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Autore: PathosforaBeast    19/12/2018    5 recensioni
Hai sorriso. Ti sei voltato verso di lui dicendogli quanto fosse bello ma quello sbuffo, bianco e lieve, è svanito immediatamente dalle tue labbra. Neanche il tempo di pronunciare il suo nome che ti ha baciato mentre la folla applaudiva estasiata al termine della canzone.
Sei felice.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lestrade, Mycroft Holmes, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perfect.


 
 


Si sposta di poco sul tuo petto, lasciandoti giusto lo spazio per muovere il braccio. Siete ancora circondati dal buio della notte- o del giorno, ma poco importa in questo momento. Sorridi mentre nascondi il viso nell’incavo del suo collo avvolgendo con la coperta le sue spalle.
Chi l’avrebbe detto che anche tu un giorno avresti amato vivere il Natale? Niente più sorrisi di circostanza, strette di mano paralizzanti o discorsi inutili tenuti davanti ad un camino.
Un paio d’ore fa eravate tra le strade di Piccadilly sotto le luci natalizie che avevano il contorno degli angeli. Hai stretto le sue mani sotto al cappotto, lasciando che le vostre dita restassero intrecciate tutto il tempo. Gregory ha sorriso sulla tua spalla mentre ti sei voltato istintivamente verso quelle note tanto familiari quanto meravigliose.
Un ragazzo, incurante del freddo che gli faceva tremare la voce, stringeva la chitarra intonando l’Hallelujah di Cohen. Attorno a lui la folla continuava ad aumentare all’avanzare della canzone. Coppie, famiglie, gruppi di amici che sollevavano il cellulare pronte a riprendere la scena. Un gruppo di turiste vi si è affiancato poco dopo iniziando ad intonare candide e leggere le strofe mentre si abbracciavano con gli occhi lucidi.
Ti sei morso un labbro mentre, con voce bassa e imbarazzata, ti univi al loro canto. Probabilmente non ti stavano neanche ascoltando ma la mano di Gregory non smetteva di tracciare le vostre iniziali sul palmo della mano.
Hai sorriso. Ti sei voltato verso di lui dicendogli quanto fosse bello ma quello sbuffo, bianco e lieve, è svanito immediatamente dalle tue labbra. Neanche il tempo di pronunciare il suo nome che ti ha baciato mentre la folla applaudiva estasiata al termine della canzone.
Sei felice.
Se ci ripensi, ti tremano ancora le ginocchia. Stringi più forte il suo petto contro il tuo e non riesci a reprimere un brivido quando le vostre pelli s’incontrano.
Avete fatto l’amore, dopo. Ha sbattuto la porta mordendoti le labbra tra i sorrisi. Vi siete tolti lentamente i vestiti. Strato dopo strato, soavi, senza lasciare neanche un lembo di pelle senza baci o carezze. Ti sei aggrappato alle sue spalle quando il piacere è diventato troppo e il tuo nome diventava un mantra tra i suoi gemiti. Ha intrecciato le vostre gambe, in un’unica e muta richiesta.
Non vi siete più mossi dal letto.
Petto contro petto, cuore contro cuore. Perfetti nel silenzio in cui è inghiottita la vostra stanza mentre fuori il mondo si consuma tra il rumore dei clacson e corse all’ultimo minuto per cercare il regalo perfetto. Perfetti mentre senti gli occhi pizzicare e le sue mani calde percorrono il tuo corpo fino a fermarsi sulla schiena.
 
 
“Greg?” sussurri, posando una mano sul suo fianco. Sposti la testa sulla sua spalla, respirando il suo profumo mescolato al tuo. Il profumo di casa vostra.
Non basteranno tutte le settimane passati lontani, i meeting infiniti a farti cambiare idea. Nemmeno Sherlock. Sai che appena la vostra porta sarà chiusa, potrai stringerlo tutto il tempo che vorrai. E resteresti ore così, con una sola coperta che scaldi i vostri corpi nudi e il brivido che percorre Gregory appena la tua mano scende sulla sua coscia.
Senti la sua spalla contrarsi e allontani di poco il viso, cercando i suoi occhi ma il buio ti nega anche della leggerezza del suo sguardo. Li apri più volte, cercando di definire i contorni di ciò che ti circonda ma le sue labbra, calde e secche, si posano sulle tue guance facendo sparire ogni traccia delle tue lacrime. “Mh?”
Nonostante siate soli, non riesci a non abbassare la voce. È solo ed unicamente per lui.
“Grazie. Per oggi, per ieri. Per non abbassare mai la testa, nemmeno quando alzo un muro e finisco per pentirmene due ore dopo. Per esserci e supportarmi ogni giorno.” Stringi gli occhi, bisbigliando la parte più intima di te. La vostra. “Ti amo.”
Ti afferra i fianchi, portandoti a cavalcioni su di lui, percorrendo con i palmi tutta la tua schiena mentre ti bacia lasciandoti ansante. “Sei tutto per me.”
 
Ecco, così.
Perfetto.
 
 
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Auguri.

 
   
 
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