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Autore: Mayfly    16/12/2018    0 recensioni
Così ho deciso di scrivere questa lettera, in cui spiego il motivo del mio gesto e ne approfitto per farti un po' di scuse arretrate, dato che dopo non ci sarò per rispondere alle tue domande. Sono in camera tua e sto ancora ascoltando quella canzone mentre scrivo: mi da la forza di non rimettermi a piangere come una ragazzina e ricarica la mia determinazione. Mi sto redendo del mio più grande peccato e anche se andrò all'inferno, mi sento leggero Dean, so perché lo sto facendo: per te. Perché così la smetterò di deluderti, ti chiedo perdono per ogni volta in cui è successo, da Stamford fino a oggi. Spero potrai capire Dean.
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dean,

Quando tornerai forse sarai arrabbiato con me per questo, ma... non mi importa. Finché tu sei vivo non mi importa. Ascolta, mi dispiace, sono uno stupido e un continuo fallimento Dean. Non faccio che mettere in pericolo la tua vita: solo la mia esistenza ti fa sentire obbligato a prenderti cura di me, ma non voglio più che tu ti senta così, fratello, non più. All'inizio lo facevi perché mi volevi bene, lo so, ma- ma poi ho iniziato a essere un disastro ambulante, un mostro e diavolo, Non so come tu sia riuscito a rimanere al mio fianco tutto questo tempo, dopo tutto quello che ho fatto. So che non ti importa più di me come prima, che sono un peso, ma aggiusterò tutto, promesso. Papà aveva previsto questo, questo me. Sapeva del sangue di demone in me, che io non ero destinato a essere buono, in nessuna versione di nessun universo: lo hai visto anche tu che cosa sono arrivato a fare per toglierti quel marchio, tu sei quello buono Dean. Lo sei sempre stato e sempre lo sarai, ci sarà un motivo se tu sei la action figure di Michele mentre io quella di Lucifero. 

Mai come ora Dean, le parole di papà, le sue parole sembrano più chiare e vivide nel mio cervello: salvarmi o uccidermi. Non è colpa tua Dean, niente di ciò che mi è successo è colpa tua. Non ti do la colpa per non avermi salvato, dopotutto come avresti potuto: sono sempre stato oltre la soglia del salvabile, ma ci hai provato, o almeno, hai provato a tenermi in vita e darmi un chance. Hai venduto la tua anima e sei andato all'inferno per me Dean, ti devo tutto per questo. Ti voglio bene. Ti voglio davvero bene. 

Questi ultimi 10 anni me li hai regalati tu e a volte penso che non avresti dovuto farlo De', avresti dovuto lasciarmi andare, almeno il mondo non sarebbe nella merda fino al collo ora. È tutto sulle mie spalle De', ma sto cercando di rimediare.

Questa caccia avrebbe dovuto essere una pausa da tutto, da amara, dall'apocalisse, Dio e da tutta questa merda ma, ma si è rivelata essere la tua tomba, ed è nuovamente colpa mia: mi hai salvato la vita oggi, di nuovo; lo fai sempre e io non posso andare avanti così. Non posso continuare a essere il peso che ti porti in giro e che ti senti così in dovere di salvare, la mia morte è ciò che salverà te adesso, Dean e non mi tiro indietro.

Ascoltavo quella canzone che ti piace tanto e che sei così imbarazzato di ammettere mentre ti riportavo al bunker, le mie lacrime hanno bagnato Baby -e mi dispiace, sistemerò anche quello, giuro- e poi è arrivato il mio pezzo preferito e mi sono ritrovato a cantare, guardando il tuo corpo senza vita dallo specchietto: "you're the blood of my blood, we can get through it all." È li che ho capito De', ho capito cosa avrei dovuto fare: siamo fratelli, tu sei il mio fratellone, ed è mio compito prendermi cura di te ora, sistemare la situazione, così poi tu potrai battere Amara, tu e Cas , e poi spero, potrai costruirti una vita tua, senza di me.

Così ho deciso di scrivere questa lettera, in cui spiego il motivo del mio gesto e ne approfitto per farti un po' di scuse arretrate, dato che dopo non ci sarò per rispondere alle tue domande. Sono in camera tua e sto ancora ascoltando quella canzone mentre scrivo: mi da la forza di non rimettermi a piangere come una ragazzina e ricarica la mia determinazione. Mi sto redendo del mio più grande peccato e anche se andrò all'inferno, mi sento leggero Dean, so perché lo sto facendo: per te. Perché così la smetterò di deluderti, ti chiedo perdono per ogni volta in cui è successo, da Stamford fino a oggi. Spero potrai capire Dean. 

