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Autore: VelenoDolce    01/12/2018    1 recensioni
Serie di drabble , dovrebbero essere una al giorno fino a natale, ispirate dai prompt lasciati sul gruppo fb The writing spell per il contest calendario d'avvento. Spero di riuscire a scriverle tutte e a farvi divertire nel processo.
Per ora saranno una serie di Thor/Loki, non so in futuro se cambierò coppia.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frigga, Loki, Thor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Loki guarda male chiunque entri dalla porta del bar facendo fastidiosamente tintinnare i campanellini attaccati al vischio. Perchè dovevano metterlo proprio lì? Che poi tutti quelli che entrano si fermano con la porta aperta per darsi un bacio. Disgustoso!

Tin Tin

Un'altra ondata di aria gelida lo fa rabbrividire, l'occhiata che lancia all'uomo che ha osato entrare è di veleno, ma quello gli sorride e prosegue come se nulla fosse.

Il natale sta arrivando, lo detesta. Tutta quella gente allegra per strada che non sembra andare da nessuna parte. E le canzoncine. Dio. Le canzoncine! Proprio ora la fastidiosa voce di Bublè inonda il suo bar preferito. Quello in cui si rifugia da mesi per studiare tra una lezione e un'altra. Sospira irritato, fino al giorno prima era così piacevole sentire la musica rilassante, le campane tibetane, a volte anche il canto delle balene. Mentre ora... Bublè è stato scongelato per farlo cantare quella schifezza.

“Scusa, è libero?” L'uomo sorridente indica i posti al suo tavolino, tutto il resto è pieno. Sospira e annuisce. Riprende a digitare sul portatile, ha una tesina da completare prima delle vacanze e vuole farlo il prima possibile.

“Ciao.” La piccola voce gli arriva da troppo vicino, abbassa gli occhi per fissarli in quelli azzurri del bambino, non arriva nemmeno all'altezza del tavolino.

“Ciao.” Risponde automaticamente, già pensando di chiamare un cameriere per farlo portare via.

“Io ciono BD” Il piccolo sorride quasi sdentato.

“Bladr, lui è un estraneo, cosa abbiamo detto degli estranei?” L'uomo si siede con la sua ordinazione e prende il piccolo in braccio.

“No o so.” Il piccolo ride palesando la sua bugia.

“Forza, a fare colazione.” L'uomo mette il bambino su un seggiolino e gli siede accanto.

Loki finge di non interessarsi a loro, ma l'uomo è davvero appariscente, con tutti quei muscoli e la maglia rossa, ha gli stessi capelli del bambino, probabilmente saranno padre e figlio. Sospira e si rimette a scrivere, deve andare avanti, non ha voglia di farlo a casa, lì vuole solo rilassarsi. La sveglia del suo cellulare suona e lui si affretta a chiudere il pc e sistemare le sue cose.

“Ciao ciao cignoe sconociuto.” BD lo saluta.

“Sono Loki, ciao ciao.” Risponde con un sorriso al piccolo che lo guarda felice.




“Loki!”

Loki alza la testa appena sente il suo nome, ma non vede nessuno che conosce.

“Ciauu”

Abbassa lo sguardo, il bambino del giorno prima lo guarda abbracciando un orsacchiotto.

“Ciao BD” Sorride mentre risponde.

“Thoo Thoo qui!” Il piccolo si volta e urla ancora verso il padre.

“Ancora... scusa, non volevamo disturbare.”

“Fa nulla, tanto tutti gli altri tavoli sono occupati.” Loki scrolla le spalle, fingendo indifferenza, guardare quell'armadio di muscoli è un buon diversivo alla sua tesina. Se solo non ci fosse questa fastidiosa musica di natale in sottofondo sarebbe una buona giornata.




“Ciao.”

Loki guarda l'armadio biondo e sorride, poi cerca con lo sguardo il piccolo.

“Ciao, solo oggi?” Ha quasi paura che gli venga detto che sta arrivando con la moglie del biondo.

“Oggi sono fuggito prima che mia madre mi agguantasse.” Si siede e poi sussulta. “Posso?”

Loki ride e annuisce, anche se non ha capito cosa c'entri la madre di quel colosso, sarà muscolosa anche lei?

“Posso offrirti qualcosa?”

Quando la sveglia del cellulare suona Loki la spegne e resta seduto, la tesina ormai dimenticata, sul tavolino un altro pezzo di torta e davanti a lui l'essere più interessante che abbia incontrato da tempo. Parlare con Thor, nome che sembra stare a pennello a quella massa di muscoli, è stranamente facile. L'uomo riesce anche a ridere quando lui fa qualche battuta troppo acida, e cerca anche di ribattere, fallendo miseramente e facendolo ridere.

Il pomeriggio passa, e alla fine è il cellulare di Thor a squillare, lui raccoglie la chiamata con un sospiro, ma annuisce e si alza.

“Purtroppo devo andare, il lavoro mi chiama anche se tecnicamente sono in ferie.” Si mette il giaccone.

“Dovrei muovermi anche io...” Loki sistema la sacca e si mette la sciarpa chiudendo il giaccone.

“Loki... io...” Thor tentenna, poi apre la porta e si blocca.

“Cosa c'è?” Loki non capisce, poi alza lo sguardo nella direzione dell'altro. Il vischio.

“Posso darti un bacio?” Thor sembra arrossire sotto la barba, poi si abbassa appena per posare le labbra su quelle del moro.

“C'è anche la nostra canzone.” Ridacchia. Loki lo guarda confuso.

“Ogni volta che ci vediamo c'è questa canzone.” Thor agita la mano nell'aria.

“Io odio le canzoni di natale!” Loki si rende conto di quello che ha detto e si morde le labbra, ma Thor non sembra offeso e inizia a ridere.

“Non avevo dubbi.”



“Lokiii” Il bambino urla cercando di attirare l'attenzione, quasi inizia a piangere prima che Loki si volti e sorrida.

“Ciao BD.” Gli dice attraversando la strada, il piccolo è legato a un passeggino, ma quando Loki alza gli occhi lo sguardo che incrocia non è quello del bel biondo che lo ha baciato il giorno prima, ma di una splendida donna.

“Sei il ragazzo che fa colazione con i miei figli? Sono Frigga.” La donna gli tende la mano con un sorriso.

“Piacere, sono Loki.” Dice capendo il suo errore di calcolo. Non padre e figlio, ma fratelli. Ottimo, nessuna donna da dover cacciare via dalla vita del suo armadio.

“Bladr non fa altro che parlare di te, l'hai conquistato.”

“Questo perchè non mi conosce.” Loki ride. Arrivano al solito bar, lui apre la porta, la tiene un attimo aperta per far entrare Frigga. Nell'aria c'è la solita canzone di Bublè, quel ' tho look a lot like' del ritornello e fastidioso. Nella sua mente sente la voce di Thor che dice 'la nostra canzone' e forse, solo forse, non gli fa poi così schifo come pensava fino a qualche giorno fa.

“Loki!” Thor arriva mentre sta posando il vassoio con le torte sul tavolo, con il suo sorriso smagliante si avvicina e gli da un bacio a stampo.

“Forse non hai conquistato solo uno dei miei figli, forse entrambi.” Frigga ride quando i ragazzi si guardano imbarazzati.






Grazie dell'attenzione, spero che la piccola storia vi sia piaciuta, e spero di riuscire a scriverne altre ^.^

A presto (domani?)

Veleno

   
 
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