Fulmine

Rather be the hunter than the prey
And you’re standing on the edge, face up ‘cause you’re a… Natural

A beating heart of stone you gotta be so cold to make it in this world
Yeah, you’re a natural living your life cutthroat you gotta be so cold
Yeah, you’re a Natural.

Natural- Imagine Dragons

La prima cosa che vide, fu il buio.

Aveva passato cosi tanto tempo dentro quel involucro caldo e accogliente, che quando aveva deciso di romperlo per uscire se ne penti subito.

Era in un luogo scuro e umido, alzò la testa mentre la parte sopra del guscio gli cadeva dietro. Aveva da poco rotto l’uomo, si aspettava qualcuno che gli dicesse qualcosa, gli spiegasse qualcosa, ma tutto ciò che vide fu il buio. Si alzò sulle zappe cercando di avere la forza necessaria per muoversi in quel luogo e dopo vari tentativi ci riuscì, il non vedere niente non gli dava tanto conforto e furono varie le volte che inciampò su una buca.

Un spiraglio di luce apparve dal nulla, come un raggio di sole sparendo subito dopo una nuvola, un rumore simile ai suoi passi si avvicinarono a lui e ne ebbe paura, ma non gli accade nulla, anzi gli buttarono davanti qualcosa dal odore strano ma buono, non perse tempo e si buttò su di esso mangiandolo in pochi secondi, spuntò da qualche parte dopo qualcosa di appuntito che era dentro a quella roba e rimase in attesa, la luce apparve di nuovo per poi sparire e ritornò il silenzio. Ogni tanto provava a volare ma non riusciva a vedere nulla.

I giorni passarono, cosi anche i mesi. Alla stessa ora un essere faceva apparire la luce e poi spariva. E il giovane drago ritornava nel buio della sua cella. Poi accade che un giorno, la luce apparve, e non senti il rumore tipico di un solo essere, erano di più, era impaurito e spaventato, cercò di nascondersi nel buio ma non ci riuscì lo presero a forza, e lo misero su un aggeggio di legno, gli furono bloccare le zampe e persino il suo collo, il muso era stretto. Mai in vita sua era stato cosi terrorizzato come quel momento. Lo trascinarono lungo dei corridoi e poi vide per la prima volta cosa era veramente la luce. Per un momento chiuse gli occhi non riuscendo a mantenere lo sguardo alzato verso quella fonte di calore e di luce, rumori strani che mai aveva sentito in vita sua sembravano allegri o persino euforici, provò ad aprire un occhio e scoprì di trovarsi in mezzo ad un luogo gigantesco. Sopra era tutto chiuso con dei fili argentei che il drago non conosceva, lo liberarono ma lui non si mosse, davanti a lui si aprì un portale e ne usci un drago, pieno di ferite e con lo sguardo stanco.
“Chi sei, perché siamo qui?” Glielo chiese attraverso un ruggito sperando che lui lo capisse e il drago davanti a lui sospirò.
“Siamo guerrieri, figliuolo uccidimi e potrai vivere ancora”
“Ma non so lottare”
“Ti mostrerò”
Il drago più anziano gli saltò addosso mordendogli il collo e il giovane comprese che doveva fare lo stesso. E cosi fece. Uccidendolo.

I mesi passarono cosi anche gli anni, il giovane drago a sua insaputa venne chiamato, da quelli che chiamava esseri, Ingenium. Col il passare del tempo imparava sempre qualcosa di più sui suoi rivali, imparava da ognuno di essi un modo di combattere nuovo o persino cose banali come il sole o la luna. Dall’ultimo che aveva ucciso aveva scoperto un modo per essere libero. Aveva imparato che se non era degno di combattere lo liberavano, o lo uccidevano, ma lui era positivo e smise di mangiare, dopo mesi lo liberarono solo perché infondo era stato un ottimo drago da combattimento, o perché avevano scoperto un nuovo drago da usare al suo posto. Fatto sta che il giovane drago si mise in cammino e si trovo dentro una foresta era perso nei suoi pensieri quando sentii un rumore strano a seguito di un urlo. Si incamminò in allerta e vide uno di quei esseri che lo trattavano male solo appeso in testa all’ingiù per un momento credette che fosse morta ma quando la vide gemere si nascose tra i cespugli. Attese altri segnali dall’essere quando l’alba stava sorgendo la vide iniziare a girare su se stessa, la trovava quasi divertente, decise di avvicinarsi e la vide sussurrare parole incomprensibili. Il suo sguardo prima divenne di sorpresa, poi di meraviglia ed infine impaurito. Il drago non sapeva che fare, la giovane riprese a parlare con un tono di voce diverso da quello che il drago era abituato, era dolce e leggermente ironico. La vide poi fare una cosa che non comprese, l’essere tese la mano verso di lui, il drago non seppe che fare e semplicemente si sdraiò, la vide aprire gli occhi e sbuffare. Infondo era divertente vedere quell’essere che lui aveva imparato a odiare in difficolta, la vide varie volte cercare di liberarsi senza successo, poi successe lei riuscì a abbracciare quel tronco, ma perse la presa e per la prima il drago volta rise, non sapeva cosa fosse ma gli piaceva ridere, decise di aiutarla e lei cadde di peso per terra.

La vide sorridere e parlare ancora, per quanto lui volesse capirla, riusciva solo a notare il tono di voce dolce e divertito, poi lei rifece quel gesto di tendere la mano.

« Non ti farò del male, ti sono debitrice, mi hai salvato letteralmente le chiappe lo sai? »

Gli fu naturale appoggiare il muso sul suo palmo, e non se ne pentii. Anzi si ritrovò per la prima volta in vita sua ad essere coccolato.

Fu quando lei depositò le labbra sul suo musetto che lui decise di proteggerla con tutto se stesso, dalla dolcezza che lei dimostrava… Imparò che gli esseri che lui tanto odiava… non erano tutti uguali.

_-_-_-_-_- Angolo del futuro -_-_-_-_-_-

Finalmente a voi la storia di Fulmine, che ne pensate?

Non vedo l'ora di postarvi altri retroscena!

Baaaaaaci

Hikaru_tsuki