Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Blissedni    22/12/2018    1 recensioni
One-shot incentrata sull'amicizia tra Ninfadora ed il mio personaggio del gioco "Hogwarts Mystery" dalla scuola fino a dopo la sua morte, quando Teddy deve frequentare il suo primo anno ad Hogwarts.
Ho immaginato come il mio personaggio potesse vivere la morte di Tonks ed il rapporto con il piccolo Teddy.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Tonks, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
19 dicembre 1987
 
Sono ormai giunte le tanto attese vacanze di Natale, e nell’aria si percepisce la felicità degli studenti. Charlie ha ricevuto un modellino di stomaco di Drago e non vede l’ora di mostrarlo a suo fratello minore, mentre Rowan è così felice di poter finalmente tornare alla piantagione che ha persino scordato di fare i compiti di Pozioni. Tulip ha progettato un mega scherzo per Gazza e sta aspettando il momento migliore consegnarli un enorme pacco pieno di piume solleticanti, mentre Penny ha ricevuto in regalo un nuovo calderone.
Ho appena finito di scrivere il saggio sulle lucertole volanti dell’Argentina per cura delle Creature magiche, quando Tonks entra nella Sala Grande correndo e si lancia al tavolo dei Serpeverde.
‹‹Ehi tutto bene?›› Le chiedo e lei come risposta inizia a frugare nella sua borsa di pelle di drago, fuxia acceso.
‹‹Dove diavolo l’ho messa…›› Inizia a svuotare l’interno della borsa sul tavolo, con lo sguardo confuso di diversi studenti puntato contro. Tira fuori dei lacci di scarpe con disegnati dei teschi sopra, un pacchetto di cioccorane ed un libro intitolato “La strega di cristallo”. Estrae un mazzo di carte autorimescolanti ed alla fine trova un pacchetto incartato con carta di giornale.
‹‹Questo è per te.›› Dice porgendomi la confezione. ‹‹Lo so che è un regalo dell’ultimo minuto, ma volevo dartelo prima di tornare a casa.›› Prendo il pacchetto titubante ed inizio ad aprirlo.
Ci siamo già scambiati i regali di Natale la sera prima, Tonks ha dato a tutti dei pacchetti di cioccorane giganti, non ho idea del perché mi abbia fatto un nuovo regalo.
Butto la carta sul tavolo e sorrido quando vedo di cosa si tratta. È una fotografia scattata all’inizio dell’anno scolastico. Indossiamo entrambe le nostre divise, ma abbiamo scambiato le cravatta: Tonks ha la mia di Serpeverde messa in testa a mo’di bandana, mentre io ho la sua appesa al collo. Sorridiamo entrambe e facciamo la linguaccia all’obiettivo ridendo.
‹‹Tonks… è bellissima.›› Lei mi sorride e cambia colore ai suoi capelli: ora sono azzurri.
‹‹Buon Natale amica mia!›› Dice abbracciandomi stretta.
‹‹Buon Natale›› Le rispondo, ricambiando l’abbraccio.
 
