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Autore: Umi__    30/11/2018    0 recensioni
One Shot di 684 che narra le vicende di un ragazzo che, dopo la morte della madre fa una raccapricciante scoperta
Genere: Angst, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Era il 2617, ero nella mia casa nel regno di Gondor, che comprendeva tutta l'Europa, la Tecnologia era molto avanzata, così come la Magia. Era la notte del 31 dicembre, stava per arrivare l'anno nuovo,  tutte le case del vicinato erano allegre e vivaci, piene di parenti che facevano il conto alla rovescia per la mezzanotte, mentre io ero solo come un cane, o meglio, non ero solo, ma in Ospedale tenendo compagnia a mia madre, molto malata. I dottori avevano detto che le rimanevano poche ore di vita... Le tenevo la mano cercando di sorriderle, pur essendo logorato dal terribile fato che spettava a mia madre... Ma era troppo difficile, stavo vedendo morire mia madre senza poter intervenire, feci un ultimo sforzo per sorridere... Ci riuscì, sul mio volto c'era un sorriso a 32 denti con delle lacrime che scendevano pian piano dagli occhi. Subito dopo aver sorriso mia madre morì. La vidi lì, stesa nel letto dell'ospedale senza vita. Uscì dalla stanza con sguardo vuoto, come se in quel momento non avessi più alcun motivo per vivere. Mi diressi verso l'uscita dell'ospedale, quando affianco ad un ascensore comparver o improvvisamente delle scale, le fissai per molto tempo, cercando di capire se fosse una mia allucinazione. Non lo era, lo capii dalla voce che mi invitava ad andare al suo interno, era una voce debole, appena percettibile dall'orecchio umano. Era straziata dal dolore, sofferente, cupa... Diceva: «Ragazzo avanti vieni, ti aiuterò, mi dispiace per la morte di tua madre». Ascoltandola meglio... Quella voce era, di una bambina? Sì, era decisamente la voce di una bambina, ma la vera domanda era perché c'era una bambina alla fine di quelle scale. Decisi di scendere le scale, queste ultime erano rotte, rovinate, antiche, sembravano uscite da un film horror, sul soffitto c'erano ragnatele e muffa a non finire, ed infine era tutto buio. Mentre scendevo pensavo alle parole dette da quella voce, pensandoci meglio... _Come fa a sapere della morte di mia madre?_ Tutto si faceva sempre più silenzioso, arrivai alla fine, di fronte a me c'era una porta, provai a bussare, ma il suono non si sentiva, provai ad urlare, ma niente... Non riuscivo neanche a sentire i miei pensieri. La porta si aprì, la stanza dietro la porta era per metà bianca e per metà nera, era pulita, non c'era un granello di polvere. Nella stanza non c'era nulla, apparte una bambina seduta su una sedia al centro della stanza. Mi avvicinai alla bambina terrificato dal suo aspetto... Era raccapricciante... I suoi vestiti erano strappati e sporchi di sangue... Il suo collo era spezzato e penzolava a destra... I suoi occhi erano orbite completamente vuote, dominate soltanto dall'Oblio... Il suo volto... Oh il suo volto... Quel volto ... Non lo dimenticherò mai. Aveva un sorriso sadico stampato in volto... Le sue labbra erano tagliate alle estremità. Appena le fui di fronte la bambina disse: «Chi sono?» ed un urlo straziante incombette nella stanza, quell'urlo... Era lo stesso urlo che sentii 3 anni or sono, quando mio padre morì. Ad ascoltare quell'urlo comparve in me una sensazione di angst, cercai di coprirmi le orecchie per non ascoltare quel lancinante urlo... Ma era tutto inutile, quell'urlo non poteva esser ostacolato... Passarono 20 secondi dall'urlo e la bambine disse: «Ora ricordo... io... io sono.. io sono 209...» il suo tono di voce si fece più terrificante e inquietante era come se... fosse un demone. Una volta detto questo numero la bambina raccontò una storia, la sua storia, raccontò di quando venne rapita da degli uomini. Di quando la usarono per esperimenti... Quella storia era terrificante. Il racconto durò per 2 ore. Finito la bambina accennò a 10.000 soggetti. Di questi 10.000 solo 500 erano ancora in vita... Lei era il numero 209, il Soggetto dell'Agonia. Ora tocca a te, tocca a te credere o meno a questa storia... Ma sappi che se in un prossimo futuro i 500 soggetti venissero riuniti verremo catapultati in un incubo senza fine...

   
 
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