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Autore: Fedetina    04/12/2018    2 recensioni
Dal testo: “Buonasera Vegeta, la cena è sul tavolo, serviti pure”
Nessuna risposta, nessun grazie…come sempre.
Eppure Bulma non sembrava interessata ad accendere la solita diatriba con il principe dei sayan per i suoi modi maleducati e arroganti. Assorta nei suoi pensieri, totalmente indifferente alla presenza di fronte.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Entrò in silenzio, rompendo la tranquillità della stanza con il suo passo cadenzato.
Non un rumore, non un fiato…atmosfera insolita per quella casa.
Avanzando verso la cucina, intravide la figura di colei che da un anno a questa parte era diventata inconsapevolmente una presenta costante…petulante…esasperante…fissa nella sua vita.
Intenta a leggere una rivista, sollevò lo sguardo, osservando l’incedere lento del guerriero.
“Buonasera Vegeta, la cena è sul tavolo, serviti pure”
Nessuna risposta, nessun grazie…come sempre.
Eppure Bulma non sembrava interessata ad accendere la solita diatriba con il principe dei sayan per i suoi modi maleducati e arroganti. Assorta nei suoi pensieri, totalmente indifferente alla presenza di fronte.
Vegeta osservava di sottecchi l’atteggiamento troppo tranquillo per la ragazza seduta a gambe accavallate allo sgabello della cucina con una gonna, per i suoi gusti, non molto lunga.
E la solita parlantina aveva lasciato il posto al suono delle sue posate che sfioravano il piatto.
“La gravity room non funziona bene, deve essere il generatore centrale” di fatto era vero, e gli sembrò la cosa giusta di dire per provocarla.
“Domani passo a controllare” pacata…visibilmente distratta.
“Finalmente hai capito che non devi ribattere ai miei ordini, donna…mi piace questo atteggiamento remissivo!” sicuro di aver innescato la bomba.
Eppure lo sguardo di lei rimase perso nel vuoto, mentre intrecciava le dita della mano tra i capelli turchini.
“Sai…oggi ho lasciato Yamco!”
Il principe dovette trattenere la leggera sorpresa che quella rilevazione gli aveva suscitato.
Non si stupiva della circostanza, riteneva infatti che non erano affari suoi con chi la terrestre se la spassasse.
Ma ancora una volta lei gli aveva rilevato qualcosa di sé senza che fosse richiesto, trattandolo come un amico…lui che non era mai stato amico di nessuno.
La verità ancora troppo difficile da assimilare era che quella donna lo incuriosiva, non aveva paura di lui e lo trattava al pari di chiunque altro.
Detestava la sua insolenza, anche se alla fine di ogni battibecco, pensava che farla andare su tutte le furie era una cosa che lo divertiva…e anche parecchio. Combattevano…con armi diverse…ma combattevano.
“Immagino ti sentirai affranta!” sarcastico, voleva deriderla per dei sentimentalismi schifosamente troppo terrestri.
A quel punto sollevò lo sguardo, pregustandosi la reazione che ne sarebbe derivata.
Bulma incatenò i suoi occhi azzurri in quelli neri eppure profondamente accesi del sayan, guardandolo per la prima volta dall’inizio di quella strana serata.
“in realtà non mi dispiace affatto!” pronunciando quella frase con la stessa tranquillità di cui avrebbe parlato del tempo.
E in quello sguardo Vegeta ci vide determinazione, fierezza, ma soprattutto…desiderio.
Si alzò in silenzio, solo il rumore dei tacchi sul pavimento.
Portando le mani al seno, iniziò a sbottonarsi la camicia bianca, permettendo al sayan di bearsi delle sue bellissime forme, coperte da un reggiseno in pizzo candito e invitante
“Allora Vegeta, io vado di sopra a farmi un bel bagno caldo…sai ho proprio bisogno di rilassarmi!”
e massaggiandosi il collo, si diresse verso le scale.
“Buonanotte” sull’uscio della porta, rivolse un’ultima occhiata all’uomo rimasto dove lo aveva lasciato, seppure il suo sguardo non l’aveva abbandonata neanche per un secondo.
Sorrise maliziosa.
Vegeta tornò a guardare il piatto che aveva davanti…si sentiva agitato, respirava in maniera impercettibilmente più intensa, come se fosse appena uscito da uno stato di apnea.
Il leggero panico per una reazione inaspettata fu subito superato e un sorriso sadico ed eccitato comparve sul volto affascinante del tenebroso principe.
Forse avrebbe fatto anche lui un bel bagno.
 
   
 
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