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Autore: Mayfly    14/12/2018    0 recensioni
E se invece di Loki fosse morto Thor all'inizio di Infinity war?
Menzione di violenza, tortura, tortura psicologica,,,
ANGST, ANGST OVUNQUE.
Genere: Angst, Dark, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Loki, Thor
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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«Riformuliamo la domanda: credi che sia una buona idea riportare me sulla terra?»

 

«Forse no, sinceramente. Ma non mi preoccuperei, ho la sensazione che andrà tutto bene...»

 

 

Questo è lo statista del vascello di rifugiati asgardiani che parla... 

Siamo sotto attacco, Ripeto, siamo sotto attacco. 

I motori sono morti. 

Fallimento del supporto vitale. Richiesta di aiuto da qualsiasi nave nel raggio d'azione.

 

Il nostro equipaggio è composto da famiglie asgardiane, qui abbiamo pochissimi soldati. 

Questa non è una nave da guerra. Ripeto, non è una nave da guerra.

 

 

Buio, silenzio e morte. Così appariva Asgard dopo l'arrivo di Thanos.

Il tesseract era andato, Heimdall era morto, gli asgardiani erano morti, Thor era incatenato sotto il totale controllo del titano mentre Loki, suo fratello, era solo, faccia a faccia col destino. 

Sapeva che non avrebbe potuto spuntarla facilmente questa volta, l'avversario dal quale si era nascosto per anni, era ormai l'essere più potente dell'universo con due gemme in suo possesso, e avrebbe potuto bloccare e strangolare il grande e potente dio degli inganni senza fatica, se solo avesse voluto. 

Ma no, anche se l'attirava una morte pulita e facile, Loki sapeva che non rispecchiava il suo fato, che Thanos non l'avrebbe mai permesso.

 Quelle parole agghiaccianti di minaccia, le parole Dell'Altro gli risuonavano in testa, riusciva a percepire il suo respiro freddo sul collo e le mani artigliate e sudaticce sul suo capo, tutto questo come un eco infinito, memore, di un passato crudele.

 

 «...pensi di conoscere il dolore? Pregherai in ginocchio per qualcosa di dolce come il dolore»

 

Il dio rabbrividì impercettibilmente per le sensazioni appena provate e alzó lo sguardo, incontrando quello del gigante Titano.

 

«Hai coraggio asgardiano: guardi la morte negli occhi senza esitazione, » La voce profonda di Thanos riempí il vuoto mortale di quella che era stata la sala del trono.

Thor teneva uno sguardo preoccupato fisso sul fratello, emettendo di tanto in tanto mugolii e incapace di muoversi e di parlare, a causa delle catene che lo imbrigliavano stretto. 

 

«ma puoi sopportare il destino che la morte ha scelto per te?»

 

Lo sguardo di Loki si spostava sicuro tra Thor e il suo carnefice, calcolando mentalmente ogni possibile mossa, cercando di prevedere ogni possibile attacco. Pochi secondi e sembrava aver scelto la sua opzione, così parlò.

 

 «Oh potente Thanos, prima di tutto, io non sono asgardiano, ma io, Loki, legittimo re di Jotunheim, principe di Asgard, figlio di Odino, dio degli Inganni-

 

Il potente titano non si fece abbindolare  dal suo discorso e reclamando il grande potere della gemma dello spazio blocco il gracile dio dalla pelle diafana, circonfondendolo di una luce azzurro intenso.

Il moro altro non poté che provare a sottrarsi, venendo meno all'enorme forza al quale era sottoposto completamente inerme e in balia del potere del pazzo titano.

Strinse i denti, cosciente della poco rosea situazione in cui si trovava, senza mai perdere lo sguardo di sfida nei suoi occhi, che lo contraddistingueva.

 

«E mio umile servo.» Completó poi Thanos, sorridendo malignamente e piegando leggermente la testa a destra.

«Credi di conoscere il dolore piccolo dio?» continuo poco dopo il Titano.

«pregherai in ginocchio per qualcosa di dolce come il dolore.»

 

Loki, bloccato sul posto, si sentì gelare. Uno strana sensazione gli attanagliò lo stomaco per poi diffondersi per tutto il corpo. 