Brother let me be your shelter questa volta. Lascia che io ti salvi e che mi metta da parte: come ho già scritto, questo tempo che ho vissuto è un regalo, una sorta di prestito ed è tempo che venga reso. Andrà tutto bene Dean, starò bene. Ora ci penso io non ti preoccupare. 

Ora chiamerò Cas, farò in modo che venga qui dopo che me ne sarò già andato così non potrà pensare di potermi dissuadere, -scusati con lui da parte mia per tutto questo- sarà li per te quando ti riprenderai e ti accompagnerà a riprendere Baby. Fai quello che vuoi del mio corpo non mi interessa davvero, tanto sarò morto stecchito e la mia anima all'inferno, perciò davvero, fanne quello che vuoi. Un'ultima cosa a cui pensare da mio custode. L'ultima davvero.

Ora è tempo delle promesse Dean: prometti che non farai niente, niente per cercare di riportarmi indietro perché ti senti obbligato: non lo sei, non lo sei più. Sono un ricordo per te ormai, spero potrai tenere solo quelli felici, di ricordi, se puoi. 

E prometti che starai bene e quando Amara sarà morta o qualsiasi cosa succederà dopo che la sconfiggerai, che uscirai da questa vita e sarai felice e realizzerai quel sogno che so che hai nel profondo del tuo cuore: una famiglia tutta tua. 

Ti voglio bene De', sappi che io sto bene con la mia scelta, non è avventata e io non sono ubriaco come l'ultima volta. Non piangere la mia morte, non ne vale la pena per uno come me. Andrà tutto bene, starai bene. Tu e Cas starete meglio senza di me. So di avere fatto alcune cose buone ma non c'è paragone con tutto il male che è sempre stato dentro di me, perciò De', non ti preoccupare. 

Avevo deciso di non piangere più, scusa se la mia scrittura è diventata un po' disordinata e tutta sbavata ma non sono riuscito a controllarmi, mi dispiace. 

Sono fiero di te. Spero potrai esserlo almeno un po' di me dopo questo.

Bene ora sono pronto: prendo la tua macchina e mi dirigo al primo incrocio a est, non chiederò anni De', non chiederò niente in cambio al demone, lo avrai capito ormai. voglio solo riportarti in vita.

ti voglio così bene, Addio Dean.

 

Sammy

 

Sam piega la sua lettera in due e ci scrive "mi dispiace Dean"  sopra, si alza dalla sedia e lentamente si dirige verso suo fratello che riposa di un sonno eterno, adagiato sul letto. Si ferma qualche secondo a guardarlo e si concede un sorriso, gli vuole così bene lo sente dentro, tra i battiti del suo cuore. Lo guarda e cerca di imprimere ogni piccolo dettaglio del suo volto, ormai freddo e diafano, ma che ritornerà presto a a splendere di vita: non vuole dimenticarselo mai. Poi Posa la lettera sul petto di Dean, sotto alla sua mano sinistra: vuole che sia la prima cosa che vedrà una volta risvegliato.

Poggia la sua mano destra sulla sua guancia sinistra, un estremo saluto, un ultimo tocco. Una lacrima solca il viso di Sam addio per sempre fratello. 

Un ultimissimo sguardo da qui all'eternità, poi esce dalla stanza di Dean e chiude la porta. Tira fuori il suo cellulare dalla tasca e compone il numero di Castiel, non si aspetta una risposta, anzi quasi spera di poter usufruire della segreteria telefonica, non vuole sentire le obiezioni di Cas contro il suo gesto. 

Quasi come se la sua muta preghiera fosse stata ascoltata sente la voce registrata dell'angelo non capisco... perché volete che io dica il mio nome BEEP.

 

«Hey Cas, sono Sam, err- ascolta so che sei impegnato con qualsiasi cosa tu stia facendo per salvare il mondo ma, ma ho bisogno che tu venga al bunker subito, è successa una cosa e Dean e morto e- è colpa mia e, e sistemerò tutto, ma ho bisogno Cas, che tu sia qui per lui quando si riprenderà e che lo accompagni a prendere l'Impala e, e, e il mio corpo al primo incrocio a est. Baratterò la mia anima.

Ascolta non sentirti in colpa e qualsiasi cosa accadrà corri da Dean e non provare a salvarmi, va bene così. Addio Cas, sei stato come un fratello per me. Prenditi cura di Dean e non lasciare che faccia cose stupide. Ti voglio ben- BEEP»

 

Prima di uscire dà un ultimo sguardo alla sua camera. Decide di lasciare lí il telefono per evitare di rispondere alla chiamata di Cas che è sicuro che arriverà. Esala un sospiro e si concede un altro sorriso mentre una serie di bei ricordi gli attraversano la mente. Stranamente si sente felice, finalmente può sistemare le cose. Non si sta arrendendo, sta salvando Dean e gli sta concedendo una vita, una vita vera. Se la merita e lui lo sa.

