14/12/2018
1 recensioniN.B.: Questa one shot è da intendersi scollegata alle precedenti che ho scritto sulla SashaXConnie.
SENZA TE...
Non appena Connie vide Sasha cadere a terra, il suo cuore parve fermarsi. Si voltò immediatamente, con la speranza che quello non fosse un colpo fatale, ma anche uno stupido come lui aveva capito che lo sparo era stato troppo preciso per mancare organi vitali.«SASHA!»
Non voleva crederci, non poteva crederci. Aveva sempre pensato che sarebbe stato lui a morire prima dell’amica, soprattutto considerando quante volte era stato vicino a farlo. In diverse occasioni, infatti, se non fosse stato per Sasha che lo aveva coperto abilmente, avrebbe davvero potuto lasciarci le penne.
«TI PREGO, RESISTI!», urlò gettandosi al suo fianco, con le lacrime agli occhi. Non poteva perderla: la sua vita non sarebbe stata la stessa senza di lei. Era l’unica a capirlo veramente, a non trattarlo come uno stupido e ad assecondare tutte le sue stranezze, forse perché in fondo anche Sasha era un po’ bizzarra e lo dimostrava anche in quel momento in cui, praticamente ad un passo dalla morte, pensava al cibo.
«Sasha, devi resistere finché non torneremo sull’isola!»
In cuor suo, Connie sapeva che non ce l’avrebbe fatta, ma voleva sperare che la ragazza, ancora una volta, si dimostrasse forte abbastanza da resistere. Che ne sarebbe stato della sua vita senza di lei? Sicuramente sarebbe stata triste, dolorosa, vuota e totalmente senza senso.
Da quando Sasha era entrata nella sua vita, come un uragano, erano diventati inseparabili complici di scorribande. La solarità della ragazza e la sua gioia di vivere rendevano quel mondo pieno di atrocità molto più sopportabile, almeno per Connie. Con lei, poteva essere sé stesso, senza paura di venir giudicato. Era forse per tutte queste ragioni che teneva molto alla ragazza, molto più di qualsiasi altra persona, persino di sua madre.
«Ti prego, Sasha, non posso farcela a vivere senza di te!» Quest’ultima frase, però, molto probabilmente la ragazza non la sentì. Connie, infatti, dovette rendersi conto, con orrore, che l’amica non respirava più. Disperato, strinse quel corpo senza vita: «Sasha, non puoi farmi questo! Sasha, ti prego, svegliati! Non è questo il momento per fare degli scherzi!»
Ma purtroppo, quello non era uno scherzo, bensì la cruda realtà dei fatti: Sasha non c’era più e, con lei, anche la parte gioiosa della vita di Connie.
All’improvviso, dietro di lui, sentì le voci di Armin e Mikasa che, a giudicare da quanto urlavano il nome di Sasha e il suo, Connie capì che dovevano aver saputo, ma lui era troppo sotto shock per riuscire ad affrontarli. In quel momento, tutta la sua attenzione era solo sulla persona più importante della sua vita. Il ragazzo si era sempre sentito molto legato a Sasha, ma solo ora che l’aveva persa, aveva capito di quanto contasse per lui. Lei non era solo la sua migliore amica: era la ragazza che amava! E, nel preciso istante che lo realizzò, si sentì uno stupido per non averlo mai capito prima da poterglielo confessare.