Era perfettamente cosciente di cosa fosse capace il gigante che stava fronteggiando, aveva già sperimentato le sue torture una volta ed era sicuro che non si sarebbe mai dimenticato delle profonde sofferenze che quelle -soprattutto le une che implicavano il calore- gli avevano provocato. 

La sua mente gli rievocó crudelmente quei momenti e il suo sguardo si fece d'un tratto meno sicuro: aveva paura. Aveva paura soprattutto perché intuiva che questa volta per lui dovesse esserci in serbo una portata speciale, una nuova tortura da pregherai in ginocchio per qualcosa di dolce come il dolore e lui non era pronto, poteva fingere di esserlo, costruire la sua solita corazza spessa e sarcastica che non sarebbe servita a nulla se non a un po' di scena.

 

«Bene gracile dio, ora tu farai una cosa per me.» Disse Thanos senza mai perdere il sorriso. «Vedo che hai un pugnale lí nascosto nel tuo mantello. Ora tu lo prenderai e con quello taglierai la gola di tuo fratello. Sarà divertente da guardare.» 

Detto questo Thanos mosse il guanto per far muovere a sua volta Loki che resistette. 

 

«Non puoi sottrarti, non sei abbastanza forte, sei ferito e totalmente inerme.» Il sorriso del titano pazzo si allargò mentre con più determinazione muoveva il guanto. Thor fisso Loki negli occhi, sembrava rassicurare il fratello, va tutto bene non è colpa tua, Loki lo fissó a sua volta, mentre costretto dal suo stesso amato tesseract impugnava il suo pugnale favorito, mi dispiace Thor avrei dovuto rimanere morto. 

Una insolita espressione di dolore campeggiava sul volto del dio degli inganni, lui non era questo, lui voleva bene a Thor nonostante il fatto che facesse sempre intendere il contrario.

 

«È quello che hai sempre voluto Loki. Uccidilo.» Disse nuovamente Thanos, forzando il dio a muoversi verso il fratello con passo claudicante.

Loki non poteva parlare e anche se avesse potuto non sarebbe uscito niente dalle sue labbra sottili: aveva la gola secca e la bocca impastata dalle lacrime che sgorgavano dai suoi occhi brillanti.

 

Un passo 

 

Due passi 

 

Tre passi

 

Alza il coltello e lo punta alla gola di Thor

 

Preme lasciando il sangue di suo fratello sgorgare

 

Oppone resistenza ma non serve a niente 

 

Thor grida da dietro la museruola 

 

Loki solca la sua gola provocando altre urla 

 

Urla anche Loki mentre sgozza il biondo

 

Thanos sorride inebriandosi sadicamente dell'odore del liquido cremisi che sprizza dalla gola di Thor

 

Thor è morto e Loki lascia andare il coltello ancora sotto la potenza della gemma e pieno del sangue del fratricidio appena commesso.

 

«Interessante. Odinson che uccide Odinson.» Detto ció Thanos fece cenno all'ordine nero, che aveva assistito con un sorriso maligno alla situazione, di andare via. Prima di entrare nel portale diede un ultimo sguardo soddisfatto a ciò che aveva fatto: ora tutto era perfettamente bilanciato, uno morto e uno vivo, e ora poteva continuare finché tutto il suo sadismo non fosse colmato: separare amici, amanti, fratelli... Perché i legami, gli affetti erano inutili di fronte alla sopravvivenza del maestoso Universo.

Dopo che Thanos fu andato, Loki, profondamente scioccato e tremante cadde a peso morto sulle sue ginocchia, fissando il corpo esanime di Thor. Non poteva toccarlo, aveva il suo sangue sulle mani, le fissó, le sentiva calde, come sentiva caldi i due Rivoli che scendevano dai suoi occhi e segnavano il suo volto che cosa ho fatto io non ho mai voluto la tua morte io volevo solo un fratello mi dispiace fratello mio ti vendicherò fosse l'ultima cosa che faccio. Si accasciò su Thor e lo strinse forte. E stavolta lo disse a voce alta e determinata: fosse l'ultima cosa che faccio.

 

 

 

Autrice:

Sono una brutta persona me ne rendo conto.

Love y'all

   
 
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