Non si volta indietro, prende il necessario per evocare io demone e non si gira a guardare quando sale le scale del bunker, i suoi occhi sono lucidi, ci sono tante emozioni che lo avvolgono, ma nessuna di queste è la paura. Non ha mai avuto paura di morire a parte quando era solo un bambino, è già stato all'inferno e sa come funziona e considerando la sua reputazione sa che non si risparmieranno con lui, ma gli va bene così. Cos'altro potranno fargli che non gli sia già stato inflitto almeno una volta? Sam Winchester e la sofferenza sono sempre stati amanti.

Così girando le chiavi nel quadro di Baby, inizia il suo ultimo viaggio. 

La notte è serena: non ci sono nuvole e l'aria è leggermente pungente. 

La strada è libera: come d'altronde ci si aspetterebbe alle 3 del mattino di un anonimo mercoledì.

Sam è calmo, dentro di lui regna la pace. Non preme sull'acceleratore con fretta spasmodica: Sa che andrà tutto bene, così decide di prendersi il suo tempo, con i ricordi che ha condiviso con suo fratello proiettati nella sua mente come se stesse guardando un film. 

Eccolo l'incrocio, la sua destinazione finale. Ferma la macchina con cura a bordo strada lasciando le chiavi dentro Addio Baby, mi mancherai. Prenditi cura di Dean anche tu. Apre il bagagliaio e recupera la scatoletta e una pala per scavare. 

Quando il demone degli incroci arriva non risponde al suo sarcasmo. Non oppone alcuna resistenza e non cerca di trattare. Una vita per una vita, niente di più semplice. Winchester che salva Winchester, proprio come dovrebbe essere.

Il bacio che sigilla il patto si rivela piacevole e lui non è disperato, è proprio questo che da fastidio alla signora occhi rossi, che decide di passarci sopra: dopotutto ora possiede l'anima del grande Sam Winchester. 

Quando lei scompare Sam decide di avvicinarsi alla macchina, non troppo: non vuole sporcarla del suo sangue altrimenti Dean dovrà pulirla. Si siede a terra a gambe incrociate, ora sente il nervosismo nascere dal suo stomaco, ma non oppone resistenza quando lo sente ringhiare. Non può vederlo ma lo sente avvicinarsi, sembra quasi che si diverta perché sta per strappare l'anima di Sam Winchester dal suo corpo e sbatterla ai piani bassi. Quando finalmente lo attacca trattiene il respiro e chiude gli occhi, il dolore si impossessa di lui completamente  mentre viene praticamente squartato, ma decide di non urlare, abbraccia il dolore, se ne lascia inebriare e l'unica cosa che pensa mentre viene ucciso sono gli occhi del fratello che si aprono. Lui si sta svegliando proprio adesso e allora sorride mentre muore e si permette una lacrima prima di abbandonare la vita per sempre. 

 

«Dean..»

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Dean si risveglia di scatto con un profondo respiro. 

 

«Ma che diavolo..» perché sono al bunker? Stavamo lavorando a un caso io e.. «Saam! Sammy?»

 

Si ricorda vagamente di essere stato ferito al petto ma non sente alcun dolore e non ha alcuna ferita, i suoi vestiti sono puliti e lui profuma di shampoo di Sam? 

Ma che diavolo..? 

Una lettera. Si ritrova in mano una lettera. "Mi dispiace Dean" la scrittura è quella di Sam. Non mi piace. non mi piace. non mi piace. La apre e inizia a leggere, ancora frastornato e confuso sugli avvenimenti di quella sera.

Crede di avere un paio di infarti mentre scorre velocemente il fiume di parole che si ritrova davanti, perde totalmente il controllo delle sue emozioni e inizia a singhiozzare come un bambino. Non capisce e deve rileggere un paio di volte ciò che Sam gli ha scritto. Il dolore al petto si espande e si fa più forte, gli pulsa la testa, e gli si annebbia la vita per colpa delle lacrime «Oh Sammy..»  inizia ad ansimare, gli manca l'aria e quasi non sbatte per terra mentre cerca disperatamente di rimettersi in piedi Sam è morto si è venduto l'anima ha fatto uno scambio Sam non tornerà mai più Sammy come hai potuto farlo Sam ciò che hai scritto non è vero non sei mai stato un peso non sei cattivo e io ti voglio bene ti voglio bene ti voglio bene oh Dio dimmi che è un incubo fammi risvegliare io- io-

Dentro di sè sente l'ammontare di rabbia, disperazione e senso di colpa che fanno a pugni per cercare di vincerlo, mentre un senso di vuoto assoluto si fa strada a punta di piedi nel suo cuore. Cosa me ne frega del mondo se tu non ci sei più Sam? 