 
5 maggio 1998
 
Voldemort è caduto. Questa volta per sempre, si spera. Lentamente, a pochi giorni dalla fine del regno del terrore del mago oscuro peggiore di sempre la gente torna a vivere.
Ma come si può vivere dopo tutto quello che è successo? Stringo in mano una fotografia scattata ad Hogwarts anni prima. Tonks fa la linguaccia all’obiettivo mentre mi stringe in un abbraccio. Osservo le nostre figure giovani sorridere all’obbiettivo, spensierate, senza sapere cosa il futuro ci avrebbe riservato. La nostra amicizia non è finita dopo Hogwarts: mentre lei era alla scuola per Auror ed io studiavo per diventare guaritrice non avevamo mai smesso di scriverci lettere per aggiornarci sulle nostre vite.
Ricordo ancora quando con voce tremante mi aveva confessato di aspettare un bambino da suo marito, Remus.
Ricordo il gufo che pochi mesi prima mi aveva consegnato una lettera che diceva “è un maschio, è tutto suo padre”.
Ricordo la prima volta che ho preso in braccio Teddy, quel batuffolo che aveva ripreso l’abilità di metamorfomagus di sua madre. Ero andata a trovarli nella casa dei genitori di Tonks, pochi giorni dopo la sua nascita. Nonostante il terrore che avevamo tutti, il piccolo Teddy ci aveva dato un barlume di speranza in uno dei periodi più bui di sempre.
Ricordo anche il gufo che due giorni prima mi aveva consegnato la lettera di Andromeda, la madre di Ninfadora. Erano morti, entrambi. Avevano combattuto coraggiosamente, sacrificandosi nella speranza di dare una vita migliore a loro figlio.
‹‹Mi prenderò cura di lui, te lo prometto››. Dico, mentre una lacrima mi scende lungo il volto e cade sopra la nostra fotografia.
 
