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Autore: champagnemamiseven    01/12/2018    0 recensioni
Sayid Jarrah ha amato. Ha sofferto. Sayid è cresciuto troppo veloce in un Mondo che non gli apparteneva ha mandato giù bocconi amari ma non hai "amato a metà", ha sempre dato se stesso, al 100%. Sayid Jarrah ha amato. Ha sofferto.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sayid
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo la terra arida sotto i nostri piedi e come si sgretolava ad ogni passo, pensavo che fosse per il peso del mio grande cuore e di come esso batteva per te che addirittura, poteva creare crepe nell'arida terra che ci ha dato i natali, ad entrambi, si, siamo figli di una terra culla di cultura e, se questa terra potesse parlare narrerebbe grandi gesta, insegnamenti ma anche il nostro amore, da oggi, anche il nostro amore.
Il nostro amore strozzato, il nostro amore sussurrato e gridato allo stesso tempo, il nostro amore illegale e criminale ma avrei dovuto saperlo quando ti vidi per la prima volta che sarebbe stato tutto complicato, che con te, mia cara Nadia, sarebbe stato sempre in salita..
Avevi quindici anni la prima volta che i miei occhi incontrarono i tuoi, neri come la pece, più profondi dell'oceano e capaci di esprimere parole che le nostre labbra timorose non riuscivano a scambiarsi.

Crescere a Bagdad non era facile per nessun adolescente e soprattutto per te, il tuo animo ribelle ardeva come fuoco vivo al di sotto della tua carne e della tua pelle, così delicata, sottile e profumata - chiudo gli occhi e posso ancora sentire il profumo di gelsomino riempirmi le narici, quel profumo che sa di casa e sa di te, Nadia - ma troppe volte quella tua pelle è stata ferita e troppe volte ancora la tua carne ha sanguinato perchè tu, mio amore, hai avuto più coraggio di ogni giovane uomo del villaggio quando sei partita per unirti al gruppo dei dissidenti del regime; parlavi di cambiare l'Iraq e di cambiare il Mondo mentre, quando potevamo, scappavamo e ci rifugiavamo al cima di quella collina poco lontana da casa tua semplicemente a guardare le stesse e sognare e tu, tu eccome se sognavi, sognavi in grande. Bellissima e con una mente brillante. 
Nadia, sei un dono dal cielo per me, umile plebeo, umile servo che non merita nemmeno una tua carezza ma oggi, per un tuo tocco morirei e per un tocco, io sono già morto.

Le nostre strade qui, si divisero, Nadia e divenimmo preda e predatore in una giungla spietata qual'era l'Iraq nei primi anni del nuovo millennio a cui, senza speranza, avevo affidato la possibilità di un Mondo nuovo e migliore ma solo i tuoi, di sogni, si poteva avverare. 
Divenni un soldato. Pancia in dentro, petto in fuori, zero sorrisi e privo d'amore.
Venni colmato d'odio ed odio mi nutrivo, banchettando con esso e danzando con il diavolo ogni notte, soffrivo in silenzio fino a che anche la sofferenza sparì insieme alla speranza di un Mondo migliore e quella di vederti ancora.
Dire che ti ho amata dal primo istante sarebbe una bugia, una storia da commedia semplice ma noi, nella nostra - più che commedia - tragedia non abbiamo mai saputo cosa fosse la semplicità soprattutto quando sotto quel cappuccio, mentre mi tiravo su le maniche pronto a macchiarmi di altro sangue, vidi il tuo volto; oh Nadia, mio amore, bellissima e con una mente brillante.. 
Eri seduta dinanzi ad un boia freddo e spietato, un ufficiale della Guardia Repubblicana Iraquena che dinanzi al tuo viso stanco e segnato si trovò in una difficoltà mai sentita prima, mai immaginata. I tuoi capelli castano-scuro contornavano il tuo viso più magro di quanto lo ricordassi, i tuoi occhi scavati all'interno e sotto di essi violacee occhiaie ma Nadia, la tua bellezza mi abbagliò anche in quell'istante; mi tremarono le gambe, le mani e lì capì che sarei morto o che, forse, ero già morto.

Nadia, mio sole, mia luna, mie stelle..
Vittima di un sistema cattivo e spietato. Maledivo gli uomini che ti stringevano le braccia ed i polsi e presi fiato quando loro si allontarono pensando di lasciarti in mani sicure, le mani di un macellaio che dinanzi a te, però, diventava un bambino impacciato. Avevi un ufficiale dell'esercito chino dinanzi a te con la testa sul tuo grembo.. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto e fu il silenzio più rumoroso della mia intera vita, le tue dita sottili mi accarezzavano i ricci neri ed in quel momento eravamo uniti e lontani allo stesso tempo.

L'amore per una volta nella storia tragedia, prese il sopravvento e le mie mani non ti torturarono come avrei dovuto e come loro, stupidi, si aspettavano, ma ti protessero, ti ho protetto e stretto e  Nadia, amore, ho ucciso per te, ho ucciso per farti scappare via e ti ho vista correre lontana non curante di ciò che sarebbe aspettato a me e non mi interessava, la mia anima era tua e correva vicino a te verso la libertà, ciò che sarebbe accaduto al mio corpo non aveva importanza perchè, l'unica cosa importante era sapere che si, il mio cuore malandato batteva per te ma anche il tuo faceva lo stesso.
Se non ci ritroveremo in questa, mi incontrerai nella prossima vita.
   
 
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