Finalmente riesce ad alzarsi in piedi, la lettera stretta tra le sue mani mentre le lacrime gli rigano tutto il volto. Se ne sta lì per qualche minuto incerto, quando il suo sguardo incrocia lo specchio sul muro, osserva la sua immagine, il suo volto vivo, mentre immagina quello di Sam senza vita. Vince la rabbia e allora dopo aver posto con cura la lettera al sicuro si lascia trasportare da un modo d'ira prendendo a pugni i mobili. 

Nell'altra stanza il telefono che era appartenuto a  Sam vibra: chiamata in arrivo da Castiel. Ci metterà un po' ad arrivare, mezza giornata di viaggio, e per questo silenziosamente si maledice. Quando ha ricevuto il messaggio di Sam quasi non cadeva sulle ginocchia sconfitto dalla gravità. Come era potuto succedere tutto questo?  Si è messo immediatamente in viaggio, rassegnato di non poter cambiare le cose,  aveva chiamato Sam almeno 15 volte ma nessuna risposta, così decide di provare con Dean. 

 

«Castiel.» Cas si ritrova a registrare il tono di voce disperato di Dean tra le cose con cui non vuole mai più avere a che fare al mondo.

 

«Dean-»

 

«Cas devo bruciare mio fratello perfavore vieni.»

 

«Dean sto arrivando io-» 

 

Dean chiude la telefonata provocando un sospiro dell'altro impregnato di dolore. Castiel sta arrivando ma lui non può aspettare, deve andare a recuperare il corpo del suo fratellino, riportarlo a casa e poi preparare la pira, e nel frattempo combattere con la nausea che lo sta invadendo.

Arriva all'incrocio stremato, vorrebbe solo svegliarsi e bere una birra con Sam ma non gli è concesso. La prima cosa che vede è l'Impala illuminata dal chiarore della luna, rimane fermo a osservare il posto, finché non vede Sam non sarà reale. Scende dall'auto sgangherata che ha rubato per raggiungere la destinazione e poi lo vede, Sam: il suo cuore manca un battito quando scorge la sua sagoma sanguinolenta. 

 

«Sammy.» nuove lacrime, non riesce a trattenersi mentre si avvicina a quel gigantor di suo fratello con passo tremante. Non riesce a pensare e mentre piange lacrime amare ricordando le parole di quella lettera, maledice ogni sua scelta. La cosa che gli fa più male è sapere che Sam è morto, si è sacrificato, credendo di essere un peso quasi insignificante per Dean. Lui gli vuole così bene invece, gliene ha sempre voluto: dal giorno in cui mamma e papà gli avevano dato la notizia del suo arrivo, fino a dopo la sua morte e per sempre.

Si inginocchia a fianco a lui e si sofferma sul suo volto. Sembra così sereno, ma Dean sa la verità. Sa che dove si trova Sam e cosa sta passando e questo gli fa rivoltare lo stomaco ancora di più. Prende la sua testa tra le braccia portandosela in grembo, l'odore acre del suo sangue inonda le sue narici mentre si svuota i dotti lacrimali. 

 

«Hey Sam, so che non puoi sentirmi ma- ma io sono qui e voglio dirti un paio di cose io- » trattiene il pianto e cerca di ricomporsi: deve essere forte per il suo fratellino, deve proteggerlo. «Ti voglio bene Sammy, e- e ciò che hai scritto, non sapevo pensassi quelle cose ma- per quel che vale sam niente di quello è vero, niente. Non c'è nulla più importante di te nella mia vita e io ora- ora non so bene cosa fare ma- ma mi hai chiesto di farti una promessa e la manterrò. Vivrò e- e cercherò di essere felice ma senza di te Sam, Dio, mi manca un pezzo di anima. Sconfiggerò Amara lo farò per te, te lo giuro, così sarai fiero di me.

Io sono così fiero di te Sam, di ciò che sei eri e- e ti voglio bene anch'io ora e per sempre. Mi dispiace fratellino, spero di finire nel tuo stesso girone quando me ne andrò.»

 

 

Angoletto Autrice:

Allora innanzitutto SCUSATEMI l’ho scritta di getto adesso dopo una giornata schifosa e so quanto sia triste, comunque spero vi sia piaciuta! Se si se no o se forse lasciatemi una piccola recensione, vi assicuro che non c’è e niente che mi faccia più piacere❤️

Alla prossima storia strappalacrime,

-Mayfly

   
 
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