 
30 agosto 2009
 
Per essere fine agosto l’aria di Diagon Alley è insolitamente fredda. Le strade sono piene di maghi e streghe che si affrettano a completare gli acquisti per l’imminente inizio del nuovo anno scolastico ad Hogwarts.
Una donna dall’aspetto trasandato spinge un carrello pieno di calderoni, canticchiando una canzone in una lingua che non conosco, mentre una decina di ragazzini guardano meravigliati il nuovo modello di scopa, la Thunder 09.
Al Ghirigoro c’è la fila, probabilmente qualche autore sta presentando il suo nuovo libro e firma autografi, ma non ho tempo per fermarmi a curiosare.
Arrivo da Florean alle quattro in punto e senza avere nemmeno il tempo di guardarmi attorno, sento delle braccia stringermi attorno ai fianchi.
‹‹Zia!›› Teddy indossa dei jeans babbani ed una tshirt di un nuovo gruppo musicale di maghi americani e mi sta stritolando in un abbraccio.
‹‹Ehi, ometto!›› Ricambio l’abbraccio e mi domando come abbia fatto a crescere così in fretta. Sembra ieri che eravamo a casa a giocare con i suoi soldatini e tra pochi giorni andrà ad Hogwarts per la prima volta. Alzo lo sguardo e vedo Andromeda sorridermi da lontano. Mi saluta con un cenno della mano e mi fa capire che ha delle commissioni da fare. Metto una mano attorno alla spalla di Ted e c’incamminiamo verso la gelateria.
Lui ordina un cono formato grande con cioccolato, pistacchio, zucca e granella di nocciole ed io mi limito ad una piccola coppa al pistacchio e burrobirra. Ci sediamo in uno dei tavolini all’esterno, e lui fa diventare i suoi capelli arancioni.
‹‹Ti piacciono?›› Mi sorride, mentre il suo gelato inizia a sciogliersi.
‹‹Sei proprio bravo, Teddy›› Rispondo sorridendogli. Dopo la morte di Ninfadora e Lupin ho provato a esserci per Ted. Nonostante la nonna lo ha sempre riempito di attenzioni ed Harry Potter, il suo padrino, lo ha trattato come un figlio da subito, ho sentito di dover rimanere in contatto con lui, in nome dell’amicizia con sua madre.
‹‹Allora, sei eccitato per dopodomani?›› Lui distoglie un attimo l’attenzione dal gelato e senza essere troppo convinto mi risponde di si.
‹‹Non mi sembra›› Rispondo sorridendo, e scompigliandogli i capelli che ora hanno preso una sfumatura violacea ‹‹Hai già preso la tua bacchetta?››
‹‹Undici pollici, crine di unicorno, flessibile!›› Dice continuando a mangiare il gelato.
‹‹E cosa mi dici dei libri?››
‹‹La nonna sta giusto andando a ritirarli assieme alla divisa›› Solitamente Teddy è un chiacchierone, proprio com’era sua madre. Poche volte l’ho visto così silenzioso e, data la mia poca esperienza con i bambini, non so cosa rispondere.
‹‹Ho paura›› Sussurra dopo un po’, senza guardarmi in faccia. ‹‹Vorrei che la mamma fosse qui››. Mi sento rabbuiare, ma provo a non darlo a vedere. Non so cosa rispondere e mentre trovo le parole giuste, lui prosegue.
‹‹Voglio dire… la nonna mi racconta di Hogwarts, ma si limita a raccontarmi delle lezioni.››
‹‹E tu cosa vorresti sapere, Teddy?›› Chiedo dolcemente.
‹‹Se mi divertirò! O se troverò nuovi amici! In che casa sarò… Vorrei essere tanto un Tassorosso come mamma…›› Sorrido nuovamente. Teddy è visibilmente spaventato, ma allo stesso tempo percepisco come non veda l’ora di andare ad Hogwarts.
‹‹Sono sicura che i tuoi genitori sarebbero fieri di te, qualsiasi sarà la casa in cui verrai smistato››. Dico pensando alle figure di Ninfadora e Lupin, la prima volta che li avevo visti assieme. Lui somiglia loro così tanto…
‹‹Zia, mi scriverai?›› Chiede all’improvviso. ‹‹Voglio dire, come mi scrivi adesso.››
‹‹Ti scriverò tutte le volte che vorrai Teddy!››
‹‹Ed io potrò scriverti… be’ se qualcosa non andasse bene.›› Gli accarezzo i capelli, che sono diventati blu. Quando è nervoso tende a far cambiare loro colore spesso.
‹‹Tu puoi scrivermi ogni volta che vuoi.›› Sorride e mangia l’ultimo boccone del cono gelato.
‹‹Tua nonna mi ucciderà quando saprà che ti sei mangiato quel gelato enorme››. Lui mi sorride e mi sa segno che terrà la bocca chiusa. Guardo una foto su di una copia della gazzetta del profeta lasciata su una sedia e mi ricordo del pacchetto che ho in borsa.
Tiro fuori una scatolina rossa e gialla e la do a Teddy che mi guarda sorpreso. ‹‹È un regalo? Non è il mio compleanno!››
‹‹Coraggio, aprilo!›› Lo incoraggio, mentre vedo il suo sorriso farsi sempre più grande. Strappa via la carta in pochi secondi, poi mi guarda stupito.
‹‹Ma…›› Vedo che una lacrima inizia a scendergli dall’occhio destro. Forse non è stata una buona idea portargli questo regalo, forse era meglio…
‹‹Grazie!›› Grida gettandomi le braccia al collo. ‹‹Grazie! Grazie!››
‹‹Questa è…›› Non mi fa finire la frase, che inizia a parlare.
‹‹È la foto di tua e di mamma che hai sulla tua scrivania al San Mungo!›› Dice con le guance rigate di lacrime. ‹‹Dici sempre che è la tua foto preferita.››
‹‹Proprio così, Ted›› Rispondo, pensando che in fondo non è stata un’idea tanto sbagliata.
‹‹Perché me la stai dando?›› Chiede, asciugandosi gli occhi.
‹‹Inizierai la scuola, e voglio che tu sappia com’era tua madre ad Hogwarts›› Sorride. Devo aver scatenato in lui forti emozioni, la sembrava egoista continuare a tenere quella foto tutta per me. Io ho avuto la fortuna di conoscerla, lui non ha che fotografie e racconti.
‹‹La porterò sempre con me›› Dice, mentre i suoi capelli diventano verde prato, il suo colore preferito. Capisco che finalmente Teddy è di buon’umore, così mi rilasso anch’io.
‹‹Ti voglio bene, Teddy›› Dico mentre il bambino stringe tra le mani la fotografia.
‹‹Te ne voglio anch’io››. Mi risponde, guardandomi con lo stesso sguardo di sua madre.
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Blissedni