, prima di sorridere sinceramente e ricambiare la stretta di mano.
<< Sono Hermione Jean Granger e sono al Sesto Anno di Grifondoro >>.

 

 

I ricordi di Hermione furono interrotti dal suono del campanello.
Abitava in un piccolo quartiere magico della Londra Babbana, protetto da un'incantesimo di protezione. Si trattava di una schiera di palazzi, ciascuno con tre appartamenti: lei era al secondo piano. Al primo, la signora Steeval, una donna anziana e buona come il pane, mentre l'appartamento al terzo piano era stato recentemente acquistato da un certo Eric Slone, un pozionista che aveva incrociato una sola volta. 
Andò ad aprire, e sentì il suo corpo pietrificarsi nel trovarsi annanzi Draco Malfoy.
Anche l'uomo spalancò gli occhi per la sorpresa, segno che non era a conoscenza quella fosse casa sua.
<< Che ci fai qui? >> gli chiese bruscamente, tentando di ricomporsi.
<< Io...abito al terzo piano. Slone mi affitta la casa >> le rispose, tentando disperatamente di non riderle in faccia.
Non sarebbe stato carino, ma era spaventosamente comico il modo in cui il destino non faceva altro che portarlo da lei.
L'unica persona che aveva sperato di non rivedere.
Una parte del suo cervello gli ricordò che quella era una vera e propria bugia. Per anni aveva sperato di rivedere Hermione, di vedere la donna che era diventata e che tipo di vita si era costruita.
Ma la situazione in cui si trovavano era tutt'altro che parte del suo desiderio.
La donna lo guardò, completamente sconvolta. Tra le mani aveva un dolce al cioccolato che, nonostante gli incantesimi che aveva probabilmente ricevuto, non pareva dei migliori.
<< Mia moglie diceva sempre che per fare una buona impressione non c'è niente di meglio di una torta, anche se non credo sia uscito benissimo >> le disse, notandola intenta a guardare ciò che aveva tra le mani.
Alle sue parole Hermione sorrise poco convinta, lasciandolo entrare in casa.
Mentre Draco si guardava intorno, la Granger non faceva altro che rimuginare sulla frase da lui pronunciata. Non le era certo sfuggito l'uso del passato.
<< E anche tua figlia è ad Hogwarts? Potrebbe capitare con Scorpious, anche se scommetto lei sia un'orgogliosa Grifondoro >> tentò di approcciare lui, una volta che si furono seduti sul divano.
La donna sbiancò, prima di fingere una risata.
Ogni volta che Draco nominava sua figlia, la loro figlia, le sembrava difficile persino respirare.
<< E...insomma...suo padre..? >> chiese, cercando di non lasciarle percepire la sua curiosità.
Era contento che anche Hermione fosse andata avanti, ma non poteva ignorare quella minuscola amarezza che lo aveva avvolto quando aveva appreso che lei avesse formato una famiglia.
Era egoista e lo sapeva bene. Ma una parte di lui, da quando l'aveva rivista, non faceva che pensare a ciò che erano stati, a ciò che sarebbero potuti essere.
<< Rose non ha un padre. >> fu la sua risposta secca.




Angolo autrice.
Bene, dopo un'anno di assenza, rieccomi! 
Cosa raccontate, popolo di efp?
Questo capitolo si intitola "Primi contatti". In primis, poiché per la prima volta iniziamo a considerare il personaggio di Teddy Lupin, anche lui con una grande questione di cuore..Cosa ne pensate? In secondo luogo, per il flashback su Hermione e Blaise. Con esso, vediamo come tra i due sia sbocciata l'amicizia. Io, personalmente, li adoro. E, nella terza ed ultima parte, siamo nel futuro, dove il destino non fa altro che legare sempre Draco ed Hermione. Secondo voi rinascerà l'amore? Come si evolverà la storia? Cosa vorreste vedere nel prossimo capitolo?
Alla prossima, vi lascio un grosso bacione e attendo, se vi fa piacere, una vostra recensione.
Con tanto affetto,

AlessiaHSFoglia

   
 
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